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Manuel Coden

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Contenuti inseriti da Manuel Coden

  1. Direi che non troveresti nulla sotto la ruggine, probabilmente non è nemmeno temprata
  2. Il Nagayama in questo caso può fare ben poco, questa lama non credo si possa considerare una nihonto, probabilmente è di epoca Meiji e fatta solo per mantenere il koshirae assieme. Il nakago malamente rifinito e il mune piatto lo indicano in maniera piuttosto chiara.
  3. C'è qualche discussione in merito a queste lame RJT se siano o meno nihonto a tutti gli effetti, da quello che vedo su quella da te postata direi che a mio parere si tratta di una nihonto, nel senso realizzata in tamahagane e con tutti i crismi
  4. Non ti posso aiutare molto con la traduzione in quanto i kanji in corsivo sono ancora più difficili da leggere di quelli "standard", però non ho trovato nessuna informazione riguardo un forgiatore gendaito di nome Hiroaki, probabilmente era poco noto oppure aveva iniziato a lavorare verso la fine della guerra. Quello che ti posso dire è che le lame con lo stampo del Rikugun Jumei Tosho (RJT) dovevano sottostare a standard qualitativi e realizzativi, e quindi di solito sono di discreta qualità, qui maggiori informazioni a riguardo http://www.militaria.co.za/articles/RJT_Info.pdf La lama che ci mostri sembra ben realizzata e si vede qualche attività, sebbene nulla di straordinario
  5. Vederlo di persona sarebbe la cosa migliore anche per valutare la fattibilità di politura, se hai la possibilità potresti venire all'incontro del 24 Novembre a Sesto Fiorentino e così lo possiamo vedere
  6. Il sugata muzori ci sta con il medio-tardo Muromachi, non si vede molto di hada ed hamon, ma si intravedono molti jinie, penso che dovresti farla polire e ti ritroveresti con una bella lama (a patto ci sia ancora hamon)
  7. un consiglio per le foto, appoggialo su una superficie, preferibilmente con un panno scuro, altrimenti tenendola così metti a fuoco solo il tappeto di casa...
  8. di Sukesada con quei kanji ce ne sono stati molti: SUKESADA (助貞), Einin (永仁, 1293-1299), Bizen/Sagami – “Sukesada” (助貞), Fukuoka-Ichimonji school, first name Tōgenji (藤源次), according to tradition the son of Sukezane (助真), some sources see him also as son of Suketsuna (助綱) who was in turn a son of Sukezane, he signed first with Norisada (則貞) and was active from about Einin to Tokuji (徳治, 1306-1308), it is said that he accompanied his father to Kamakura, normal tachi-sugata, itame with ji-nie, the utsuri is faint, chōji-midare or suguha mixed with chōji in ko-nie-deki, he applied no longer the flamboyant ōbusa-chōji of Sukezane, the signature is small and executed as tachi-mei SUKESADA (助貞), Tokuji (徳治, 1306-1308), Bizen – “Sukesada” (助貞), Fukuoka-Ichimonji school, maybe a Sukesada from the lineage of Sukezane (助真) who remained in Bizen and did not go to Kamakura SUKESADA (助貞), Eikyō (永享, 1429-1441), Bizen – “Bishū Osafune Sukesada saku” (備州長船助貞作) SUKESADA (助貞), Ōei (応永, 1394-1428), Higo – “Hishū-jū Sukesada” (肥州住助貞), “Sukesada” (助貞), Enju school SUKESADA (助貞), Ōei (応永, 1394-1428), Suruga – “Sunshū-jū Sukesada” (駿州住助貞), “Sukesada” (助貞), he is listed as one of the ancestors of the Shimada school (島田) and it is said that he came originally from Bizen province SUKESADA (助貞), Kōshō (康正, 1455-1457), Suruga – “Sunshū Shimada-jū Sukesada” (駿州島田住助貞), Shimada school SUKESADA (助貞), Kanbun (寛文, 1661-1673), Settsu – “Sesshū-jū Fujiwara Sukesada” (摂州住藤原助貞), student of Sukehiro (助広) Detto questo, lo stile di scrittura del carattere "Suke" e il sugata mi fanno pensare a quelli di scuola Shimada in quanto altri forgiatori di quella scuola lo scrivevano in quella maniera, quindi medio-tardo Muromachi. Servirebbero foto migliori e magari una politura per essere più sicuri.
  9. Di Sukesada ce ne sono stati molti e in epoche diverse, me la sentirei di escludere tutti quelli precedenti al periodo Muromachi guardando la tua lama, dovessi fare un ipotesi direi tardo Muromachi o primo Edo, ma senza foto della lama sono voli pindarici
  10. La firma è 助貞 Sukesada come hai detto, quel "suke" veniva usato dalla scuola Shimada e da alcune Bizen antiche. Detto questo al nakago è stata rimossa la patina (cosa da non fare assolutamente) e lo stile di scrittura è piuttosto grezzo. Se posti altre foto della lama forse ti potremo dire di più a riguardo
  11. La lama sembra di essere epoca Edo, il sori ridotto potrebbe in effetti indicare un Kanbun shinto, ma senza vedere di più è difficile dire
  12. Se lo fosse (cosa difficile da dire con certezza dalle foto) sarebbe la più vecchia, ma non necessariamente quella di maggior valore
  13. Dalle foto potrebbe essere una lama tardo Edo, ma è difficile dire di più da queste foto, di sicuro ha visto giorni migliori ma è recuperabile
  14. Manuel Coden

