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Mc 74

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  1. Mc 74

    Wakizashi shinto

    Vi ho aggiunto qualche foto fatta alla luce naturale. (ovviamente sempre di pessima qualità) ciao Marco
  2. Mc 74

    Wakizashi shinto

    Tsurugi: wakizashi shinogi zukuri Hada: itame, masame nello shinogi ji Yakiba: midare composto non specularmente simmetrico su ura e omote Nagasa: 40,7 cm Sori: 0,8 cm Nakago: 10,8 cm ubu, agari kurijiri (presenta machi okuri) Motohaba: 2,7 cm Saki haba: 2 cm Moto kasane: 0,64 cm Saki kasane: 0,45 cm Kissaki: 2,9 cm di tipo chu, fukura arrotondato Yasurime: saka taka noha Mune: di tipo iori Boshi: midare ko maru Hataraki: ashi, yo (nioi kozure), kinsuji, ko nie. (in caso aggiorneremo) Scuola: Mino den Montatura: shirasaia Tutto il resto sarà materia di approfondimento. Un saluto a tutti gli utenti del forum. Come promesso dopo aver fatto il possibile per ridonare splendore al mio modesto waki, posto sheda tecnica e foto. A breve altre foto fatte alla luce naturale. Sentitevi liberi di fare qualsiasi tipo di commento o correzione . Ciao Marco
  3. Mc 74

    consigli libri

    Grazie Simone!!! afferrato il concetto.
  4. Mc 74

    consigli libri

    Ciao Francesco grazie per il link. In questi giorni sono un po' cotto! Pensa che non lo avevo trovato nemmeno sul sito che mi hai dato. Il Nihon to kosa a rate era solo un delirio fantascientifico dettato dal prezzo impegnativo di tale opera, non saprei neppure da chi comprarlo a volumi sciolti poi comunque avrebbe poco senso, mancherebbe sempre qualcosa. Per caso sai più o meno quanto costa il Teiro yoji? Sul sito non ho visto prezzi. Tornando ai "danni" (quelli in tamahagane) finalmente domani potrò ritirane il mio modesto waki, fresco di togi e shirasaia e quindi potrò dedicargli una scheda tecnica nell'apposita sezione. Col senno di poi..... .....A quanto pare il percorso per imparare qualcosa sulla spada giapponese è lastricato di trappole, insidie e trabocchetti ed io ci piombo dentro in tutti. ciao Marco
  5. Mc 74

    consigli libri

    .......al ladroooo..... Ruba ruba
  6. Mc 74

    consigli libri

    Grazie Francesco per la tempestiva risposta, sempre gentilissimo! I tre volumi di Degore è un po' che mi stuzzicano, per quanto riguarda mei, gimei e kanji, al momento penso sia prematuro, l'ultimo che hai citato "teryo Yoji" m'incuriosisce parecchio, poi provo a cercarlo per valutare reperibilità e costi. Niohon-to koza è una collana che aveva attirato la mia attenzione, prezzo sicuramente impegnativo, forse con un po' di pazienza e fortuna un volumetto alla volta? cosa ne pensi? E poi il danno col pezzo di ferro già lo feci tempo fa, quindi aspettando delle risposte (dal pezzo di ferro che al momento mi parla ancora pochino) meglio concentrarsi sui libri. grazie ancora Marco
  7. Mc 74

    consigli libri

    Buona sera a tutti. Sempre da profano ma con molta curiosità, mi piacerebbe avvicinarmi alla sezione "kantei" qui sul forum. Partecipare ad un kantei su oshigata, ho già capito che non è una cosa facile, ma nel mondo delle nihonto di cose facili non ce ne sono. Alcune volte vi ho partecipato in modalità silenziosa, una volta ho provato anche a scrivere qualche ragionamento ovviamente con tutte le perplessità del caso, ma oltre alla mia poca esperienza mi sento povero di risorse cartacee quindi parte delle mie ricerche si appoggiano sul web la dove con i libri fatico a trovare indicazioni. Mi sapreste consigliare dei testi così da poter incrociare le varie ricerche con dei punti di vista differenti. Vi elenco i libri tuttora a mia disposizione, alcuni sono quelli già consigliati come testi di base qui sul forum. - nipponto di S.Magotti -la spada giapponese di Roatti e Verrina -the craft of the japanese sword -nagayama traduzione in ita. -the samurai sword di yumoto -lame giapponesi tecniche di kantey di P.Placidi -lame giapponesi museo stibbert di firenze -the gassan tradition -Masamune è chiaro che tra questi alcuni si prestano più di altri all'argomento kantey per quanto riguarda la lingua: ita, franc. span,eng o anche japp solo se affiancato da traduzione. grazie Marco
  8. ciao a tutti, secondo me G.Luca con questa tua prima affermazione hai colto in pieno l'essenza di tutta questa "filosofica" discussione. Non avresti potuto fare un esempio migliore! Personalmente, non ho mai pensato all'arte marziale come uno sport, ma come a un percorso per poter migliorare alcuni aspetti del mio modo di vivere. Alla domanda, perchè vuoi iniziare con le arti marziali ? cosa rispondereste, o cosa probabilmente avete già risposto ai vostri maestri? Sicuramente non che è un modo come tanti per mettersi in forma! Tralasciando il discorso vita o morte che nel nostro contesto storico sociale è abbastanza estremo, penso sia questa la differenza tra chi vive l'arte marziale come sport piuttosto di chi rimane più aggrappato alle vere radici, le gare non fanno male alle arti marziali o alla tradizione, al contrario un'approccio sbagliato alle gare danneggia sia l'aspetto agonistico che la tradizione, rimane comunque mia convinzione che molta responsabilità è nelle mani di chi insegna. ciao marco
  9. Ciao idk, che dire, penso che questa tua discussione sia veramente affascinante! La mia opinione riguardo alle gare nelle arti marziali e per gare intendo un combattimento agonistico/sportivo, è la seguente. Parlando per esperienze personali, nella gara vedo un modo per poter progredire nel percorso di apprendimento della disciplina marziale, mettersi alla prova con un avversario che non è uno dei tuoi soliti compagni di dojo è anche un modo per vedere i propri progressi ed i propri limiti e il fine ultimo non deve essere per forza la vittoria o una medaglia ma l'esperienza. PIù gare si fanno maggiore sara' l'esperienza e la malizia del praticante, personalmente mi sento di dire che ho imparato più dalle sconfitte che dalle vittorie. Concludendo, non penso che le gare danneggino le arti marziali e che la vera marzialità rimane nel sapere di quei maestri e di come loro la sanno trasmettere a quei loro allievi che con fatica, sudore , sacrificio sono disposti ad accettarla. ciao Marco
  10. Grazie a voi! Che con questo forum date a tutti la possibilità di saperne di più. A questo punto, tornando al discorso hataraki, sarebbe interessante sapere se il nome corretto è ABU NO ME o ABU NOMEFU, magari supportato da qualcuno che ha studiato il giapponese. Marco
  11. Penso di aver trovato qualcosa! Su questo sito l' hataraki viene chiamato ABU NOMEFU. allego link http://www.google.it/imgres?imgurl=http%3A%2F%2Fnew.uniquejapan.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2014%2F03%2FThe-Hizen-Yukihiro-Horsefly-Hamon1.jpg&imgrefurl=http%3A%2F%2Fnew.uniquejapan.com%2Fa-hizen-shodai-yukihiro-katana%2F&h=769&w=950&tbnid=liLc86YPi6NmfM%3A&zoom=1&docid=Djj42jeCyv4KnM&ei=OV48U5b-D4fnywP1joDgDQ&tbm=isch&ved=0CKkBEIQcMBg&iact=rc&dur=1762&page=4&start=17&ndsp=8
  12. Buona sera a tutti, a seguito di una mia recente ricerca sul web, sono venuto a conoscenza di un particolare hataraki, fino ad oggi a me sconosciuto. Ho provato a cercarlo nei miei libri ( che non sono tanti, ma che fino ad ora hanno sempre colmato le mie lacune) ma anche li niente, così provo a rivolgermi a qualcuno di voi che ha più esperienza e sicuramente ha maggiori supporti cartacei. L' hataraki in questione è composto di NIE e si trova all'interno dello HA, è conosciuto con il nome di ABU NO ME ed è caratteristico delle lame HIZEN temprate in GUNOME MIDARE. La traduzione di ABU NO ME che era in francese "oeil de taon" dovrebbe corrispondere ad occhio di tafano. se qualcuno riuscisse a mettere qualche foto o disegno tratto da libri o web sarebbe veramente cosa gradita. Grazie Marco.
  13. Molto interessante, grazie per la traduzione.
  14. ammiro questo tuo essere cosi' retto e severo, pienamente in linea con quello che si affronta qui. io sono solo all'inizio e proprio all'inizio mi rendo conto della difficolta' e della vastita' di questo argomento, cosa che tu avrai superato da tempo. Quello che faccio fatica a capire è come fai a stabilire se un nuovo utente è un perditempo o una persona motivata? se fosse motivato perchè non appoggiarlo? poi sta a voi fare delle cernite, certo non si puo' pretendere di impare tutto in un nanosecondo ma qualche consiglio perchè negarlo? comunque ribadisco che non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno e se ho offeso qualcuno non eseito a scusarmi. pensavo solamente che sarebbe stato utile valutare il punto di vista di quello che percepisce da fuori un nuovo arrivato.
  15. avanti , magari condizionato dalla poca esperienza, ci ha visto un'oggetto per un potenziale restauro o studio, magari dopo aver letto qualche libro è semplicemente gratificato solo perchè e stato capace di riconoscere una vera lama da una cinesata, ma comunque frutto di una genuina passione sia essa agli inizi o meno. Forse quando qualcuno mostra una lama (sempre che lo faccia in maniera educata) o fa delle domande anche banali, si potrebbe invitarlo a ragionare sulla presunta falsita' o autenticita' valutadto eventuali ipotesi su dubbi o giudizi e cercando motivazioni nelle sue ipotesi, evitando magari di metterlo subito nell'armadio degli scheletri, in maniera sia da sondare il terreno sia da indurlo a capirci e voler capire qualcosa di piu', senza neccessariamente dare subito un responso. scusate se mi sono dilungato, spero di non aver leso la sensibilita' di nessuno.
  16. ...un saluto a tutti quelli che stanno seguendo questa discussione e un ringraziamento a Simone per le parole spese nei confronti dei nuovi arrivati. Giusto per esporre il mio punto di vista, la cosa che mi ha catturato di questo forum, oltre alla serieta' con cui vengono trattati gli argomenti è la serieta' della maggior parte dei suoi utenti. Un' altra cosa palesemente tangibile quando si entra qui, è quella da voi definita "etichetta", ebbene questo modo di comportarsi è sicuramente meglio compreso da tutte quelle persone che hanno frequentato o frequentano tuttora delle serie palestre di arti marziali; e come mi sembra di capire, molti utenti di questo forum uniscono la passione per lo studio della spada giapponese alla frequentazione di palestre e dojo vari. Al contrario si percepisce subito chi magari non è abituato a certi canoni,o chi addirittura non li prende neanche in considerazione. Come gia' emerso in questa discussione, per gli ultimi arrivati rimane piuttosto difficoltoso il primo approccio ad una discussione, ma visto le recenti spronate e i gentili inviti non mi sembra corretto farsi scudo delle proprie paure, pensando di giustificare i vari atteggiamenti "silenziosi". (atteggiamento che io stesso stento ad abbandonare nonostante qualche piccolo sforzo). Detto questo adesso mi rivolgo a Mauri, sperando che queste mie parole non vengano prese come qualcosa di personale, ma semplicemente come una riflessione di un mio pensiero. Premetto che mi trovo in accordo su parte delle tue riflessioni, compresa quella dell' expertise, sicuramente mi trovi favorevole quando proponi un pagamento a fronte di una valutazione o perizia di una lama, che come gia' detto , andrebbe fatta dal vivo. Sinceramente non ci vedo nulla di male e senza il bisogno di alcun certificato, magari ipotizzando anche un percorso di studio mirato per i non esperti. (come me). A questo punto vorrei invitarti a valutare quanto segue: Quando, dopo aver sicuramente riflettuto sul "momento di questo forum", hai iniziato questa discussione ti sei posto 4 domande come possibili soluzioni. Ricordi? Ovviamente, dal mio punto di vista, cioè da chi tira l' acqua al proprio mulino, la domanda "soluzione " piu' significativa è la N° 3. _ Portare le risposte in un piu' vasto ambito di studio che aiuti a capire coloro che ne hanno la volonta'? Pensando alla parola VOLONTA' ti dico questo: Dopo aver letto il mio primo libro sulle spade giapponesi, avrei VOLUTO possederne una, ma non per studiarla, semplicemente per il gusto di possedere qualcosa dal fascino cosi' mistico e cosi' letale, magari come un ricercato complemento d'arredo che sarebbe stato benissimo in un contesto minimal moderno facendo quel giusto contrasto tra antico e moderno. Senza troppe pretese mi sarei accontentato di una montatura Gunto con una lama Showato fatta a macchina. Fortunatamente ebbi modo di conoscere un noto antiquario che mi fece capire la differenza tra il VOLER possedere ed il VOLER capire cio' che si possiede, da li iniziai a comprare altri libri e a documentarmi col web. (questo forum compreso). Tornando a quello che mi sembra essera una tua spina nel fianco e mi riferisco a tutti quelli che chiedono se una spada e' autentica (senza essersi prima neanche presentati) o a quelli che fanno domande scontate senza aver letto L'abc della spada giapponese, penso che tra le 280 spade cinesi degli anni 70 comprate nei mercatini in giro per il mondo o in ferramenta sotto casa, o tra i vari wakizashi arruginiti e malconci (come il mio) ci sara' sicuramente qualcuno che nel suo acquisto ci ha visto un piccolo passo
  17. Ciao Ti do un paio di titoli: _ Samurai ascesa e declino di una grande casta di guerrieri. di Leonardo Vittorio Arena edizioni mondadori _Samurai scritti di guerrieri giapponesi traduzione di Monica A. Rossi luni editrice Il primo è sostanzialmente un libro di storia, anche se a tratti scritto in maniera un po romanzata, analizza la vita e l'aspetto sociale dei samurai fino alla fine dell'ottocento. Sono inoltre evidenziati i diversi modi di agire e di pensare dei tre personaggi da te citati. Il secondo è una traduzione di vari testamenti comportamentali che molti capi clan lasciavano ai loro figli o agli anziani del clan. Questo non è un libro di storia ma quasi un testo di filosofia.
  18. Grazie mille per il tuo parere. Sei stato chiarissimo!
  19. Mc 74

    libro usato

    Effettivamente su carta risulta ovunque esaurito, pero' lo puoi trovare in versione E-book o in pdf. Cerca bene che lo trovi. Buona fortuna.
  20. Mc 74

    libro usato

    Concordo con quanto detto da Francesco, il Nagayama è un testo fondamentale che prima o poi dovrai comprare. (!) Se sei all'inzio del tuo studio, come mi sembra di aver capito, partendo dal Nagayama rischieresti di lasciarti indietro parecchie cose molto importanti. Mia personalissima opinione, per far quadrare il discorso inizio-spesa-contenuti, potresti cominciare da: LA SPADA GIAPPONESE storia,tecnologia e cultura di ALBERTO ROATTI e STEFANO VERRINA edizioni PLANETARIO. Questo libro tratta la spada giapponese a 360°, il prezzo è abbordabile e i suoi contenuti sono ottimi per fare un primo passo. (tra l'altro è anche consigliato nella sezione "libri consigliati" di questo forum). ciao
  21. Grazie per il tuo parere. Sull' autenticita' della lama non ho mai avuto grandi dubbi, al contrario sono state fatte ipotesi sull'uso dell'acido durante politura che qualche dubbio iniziava ad insorgere. Mi rendo conto che dare giudizi soltanto guardando delle fotografie è sempre una cosa rischiosetta, per questo ci tengo a rinnovare i ringraziamenti nei confronti di tutti coloro stanno partecipando a questa discussione, a volte sbilanciandosi anche piu' del dovuto.
  22. Ciao Robi71, sul libro " lame giapponesi tecniche di kantei" di Paolo Placidi c'e' un bel capitolo che tratta l'argomento hada corredato da foto. interessante per me e ribadisco "per me" che sono agli inizi dei miei studi vegono analizzate e fotografate differenti tipi di hada che difficilmente ho trovato menzionate su altri libri. Di solito vengono citate solo: mokume,itame,muji,ayasugi.
  23. Ciao granprincipe, come dovresti aver gia' intuito dalla risposta di mauri, trattasi di una riproduzione. Guardando la lama salta subito all'occhio che l'hada e' stata ottenuta mediante un processo di acidazione del metallo. Nelle vere spade giapponesi l'hada e' il risultato di un processo di forgiatura molto complesso dove l'acciaio viene piu' volte ripiegato su se stesso. La lama poi non presenta nessuna linea di tempra (hamon), in piu' dovresti chiederti come sia possibile che su di un nakago (codolo) ossidato ci sia un mekugi ana (foro per piolo di bambu') cosi' luccicante. Comunque su questo forum ci sono delle discussioni interessanti che potrebbero aiutarti nella comprensione di questo complicato argomento magari aiutato anche da qualche libro.
  24. ciao mauri, le tue parole mi hanno toccato profondamente e mi hanno messo anche un po' di tristezza. come uno degli ultimi arrivati, me ne sto spesso fuori dalle discussioni e preferisco leggere che partecipare, ma penso che per tutti i nuovi arrivati sia una condizione quasi comune. leggendo questo post. mi stavo chiedendo come sarebbe stato il mio studio senza questo forum? Sappi che, pur stando nell'ombra sto imparando molto e questo grazie a persone come voi che continuano ad alimentare questa fonte di sapere. Spero un giorno di poter dare il mio contributo a qualche novellino come fate voi con me. Per quanto riguarda il tesseramento a intk. e' un ipotesi che ho preso in considerazione, pero' con onesta' ti dico che la paura di non essere all'altezza e' l'unica cosa che mi ha frenato. penso che sia lo stesso stato d'animo che tende a tener fuori i nuovi dalle discussioni. Detto questo, posso solo rinnovare i ringraziamenti per tutti gli utenti che mi hanno supportato nel mio umile percorso di studio, rispondendo alle mie domande ma anche domandando a loro volta. senza domande non ci sarebbero risposte e nelle risposte c'e' sempre qualcosa da imparare.
  25. Capisco quello vuoi dire, provo a inserire un paio di foto dove mi sembra di individuare la presenza di nie. Poi mi rimetto sempre ai vostri pareri, che sono sempre pareri di persone molto piu' esperte di me. grazie.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

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