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getsunomichi

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  1. Forse non difficile, quelli per frecce si chiamano yazutsu. Spesso cilindrici o anche con forme più arrotondate come questo.
  2. getsunomichi

    PP (meglio non specificare)

    Beh, non ci crederai. Tempo fa, quando ancora mi dilettavo nel risolvere problemi veri, mi trovai nella necessità di risolvere una complessa equazione differenziale, per descrivere il modo in cui del benzene deuterato diffondeva in un cilindretto di teflon. Non sto a tediare i nostri lettori sul perché e il per come, basti sapere che era necessario per utilizzare uno spettrometro di massa che misurava l'inquinamento delle marmitte catalitiche della benzina verde. L'unica persona in Italia con cui ho potuto discutere sulla modalità di risoluzione (una complicata combinazione non lineare di funzioni di Bessel) fu proprio un ingegnere del Politecnico di Napoli. Grande scuola e grandi cervelli.
  3. getsunomichi

    PP (meglio non specificare)

    In effetti, una delle mie protette ha tenuto una interessante relazione in questa occasione. Mi fa molto piacere che anche da noi si cominci a ragionare in termini multidisciplinari. Qualche annetto fa, quando il lavoro oggi svolto dai grandi alberghi era demandato alle abbazie, questo modo di ragionare era la norma. Poi ci siamo dimenticati che le scienze, in fondo, studiano tutte il lavoro di un unico Grande Architetto.
  4. getsunomichi

    PP (meglio non specificare)

    ...c’è sempre qualcuno che ragiona con una dimensione in meno.
  5. Le lame non firmate hanno meno valore di mercato. Posso essere pezzi di valore o meno, a seconda della qualità del prodotto. Hanno un unico vero vantaggio. ...non sono falsi. Il senso di una firma sul codolo della lama (nakago) è un po’ diverso da quello di un quadro di autore odierno. Va più considerato come il prodotto di una bottega d'arte rinascimentale e spesso individua il periodo, il luogo e l'officina in cui è stata prodotta, certificando il valore riconosciuto dal responsabile, all'oggetto prodotto talora da più mani. Talora più generazioni di artigiani hanno mantenuto la stessa firma, quasi a volerne fare un marchio registrato. Qualcosa che identificasse una scuola, più che un singolo individuo. I Giapponesi del passato (ma la tendenza è tutt'oggi presente) tendono a considerarsi più gruppo e famiglia che individui, anche da un punto di vista professionale. Ha presente i capi d'alta moda unici firmati Valentino o Armani...?!?
  6. Se hai voglia di cercare su internet "choji oil", troverai molte possibilità di acquisto. Un tempo quest'olio era di base organica e, oggi, sconsigliato nella sua formulazione originale, per la tendenza a bagnare il fodero con la possibilità di formare muffe. Oggi sono tutti a base minerale e non hanno più questo difetto. Si consiglia sempre di utilizzarne poco, per non imbrattare il fodero. Oggi le lame sono oggetti d'arte che non necessitano di essere protette da sangue, polvere e acqua con uno spesso film d’olio.. Ma l’umidità dell'aria è abbastanza per provocare ruggine, specialmente se si abita al mare. L'olio di vaselina è ottimo, forse addirittura superiore. Viene universalmente usato in armeria, così come quelli a base di silicone. Ma il profumo dell’odio di garofano è tradizionalmente e indelebilmente associato alla manutenzione delle lame Giapponesi. Ti consiglio di procurartene una boccetta, per comprendere quanto dico.
  7. Già, la vita talora dipende dall'introdurre la morte. Qui, foglie secche.
  8. Si, il concetto è piuttosto noto al CERN dì Ginevra...
  9. Il mondo delle case editrice è stato decisamente cambiato dalla pesante introduzione dell’informazione technology nella catena produttiva. Oggi non dovrebbe essere più essere problematico mettere in linea una ristampa anche per pochissime copie. Qualcuno è in grado di fornire anche la singola ristampa. Se così non fosse, il cartaceo avrebbe già da tempo chiuso la sua battaglia col formato elettronico, che comunque vi consiglio di prendere in considerazione. Probabilmente, se contattate l'editore, scoprite che la situazione di oggi non è più quella di otto anni fa...
  10. Non sarà il caso di procedere alla ristampa di qualche copia?
  11. Armonia, bellezza, compassione possono convivere con brutalità, violenza e durezza? In un giardino di pietre come in una spada esse convivono serenamente. Il segreto? Il popolo giapponese forse non ha mai brillato per originalità. Esso è stato tuttavia insuperabile nell'osservare e nell'ascoltare. Esso ha saputo udire e far proprio il bisbiglio di chi è maestra nel far convivere il nonsenso. La Natura. (...e certamente, Rob, se questa parlasse mai una lingua, essa sarebbe molto prossima alla matematica. Chi vede in questa lingua la regina della razionalità non si è mai davvero interrogato sulla ragionevole assurdità di quel castello di postulati e assiomi su cui essa si regge)
  12. getsunomichi

