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Hyoho Niten Ichi Ryu

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  1. Certo, anche le arti marziali europee, per quanto meno profonde, punto a demolire quel nostro "io" che ci frena. Scusami, non avevo inteso le tue parole in tal senso ma hai pienamente ragione. Anche il suicidio rituale in caso di errore potrebbe esser visto come un tentativo di preservare la collettività a cui si appartiene, piuttosto che semplicemente un qualche cosa che riguarda l'onore personale. Questo perché il concetto di onore in Giappone non è un valore solo della persona, ma della propria famiglia, clan e popolo. E ciò magari lo si nota tuttora...
  2. Ottima osservazione. L'unica cosa su cui ho delle perplessità riguarda le arti marziali, davvero puntano a smontare l'"io"? Scusate la mia ignoranza, anzi smentitemi senza pietà! Vorrei comprendere questi aspetti che mi sfuggono ancora
  3. Ma infatti la mia ultima affermazione era un po' "scherzosa", scusatemi se era fuori luogo. ​Detto questo, si...è davvero difficile comprendere una mentalità tanto lontana, per quanto essa sia affascinante. Alle volte mi chiedo se non serve una predisposizione mentale per superare tali limiti.
  4. Ma lo scintoismo accetta le sedute spiritiche?
  5. Ecco quindi gli errori non giustificabili, anche se non gravi, hanno un'unica soluzione?
  6. Ma un samurai come dovrebbe comportarsi di fronte a un errore? L'approccio è del tutto personale?
  7. Confermo, non ha nemmeno le più semplici nozioni di come utilizzare quella che lui ha definito "spada medievale" o "cavalleresca" Ha umiliato entrambe le discipline, ma che volete fare il pubblico americano gradisce questi spettacoli...
  8. Scusate il doppio post, ma ci tengo a sottolineare due aspetti a quanto scritto precedentemente: il primo è che quando parlo d'immoralità mi riferisco a un solo episodio in particolare che mi ha fatto comprendere dove sbagliavo, continuare a errare e a pentirsi non è certo una processo di maturazione ma solo di automistificazione. e poi...ehm..prima che qualcuno sul forum si faccia strane idee...l'episodio a cui mi riferisco non è nulla di grave in sé, ma io l'ho visto come disonorevole e mi ha disgustato.
  9. ​Ma infatti io non mi prendo troppo sul serio. O almeno, se si è giunti sino a qui e vi ho posto il dubbio è proprio perché anche io sono dubbioso. ​Solo io posso giudicare e giudico la mia convinzione fortificata e riflettendoci l'errore era necessario, per quanto io lo veda umiliante e spesso abbia paura di giustificarmi. Quindi tu non ammetti errori in malafede (intesi come cadute morali) nel percorso di crescita di un individuo o di un guerriero? Non prenderla come critica, stiamo solo discutendo.
  10. Non sei stato per nulla logorroico. ​Sai, anche io la penso come te per quanto riguarda avere molti mentori nella proprio vita. Tutt'ora io ne ho e so che bene troverò altri. Però mi è anche capitato di sbagliare e di essere immorale, nonostante tutti gli insegnamenti ricevuti. Proprio in quel momento riconosciuto l'importanza degli insegnamenti. Il mio codice di condotta ne è uscito rinforzato. ​Vi sembra un ragionamento che fila e che possa esser in linea con il Bushidō?
  11. betadine, sappi che ammiro l'applicazione del Bushidō nel tuo "piccolo". Anche io cerco di applicare una certa morale nella vita di tutti i giorni, perché è quella la realtà dove dobbiamo "esistere", però, purtroppo, qualche volta ho errato. Ed è proprio qui che mi sorge un dubbio: è necessario sbagliare per imparare? Comunuque è una bella semplificazione quella hai scritto!
  12. Il presentatore è fastidiosissimo.
  13. Quindi il problema starebbe nel definire cosa s'intende per Bushidō?
  14. Non posso che quotare. Non vorrei andare troppo off topic, però almeno due considerazioni sul video che ho goliardicamente postato, le voglio fare. La prima è anche un profano come me può immaginare che la scherma con nihonto punta all'uccidere nel più breve tempo possibile. E' chiaramente una intento che non si può rendere in un incontro del genere, infatti, a mio modesto parere, alcuni fendenti erano a portata della gola dell'avversario. Di contro lo spadaccino con il cosiddetto "rapier" chiaramente sfrutta la maggiore lunghezza della propria arma per tenere a distanza un avversario poco esperto.
  15. ehehe stavo ripensando a Butch in Pulp fiction Comunque se cercate su youtube, alcuni hanno tentato di confrontare le due "tradizioni": ...strani esperimenti Comunque mi sto documentando, sono decisamente interessanti i tuoi link G.Luca Venier. Grazie mille!
