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Contenuti inseriti da Kentozazen
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Splendido! Finalmente una importante chiarificazione su questo tema e sul ruolo sociale dei tosho che li mette chiaramente in relazione con il ritsuryo. Questo genere di approccio alla spada giapponese è il più interessante perchè ci aiuta a contestualizzare la spada con le contingenze storiche (spesso trascurate) Grazie Paolo
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Auguroni.
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Grazie ...ragazzi.
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Grazie Andrea
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Grazie nuovamente.
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grazie ragazzi
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Comunicazione straordinaria
Kentozazen ha risposto a sandro alla discussione in Consigli e discussioni varie
Le mie congratulazioni per un risultato ottenuto da solo, senza alcun aiuto anzi direi...talvolta ostacolato. La tua determinazione individuale ha dato grandi frutti. E' bello sapere che anche senza alcuna presentazione, senza alcun sostegno o "amicizia" il talento venga riconosciuto. Associato o non associato il merito ( e l'onore) è tutto tuo, grandissimo. -
Mi piacciono sempre le Sue Bizen...tessuto morbido con hada marcato ma al contempo delicato.
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Sandro, sono felice di saperti incolume. Tienici aggiornati quando puoi, sono certo che informazioni dirette ci aiuterebbero a comprendere la realtà attuale meglio-per certi aspetti- delle fonti giornalistiche che si concentrano spesso su descrizioni generali. Buona permanenza.
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In tal caso "trama" o "tessuto" direi che sono termini adeguati per definirne la texture. ...non di certo "hada"... per meglio definirlo lo chiamerei "damasco" come del resto fai tu. la domanda da porre forse è la seguente: Esistono studi approfonditi o tradizioni consolidate su lame persiane, danesi, turche ecc... che offrano una classificazione di tali texture secondo tipologia? Onestamente non lo so. Se è vero come dice Vincent che su queste strutture si può fare un conto sommario degli strati e indicarli come 300/500... questo potrebbe essere un modo per classificarli. Nella nihonto con 500 modesti strati non si fa nemmeno un kogai, le ribattiture vanno da 12 a 15 con un conseguente numero di TEORICI strati ben superiore...solitamente.
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ma ...è una nihonto?
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Queste situazioni mi lasciano sempre molto perplesso. Da un lato concentrandosi in tal modo sul mei si sottintende che il corpo generale della lama sia in qualche modo assai coerente con l'opera di Kanenori, sappiamo tutti che il mei è l'ultimo elemento da considerare in un kantei. Deduco dunque che in linea generale la lama presentasse eccellenti indicatori di una possibile autenticità ed attribuzione. La citazione di una tecnica di forgiatura più grossolana di quelle generalmente attribuite a Kanenori mi pare presentata neldiscorso come una "conferma addizionale" del fatto che sia un falso. Come a dire "Beh dal codolo è chiaro che non è una Kanenori...del resto osservando con cura anche l'hada non è proprio coerente" Altro discorso sarebbe stato se si fosse detto "Questo non è l'hada di Kanenori, la lama quindi potrebbe essere un falso...esaminiamo ora il nakago!" Torno dunque alla mia perplessità: siamo di fronte ad un ipotetico artigiano talmente abile da riprodurre una Kanenori in maniera tale da portare in errore molti attribuendovi autenticità. Costui è abilissimo in una cosa complessa come la creazione di una copia con tutte le ovvie difficoltà del caso EPPURE commette errori di sintassi nell'incisione del nakago! Bah!!! Si badi bene, non si sta discutendo della grafia, dei caratteri tipici del tratto, se si fossero rilevate differenze a livello calligrafico capirei!! NO! Questo ha commesso banali errori grammaticali! Sarebbe come dire che uno fa un falso di Van Gogh , bello, curatissimo e poi firma l'opera "Fan Ciok". Cos'è scemo? L'altra cosa che mi fa un po' sorridere è l'affermazione che il falso sia cinese. Perchè proprio cinese? Una speculazione sul fatto che l'errore è grammaticale? "C'è un errore grammaticale nella firma!" "Ah beh allora non può essere altri che un cinese!" Ci può anche stare! Ma non mi sembra che sia un approccio serio se non fondato su addizionali motivazioni.
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Quando il marketing strizza l'occhio alla tradizione
Kentozazen ha risposto a Kentozazen alla discussione in Off Topic
Forte! C'è anche una geisha al posto passeggero. -
si può fare...pensa pensa, prova prova
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Questo in particolare comprende la fotocamera (che sarà di qualità bassina visto il prezzo totale) e un software per l'editing a quanto pare dotato di OCR.
