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Itten

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  1. Itten

    I Kami

    da quello che so io, gli esseri umani difficilmente si considerano Kami per una questione di umiltà. tuttavia succede che a volte, alcuni personaggi straordinari vengono definiti (in genere postumi) Kami. un esempio è Musashi Miyamoto che se non sbaglio dopo il funerale fu ipotizzato diverse volte Kami, oppure O-sensei Morihei Ueshiba, che (stando a wikipedia) addirittura in vita fu considerato un Kami. I kami sono di vari tipi, come appunto è stato detto un kami è anche solo un semplicissimo spirito (di un albero, di un sasso etcc). ad esempio nella tradizione shinto ogni Katana (forse ogni spada nn saprei) contiene un suo Kami. Vi sono Kami poi superiori, come i Kami antropomorfi del mito, ad esempio Amaterasu e Susanoo. L'origine dell'ideologia di razza superiore da parte dei giapponesi deriva proprio dal fatto che i giapponesi nel mito discendono da Amaterasu (e tra tutti i giapponesi, l'imperatore ha la discendenza più diretta, detto spiccio l'imperatore è il figlio e i giapponesi sono lontani cugini dell'imperatore stesso, la matrice è sempre questa). ovviamente questi Kami dalle sembianze umane sono decisamente più importanti (e potenti) dei kami nascosti negli oggetti animati e inanimati. vi è poi un ulteriore differenza tra kami manifesti e kami non rivelati ma la lascio a chi è più esperto di me, dato che le mie informazioni provengono principalmente dal web o dai pochi libri italiani sui costumi giapponesi (su questa sottile differenza si basa la, a mio avviso geniale, stesura del Nihon Sengen, il testo in cui l'imperatore formalmente rinunciava alla prerogativa divina, anche se leggendo molto attentamente il testo si capisce come l'imperatore non rinunci affatto a questa prerogativa, ma anzi la accentui...).
  2. auguri! gran bel nickname :)
  3. Itten

    Buon 2 Giugno

    buon 2 giugno ma (sperando di non essere troppo polemico) se penso agli eroi e ai padri fondatori di questa repubblica e poi guardo chi c'e' oggi.. un po di tristezza e rammarico.
  4. Itten

    Il Giorno Di Hachi-ko

    anche qui sono d'accordo. è chiaro che un cane non è un uomo per centinaia di motivi primo tra tutti l'igene.. considerare il cane come persona intendevo dal punto di vista della dignità etcc poi è ovvio che cane e uomo hanno i loro spazi (che spesso devono essere separati)
  5. wasabi quello che hai detto è vero, in generale l'attivita agricola è perfetta per il fisico, impossibile non ricordare i romani che in pace erano contadini e in guerra i migliori soldati del loro tempo.. tuttavia un allenamento fatto (se ho ben capito) qualche volta l'anno per quanto efficacie non può portare risultati apprezzabili
  6. per rinforzare i pugni è molto utile, oltre al makiwara: flessioni a pugno chiuso flessioni su 3 dita (pollice indice e medio) flessioni su 2 dita (pollice e indice) in ordine crescente. poi con una certa preparazione si possono fare solo su una mano (ovviamente a turno per nn avere una mano d'acciaio e l'altra di carta) ma va fatto a piccoli passi (io al momento nn ci riesco e mi alleno in questo senso da un po). ovviamente per quanto possa essere forte e preparata la mano da sola nn fa nulla, tutto il braccio deve cooperare e in particolare tutti i gruppi muscolari devono essere forti. e ancora, senza ki si fa cmq poco. di karate non me ne intendo molto ho letto alcuni libri di Masutatsu Oyama che nel tameshiwari era un vero maestro (30 tegole a colpo, corna di toro con il taglio della mano e via dicendo...) e sostiene principalmente i 3 punti sopra: mano con ossa e tessuti forti, braccio allenato e ki.
  7. Itten

    Buon Compleanno Fudo Myoo

    grazie mille ragazzi! son 18.. la maggiore età un compleanno importante. grazie ancora per gli auguri, mi ha fatto molto piacere
  8. Itten

    Il Giorno Di Hachi-ko

    fedeltà degna di un bushi nei confronti del padrone. amo gli animali e chi si prende cura di loro. ma più di tutto amo chi considera l'animale non una proprietà ma un amico, un compagno, un membro della famiglia.
  9. mi sembra un po eccessivo io sarò lieto di aumentare di 1 il numero di copie vendute, un bel libro il suo prezzo lo vale tutto e l'autore mi sembra estremamente pronto.
  10. Itten

    Aiuto!

    allora, inanzi tutto grazie ancora per l'interessamento il terrazzino in cui volevo tenerlo è esposto a sud. metto alcune foto le altre nn riesco a caricarle dal sito le uploado da esterno
  11. Itten

    Aiuto!

    dunque ieri sera i miei amici mi hanno regalato per il compleanno un bonsai. l'han fatto sapendo il mio amore per la cultura giapponese/orientale.. il problema è che io nn ho molto il pollice verde, o meglio nn mi ci sono mai messo. non penso sia eccesivamente costoso e pregiato massimo un centinaio di euro il prezzo. un bonsai so che necessita molte cure e ho paura di farlo morire. qualcuno di voi tiene bonsai o sa che cure necessitino? adesso sto leggendo su wikipedia e poi mi documenterò su altri siti ma ho pensato che forse tra di voi qualcuno c'è gia passato in particolare avevo bisogno di sapere dove tenerlo (in casa in terrazza, al sole all'ombra al caldo?) e le informazioni più importanti. oggi o domani cerco di postare delle foto così il problema è + risolvibile grazie a tutti
  12. Che qualche persona abbia avuto la possibilita' di sfamarsi (non certo di arrichirsi) facendo il mercenario e' anche vero, ma dificilmente passava molte ore nell'allenamento, erano persone con innate qualita', con la propria esperienza dipinta sui volti, piu' che dal consumo del tatami del dojo. Lo stesso musashi (mai considerato samurai perche' di origini contadine) non si e' mai arrichito, e' famoso solo perche' e' uno dei pochissimi che e soppravissuto fino alla mezza eta', a quattordici anni era gia sul campo di battaglia, la sua fazione perse ma lui e' sopravvissuto, diventando la leggenda che e' ora ... davvero pensate che le milizie di quei tempi facessero 4000 o 5000 suburi al giorno ... non mi sembra che musashi avesse avuto il bokuto in mano a 10 anni piuttosto a 6 o 7 gli e' stata data una zappa di legno (con la quale probabilmente ne faceva anche di piu' di suburi), anzi il primo bokuto che ebbe lo prese dal campo di battaglia dove venne sconfitto. mi trovo in disaccordo. primo: musashi era di famiglia samurai (sicuramente basso rango) ma nn fu mai considerato tale perchè non poteva portare i capelli nella maniera convenzionale. secondo, suo padre Shinmen Munisai, maestro di jutte, lo istrui nei rudimenti della spada a soli 7 anni, il suo primo duello fu vinto a 13 quindi qualcosa prima dei 14 lo doveva sapere. inoltre è impensabile che ci si basasse solo sulle innate qualità.. per il semplice fatto che la casta samurai era appunto una casta e non un sistema meritocratico.. sarebbe crollata su se stessa se nn ci fossero stati individui idonei (e quanti nascono predisposti alle armi?) e invece ha retto quasi 7 secoli.
  13. be ma per culturismo si intende sviluppo della muscolatura... ad esempio Bruce Lee è considerato uno dei + grandi body builder per l'eccezionale rapporto muscoli/massa grassa. e di certo bruce lee nn era un armadio a 3 ante.. il praticante di arti marziali deve avere muscoli allenati e sviluppati, + che muscoli grossi e voluminosi muscoli allungati e definiti. però deve averli.
  14. hai ragione sandro, forse mi son spiegato male, quello che volevo intendere era che nelle arti marziali nn sono previste dita negli occhi , colpi secchi alla gola e vari stritolamenti ai genitali..... scusami ma pure qui devo farti un appunto. parlo solo di judo, non mi addentro in discipline che non conosco quindi potrebbe essere un eccezione, ma nel judo uno dei 3 rami principali sono gli Atemi Waza, tecniche di colpo, che mirano ai punti vitali. nello specifico è presente un colpo a mano chiusa con la punta del dito medio alla base del naso (può causare morte) oppure un colpo che prevede la mano a V e il 2° e 4° come punte d'impatto che colpiscono i 2 occhi. la gola e i genitali sono indicati come punti vitali da colpire. ovviamente in allenamento e in gara sono vietati questi colpi, che esistono nei kata. tuttavia jigoro kano li insegnava, in modo che potessero essere usati nel famoso "contesto reale".
  15. non voglio mancarti di rispetto ma temo che la tua cultura sulle arti marziali orientali provenga da b-movie degli anni 70. in particolare insisto sulle ultime 3 frasi. 1) i colpi spettacolari nelle am non sono particolarmente frequenti e quando ci sono sono anche estremamente efficaci. vale la regola "la forma consegue la funzione". i colpi non sono spettacolari, i colpi sono efficaci, poi possono essere anche spettacolari ma è una conseguenza spesso nemmeno desiderata. 2) le arti marziali (parlo nell'ottica di un judoka ma lo stesso principio è applicabile anche al jujutsu e credo aikido) sono un sistema di combattimento elaborato per vincere, ed è chiaro che per vincere devi risparmiare il + possibile le forze, le tecniche spettacolari sono bandite per questo: non bisogna perdere energie per mosse coreografiche, solo colpi essenziali. in molte AM giapponesi compare il principio di massima efficacia (l'aikido ne prende anche il nome se non erro). quindi anche questo è palesemente errato. non mi intendo di spada ma nel go rin no sho Musashi critica le scuole che insegnano tecniche elaborate dicendo che l'essenza del budo è in mosse semplici e lineari, mirate all'abbattimento del nemico. riguardo agli eserciti, che mi risulti i campionati di am orientali interni all'esercito non sono rari, il MGA insegnato alle varie guardie di sicurezza è basato su judo e aikido. in italia e suppongo anche all'estero i carabinieri tengono specialisti di judo e karate (i campioni olimpionici spesso provengono da qui). apro e chiudo una piccola parentesi sulla tua visione delle risse.. sicuramente se vengo attaccato non mi comporto come nel dojo, ne tanto meno baso la mia sopravvivenza sulla conoscenza delle arti marziali.. ma non credi che il combattere ogni 2 giorni ti formi proprio la mente? non credi che essere abituato a un combattimento ti dia un enorme vantaggio quando combatti sul serio? io credo di si, e credo pure che sviluppato un certo istinto infilare qualche tecnica venga anche naturale. inoltre ultimissima parentesi, nelle AM (non scordiamo che i ryu nascono dopo il 1600) l'avversario non è + il nemico ma se stessi, e vinti se stessi si può vincere chiunque.
  16. una domanda che mi sovviene da un po.. tradizionalmente, quindi diciamo dal 1600 in poi, come si allenavano i samurai? oltre alla mera tecnica, dovevano fare esercizi per potenziare il fisico.. non so integravano i kata con flessioni, pesi magari anche attrezzi rudimentali? avete qualche notizia? oppure semplicemente i kata ripetuti migliaia di volte contenevano gia i moviementi atti a sviluppare i muscoli? ad esempio nel judo, jigoro kano ha elaborato il Seiryoku zen'yo kokumin taiku no kata che è una forma di esercizi liberi senza pesi o altro che ripetuti varie volte dovrebbero portare allo sviluppo della muscolatura ideale per il judo.
  17. Itten

