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Musashi

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Contenuti inseriti da Musashi

  1. malgrado la presentazione anoressica...benvenuto!
  2. Musashi

    ...

    Si può scaricare anche da youtube con appositi strumenti (ad es. per firefox c'è il componente aggiuntivo download helper)
  3. Sullo sfondo si riconosce l'expertise di Massimo che - come già detto - non costituisce certificato.
  4. Musashi

    Un Tanto molto particolare

    Quello che tu chiami misericordia, con le relative funzioni, è lo yoroidoshi.
  5. Ciao Maurizio, benvenuto. La tua gunto ha bisogno di un seppa. Non ci sarebbe nulla di male ad aggiungerlo, anzi sul web dovresti trovarne qualcuno spaiato, mentre avrei evitato altri interventi.
  6. E' arrivato anche a me ieri pomeriggio. Anch'io, nonostante la cura nell'imballaggio ho trovato gli angoli del libro piegati (in parte anche glii angoli delle ultime pagine) e la sovraccoperta che appena tolta si piega come una virgola... Ho notato che il formato, rispetto all'originale, in lunghezza e larghezza è più piccolo mentre aumenta un pò lo spessore. Vediamo se in questi ultimi scorci d'estate riuscirò a leggerlo. Grazie ancora ad emiliano per tutto.
  7. Questa mi mancava...mai visto un horimono così, addirittura traforato come le tapparelle. Mai visti così! (questa tachi - non so da chi è firmata - si chiama sasanotsuyu, che dovrebbe evocare l'immagine della foglia di bambù che taglia la rugiada)
  8. Musashi

    Una katana nella Storia

    PREMESSA: leggere un articolo con interesse significa leggerlo con attenzione. Se avessi letto in questo modo avresti capito che: 1) Non è la stessa spada dell'articolo sulla spada del Fuhrer. 2) Questo articolo parla di Yasuhiro, quell'altro del suo maestro Shigetsugu. 3) La lama non è stata acquistata da Mauri ma da Sinclair, autore dell'articolo, difatti il testo che parla in prima persona si riferisce a commenti che Sinclair fa.
  9. Musashi

    emuseum

    Io arrivo massimo a 1360*768...e comunque è un lavoro boia farlo da solo.
  10. Allora, abbiamo il link, abbiamo alcuni dati, cominciamo ad analizzarli. 1) Abbiamo un certificato NBTHK, ovviamente occorre un animo buono che lo traduca, per avere maggiori info: 2) Abbiamo una descrizione del sito, in giapponese è la seguente: 刀 天国蔵之介源寿山造 文久四甲子年二月吉日 katana [amakuni kuranosuke toshiyama](juzan) 日刀保 保存刀剣 NBTHK Hozon 品番:1110-1047 白鞘入り 刃長 Blade length(HA-CHOU) 80.7cm(ニ尺六寸六分) 反り Curvature(SORI) 0.75cm 元幅 Width at the hamachi(MOTO-HABA) 3.45cm 元重 Thickness at the Moto Kasane 0.86cm 鎬重 0.87cm 先幅 先重 茎 生ぶ 彫物 表裏棒樋 国 Country(KUNI)・時代 Period(JIDAI) 武蔵国(musashi)・江戸時代後期 The Edo era latter period. 文久四年 1864年 登録 愛媛 昭和26年3月7日 鑑定書 財団法人 日本美術刀剣保存協会 保存刀剣鑑定書  平成二十三年一月二十八日 【コメント】 国は名鑑によると武蔵で日本刀全集によると山城です。 Abbiamo la mei: 天国蔵之介源寿山造 文久四甲子年二月吉日 - La firma dovrebbe essere di un certo Amakuni Kuranosuke Toshiyama, non sono riuscito a trovarlo in nessun elenco. Poi non riesco a caipre cosa significi "juzan" che il venditore ha scritto accanto alla mei, dovrebbe essere il nome di una famiglia o un luogo, i kanji dovrebbero essere 寿山, letti anche kotobukiyama (vicino Miyagi?) o shoushan (dovrebbe essere a Taiwan). - Il certificato è hozon, quindi un certo significato o parvenza di valore secondo la nbthk dovrebbe averlo (anche se non ne conosciamo il perchè!) - la datazione è tardo edo, diciamo quasi meiji , 1864. - dovrebbe essere stata forgiata a Musashi o il tosho è di Muasashi. - Ho provato a tradurre la pagina con traduttore di google, a volte fa un gran casino, a volte qualcosa ci azzecca... la pagina della traduzione è la seguente: http://translate.goo...1047syousai.htm La traduzione sarà farfugliona e grezza, però.... 3) In effetti questa specie di horimono (dico specie perchè mi sembra più un bassorilievo) SEMBRA differente tra prima e seconda foto. Ma anche la mei SEMBRANO diverse, così come l'horimono la seconda foto presenta tratti più sottili e definiti...può essere un effetto fotografico?
  11. Musashi

    Presentazione

    benvenuto!
  12. Musashi

    emuseum

    tasto stamp e collage con photoshop...occorrono 10/15 min a foto circa. ecco un esempio: Long Tachi sword
  13. Stile dei kanji e figura dell'horimono.
  14. Musashi

    emuseum

    Credo di aver trovato il modo di salvare le immagini dei vari tesori nazionali. Ci vuole però un pò di buona volontà...
  15. La sparo grossa: e se fosse una lama fatta (ai tempi) in Cina?
  16. Non riesco bene a vedere il tessuto, potresti fare qualche ulteriore foto ravvicinata? Complimenti per l'acquisto, mi piace molto il sugata! anche il koshirae è particolare...
  17. Musashi

