Vai al contenuto

Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Lorenzo

Membri
  • Numero di messaggi

    4421
  • Registrato dal

  • Ultima visita

  • Giorni ottenuti

    2

Contenuti inseriti da Lorenzo

  1. Lorenzo

    Auguri Matteo!

    Auguri!
  2. Scusa l'imprecisione. Ho risposto d'impeto
  3. Il "formidabile basettone" recita anche nella serie (scusate non ricordo il nome) dove c'è lo shogun che gira per paesi a risolvere brutte situazioni e abusi di potere facendosi passare per un normale anziano.. Ne ho un po' di episodi registrati in giappone, ma anche di quelli non ho i sottotitoli purtroppo..
  4. Spero tu non ti riferisca ai kata.. Degli anni di karate che ho fatto sono la cosa che ricordo con piu' piacere. Se vuoi il confronto diretto forse il kendo è il piu' indicato, anche se per ovvie ragioni non userai una katana.
  5. Lorenzo

    Auguri Benkei

    Auguri !
  6. Lorenzo

    Un Saluto

    Benvenuto!
  7. Si infatti. Anche secondo me. Pero', devo dire che il saya mi piace, anche se sembra uno di quegli oggetti che si vedono nelle vetrine delle tabaccherie. Io di mio sto' cercando di farmi accettare come lavoratore gratuito da un fabbro del mio paese. Lui fa' cancelli e altri lavori in ferro battuto, e ha una fucina in casa. Se mi prende, magari dopo aver imparato un po' potro' cimentarmi e cercare di fare qualche bel coltello da cucina Se riesco postero' delle foto, e se saranno apprezzate regalero' coltelli per il salame a tutti!
  8. Ho trovato questo articolo: http://www.forging.org/FIERF/pdf/JapaneseSword.pdf Se era gia' stato postato in passato, mi scuso.
  9. Ho trovato questo sito cercando delle foto per la costruzione del saya: http://www.arscives.com/bladesignnew/jeffl...zashimaking.htm Carino
  10. Lorenzo

    Ten-tei

    Da una ricerca su internet ho visto che tale tentei è una divinita' cinese. Un riferimento diretto tra divinita' e ricorrenza si ha nella festa di tanabata. Il problema è che la festa di tanabata è in luglio, ma forse prima dell'uniformazione dei giapponesi al nostro calendario (mi pare a meta' ottocento) tale ricorrenza cadeva (nell'anno citato) nel dodicesimo mese. Sono solo supposizioni vaghissime.. e soprattutto non hanno nulla a che fare con la katana.. Chiedo venia
  11. Lorenzo

    Ten-tei

    天 Ten= cielo 帝 Tei= imperatore Dovrebbe essere imperatore celeste. (letterale, magari è un nome)
  12. Lorenzo

    Seiza

    Questo fondamentalmente racchiude un po' il senso del mio topic. Tralasciando la pratica delle arti marziali, dove una piccola dose di "masochismo" puo' essere un modo per accrescere lo spirito (in parole spicciole, per quanto riguarda me, la pazienza) il seiza è una tradizione, estesa alla vita quotidiana. Non con la forma perfetta pero'; diciamo che come noi per sederci a terra a cazzeggiare ci mettiamo a gambe incrociate, perchè all'asilo o alle elementari ci insegnano cosi', loro si mettono in ginocchio perchè gli insegnano cosi'. Pare che ultimamente pero' si stiano riformando in questo senso; nell'ambito scolastico non viene piu' insegnato in tenera eta' per evitare inestetismi. Purtroppo pero' non ho trovato fonti per approvare questa mia affermazione. A favore del seiza posso dire che quando indosso il kimono o lo yukata senza sedermi in seiza mostro a tutti le mie orribili mutande. Ho trovato su internet un sistema per non soffrire troppo e per sedersi in un simil seiza, tramite un tipo di seggiolino che arriva giusto sopra i talloni per appoggiarvi il sedere. Forse con questo seggiolino ci si puo' abituare in eta' adulta al seiza senza rischiare (come diceva Fantozzi) di perdere l'uso delle articolazioni elementari..
  13. Lorenzo

    Seiza

    Ciao a tutti! Mi ero sempre chiesto come mai le gambe dei giapponesi (soprattutto delle donne) fossero arcuate sotto il ginocchio, per formare una figura tipo questa: Sopra il ginocchio: | | Sotto il ginocchio: ( ) Mia moglie mi ha spiegato che tale "deformazione" è dovuta al fatto che fin da piccoli i giapponesi si siedono in ginocchio. Tale posizione per noi scomodissima per loro è molto naturale perchè la adottano fin da piccoli, e i loro corpi ne portano il segno. Mi ha anche detto che attualmente nelle scuole la pratica del seiza è vietata fino ad una certa eta', a differenza del passato, proprio per limitare questo tipo di deformazione. Purtroppo non ho trovato nessuna informazione a questo riguardo in italiano o inglese.. qualcuno sa' qualcosa di piu' ? Ciao ciao!
  14. Lorenzo

