Vai al contenuto

betadine

Membri
  • Numero di messaggi

    2883
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da betadine

  1. betadine

    13 Assassini

    .. non conosco il giapponese, ma anche averlo chiamato "spadino, spada corta, ciulin o Peppe" non mi pare un errore di fondo. Ho guardato solo un paio di minuti e m'è piaciuto molto il "colpo di pietra".. non mi hanno mai entusiasmato i film di cowboy, neanche se dell'est. (parlo troppo, lo so.)
  2. (perdonate per la mia lenta risposta.. ) .. caro G1an0 colto nel segno. Come ha sottolineato GLuca, che di kendō se ne intende, il bōgu/kendōgu, la csd. armatura serve proprio per colpire con meno controllo. Il pivello, ma immagino anche un esperto vs un più-esperto prende delle mazzate niente male, anche se quelle 4striscie di bambù chiamate shinai appaiono quasi inoffensive. I colpi che ricorderai maggiormente sono quelle sui "kote" (mano-polso-1/2avambraccio) e generalmente alle prime armi t'emozioni e mediti "vendetta".. concentrato e pronto ad aumentare attenzione e forza., il risultato, come t'ha ben spiegato GLuca, sono una serie di "ponfi rossastri" sparsi tra tronco e collo, oltre alla testa che risuona e fischietta per diversi quarti d'ora. Il kendo, se non sbaglio, codificato nei primi anni del '900, deriva da antiche pratiche (più realistiche) e nasce proprio per avere una "visione della via" a 360 gradi.. arrivando all'utilizzo della "lama" e al jigeiko (che se non ricordo male si riferisce all'applicazione pratica dei waza, ovvero le tecniche apprese portando vari colpi).. ma sicuramente Gluca o altri adepti ti sapranno spiegare meglio. Quello che ricordo della mia piccola esperienza è che la mia insegnante ripeteva sempre.. «non cercare di vincere, apprendi la tecnica e nessuno ti colpirà senza motivo, se riceverai molti colpi sarà solo per mostrarti la tua debolezza». La tipina, veramente esile e minuta, insegnava latino ed era una persona veramente mite.. salvo incontrare la spocchia.. (lì ti sembrava di stare difronte ad un drago che sembrava immobile.. sembrava immobile.) (.. e perdonate se mi sono sbilanciato andando molto in off..) Tornando in tema mi verrebbe da pensare alle famose "dotanuki".. io credo che dipenda dall'uomo e dalla sua tecnica, più che dall'attrezzo (Bennosuke quasi trentenne disse.) qua l'intervento .. La scuola Dotanuki: alcune riflessioni - Nihon Tōken - INTK Forum (intk-token.it)
  3. Pensando all'utilizzatore (e alla veloci tà di estrazione/esecuzione, che penso sia la cosa più importante) vi linko un video di qualche anno fa, dove Nakagawa Kinji Sensei da una dimostrazione della sua tecnica. Kaizen 2011, Praga .. https://www.youtube.com/watch?v=zFGwryBrScA Buona visione
  4. Concordo pienamente. Non si può non tener conto dell'utilizzatore e della sua tecnica nel valutare un qualsiasi attrezzo. Al pari di qualsiasi "esperienza sterilizzata" .. .anche un ipotetico uso sui paglioni non ha niente a che vedere con un incontro che lasciava uno dei due a terra.. Tant'è che (non vorrei dire castronerie) ma penso che ora come allora in fase di allenamento si sia usato il bokuto/bokken, come nel battōdō o meglio ancora -per il maggiore realismo dei colpi portati, lo shinai nel kendō).
  5. Ho diverse perplessità su questa tua ultima frase. Un buon bilanciamento corrisponde ad una buona manegevolezza.. non può essere il contrario. Apparte che stiamo parlando un kilo e poco più, ma è come per un'auto.. se la guida è neutra la manovri meglio di una sottosterzante o sovrasterzante. Se hai la lama in mano ed è ben bilanciata affatichi meno polso e spalla, se invece la porti solo alla cinta e dovrai tirar un fendente è probabile che da sbilanciata in punta reciderà meglio. Se invece parliamo "di potenza".. di sicuro è più efficace se tende ad avanzare, meno impegno ..