    Il Mio Primo Ricordo... Giapponese

    intorno ai 2-3 anni quando vidi un cartone animato che segnò la mia infanzia: tartarughe ninja alla riscossa.. nella sigla iniziale c'erano immagini del maestro splinter in versione "umana" con tanto di hakama (ai tempi ovviamente non sapevo perchè portasse la gonna ) che si allenava in un edificio di architettura tradizionale.. ovviamente ai tempi nn sapevo cosa fosse ma rimasi stregato dai vestiti, dalle armi e dalla forma degli edifici, e sopratutto dalle mosse di combattimento :) per contro non è un fatto molto vecchio dato che oggi ho solo 18 anni.
  18. lo dici con ironia? perchè in effetti nn mi ero accorto che ci fosse un altra pagina e ho risposto come se la discussione fosse finita a pagina 6
  19. si ma è una trasposizione di mac beth.. nn è che poteva inventarsi la storia a me personalmente è piaciuto molto.
  20. Sandro, dalla lingua giapponese, all'approccio marziale, sei sempre più illuminante
  21. guarda io non sono un esperto ma una replica la riconosco dai seguenti fattori: il koshirae se è pacchiano o decorato in modo vistoso è falso, di solito sul saya non ci sono ornamenti metallici e il saya stesso è di solito tinta unita e di colori abbastanza sobri, e la tsuka pure non dovrebbe risultare pacchiana. la tsuba poi dovrebbe essere di forma tendente al tondo (quadrate originali sono rare) molto lavorata "sotto" (nella parte + vicina alla mano) e poco "sopra" (nella parte vicino alla lama e che quindi dovrebbe impattare + frequentemente) ma già questi sono già fattori variabili. poi osservando la lama guardo l'hamon: se è estremamente regolare e ripetuto vuol dire che è fatto a macchina e quindi la spada è un falso, ad ogni modo è possibile con l'esperienza distinguere un hamon vero da uno finto (io spesso ancora nn ci riesco ). Nel esempio da te linkato si capisce che è un falso dalla damascatura che una nihonto non presenta mai. Un esperto riesce in base ai bagliori dell'acciaio e dalla trama dello stesso a capire come è stato lavorato, pure su questo io ho ancora dei dubbi. un altro elemento discriminante è la presenza di Kanji: NESSUNA spada giapponese autentica presenta kanji sulla lama. Possono essere invece presenti, dei motivi (nn ricordo il nome) o vere e proprie immagini sulla parte bassa della lama (non sull'hamon) che per qualche motivo non compaiono mai nelle repliche (o forse nn compaiono nelle repliche che ho visto io). L'elemento principale per verificare se una lama è autentica è il Nakago, il codolo. Se è previsto di Mei (firma) si può anche risalire facilmente al periodo. Il nakago per essere autentico deve presentare segni di invecchiamento, anche qui l'occhio esperto sa distinguere l'invecchiamento artificiale da quello reale. Il nakago contiene la storia della lama, per questo motivo i falsari non lo mostrano mai nelle loro lame: sarebbe subito individuati. Se anche fosse originale una lama che non mostra il nakago è sconsigliabile per gli acquisti, perchè ne rende l'identificazione difficilissima. io ti consiglio di osservare molto attentamente le foto di nihonto in koshirae e nude, e poi guardare i cataloghi delle repliche: in breve saprai distinguere tutti i casi + eclatanti. ripeto ancora che io sono assolutamente all'inizio dello studio delle nihonto e che questi sono solo miei suggerimenti, di sicuro persone più versate in materia ti sapranno spiegare meglio, diciamo che io ti ho fornito i segnali più eclatanti
  22. certamente nn metto in dubbio che pure un shirasaya possa essere di ottima qualità e pure costoso, ma a paragone un koshirae costa molto di più! un koshirae di ottima qualità con 350-400 euro non so se riesci a farlo.. io avevo letto che appunto i samurai meno abbienti ne facessero uso, non come pratica comune ma che cmq lo utilizzassero. poi potrei aver letto male o non ricordare (o aver letto una fonte sbagliata!) ad ogni modo se asserisci con certezza che non venivano usati mi fido e mi scuso per l'informazione errata
  23. le shirasaya sono rare (e nemmeno poi tanto a dire il vero) semplicemente perchè molti considerano anche il koshirea un opera d'arte, o parte stessa della nihonto. il shirasaya con le qualità che può avere di sicuro resta poco + di un pezzo di legno, sobrio ma non particolarmente bello: un shirasaya è facilmente realizzabile artigianalmente, cosa che un koshirae non è. io poi personalmente apprezzo molto la bellezza minimalista di un shirasaya, e la mia prima lama la vorrei così.
  24. credo che intenda che il karate è duro e quindi un giovane riesce a praticare.. ma con l'età si passa a qualcosa di + soft come appunto il judo, e questo mi sento di quotarlo :D
  25. quoto che purtroppo la competizione sportiva distrugge lo spirito della disciplina.. il ju-sport di ju (morbido) ha proprio niente :( gli insegnamenti originali di kano sono stati travisati del tutto e ci si allena solo per conquistare medaglie e titoli :(:( un associazione culturale che si occupi non solo di tecnica ma di SPIRITO della spada sarebbe qualcosa di grandioso, anche se purtroppo non praticando vi sarei scarsamente utile.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

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