    Salve

    Benvenuto :hiya:
  15. Lorenzo

    Lingua Giapponese

    Se qualcuno abita a Venezia o nelle sue vicinanze, puo' procurarsi il testo su cui ho studiato un po', quello che usano in universita' Ca' Foscari. Se interessa chiedo alla mia sensei la fermata del vaporetto, io ho solo le fotocopie E data la differenza "strutturale" che c'è tra italiano e giapponese.. Meglio evitare i testi in inglese che aggiungono altre variabili allo studio. L'ideale è imparare subito l'hiragana (un paio di settimane per leggere e scrivere) e il katakana (che personalmente ho imparato un po' dopo per non fare confusione) e con questi leggere (se si trovano) i testi per bambini o qualche manga (che hanno sempre il furigana, ovvero la trascrizione dei kanji in hiragana) Poi i kanji si imparano poco a poco. Comunque dipende tutto (secondo me) dalle finalita' dello studio della lingua; io quello che so l'ho imparato un po' a scuola e un po' da mia moglie (giapponese) e quindi di kanji ne conosco ben pochi, una cinquantina forse, e non li uso praticamente mai. Posso comunque dire che per la mia esperienza personale i kanji non sono necessariamente l'ostacolo maggiore per lo studio della lingua giapponese.. Per me la cosa piu' difficile (ma anche stimolante) è che i giapponesi parlano tutti alla propria maniera.. Le donne e gli uomini parlano diversamente di base, e a questi si aggiungono i vari livelli di formalita' fino ad arrivare al dialetto! Dakedo.. kekkou omoshiroi ndayou
  16. No, quelli venivano rifiniti nella stanza prima della sua, nella quale pero' al momento non c'era nessuno. In quel giorno al lavoro c'erano solo due artigiani; uno è quello di cui sopra, e l'altro stava forgiando dei coltelli (penso da cucina)
  17. Grazie per la dritta In giappone dovrei andare almeno una volta l'anno, per incontrare la famiglia di mia moglie... Penso che potrei provarci!! Il problema principale penso che riguardi il tempo.. se i giapponesi sono come li conosco io, prevedo corso intensivo senza giorni di riposo.. senno' un mese di vacanza non posso proprio chiederlo al mio capo Non sono mai stato a Tokyo, ma posso dire con certezza che ad Okayama i prezzi sono davvero abbordabili, cenare, abitare, alloggiare e far compere è stato molto piu' semplice di quanto mi aspettassi. L'ingresso stesso al museo di Bizen Osafune costava se non ricordo male solo 500 yen.. (leggi: piu' o meno 3 euro) Per un confronto un po' azzardato: ho fatto un corso di bizenyaki, è stato molto interessante. (e pure economico, 14 euro compresa la spedizione al nostro domicilio in giappone delle ceramiche cotte)
  18. Confermo. Lo tsukamakishi ci ha parlato del suo lavoro, e per quanto riguarda quei due pezzi biancastri sul tatami davanti confermo... sono pelli di manta. Mi ha detto che quelle pelli hanno un costo elevato per la loro rarita', e che quelle in particolare sono costate ben 800 euro l'una (e questo spiega in parte i prezzi del lavoro finito che mi ha detto..). Vedendole da sopra, si riconosce la forma della manta. Sono secche, e non ho capito bene il suo giapponese, ma mi ha detto che le arrotola cosi', senza trattamenti per ammorbidirle. La parte centrale (corrispondente al centro della schiena dell'animale) è quella usata, previa levigatura delle "protuberanze cartilaginee" (passatemi il termine, squame non sono.. sono come tanti cornetti vicini tra loro). Sulla destra, legata su di un foglio di carta, c'è la pelle grezza. Sulla sinistra, ritagliata e levigata. Il resto della pelle, viene usata per grattuggiare il wasabi Confermo anche che è possibile seguire dei corsi, dei quali non conosco il nome. Ho a casa i moduli informativi, per chi conosce il giapponese.
  19. Ecco alcune foto della fabbrica museo di Bizen Osafune.
  20. Lorenzo

    Minnasan Hajimemashite!

    Ho una quindicina di foto, delle lame nude e dei reparti produttivi. Niente di eccezionale, perchè per ovvie ragioni il metallo si trovava dietro ad un vetro, e in piu' le fotografie erano vietate... il luogo è questo: http://www.city.setouchi.lg.jp/~osa-token/...izen/index2.htm Se posso, e se capisco come e dove metterle, le foto le pubblico volentieri
  21. Lorenzo

    Minnasan Hajimemashite!

    Mi chiamo Lorenzo, ho 28 anni e sono appassionato fin da piccolo di tutto quello che riguarda il giappone. Mi affascina molto il mondo delle arti marziali, e in particolare la katana. Ho sempre fantasticato di poterne realizzare una, o di poter prendere parte al processo costruttivo di queste opere d'arte. Spinto da questa mia passione, ho visitato in ottobre il museo fabbrica di katana di Bizen Osafune, in Giappone provincia di Okayama. Gli artigiani sono stati molto gentili, e mi hanno mostrato alcune fasi della produzione, parlandomi dei tempi di realizzazione, della provenienza dei materiali e del costo (esorbitante.. ) Quel giorno ho potuto fare delle foto all'interno del museo, dove c'erano alcune katane di importanza storica. Purtroppo tutto era scritto in kanji, per cui quel poco che ho potuto capire è stato grazie alla traduzione di mia moglie. Non pensavo che esistesse un sito internet zeppo di informazioni interessanti ed intelligenti come questo, e sono molto felice di avervi trovato. Colgo l'occasione per ringraziarvi per l'impegno che dedicate alla vostra passione, e spero di poter imparare molto leggendo i vostri post. Ciao da Lorenzo!

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy