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Mi presento, un altro nuovo arrivato :D
snorri ha risposto a Artal alla discussione in Presentazioni
Benvenuto -
http://cgi.ebay.it/Japanese-Samurai-Ninja-Sword-Katana-Umbrella-Silver_W0QQitemZ220515873386QQcmdZViewItemQQptZLH_DefaultDomain_0?hash=item3357c5326a Questo è decisamente migliore notare con quale eleganza viene sfoggiato dal ninja
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Si è da un po che lo avevo notato anche io , ma qualcuno è disposto ad acquistare trozzerie del genere !
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benvenuto
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Ti ringrazio Sandro per aver fatto luce e per le precisazioni , , codivido in pieno ciò che affermi riguardo alle opere d'arte ovviamente come si dice la giusta via sta nel mezzo.
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notizia dal Giappone
snorri ha risposto a Massimo Rossi alla discussione in Consigli e discussioni varie
Complimenti anche da parte mia pur essendo alle prime armi ,comprendo ed ho molto piacere di far parte di un forum nel quale ci sono maestri da cui apprendere arricchiemento e saggezza . Ewwiwa il mondo delle nihonto e chi si impegna a trasmettercelo ed a farcelo amare. -
Non mi fiderei se non vedessi la lama per intero , cmq a prescindere da quello che vedo indagherei un po sù facendomi spedire altre foto inquanto mi sembra di intravedere un Hamon stile Nioi , uno stile che adoro.
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Kagemitsu SI - Kagemitsu NO
snorri ha risposto a paolo placidi alla discussione in Consigli e discussioni varie
Visionando le lame postate la prima impressione che ho avuto è che ci sia un abisso tra i due siti . -
Samurai e cura delle lame
snorri ha risposto a Diego T. alla discussione in Consigli e discussioni varie
Shimitsu è stato molto esplicativo , si certamente credo che per un samurai fosse come un rito , per la straordiaria c'era il togi , da quanto ne so io ovviamente . -
Samurai e cura delle lame
snorri ha risposto a Diego T. alla discussione in Consigli e discussioni varie
Diego forse ho capito intendi sapere se qualche samurai oltre all'ordinaria manutenzione passava anche le pietre sulla katana per mantenere il filo? -
Samurai e cura delle lame
snorri ha risposto a Diego T. alla discussione in Consigli e discussioni varie
Nell 'Hagakure si evince in un detto che un samurai trasandato non rinunciava però a curare " affilare" ogni sera la pripria Katana. Non sono sicuro se nel mio libro la traduzione affilare sia corretta , direi più curare come si fà oggi con le nostre nihonto ovviamente credo che la politura di tali lame sia stata più approssimativa e grossolana delle nostre . E' un quesito che spesso mi sono posto anche io , ovviamente gli esperti faranno lume. -
Sono sempre stato affascinato dall'haiku , ho studiato un po di metrica giapponese , magari se può interessare posso postare una guida tutorial che getti le basi e che sia di stimolo "senza troppe pretese " a chi voglia comporne di propri.
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Fior di ciliegio L'importanza della simbologia legata al ciliegio nella classe guerriera del periodo Edo, periodo a cui risale la maggior parte delle splendide armature in mostra a Palazzo Reale nell'esposizione "Samurai", è ben rappresentata, secondo me, dai due componimenti poetici trascritti nella prefazione di Tashiro Tsuramoto allo Hagakure, il testo che più di ogni altro ha contribuito a formalizzare il codice del guerriero, il bushidō. Al primo haiku del maestro Yamamoto Tsunetomo, Tsuramoto, il discepolo, risponde con un altro haiku in cui i temi, quello dell'incontro e quello del ciliegio, sono ripresi: Quanto è distante da questo mondo il ciliegio selvatico? Furumaru (Yamamoto Tsunetomo) Sotto bianche nuvole, presso il ciliegio in fiore, ci siamo appena incontrati. Kisui (Tashiro Tsuramoto) Il tema del fiore del ciliegio nasconde dietro il senso della bellezza effimera, uno degli insegnamenti più profondi del buddhismo, quello dell'impermanenza del mondo fenomenico, mujō, concetto presente in gran parte della letteratura giapponese classica. Ma è soprattutto l'associazione fiore di ciliegio – morte ad emergere. Un'associazione che è paradigmatica della concezione della vita del guerriero. Non a caso, innumerevoli esempi documentano in poesia come in altre manifestazioni artistiche questo concetto e la relativa associazione