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Simone Di Franco

Shogun
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Contenuti inseriti da Simone Di Franco

  1. Molto bene Mauro, pensavamo di approfittare per andare a vedere anche l'armeria il giorno dopo, potrebbe essere molto interessante
  2. Ci avevo pensato anche io, ma sarebbe relativo al Sumo un abbigliamento del genere e invece lì non si usa
  3. Mauro innanzitutto diciamo che la lama è originale nel senso che è una spada giapponese forgiata, alcune delle caratteristiche che si intravedono dalle foto sembrano compatibili altre no. comunque è un ottima lama Io e Gianluca saremo a Torino martedi 11 a tenere una conferenza al MAO, vieni a sentirci, avremo modo di parlarne dal vivo. Non so come tu l'abbia "trovata" (che c...) ma comunque prima di ogni cosa e soprattutto prima di muoverla da casa vai all'ufficio armi della questura di torino e denuncia il possesso. Sicuramente poi alla conferenza ci saranno altre persone anche di torino con cui condividere l'interesse e che potrò presentarti ;) A presto ciao
  4. Ciao Kyo, non ho mai visto niente di simile... sembra un fazzoletto comunque oggi guardo su un libro di turnbull dove è ritratto tutto l'abbigliamento e provo a vedere se c'è lì. per favore riposta l'immagine qui, io adesso non posso da questo pc (imur non è un bel sito da linkare :)
  5. Simone Di Franco

    Armeria Reale di Torino

    Se volete sapere la storia di quella lama, i soci di INTK la scoprirono credo nei primi anni '90 in un angolo di un sottoscala. Era stata repertata per stare lì in un registro e non c'è stato modo di spostarla o di esporla per anni. Il fatto che qualcuno si sia reso conto del valore e abbia provveduto a esporla come si deve già è un risultato ottimo, che sicuramente è seguito di uno studio dell'opera da parte di un membro del museo. L'armeria conta anche altri pezzi giapponesi che non so se sono stati in effetti esposti, se riusciremo magari in occasione del nostro giro a Torino io e Gianluca faremo un salto a vederla e chiederemo altre informazioni. Comunque sia è un evento positivo
  6. Simone Di Franco

    Buongiorno a tutti

    Mauro, ho vissuto a Torino per molto tempo, mi spiace non aver avuto modo di conoscervi prima. Vi aspetto anche io alla conferenza, spero sarà possibile incontrarci.
  7. Simone Di Franco

    salute a tutti voi

    Benvenuto! da dove ci scrivi?
  8. per chiarire comunque il nioiguchi è il margine tra hamon e hada, il confine della tempra. può essere più o meno netta più o meno brillante. Conta anche che in certi tipi di hamon frastagliati e irregolari come il tuo è molto più difficile definirlo mentre invece in generale è molto importante saperlo valutare perchè allo stesso tempo ci dice in che modo è stata temprata la lama, definisce il tipo di hataraki e mostra anche se la lama è stanca o meno. Secondo Nakahara ad esempio è uno dei punti fondamentali nel definire la qualità di una lama.
  9. congratulazioni, sukesada è una tradizione prolifica con molti spadai, qualcuno li considera inflazionati e troppo vicini ai kazuuchi, personalmente io ci ho visto molti esempi di rara bellezza.
  10. no, mi dispiace. le discussioni di questo tipo distraggono e finiscono per diventare inutili contenitori di roba inutile.
  11. Ho realizzato alcune immagini ad alta risoluzione della Daihannya, facendo un puzzle da un altro sito ;)
  12. bhè... la venere come striscione non la avrò mai, ma magari un quadro rinsacimentale da mettere in casa, con un bel pò di fondi si potrebbe anche fare. Tutte le opere e gli oggetti d'arte vanno in qualche modo vissuti, attraversati, compresi, in molti casi raggiunti. E per farlo occorre conoscerne la storia e il significato ed avere la giusta sensibilità. Poi il modo in cui questa esperienza viene vissuta non può essere che soggettiva. Se a Guascone praticare iaido con una sukesada gli permette di vivere l'esperienza di avvicinarsi a un samurai o anche solo sente di riavvicinare un oggetto nato come arma alla sua più naturale destinazione, questo è il suo modo di "rivivere" un opera d'arte. certo se uno "rivive" una tachi di Nagamitsu zappandoci la terra o tagliandoci la legna... è semplicemente scemo :)
  13. Grazie Francesco e ciao Paolo!
  14. Grazie mille argomento molto interessante e articolo ben fatto!
  15. Simone Di Franco