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Quando il marketing strizza l'occhio alla tradizione
Kentozazen ha risposto a Kentozazen alla discussione in Off Topic
...infatti, in fin dei conti c'è ben poco che possa ricordarle. -
Quando il marketing strizza l'occhio alla tradizione
Kentozazen ha inserito una discussione in Off Topic
Nel 1983 La Suzuki lanciò una moto rivoluzionaria dal nome GSX Katana, ...curioso pensare che il design era tedesco e i brevetti del motore italiani. Rimane in qualche modo viva nella mentalità nipponica la suggestione della nihonto, anche oggi per quanto ovviamente si ritrovino ben poche similarità (direi nessuna) da un punto di vista estetico. http://www.seiko-ananta.com/index.html#/inspiration Altri esempi? -
Problema risolvibile con software dall'utilizzo elementare direi.
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Più che molti... direi tutti. Con esclusione dei testi commerciali le cui case editrici hanno concordato per la pubblicazione di e-book(ancora molto poche). Al momento la digitalizzazione dei testi è ancora molto indietro, mentre corrono e si sviluppano le proposte per tablet e e-book readers. Secondo me 150 $ è un prezzo basso per rendere disponibile tale possibilità a tutti. Al di là ed oltre le esigenze di ricerca e approfondimento che interessano questo forum, penso per esempio ai bambini che vanno a scuola con 20 kg di libri sulle spalle. Se fossi un genitore mi comprerei questo attrezzino e gli metterei tutti i testi su un tablet e via! problema risolto alla faccia degli editori timorosi di perdere i loro copyright e dei docenti conservatori che impongono un testo nuovo ogni anno solo perchè sono cambiate tre pagine rispetto a quello precedente. a tutela dei copyright rimarrebbe l'obbligo di possedere la versione cartacea come vale per le copie dei CD, soluzione non molto ecologica ma comunque un primo passo verso uno sfruttamento consapevole delle risorse e verso la salute dei giovani studenti.
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Emmò ne faccio una versione pure io per fotocamere reflex ehehe. Il prezzo è intorno ai 150 dollari che in europa -viste le ladrate dei distributori e delle tasse- significherà 150 euro
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beh questo lo vorrei penso che potrebbe esserci di grande aiuto in molti progetti http://www.youtube.com/watch?v=annCmIa-a08
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Congratulazioni. Ciao amico , restiamo in contatto. Andrea
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Il giappone sospende la caccia alle balene
Kentozazen ha risposto a Kentozazen alla discussione in Off Topic
Beh giusto Yamagata la Sea Shepherd è altra cosa da green peace, è vero. Peraltro non tutte le attivitàdi Green Peace sono necessariamente condivisibili, anche se non credo che si becchino solo i soldi... off topic comunque, anche io non approvo tutte le iniziative di G.P. Il problema dei tonni è anch'esso una questione annosa. Tuttavia occorre considerare che se il Giappone acquista l'Italia vende. Non sono aggiornato sulle politiche di tutela europee ma sino a poco tempo fa mi risulta che i poteri economico commerciali impediva qualunque tipo di contingentamento sulla pesca del tonno nel mediterraneo. Che peraltro mi risulta essere il più ambito e pagato sui mercati d'oriente. Tornando alla balena, ritengo che la scelta della sospensine sia dovuta ad una contingenza di elementi nei quali sicuramente l'azione della SEa Shepherd ha avuto un ruolo importante. Da un punto di vista personale io sono -in quanto subacqueo- particolarmente sensibile nei confronti del discorso della pesca intensiva. Purtroppo -come sempre- c'è da distinguere tra l'azione etica individuale, come il mettermi nella tasca del gav la lattina trovata sul fondo della laguna, e la possibile concertazione collettiva per il bene dei mari. Per estensione il problema della pesca intensiva potrebbe essere ricondotto alla questione globale della alimentazione. Io ho passato una notizia sulle balene che ho sentito in tv , niente più. Se poi invece dobbiamo prestare attenzione a quanto sia malato il mare ognuno può portare esempi che vanno dal tonno al corallo, dalle sarde al pesce azzurro del nord, con connessioni legate ad una miriade di aspetti la cui dimensione esula completamente dalle scelte etiche individuali, per diventare parte integrante dell'incipiente problema dello sfruttamento delle risorse globali. -
Una delle cose per le quali mi vergognavo sul mio amato Giappone... beh pare che si siano fermati, la giustificazione ufficiale sembra essere quella dei rischi dovuti alle proteste internazionali ed alla attività di disturbo di associazioni come Green Peace!!! Bravi ragazzi! ben fatto!
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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.
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