(sempre pensando all'auto nei rally come nei granpremi della montagna si registrano i camber per avere un leggero sottosterzo... tanto in curva ci arrivo di traverso e non mi preoccupo se tende ad aprire.)) [tutto questo è abbastanza teorico se contestualizzato alla domanda.. non ho mai trovato testi con tali indicazioni.. Seguendo l'evoluzione del sugata, mi pare di capire che scendendo da cavallo la lama si sia "addrizzata e accorciata" per essere usata "in piedi" per duelli o attacchi in corsa., ., poi - come in tutte le cose - chi poteva sceglieva le scarpe migliori.] Per fare un altro esempio.. nel karate raramente porto un colpo "con slancio", ovvero sbilanciandomi verso l'avversario per colpirlo con tutta la massa. Ne devo essere proprio convinto che l'attacco andrà a buon fine... altrimenti . . Invece, restando sempre ben bilanciato sulla posizione, porto colpi e rientro con maggior facilità anche se colpisco con intensità (le prime nozioni spiegano proprio quell'effetto "molla" entrare-colpire-rientrare e se non sono ben bilanciato (e basso) verrò facilmente proiettato altrove.
  6. .. nel mio piccolo, non credo cambi molto nel target, come dice GLuca.. si tratterebbe solo di modificare (di poco) la posizione dei piedi "avvantaggiandosi" sulla rotazione. Come dice Francesco, nel caso di "parata" sarei "più dentro/più centrale" (maggiore possibilità di cambio posizione). A livello di taglio, con i miei bambù, noto che con la lama con sori maggiore il taglio è molto più pulito rispetto alla lama "drittina" (chiaro che non ho e non parlo di una tachi) come se lo scivolamento fosse avvantaggiato e meno impattante... ma forse é un mio limite.. (sarà per quello che all'epoca usavo lo yumi e poi son passato direttamente alla hamada.))
  7. .. a proposito di manutenzione, inserisco qua una riflessione di Hinohara San, pubblicata sul bollettino NTBHK di novembre'21 e, nel caso, vorrei sentire anche il parere di @Massimo Rossi At this time, I would like to talk about how to use oil on the nakago. Looking at some Japanese sword introductory books discussing nakago maintenance, there are statements that if you use a cloth with oil to maintain the blade, the oil remaining on your fingers, will be sufficient to rub on the nakago. At the same time, some books state that too much oil on the nakago could have adverse effects. Of course, I did not have to experiment to be sure about this. In the past, I have often seen too much oil left on a nakago which changed the rust color from an old, calm black rust to a red rust. Still, I think some oil on a nakago is a good idea. Even aged, rusted nakago during a national convention, or in a small convention, are handled by dozens or hundreds of people, so besides putting oil on the blade, it would be a good idea to use an oil saturated flannel cloth, and apply oil to the nakago surface. In this case, as above, not too much oil should be put on the nakago. In the case of gendaito, where the nakago are a new and an unrusted color, it would be a good idea after handling them to carefully use an oil cloth. In the past sometimes I have seen and heard that some people lend gendaito to be examined for kanteito, and after many people handle the sword, people put it away without any maintenance. Then at a later time, when the blade is examined again, many areas on the nakago which have been heavily handled can become rusty and discolored. I wish people would pay attention to the maintenance and condition of the sword’s nakago as well as of the sword.
  8. Caro Obi.. non ho titoli ne ambizione di essere "bravo consigliere", ma se vuoi cominciare a comprendere qualcosa della spada, intesa come Token, la letteratura la lascierei a compendio. Qualcosa la potrai trovare anche qua sul Forum e, se sei alle prime lame, ti suggerirei di cominciare con il testo di Vanni Garrone (considerando che Magotti e Placidi sono praticamente introvabili), poi cominciare a pensare al Nagayama (il manuale della spada giapponese) e poi rifarti gli occhi con il libro dell'associazione. Per il kantei.. perché cercare di comprendere vuol dire cominciare "a capire" suggerirei, oltre al Nagayama, i testi di Serge Dogore, eventualmente prima del grande compendium di Yoshiara. I romanzi poi vanno sempre bene.. ogni tre quattro comprenderai qualcosa in più sui valorosi (e famelici) samurai.. Le saghe dei vari Clan sono avvincenti e avvicendevoli.. come una piccola "cosa loro".
  9. betadine