    Primo acquisto

    Il consiglio che ti posso dare è quello che è stato dato a me a suo tempo, prenditi il tempo di imparare di più sull'argomento leggendo libri, articoli qui sul forum e specialmente se puoi vieni a qualche incontro dell'associazione. Ai nostri incontri potrai vedere e toccare con mano vere nihonto, spesso di qualità superiore a quella che ci si potrebbe permettere, inoltre avresti qualcuno che ti può insegnare di persona cosa vedere su una lama. Per entrare più nello specifico nei link che hai postato, entrambi i siti sono affidabili anche se le lame che ci hai mostrato non sono particolarmente interessanti. Si tratta in entrambi i casi di lame prodotte durante la 2a Guerra Mondiale da forgiatori non particolarmente quotati, quindi il loro valore storico e artistico è piuttosto basso. Tra le due comunque la migliore è la Ichimonji Masachika per qualità e stato di conservazione.
  15. Manuel Coden

    Presentazione

    Benvenuto, ti consiglio questo articolo sul nostro sito per iniziare http://www.intk-token.it/la-lama-giapponese/ poi sul forum troverai molti articoli più approfonditi. Ovviamente ci sono anche diversi libri che puoi prendere, anche se la maggior parte sono in inglese.
  16. Questi oggetti sono stati rubati ad un collezionista a Venezia, in totale sono 4 lame: 1 katana 1 wakizashi 1 tanto 1 tanto/wakizashi (quella col kurigata in shibuichi a froma di coniglio) Purtroppo non ci sono molte foto, ma chi vedesse uno di questi oggetti è pregato di segnalarcelo
  17. sembra il più noto tra quelle che ci hai mostrato
  18. La firma è "Ichiryushi saku", una delle firme di Ichihara Nagamitsu forgiatore della 2a guerra mondiale che lavorava ad Okayama in stile Bizen, abbastanza quotato Qui una serie delle sue firme, la "i" e la "u" sono simili alla tua https://www.japaneseswordindex.com/naga.htm
  19. è firmata Naotane, ma è palesemente gimei
  20. In realtà dipende sempre dalla lama, per questo nei kantei si studiano le lame senza vedere la firma, perchè la firma è l'ultima cosa da studiare. Nel caso di questa lama specifica non ho visto la lama ma dal nakago posso immaginare che la lama abbia valore artistico pari a zero
  21. Si, come ho detto probabilmente è una lama in acciaio moderno temprata in olio, ne sono state prodotte molte durante il secondo conflitto mondiale
  22. Si è possibile, solitamente però sono una barra di acciaio forgiato a macchina e temprato in olio, quindi non hanno alcun valore artistico.
  23. La maggior parte dei libri sull'argomento nihonto sono in inglese (oltre al giapponese ovviamente), ti consiglio questo PDF di Markus Sesko che è ottimo per iniziare a leggere le firme https://markussesko.files.wordpress.com/2015/04/nihontocompendium-e1.pdf Un valido sostituto è l'olio di vaselina
  24. In questo post troverai tutte le informazioni che ti servono per mantenere le tue lame al meglio http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=497
  25. La scorsa domenica sono stato alla mostra per fare da guida per la parte samurai per l'associazione Yume, di cui sono membro, sono rimasto un po' deluso in quanto erano presenti solo 2 lame che tra l'altro avevano didascalie a mio avviso errate. La lama firmata "Yoshinobu saku" viene attribuita a Bizen Yoshinobu del Kamakura quando è palese che si tratta di una lama molto più tarda (a mio avviso primo Edo), la seconda dicono la firma sia "Naminohira Yukiyasu tsukuru" quando è in realtà è "Seki Fujiwara Yoshikuni"... Vi lascio alle foto

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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