    Nihonto con horimono

    allora cod, com'è finita?
  18. Musashi

    Presentazione

    Ciao Gabriele, siamo quasi vicini di casa (una settantina di km). Se vuoi puoi contattarmi per scambiare qualche info.
  19. Che partorienza...comunque, c'è qualche problema di comunicazione. Diciamo che le cose non sono andate come dovevano andare. Non nascondo neppure io il mio disappunto non tanto per i ritardi, dovuti a più fattori, ma per il problema di ricevere informazioni certe e sicuri in tempi certi e sicuri. Se qualcuno è in grado di raggiungere Emiliano o chi per lui si occupa della faccenda farebbe cosa graditissima. Perchè se le copie in stampa erano un centinario e ancora nessuno ha ricevuto la propria copia allora qualcosa non va.
  20. Musashi

    Seppuku

    Riguardo alla yakuza, un piccolo off topic: ho avuto modo di parlare con un prof. di scienza della difesa e della sicurezza (un col. dei carabinieri) che ha soggiornato qualche anno in Giappone. Mi ha spiegato che la yakuza non ha avuto origine dall'associazione per delinquere semplice in forma di banda armata. I primi passi della yakuza partono dal periodo edo (e su questo tutti concordano) ma ci sono due ipotesi: o che sia nata da associazione di kabuki-mono (o hatamoto-yakko) come ronin o ex servitori imperiali, si autodefinivano servitori dello shogun ma erano in realtà dei taglieggiatori, "malandrini" che si facevano notare per il loro look sui generis (colori sgargianti, acconciature strane, tatuaggi, ecc...) e per la loro rozzezza. In un certo senso non erano dei criminali comuni perchè talvolta era propriamente lo shogunato, per mezzo di intermediari sul territorio, che si serviva di codeste figure per eseguire lavori sporchi od operazioni poco trasparenti difficili eventualmente da giustificare ufficialmente. L'altra ipotesi è quella che farebbe risalire la yakuza ai Machi-yakko, una sorta di polizia privata, tipo i nostri istituti di vigilanza o guardie giurate, utilizzati anche contro le scorrerie dei kabuki-mono. In entrambe le ipotesi il tratto comune è il "gambling", il gioco d'azzardo, le case da gioco che venivano gestite in entrambe le ipotesi da questi gruppi: il gioco d'azzardo era illegale e i giocatori (bakuto) itineravano per il paese e anche se venivano considerati personaggi di basso rango i signori feudali intrattenevano ugualmente con questi una qualche sorta di rapporto. Lo stesso nome yakuza pare derivi dal linguaggio dei giocatori d'azzardo (Sandro, aiuto!). Si pensa che l'associazione del Drago Nero (ne abbiamo parlato a proposito di Shigetsugu, spada del Fuhrer) fosse preminentemente yakuza. Si svilippò tantissimo durante e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando la CIA cercò in Giappone il "Lucky Luciano" indigeno trovandolo in Yoshio Kodama, allo scopo di avere contatti anche non ufficiali con il territorio e per contrastare eventuali infiltrazioni comuniste in territorio nipponico. Kodama fu anche colui che mise fine alla guerra intestina tra gli yakuza negli anni 60 se non erro. Non sono un vero e proprio anti-stato ma una sorta di sostrato statale, un apparato parastatale con sovranità concorrente a quella ufficiale, la yakuza viene per così dire "tollerata" anche se poi viene di fatto riconosciuta come parte, come interlocutore. Da non sottovalutare il carattere internazionale della yakuza, mi pare che almeno il loro 10% sia fatto di koreani, poi ci sono anche minoranze indonesiane, hawaiane, australiane. Oggi sono anche "in doppio petto", a tutti gli effetti nei cda dei grandi gruppi. Un recentissimo evento dove si intravede questo ruolo di co-stato? Terremoto e tsunami di quest'anno: la yakuza ha offerto mezzi e risorse, ovviamente partecipando in prima persona, per gli aiuti ai terremotati e alle vittime, per i soccorsi e le attività relative. Certo, adesso avranno anche un "ruolo" nella ricostruzione ma questo ci fa capire che non viene vista in Giappone così come noi vediamo (e così come in realtà) Cosa Nostra, l'antiStato, limitativa di sovranità. Capitolo seppuku: l'autolesionismo (talvolta non sempre così spontaneo) è diffusissimo tra gli yakuza, soprattutto nella forma di amputazioni di dita della mano (mignolo in primi) e orecchie ma anche taglio della gola/carotidi. Ha la stessa valenza che avena nel giappone feudale ma in questo caso abbiamo una forma meno religiosa ma più operativa (suicidio pubblico, nelle riunioni formali, spesso su istigazione). Il seppuku adesso viene praticato meno (la pistola in bocca è più usata) ma tuttavia è d'uso presso gli alti gradi, personaggi di vertice, tramite la lama caratteristica degli yakuza (una specie di wakizashi di cui non ricordo il nome). Comunque, se chiedete ai giapponesi vedrete che non saranno così disponibili a parlarne, non so se per omertà, per vergogna o altro. E' un tabù.
  21. Musashi

    Il solito truffatore??

    In ogni caso, come primo approccio a casi del genere suggerisco sempre di inserire l'indirizzo email su google e vedere cosa spunta per verificare se già ci sono stati casi del genere (se è spam di casi se ne trovano sempre, quindi è relativamente facile scoprirlo).
  22. Emiliano, è possibile avere - in anticipo o appena spedito il plico - il numero di tracciatura della spedizione?
  23. Musashi

    Un damasco ? Ma come definirlo!

    alla voce ayasugi http://www.samuraisword.com/glossary/index.htm

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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