sakura-caducità delle cose umane. Spesso quest'associazione ricorre nelle saigo no uta, le cosiddette poesie di commiato che i guerrieri feriti mortalmente in battaglia o condannati al suicidio rituale per sventramento (il seppuku o, più volgarmente, harakiri) componevano prima di morire. In queste poesie la presenza dei sakura può essere interpretata come una metafora della fine e il disperdersi dei fiori di ciliegio come un commiato dalla vita. Eccone uno degli esempi più celebri, composta dal guerriero Asano Naganori Takumi no kami (1665-1701) prima del suicidio a cui era stato condannato, dedicato proprio alla struggente bellezza dei fiori di ciliegio: Kaze saso bu hana yori mo nao ware wa mata haru no nagori wo ikani tokasen. I fiori di ciliegio portati dal vento non devono essere molto propensi a lasciare (l'albero). Cosa sarà del mio desiderio di assaporare la primavera? Il bushi e la simbologia del colore della neve. Spesso, nella poesia giapponese classica, la neve e i fiori di ciliegio si ritrovano associati: come se i fiocchi che volteggiano nell'aria invernale e i fiori spazzati dal vento fossero un'unica immagine di suprema bellezza. Questa associazione ha, nella storia della poesia giapponese, una tradizione antica. Infatti se ne registra la presenza già nel Kokin waka shū in cui la tecnica del mitate, utilizzata magistralmente, favorisce l'incontro di due immagini antitetiche (perché proprie di due diverse stagioni), come i fiocchi di neve e i fiori di sakura. La tecnica del mitate, secondo la spiegazione di Sagiyama, è la sovrapposizione di due immagini visive, una reale e l'altra immaginaria: Tratto da un articolo che reputo molto affascinante scritto da Rossella Marangoni Pagine Zen
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No yoda quella già si sapeva
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Ho trovato molto interessante l'articolo anche in riferimento al valore commerciale attribbuito alle svariate lame , ho notato la tsuba con la geisha ( almeno a me è sembrato ) molto originale e sinceramente non ne avevo mai vista una prima con tale personaggio. Feci un po di ricerche tempo fà ma mi imbattevo sempre in siti con imitazioni cinesi . Grazie per il link
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Sono pienamente daccordo con te Mauri , ti quoto in pieno , sai a volte sul forum più o meno ci si conosce e si danno per scontati alcuni presupposti da te giustamente enunciati , ( sbagliando a volte ovviamente , ed io per primo ), magari qualche nuovo iscritto potrebbe carpire anche in modo errato alcune nostre considerazioni improvvisandosi samurai della domenica ed arrecandosi o peggio ancora arrecando danno .
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Bella descrizione filosofica Yoda , Mauri condivido anche il tuo pensiero ma il mio fine è di mantenere una replica destinata al tameshigiri ( della cui sono molto affezionato) nel miglior modo possibile ,essa è destinata a tagliar tatami , sono contrario all'ìolio per armi molto aggressivo su tali katane . Ps ho un tanto giapponese di basso valore che non cambierei per nessuna lama al mondo e con il quale ho un " rapporto " più filosofico , contemplativo e di studio , non uso il singer per tale lama.
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Di Giapponesi con lo spirito del samurai ne son rimasti pochi
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E' simile alla mia che uso per far tameshi, Yoda è da tre anni che uso l'olio singer su tale lama ed è come il girno in cui mi arrivò a casa .
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Consiglio sulla via della difesa
snorri ha risposto a schibrio alla discussione in Le arti del guerriero
No non hai capito male il " tameshi " abbreviazione di tameshigiri è proprio la prova di taglio con le nihonto. -
Consiglio sulla via della difesa
snorri ha risposto a schibrio alla discussione in Le arti del guerriero
Credo che lo iaido sia una stupenda disciplina per forgiare la mente e lo spirito ; nel senso pratico invece ogni arma rappresenta un prolungamento del corpo in ambito marziale , vorrei tanto approfondire anche io sia iaido e kendo , ma dalle mie parti dojo seri non ne esistono . Per questo mi limito a praticare tameshi , anche se non è una vera e propria disciplina aiuta a forgiare la concetrazione e come dici tu a scaricare un po di stress. -
Ma quella è un imitazione cinese
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