    Mi presento

    Benvenuto KDM. Ho dovuto separare la tua presentazione da quella di un altro utente. Questo è un forum, i messaggi rimangono nel tempo e vengono letti veramente, non come su Facebook. Quindi bisogna cercare di lasciare qualcosa di significativo, non serve a chattare, piuttosto a scrivere articoli e sviluppare temi che riguardino la spada giapponese. I messaggi inutili sono stati oscurati. Se vuoi presentarti forse dovresti iniziare dal tuo nome. Ti invito ad usare il forum in modo più ordinato e ad assumere un tono più simpatico. Grazie.
  16. Getsu tu veramente mi porti verso la luna. Magnifica riflessione, grazie
  17. Getsu fin dal tuo primo post mi è venuto in mente la parola "wabisabito" per definire quello che stavi dicendo. Ragazzi non scontriamo l'integralismo con una digressione stilistico artistica. Quello che descrive Getsunomichi è una provocazione artistica che si è visto tante volte nella arte, fino ad essere ormai la normalità nella arte contemporanea. La provocazione artistica, l'andare completamente contro i canoni per affermare il gesto artistico sopra al valore della arte stessa. Un pittore che esprime la sua arte non usando i pennelli ma tagliando la tela, gettando secchiate di vernice. Ritratti in forma cubista, riproduzioni colorate di lattine del pomodoro, sono tutte espressioni artistiche oltre i canoni tradizionali. Getsu ha effettivamente voluto fare una provocazione che sta ancora molto dentro alla spada giapponese, ricalcando un pezzo di storia, peraltro non distante da quanto voluto da Masahide con lo shinshinto (anche se forse in direzione inversa) e avvicinandosi anche a un altro importante aspetto estetico che è intimo alla cultura giapponese, il wabi sabi appunto. Non stiamo quindi qui discutendo su come si debba fare una spada giapponese o come condurre l'artigianato artistico, che come dice Enrico è produrre oggetti di tale bellezza da essere inarrivabile per i comuni lavoratori. A tal proposito ricordo il discorso di un vetraio di Venezia che diceva che per lui il massimo livello di artigianato e la più grande difficoltà era fare a mano i bicchieri tutti uguali . Per lui arrivare a produrre a mano dei bicchieri tutti uguali come quelli industriali era un grande risultato e si vantava di saperlo fare. Dal punto di vista meramente artistico e estetico quindi, la proposta di Getsunomichi è perfettamente allineata con l'arte attuale e non sarebbe tanto diversa da quello che si vede nelle ceramiche raku per esempio, oggetti imperfetti e grezzi. Forse è proprio perchè non c'è più la necessità di portare la spada che lo stile non varia in qualcosa di più raku e wabisabi. Se gli industriali giapponesi fossero ancora costretti a portare la spada sicuramente lo stile subirebbe ancora grandi stravolgimenti e innovazioni sotto tutti gli aspetti. Probabilmente avremmo lame di design con tsuka in silicone e led azzurri che leggono i messaggi whatsapp... Invece adesso le nihonto sono portatrici di un retaggio del passato, simboli di un era e di uno stile antico, testimoni di una cultura che non c'è più e in questo vivono la loro principale funzione, che pertanto difficilmente potrà cambiare. Il ruolo dei forgiatori non è più nè produrre lame taglienti e affidabili nè esprimersi artisticamente ma semplicemente custodire e portare avanti una tradizione.
  18. fatto! continuiamo di la con suggerimenti per realizzare un post il più utile possibile
  19. ragazzi suggerite altro e discutiamo su quali altri aggiungere nei fondamentali ;) In particolare vorrei aggiungere una voce di suggerimenti per il Kantei
  20. Molti amici ci chiedono quali siano i libri da cui iniziare a studiare o quali siano i migliori da consultare come riferimento, riporto qui una delle mie risposte, chiedendo agli altri di integrarla con suggerimenti, ma sempre rimanendo sui libri più importanti, meglio realizzati e irrinunciabili. Sottolineo anche che questa lista vuole essere una proposta moderna e aggiornata e proporre le versioni più nuove in caso di edizioni o libri simili per contenuti. Per iniziare da zero in italiano: - NIPPONTO di Sergio Magotti https://www.amazon.i...ywords=nipponto Testi semplici in italiano e molte belle fotografie anche di koshirae per iniziare a conoscere la spada giapponese. Non possono mancare a nessuno: - THE ART OF THE JAPANESE SWORD https://www.amazon.i... japanese sword Riferimento assoluto per quanto riguarda la tecnica di forgiatura, è la versione ammodernata di The craft of the japanese sword rivisto seguendo un percorso fotografico, realizzato direttamente nel laboratorio di uno dei più grandi maestri viventi. E' in inglese ma è praticamente un libro fotografico, grande formato. Adatto ai neofiti