Vai al contenuto

Manuel Coden

Socio INTK
  • Numero di messaggi

    916
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da Manuel Coden

  1. Manuel Coden

    Amante del Giappone

    Benvenuto, ti consiglio questa lettura come prima introduzione a questo mondo
  2. Manuel Coden

    Provenienza

    一貫斎源友宏作 Ikkansai Minamoto Tomohiro saku
  3. I torokusho non sono certificati, bensì carte di registrazione delle lame, vengono rilasciati dall'ufficio di polizia locale e se la lama viene esportata devono essere riconsegnati all'ufficio preposto
  4. Manuel Coden

    Cinesata da esercizio

    Ciao Paolo, premetto che questo forum, come da regolamento, riguarda le lame giapponesi tradizionali, non ci occupiamo di repliche quindi ho spostato la conversazione in off-topic. Per quanto riguarda la tua idea di utilizzare questa lama per pratica, vista la qualità pessima dei componenti te lo sconsiglio caldamente. C'è un rischio molto elevato possa ferire te o chi ti sta attorno, ho sentito fin troppe storie finite male con repliche di questo livello. Se vuoi una lama da pratica ci sono iaito, anche usati, a prezzi ragionevoli.
  5. Manuel Coden

    Maltempo...come state?

    Da me tutto bene, ha colpito molto meno del previsto
  6. Manuel Coden

    Abbiate pietà di me

    Benvenuto, La buona notizia è che sembra una lama originale giapponese, da quello che intravedo della firma potrebbe essere firmata "Bizen Osafune Sukesada" che la collocherebbe alla fine del 1500, la cattiva notizia è che la corrosione appare molto estesa, soprattutto in punta, il che potrebbe non renderla più restaurabile Anche i due fornimenti (tsuba e fuchi) appaiono danneggiati dalla corrosione
  7. La cosa che salta immediatamente all'occhio è il nakago, quello della tua lama è raffazzonato alla bene e meglio, in tutte le lame giapponesi, pure quelle fatte in maniera non tradizionale durante la 2a Guerra Mondiale, è fatto con cura e precisione. I fornimenti della montatura sono di scarsa qualità e totalmente privi di dettagli, puoi vedere questa per un esempio di come dovrebbero essere https://www.dawsonsauctions.co.uk/auction/lot/94-a-wwii-japanese-army-officers-type-98-katana/?lot=42310&sd=1
  8. Da quello che si vede sembra una replica di una shin-gunto, probabilmente realizzata in Cina o Pakistan, erano piuttosto comuni durante quegli anni.
  9. 黒田正宗 Kuroda Masamune è una meito nota...peccato sia un tanto https://meitou.info/index.php/黒田正宗
  10. Manuel Coden