    Nuove tsuba

    Molto belle, Davide La prima e la terza molto Hokusai, nel senso di onde.. e "oni" nella III.
  10. betadine

    Asta

    .. però così ha chiuso sul nascere la ricerca "sul personaggio". 😁 . però, correttamente, hai dato una giusta e inequivocabile informazione (evitando che qualcuno pensasse a vie traverse.. che puntualmente si infrangerebbero su un muro.)
  11. betadine

    Asta

    (non è un invito rivolto a te nello specifico... è solo un invito alla coltivazione delle ns. passioni. In una delle tante conversazioni sul Forum si ragionava sull'opportunità di avere più lame di discreto interesse o temporeggiare, ampliando le conoscenze, per avere una lama di maggiore interesse (probabilemente con la medesima spesa). ma anche questa è solo una riflessione. Dietro ad una "materia" così complessa e ampia ci sono molteplici aspetti che hanno sempre attanagliato tutti gli appasionati. ... nel frattempo, si deve approfittare del tempo per conoscere meglio "la materia", lasciando in secondo piano la csd ricerca. Faccio un banale esempio.. visto che in questi giorni diversi di noi hanno ricevuto il Libro di Francesco su Muramasa. Francesco insieme a Manuel, anche con l'aiuto del fattore C, è riuscito ad accaparrarsi un paio di lame sgarrupate che poi si son rilevate due gioiellini: Yoshimitsu e Muramasa. Se quelle aste le avessi seguite anche io, di sicuro (ccome immagino sia capitato ai vari partecipanti) non sarei stato in grado di "capire" il potenziale di quelle lame. A lui e Manuel invece si è accesa una lampadina.. ma di sicuro stanza, mobiletto, appliques e corrente le avevano in casa!! E quella lampadina ha trovato collocazione. Senza "la conoscenza della materia" quelle due lame sarebbero rimaste nell'ombra.., acquistate da qualcuno che non le avrebbe comprese o peggio, ci avrebbe messo le mani sopra (cosa che spesso vediamo sulle dubbie lame che spuntano chissà da dove). Solo la conoscenza profonda della materia ha permesso ai due di intuire che quel sugata.... quel nakago... quel.. quel .. quel. Qua c'è gente che son decenni che studia la Nihonto e ancora ha diverse perplessità.. Figurati un beta-qualsiasi che ha difficoltà ancora con alcuni ternini cosa può vedere in una foto o con una lama in mano. Questo è solo una riflessione, un invito alla coltivazione,)
  12. betadine