    iDB Tech-No-Logic

    Le generazioni nuove sono spesso in contrasto con le precedenti. Spesso contestano il modo di vivere dei padri. Ma è anche vero che, gratta gratta, alla fine anche nei giovani salta fuori il Giapponese. Sarei curioso di sapere come stanno vivendo, se lo vivono, tutto ciò
  13. Se consideri che i rapporti 1/2 2/3 3/5 5/8 sono approssimazioni sempre più vicine alla sezione aurea, scopri presto che la sezione aurea è molto presente nel concetto di bellezza giapponese, dalla disposizione dei tatami, alla progettazione di pagode, alla disposizione dei fiori. Non potrebbe essere diversamente, visto che la Natura è davvero alla base dell'arte giapponese.
  14. A proposito di cose che influenzano la psiche, ci fu un contemporaneo di Francesco che viveva non lontano da dove provengono quegli splendidi sassolini bianchi. Era di Pisa. Di mestiere matematico, abile al punto di meritarsi una borsa di studio da nientepopodimeno che Federico II, lo Stupor Mundi. Si chiamava Leonardo, ma è noto ai più come il Fibonacci. Fra gli studiosi di fisica e matematica è molto nota una sua successione numerica, che si ottiene aggiungendo un numero dato dalla somma dei due precedenti. La particolarità di questa successione è che descrive piuttosto bene la crescita in Natura, dalla popolazione dei conigli alle cellule. Forse non percaso, questa successione ha una ulteriore particolarità. Il rapporto tra un numero è quello che lo precede converge molto velocemente ad un numero irrazionale, noto dall'inizio della storia dell'uomo. Si tratta di un numero irrazionale, noto con il nome di sezione aurea, perché è ben definito da un rapporto di segmenti che stanno in una certa relazione tra loro. Il numero è ben noto ad architetti ed ingegneri di tutti i tempi, che usano progettare su queste proporzioni. Di lì a qualche secolo, sempre in zona, nacque un altro Leonardo che lo utilizzo in lungo e in largo. Utilizzando quadrati di lato uguale alla successione di Fibonacci e disegnando i quarti di cerchio in essi iscritti, si genera una curiosa figura. Si tratta della spirale logaritmica, che ben approssima ad esempio la crescita della conchiglia del nautilus o la coda del cavalluccio marino. L'andamento della curva è perciò ben approssimato da un esponenziale in cui la crescita dell'esponente ha come medio proporzionale di crescita dell'angolo proprio il numero irrazionale di cui stavamo parlando. Quel numero è da sempre un influencer della nostra psiche, perché lo viviamo come naturale, come bello, come elegante. Il rapporto tra i lati di una carta di credito o di un biglietto da visita tutt'oggi danno quel numero come risultato. Mi domando se sia casuale il fatto che tu abbia deciso di porre su uno sfondo bianco, dei sassi neri posti proprio sul percorso di questa spirale.
  15. Vedete, il concetto di Vuoto è assai poco compreso qui da noi. Come invece fa notare Rob, la sua potenza sta nelle sue infinite potenzialità. Prima che il vuoto fosse indagato dalla fisica delle alte energie, scoprendo quel coacervo di particelle ed antiparticelle che lo popolano (e non solo potenzialmente), ne aveva parlato con grande chiarezza un altro uomo. Un medievale. Fu un italiano, per cui lascio spazio direttamente alle sue parole. Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch'io porti amore, dove è offesa, ch'io porti il perdono, dove è discordia, ch'io porti la fede, dove è l'errore, ch'io porti la Verità, dove è la disperazione, ch'io porti la speranza. Dove è tristezza, ch'io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto: Ad essere compreso, quanto a comprendere. Ad essere amato, quanto ad amare Poichè: Se è: Dando, che si riceve: Perdonando che si è perdonati; Morendo che si risuscita a Vita Eterna. Avrete certo riconosciuto le parole di San Francesco. Quando vengono lette da un fisico, si è quasi tentati di disegnare queste parole con un diagramma di Feynman. La capacità di fare il Vuoto, di generare una cosa, come il suo contrario, portando equilibrio è caratteristica universale. ...e certamente architetturale che, in fondo, l'universale cerca di rendere figurato e manifesto. Certo, occorre un orecchio estremamente esercitato per ascoltare il suono del silenzio. Non a caso lui, come del resto Rikyu, scelsero il monachesimo. Rob, attendo il proseguo del racconto del tuo giardino zen.
  16. Benché spesso le repliche a basso costo abbiano un hamon regolare, un hamon molto regolare o molto irregolare di per sè significano molto poco se sono decontestualizzati dalla lama, dalla sua forma, dal disegno che emerge dalla struttura del metallo, dai profili e dalle piccole irregolarità che si disegnano nella parte opacizzata, rispetto a quella dall'aspetto più metallico. Anche il cordolo, il suo disegno, la sua patina sanno dare importanti informazioni sulla natura della lama che sia ha fra le mani. Ogni lama ha un suo carattere e sue caratteristiche. Un po’ come per le persone, la prima impressione è importante, ma bisogna astenersi da giudizi precipitosi. ;-)
  17. getsunomichi

    AA.Auguri

    Dunque, su richiesta di Beta, torniamo sul coniglio che i Giapponesi vedono sorridere dalla luna. E sul significato di Sailor Moon. Tutti pensano che Pasqua sia una festa legata all'equinozio, quindi una festa solare. È un errore. Pasqua è una festa lunare. Meglio, una festa della luna fecondata dal sole. La Pasqua cristiana avviene infatti la prima domenica successiva al plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Ma anche la Pesach ebraica, da cui deriva quella cristiana, comincia il primo giorno del plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Se vogliamo chiarire in maniera definitiva il dubbio sul suo significato, basta andare a vedere a quale antica festa celtica sassone il sincretismo Cristiano è approdato. I termini Easter (inglese) Oster (tedesco) ci riportano al punto cardinale est, dove non sorge solo il sole. A est sorge anche la luna. Per questo la dea germanica della fertilità, Eostar, veniva celebrata all'equinozio primaverile. Questo il momento in cui il mondo si risveglia e la vita rinasce. Del resto, anche la dea greca Persefone, come la romana Proserpina, ritornava sulla terra dal regno dei morti proprio all'equinozio. Dunque, parlare di Resurrezione nel Eostar Monath, il mese di Eostar, non è poi così paradossale. Per inciso, Monat (tedesco) Month (inglese) derivano da Mont (luna). La luna da sempre presiede ai riti di Trasformazione. Quale simbolo migliore per festeggiare la vita che l'uovo? Ed ecco spiegato da dove deriva l'uovo pasquale, simbolo di fertilità e di nuova vita. Nel nord Europa, le uova vengono portate ai bimbi da un altro simbolo di fertilità. Un piccolo mammifero che si riproduce ad una velocità davvero poco comune. Il coniglio pasquale. Il cerchio si chiude. Nelle lontane terre del Sol Levante, proprio nella luna vive il leggendario coniglio dicui abbiamo parlato approfonditamente tempo fa. Le madri ancora la mostrano ai figli. ...si dice che taluni Kaji la studino ancora attentamente per generare splendide lame dal colore argenteo e dotate di un filo lattiginoso tagliente come un rasoio, come nella canzone che qui sopra ci ha postato Betadine. Buona Pasqua a tutti voi! 😂😂😂
  18. Anche, forse soprattutto, i koshirae hanno subito un percorso che ha seguito il cambio di criterio estetico. Anche se montature in stile hanno continuato a produrle anche quando ormai il nuovo stile civile aveva ormai rimpiazzato il precedente stile militare, più protettivo e barocco.
  19. Intervento molto interessante, specie se si pensa che il medesimo sviluppo evolutivo verso il buke zukuri è stato svolto dalle spade e dalle montature. In particolare, l'influenza del concetto di wabi introdotto da Rikyu ha letteralmente sconvolto il senso di bello nel mondo civile della Nihonto. Mi chiedevo se qualcuno dei nostri avesse voglia di postare un racconto parallelo in tal senso, trovando le corrispondenze o le divergenze dal percorso che hai descritto.
  20. Lama Aoi del Muromachi attribuita a Gassan. Cercavo un suguha con itame e mokume ben visibili, per mostrare la differenza rispetto l'attuale stato delle lame del Signor Leonardo. È stata la prima della lista che è uscita.
  21. Sembrano segni di una molatura veloce, che ha portato via forse più del necessario. La parte di tempra si intravede appena. Le posto un esempio dove si vede in maniera più chiara cosa un restauro conservativo dovrebbe provare a tirare fuori. Cercando sul forum, ne troverà molti di questi esempi.
  22. Il primario è Massimo Rossi, è uno dei maggiori esperti italiani. Puoi mandargli un messaggio privato, se vuoi. Quella "spazzolata" è quella di cui avrei più paura. Il lavoro della mola potrebbe aver scaldato eccessivamente la lama, compromettendone la tempra. Anche le parti sotto l'habaki (il collarino vicino all'elsa) sono abbastanza malconce. In genere lì qualcosa si riesce a vedere. Su una delle lame si vede una traccia di suguha (tempra diritta), che da un pò la conferma di lame fatte per essere usate più che per scopi artistici. Per me sono lame di tutto rispetto anche se sul mercato non raggiungono valori astronomici. Tuttavia aprire una finestra, lavorando una piccola sezione della lama, potrebbe anche portare alla luce piacevolissime sorprese. Secondo me, varrebbe la pena di fare un tentativo. Massimo è persona di grande professionalità ed onestà. Parlo per esperienza personale. Se dovesse ritenere antieconomico procedere ad una politura completa, te lo dice apertamente. Trattandosi di un lungo, paziente e specialistico lavoro, il restauro è piuttosto costoso. Ma ridare vita ad una lama è sempre una grande gioia. Tuo padre ti ha fatto un regalo prezioso.
  23. Generalmente, oggetti come questi sono una produzione per turisti occidentali, presenti un po’ ovunque nell'ultimo paio di secoli. Ma la cura nei dettagli nelle incisioni delle decorazioni della saya e la nettezza delle incisioni sullalama e sul nakago mi fanno pensare che siamo di fronte ad un oggetto affatto dozzinale, che forse merita più attenzione. Anche il sugata, che ricorda vagamente uno yari, fa pensare a qualcosa creata con una convinzione diversa dall'oggetto pensato come semplice souvenir.
  24. questa volta non ci provo neanche a mettere insieme tutto il materiale che hai raccolto. Provo a darne una visione ridotta e parziale, legata ad una materia che conosco un po, quella del combattimento. Setsugo avrebbe dovuto essere tradotto con un termine di quel latino che avevi principiato. "Coniuntio". Congiunzione. Il termine fu poi ripreso dagli alchimisti e sono concetti da lì migrati in chi lavora la materia. Kaji non esclusi. Coniuntio, anche in senso di copula. Con attenzione hai sottolineato la presenza dell'ideogramma di colei che genera la vita. Ma la donna non è in grado di operare in autonomia. Le occorre un principio maschile. La coppia incarna un principio che genera, che in Natura assume in astratto un nome preciso. La capacità di fare, di compiere un lavoro. Energia. Certamente tutto ciò deve avvenire attraverso un modo di procedere, una prassi, una procedura, che hai ben individuato in un termine altrettanto preciso. Tecnica. Ora se prendi questi tre ideogrammi e li metti insieme, hai definito il concetto di tecnica marziale. Cè nè addirittura una che ha scelto proprio in specifico questi tre ideogrammi. Ai (Unione) ki (energia) jutsu (tecnica). Credo che sia inutile che ti dica che l'ideogramma ki è costituito da due elementi che sono riso e vapore. Certo, perché in oriente l'energia al corpo la si ottiene mangiando i carboidrati di quel cereale cotto nel vapore. Ma non ti sarà certo sfuggito che il riso nasce da madre terra e il vapore da padre cielo. L'unione dei due principi maschile e femminile di cui parlavo. Bene, abbiamo definito gli elementi necessari a combattere. Disponiamo di una prassi guerriera. E quindi?!? Quindi niente. Abbiamo uomini che dispongono di una metodologia che li lascia infelici come prima. Addirittura più a lungo. ...Prima morivano giovani. Ora sanno sopravvivere. Non abbiamo fatto un grande affare. Cè dell'altro, per fortuna. Così come il Kaji forgia e congiunge elementi opposti per comprendere la Natura delle cose, anche il guerriero può utilizzare la tecnica per fare la stessa cosa. Ed ecco che la tecnica si trascende per entrare in un cammino spirituale. Un cammino per la comprensione e la felicità dell'uomo. Muta perciò l'ultimo ideogramma per definire non più una tecnica marziale ma un arte. Qualcosa che tocchi l'Anima dell'uomo. Ai (Unione) ki (energia) do (via). Oggi una tecnica marziale Tradizionale come l'aikido ha un utilità relativa. Queste vecchie tecniche sono state soppiantate da armi tecnologiche che richiedono altre conoscenze. Ma il loro scopo di cammino per la comprensione dell'animo umano è lungi dall'essere terminato. Anzi, proprio questa sostituzione tecnologica e disumanizzante, lo rende quanto mai utile e necessario. Come Vedete, di ideogramma in ideogramma vi ho condotto ancora una volta a passeggiare sulla Via della Luna. Buona notte!

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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