  16. Buongiorno! Mi trovi in imbarazzo perché, nonostante i miei studi storici, la gran parte della bibliografia che mi hai consigliato mi era sfuggita. Pian piano cercherò di documentarmi. Hai ben interpretato anche la mia seconda osservazione: al di là dell'addestramento dei guerrieri e le questioni mistico-spirituali, argomenti altrettanto interessanti, questa volta vorrei approfondire le caratteristiche tecniche e metallurgiche, poiché penso siano loro a essere determinanti in un eventuale confronto. Un confronto che poi, tramite la contestualizzazione con le tecniche di utilizzo, potrebbe non essere assoluto. Sarebbe stupefacente trovare che la composizione molecolare di queste spade sia coerente con le relative tecniche di scherma
  17. Buonasera a tutti! Apro questo thread perché ho molta confusione in merito a questioni tecniche. Come molti avranno intuito, io m'interesso di spade occidentali però vorrei approcciarmi anche alle nihonto che hanno un indubbio fascino. Di conseguenza ho cominciato proprio da questo forum a documentarmi e mi sono reso conto che troppo frequentemente mi mancano le basi per seguire qualche discussione. Ma tali nozioni di basi non solo mi mancano per le spade giapponesi, ma anche per quelle occidentali (onta e disonore su di me! ) e certe sfumature dei confronti tra la tradizione delle lame giapponesi con quelle "nostrane", mi sfuggono. Volevo chiedere se conoscevate una bibliografia generale sui materiali e le tecniche che mi permettesse di comprendere appieno le differenze e le due tradizioni. Purtroppo nel web si trovano molti articoli imprecisi o scopiazzati. Ad esempio adoro le spade spagnole del '600, però vorrei capire cosa vuol dire "acciaio di Toledo" e non darne per scontato le prodigiose qualità! Pongo a voi, utenti di questo forum, questo quesito proprio perché ho osservato le vostre discussioni; di rado i confronti tra le spade giapponesi e quelle occidentali sono tanto pacati. Solitamente si trasformano in un confronto tra fanboy.
  18. Lasciamo dire che questa frase è stupenda. Quindi, se ho capito bene, tu dici che il vero codice di condotta di un samurai e degli altri appartamenti all'antica società nipponica, era quello di appartenenza all'Han? Ciò ha un senso se consideriamo le guerre in epoca Sengoku. Rimangono, però, le mie perplessità riguardanti la rigidità con cui venivano visti gli errori dei samurai. Nella mia visione prettamente personale gli errori servono per imparare, per questo non riesco a comprendere una società dove le sconfitte e gli errori erano spesso fonte di un disonore da impedire di vivere. ​Poi queste mie considerazioni scaturiscono sempre dalla mia ignoranza, quindi correggetemi se dico qualche stupidata.
  19. Grazie mille, proverò a passare una sera nel dojo. Era il mio vecchio dojo, ma l'ho improvvisamente lasciato per motivi di salute. Quando ho visto che il sito down le mie speranze di tornare hanno vacillato!
  20. Buonasera...anzi, notte a tutti. Ormai sono il campione di domande stupide del forum. Volevo chiedervi se a Milano in via caroccio ha ancora sede il Nihon Club Budokan. Il dominio del sito non esiste più ...
  21. Buongiorno Sandro e grazie per la pronta risposta. Io sono (ormai più per passione) un cultore della storia militare europea del Medioevo e della prima età Moderna ed ecco, nonostante il codice cavalleresco fosse altrettanto ferreo, in un certo senso vi era la consapevolezza del suo essere un ideale o comunque di non essere applicabile alla vita di tutti i giorni. Anzi...la guerra medievale era poco abituata alle guerre campali, ma avvezza alle rapine e alle scorrerie. Nel Rinascimento, invece, le battaglie aumentarono, ma l'astuzia e il progresso tecnologico divennero importanti come il valore personale. Conosco la storia e il pensiero nipponico in modo più blando (anche se sarei desideroso di approfondire) e l'unica disciplina da me praticata è il Karate, quindi è probabile che io mi sia fatto delle idee errate in merito. Il primo preconcetto è che il codice comportamentale di chi appartenenza alla classe dei Samurai fosse rigidamente applicato nella vita di tutti i giorni. Ciò non tanto nella guerra in sé, poiché, se non erro, la storia Giapponese è costellata da sublimi imboscate e intrighi politici, quanto piuttosto nel servire il proprio "signore" nel comportarsi dinnanzi agli errori. Io ho sempre pensato che ci fossero due soluzioni ad un atto disonorevole: il suicidio rituale oppure divenire ronin (è probabile che "Shogun" di Calvell mi abbia influenzato parecchio ). Questi miei pregiudizio mi hanno sempre intimorito nell'avvicinarmi a un codice che per il resto è sicuramente molto profondo...nonostante abbia, grazie a te, scoperto che è di recente codificazione
  22. Ed ecco un altro dei miei pensieri notturni. Stavo, appunto, riflettendo su quanto sia, a mia modesta opinione, necessario sbagliare per migliorarsi anche moralmente. Il Bushidō è una filosofia di vita e un codice di condotta davvero interessante, se non fosse che sembra che non ammetta errori. Il disonore portava, nel migliore dei casi, a una morte onorevole. La mia è un'impressione stereotipata o era davvero un codice di condotta tanto intransigente?
  23. Grazie a entrambi per le risposte, farò tesoro di entrambi i consigli/spiegazioni. YamaArashi, il controllo della respirazione sarebbe uno dei miei obiettivi!
  24. Buonasera a tutti! Rieccomi con un altro dei miei post di dubbia utilità Vicino a dove vivo vi è un dojo in cui si pratica meditazione Zazen e la cosa mi risulta assai interessante. Sono di mio una persona particolarmente ansionsa e ho un lavoro che mette a dura prova la mia resistenza allo stress, sapete se le pratiche correlate alal meditazioen giapponese potrebbero aiutarmi a vivere con maggior serenità?
  25. Grazie mille per i consigli, da oggi comincierò a esercitarmi

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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