    Pietre preziose

    Per rispondere velocemente, ora l'hai visto 😁 https://bunka.nii.ac.jp/heritages/detail/559629 Diciamo che sono abbastanza rari, di solito i pochi esempi sono o prima del Muromachi o del tardo Edo. La ragione principale direi per il loro aspetto opulento che stona con l'estetica del guerriero (non a caso di solito sono montature da corte usate dai nobili)
  11. Partiamo dal dire che quella nella foto non è un type 95 ma una Shin-gunto type 98. Le type 95 non hanno nulla a che vedere con le nihonto, hanno lame fatte a macchina, senza alcun hamon. Discorso diverso per le type 98 che possono conservare al loro interno di tutto, da lame di famiglia antiche a lame coeve fatte tradizionalmente a lame coeve fatte in maniera non tradizionale. Per quanto riguarda la reperibilità, tutte le lame militari sono relativamente facili da trovare negli USA in quanto un gran numero è stato preso come souvenir dai soldati americani nel secondo conflitto mondiale.
  12. Quello che si trova nel link da te postato non ha nulla a che vedere con le nihonto, in questo forum non ci occupiamo di repliche ma solo di lame fatte in maniera tradizionale in Giappone. Il consiglio che ti posso dare è quello che viene dato a chiunque si approcci a questo mondo, spendi in libri e vieni agli incontri, così sarai in grado di apprezzare a pieno una nihonto e non avrai bisogno di nessuno che ti dica cosa comprare perché lo capirai da solo
  13. Seppur diverso ricorda quello del clan Maeda
  14. Confermo essere una copia, probabilmente cinese I kanji sono 原田伊一郎 con lettura giapponese sarebbe Harada Iichirō, non esiste nessun forgiatore con quel nome
  15. Sulla relativa pagina Facebook è stata annunciata la Japan Art Expo 2022 dal 8 al 10 luglio 2022 ad Utrecht in Olanda. Hanno scelto la via di Kickstarter per vendere i biglietti in modo da poter attirare più ospiti internazionali. Vi lascio di seguito il link https://www.kickstarter.com/projects/japanartexpo/japan-art-expo-2022
  16. Da quello che vedo dalle immagini su Aoi la trama del metallo è estremamente compatta ed uniforme, il che fa pensare sia fatta con materiale "moderno", la certezza assoluta si potrebbe avere solo con analisi metallurgiche. Per quanto la struttura della lama la risposta è: dipende. Ci sono diversi tipi di costruzione della lama, il più comune è il kobuse che prevede un anima di acciaio dolce (shingane) avvolta da una di acciaio più duro (kawagane), tuttavia non è l'unica. Scuole di lame più antiche prevedevano un solo panetto (fatto mischiando acciai di durezze diverse), altre un panetto centrale più duro con due facce più morbide, ecc.
  17. Il certificato dice che la lama è di era Oei, quindi Muromachi, attribuita ad una generazione tarda di Bizen Morishige. Non so chi abbia detto che la lama è una replica o chi abbia detto che è shinshinto, ma il certificato non dice nulla di tutto ciò
  18. Ho trovato la lama in questione su Aoi, la lama è una showato a cui è stato limato via lo stampo del arsenale. Le showato non sono considerate Nihonto in quanto venivano realizzate in maniera non tradizionale, spesso utilizzando acciaio moderno e/o tempra in olio. Il fatto che questa lama abbia un certificato NBTHK è da considerarsi un eccezione o meglio una svista di NBTHK. Da qui il commento di Tsuruta sulle lame fatte meccanicamente Tra l'altro il sito italiano sbaglia (più o meno fraudolentemente) la datazione in Taisho (sempre se la lama è la stessa)
  19. Credo che quanto intendesse il maestro è che nei periodi precedenti al periodo Edo la focalizzazione principale della lama fosse l'utilizzo in battaglia e che quindi una caratteristica come l'utsuri ci fosse non per un fattore estetico, ma per un fattore di aggiunta tenacità della lama. Nel periodo Edo, essendo un periodo di pace, la vocazione "guerriera" delle lame è, a volte, sacrificata per dare maggiore spazio alla creatività del forgiatore, risultando in lame che possono essere più fragili. Non va dimenticato però che l'utsuri non è scomparso nel periodo Edo, alcune scuole come la Ishido, hanno continuato a realizzare lame con questa caratteristica. Ancora oggi ci sono forgiatori in grado di produrre lame con utsuri.
  20. Interessante, non sapevo fossero coinvolti anche membri NBTHK
  21. Facciamo un po' di chiarezza, il torokusho è un documento rilasciato dalla polizia giapponese necessario per la detenzione delle nihonto, che in caso di esportazione della lama deve essere restituito alle autorità preposte seguendo una procedura specifica. Ho scritto nihonto non per caso, perchè le uniche lame detenibili dai privati cittadini in Giappone sono le lame prodotte in maniera tradizionale utilizzando tamahagane od oroshigane (tamahagane realizzato dal forgiatore stesso) oppure le lame antecedenti il 1868 (vedi nanbantetsu). Il fatto che ci siano lame cosiddette "showato" realizzate utilizzando acciai moderni che hanno ricevuto torokusho è frutto di una svista del ufficiale di turno o del fatto che è stato chiuso un occhio. Tutte le lame cosiddette "da pratica" utilizzate in Giappone per iai o tameshigiri devono comunque sottostare alla legge, quindi sono realizzate con tamahagane e tempra in acqua. Questo non vuol dire che siano lame "d'arte", molto spesso non hanno nulla di particolarmente attraente dal punto di vista di hada, hamon o hataraki, però sono importanti per permettere ai forgiatori di sopravvivere e continuare la tradizione.
  22. Manuel Coden

    13 Assassini

    in quella scena dice "kodachi" "小太刀 " letteralmente piccola tachi, quindi italianizzato ci può stare "spadino"
  23. Certo avendo i mezzi economici si può realizzare una teca blindata e climatizzata, ma i giapponesi sono stati in grado di conservare le loro Nihonto per centinaia di anni semplicemente conservandole nelle shirasaya e con la giusta manutenzione. Poi vuoi mettere il piacere di togliere dal fukuru, sfoderare una lama, togliere l'olio e finalmente poter godere della lama? A volte per apprezzare giustamente le cose bisogna guadagnarsele

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy