Credo di essere stato in parte frainteso: quello che volevo dire è semplicemente ce non amo il collezzionismo di oggetti di valore quando si basa solo sul fatto che sono appunto di valore... Insomma non sopporto chi compra la spada più costosa, il vaso ming più bello, il tappeto persiano con un fantastilione di nodi al cm, il quadro di Van Gogh, e, visto che mi tocca da vicino, il coltello con il manico in oro e la lama in platino (gulp!)... insomma non era mia intenzione offendere nessuno, e chiedo scusa per la facile metafora delle "dita grassocce" per codesto tipo d'uomo. Credo che sia la passione per lo studio, l'approfondimento, la tecnica ecc... a rendere oggi meritevoli di possedere una spada di valore. Tra l'altro il collezionismo del lusso in quanto tale o per l'investimento che rappresenta, spesso condiziona anche la produzione attuale. Nel mercato dei coltelli la cosa sta sfiorando il ridicolo: che senso ha comprare un "Centofante" da 2000 $ che, non solo non taglierà mai, ma neppure è fatto per tagliare. Insomma si apre un discorso troppo ampio e OT sul cnfine tra arte e artigianato.... Dico solo questo l'artigianato anche di altissimo livello ha sempre a che fare con oggetti utili a uno scopo, mezzi per un fine, e l'uomo ha sempre cercato di abbellirli e valorizzarli, tanto più quando quel fine era così profondo,importante socialmente e psicologicamente (le armi in primis: cosa c'è di più drammaticamente coinvolgente per il singolo come per la comunità del dover combattere..), ma quando questo lavor d'abbelimento artistico del mezzo inficia la sua possibilità d'essere mezzo allora l'intera opera perde il suo valore. Meglio un quadro di u grande pittore che rappresenta una spada che una spda così bella e raffinata da non essere più intrinsecamente spada. Così almeno la penso io. Ora che ho di nuovo sbracato mi taccio....promesso...
Ancora scuse a chi si è sentito offeso.