perchè usa terminologie precise solo dopo averle ben spiegate con testi molto ben scritti. E' comunque il miglior riferimento tecnico in assoluto, anche per i più esperti. - JAPANESE SWORD: A JOURNEY INTO THE ART http://www.intk-token.it/il-libro/ Libro fotografico delle collezioni italiane scritto da Andrea Saratti e realizzato da noi di INTK. Lo trovate qui sul sito o contattando la segreteria. Semplicemente le migliori foto di spade giapponesi che potete trovare su un libro. Più di 100 lame, pagine ripiegabili con foto lunghe 60cm, testi in italiano e inglese con storia dei forgiatori per ogni singola lama proposta. Fondamentale per "farsi un occhio" su una base fotografica di lame di riferimento. Un buon modo anche per per comprendere il fascino di ogni lama, comprendendo per ognuna il contesto storico e la vita di chi le ha create. Per fare un passo in più: - THE CONOISSEUR'S BOOK OF THE JAPANESE SWORD di Kokan Nagayama Il libro che porta un appassionato ad essere esperto, il primo libro da studiare e non solo leggere e allo stesso tempo il libro che non finiranno mai di consultare anche i super esperti. Disponibile in inglese e in italiano - TOKEN NO KANJI di Roatti e Verrina https://www.amazon.i...keywords=roatti un manuale perfetto per leggere qualsiasi firma, tutti i kanji antichi in perfetta calligrafia, le prassi con cui venivano firmate le lame e i suggerimenti più furbi ;) per chi è gia addentro allo studio: - FACTS AND FUNDAMENTALS OF THE JAPANESE SWORD https://www.amazon.i...=nakahara sword apre un nuovo mondo, rivelando trucchi, aspetti controversi e segreti delle lame. Non osserverete più una spada nello stesso modo dopo questo libro.
  21. Quanto ai testi, secondo me questi sono gli immancabili: Per iniziare da zero in italiano: NIPPONTO di Sergio Magotti https://www.amazon.it/Nipponto-soul-samurai-Sergio-Magotti/dp/8890234725/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1487960660&sr=8-1&keywords=nipponto Testi semplici in italiano e molte belle fotografie anche di koshirae per iniziare a conoscere la spada giapoonese. Non possono mancare a nessuno: - THE ART OF THE JAPANESE SWORD https://www.amazon.it/Art-Japanese-Sword-Swordmaking-Appreciation/dp/4805312408/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1487960460&sr=8-1&keywords=art+japanese+sword Riferimento assoluto per la tecnica di forgiatura, è la versione ammodernata di The craft of the japanese sword con le migliori fotografie che possiate mai vedere della realizzazione della lama. E' in inglese ma è praticamente un libro fotografico, grande formato. Adatto ai neofiti per iniziare ma comunque il miglior riferimento tecnico in assoluto per tutti sulla forgiatura, direttamente dal laboratorio di uno dei più grandi maestri viventi. - JAPANESE SWORD: A JOURNEY INTO THE ART Libro fotografico delle collezioni italiane scritto da Andrea Saratti e realizzato da noi di INTK. Lo trovate qui sul sito o contattando la segreteria. Semplicemente le migliori foto di spade giapponesi che potete trovare su un libro. Più di 100 lame, pagine ripiegabili con foto lunghe 60cm, testi in italiano e inglese con storia dei forgiatori per ogni singola lama proposta. Fondamentale per farsi un occhio e farsi una base fotografica di lame di riferimento. Per fare un passo in più: THE CONOISSEUR'S BOOK OF THE JAPANESE SWORD di Kokan Nagayama Il libro che porta un appassionato ad essere esperto, il primo libro da studiare e non solo leggere e allo stesso tempo il libro che non finiranno mai di consultare anche i super esperti. Disponibile in inglese e in italiano TOKEN NO KANJI di Roatti e Verrina https://www.amazon.it/Token-No-Kanji-Manuale-pratico-ebook/dp/B00A7KJ2EI/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1487959855&sr=8-1&keywords=roatti un manuale perfetto per leggere qualsiasi firma, tutti i kanji antichi, le prassi con cui venivano firmate le lame e i suggerimenti più furbi ;) per chi è gia addentro allo studio: FACTS AND FUNDAMENTALS OF THE JAPANESE SWORD https://www.amazon.it/Facts-Fundamentals-Japanese-Swords-Collectors/dp/1568365837/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1487961745&sr=8-1&keywords=nakahara+sword apre un nuovo mondo, rivelando trucchi, aspetti controversi e segreti delle lame. Non osserverete più le lame nello stesso modo dopo questo libro. Io credo che questa sia la base, poi ogni livello può essere arricchito quanto si vuole con molti alti ottimi libri come praticamente tutti quelli di Markus Sesko, di Leon Kapp e Yoshindo Yoshihara, senza parlare dei libri di classificazione delle varie scuole come Mino-To Hizen-to etc etc...

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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