    Asta

    .. prima di accantonare sommessamente le speranze, consiglierei di cercare un post che si chiama "il possesso e la coltivazione". (non lo posto di proposito in modo da stimolare la ricerca.) Qua sul Forum abbimo avuto (dico abbiamo perché non appare da diverso tempo) dicevo.. abbiamo avuto un tizio che aveva in collezione qualche centinaio di lame (forse di più) .. eppure non è mai andato in nessuna Questura. Questo straordinario personaggio si chiama Paolo Placidi.. cercate i suoi post., ne resterete abbagliati ed illuminati.
  13. Ci conto. (e spero che abbia ben compreso il senso delle mie inusuali e strampalate parole.) Però lo sai che "compendium" letteralmente è una sorta di scorciatoia, un breve trattato., ma abbbiamo anche capito che le parole son vuote se non sappiamo riempirle. Beh secondo me nel tuo libro, nel tuo lavoro, di breve c'è poco.. Uno stimolo sicuramente.
  14. Ci ho messo un pò da quando l'ho ricevuto (neanche da tanto) ma volevo "inquadrarlo" .. sicuramente è un libro che andrà letto e riletto diverse volte, perché l'excursus dei toshō spazia su un ampio periodo e include molte splendide realizzazioni. Una molto utile (**) monografia. /*(non prendertela a male Francesco, ma sai meglio di me che le parole sono scatole vuote che noi riempiamo in base alle nostre conoscenze.) Bene, io non reputo questa pubblicazione un "saggio", nel termine stretto del lemma... Un saggio ci spiega con innata maestria l'argomento trattato,, una titolata tesi, oserei dire a proposito di un saggio. Un saggio lo si prende così com'è e, avendone le capacità, si cerca di ampliare l'ambito in cui l'autore lo ha confinato o si prova a discernere le argomentazioni con altre saggie tesi. Qua, invece, si nota un paziente lavoro di ricerca e approfondimento.. oserei dire che esce fuori parte del tuo carattere, per chi -anche se poco- ti ha frequentato .. un grande lavoro di ricerca e collazione di tesi, testi e notizie. Proprio come un lascito da condividere. La cosa che non ti aspetteresti è che l'autore, anzi, Francesco ti prende per mano e ti accompagna dentro la sua ricerca, condividendo sapientemente scoperte, sorprese, dubbi, esperienze. Un viaggio da ripercorrere ogni volta che la maledizione di Muramasa ci attanaglierà i pensieri. (mi scoccia fare paragoni, ma ne ho parlato in presentazioni, ma è come il Sansom.. ogni volta che apprendi qualcosa, ti vien voglia di riaprirlo.) Grazie Francesco a te e chi, con te, ha deciso di offrirci questo passaggio. ps.. di sicuro «l'averla» tra le mani avrà dato qualche vibrazione o ti avrà aperto qualche sinapsi e qualche altra periferica "sensazione". Due euro, grazie.. 🙃🙃 **/* Ho modificato "la parola dispensa" perché m'é venuto il dubbio che nell'uso comune (erroneamente) non diamo risalto e valore al termine "dispensa".. La dispensa é la riserva di cibo., la dispensa é quell'insieme di nozioni che permette di affrontare un esame. Ma, come detto, si usa questo termine con una accezione negativa.. quasi secondaria. La dispensa é riserva di cibo., questa dispensa é cibo per la nostra passione. (ma come spesso accade molte "definizioni" sono troppo nostre, tipo intime.. Allora ho messo un termine "più comune“, anche se secondo me più sterile., ma resta il succo.. e questa é la cosa più importante.. anche nel gioco delle"parole")
  15. betadine

    Asta

    … comunque, pur consapevole che qualcuno ci resterà male e forse qualcun altro si starà organizzando.. nella mia piccola esperienza mi sento di suggerirvi che (ve lo dico sottovoce..
  16. betadine

    Asta

    .. è una questione di semantica-inversa e protezionismo .. così si favorisce il mercato interno e si lascia libero l'arbitrio!! 😉
  17. betadine

    Mi presento

    Benvenuta Angela ... é sempre un bene allargare gli orizzonti e, non volendo tenderti un agguato (considerata la disciplina che pratichi), volevo suggerirti questo testo.. George Bailey Sansom "Japan, a short cultural history" (rintracciabile in rete). Buona permanenza 🙏 ps.. non sono parente né del baronetto né della casa editrice, però ho notato che questo testo nel tempo diviene quasi come un libro di cucina.. che si consulta con una certa frequenza. (oppure son io che sono una capra e non riesco mai a comprenderlo bene..))
  18. Comunque .. vi lascio il link della chiusura Sotheby's https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/the-samurai-japanese-arms-and-armour-2?locale=en (dev'esser arrivato un pulmino di impavidi danarosi, considerato che la quasi metà degli oggetti in asta ha moltiplicato il valore di base.)
  19. (dai su... G1an aveva sollevato la domanda sull'hamon.. e, malgrado le mie scarse risorse, non ho mai visto un utsuri o simile attività così ben visibile alla luce) pippa si, ma cieco ancora no. (al proposito.. nomi non ne ho ancora letti) Se leggi bene, stiamo dicendo la stessa cosa, partendo da punti molto distanti, ma il quid è il medesimo, con considerazioni diverse. Sui "deficienti" almeno qua si è fatto molto.. mi pare che uno spagnolo sia stato cacciato (e forse non è il solo) e quindi la caccia allo spacciatore ha dato i suoi frutti.. (anche se son convinto che ce ne siano in giro molti... di furbetti). Bisogna contiunuare.. e sopratutto esporsi nel momento dell'evidenza del tentato raggiro o, ad esempio, citando il noto acidatore o l'esperto di provata nullità. A me lascia ancora stupito, per fare un altro esempio, che "uno" quando si compra un motorino ci va col proprio meccanico e quando compra una casa si ferma all'agenzia.. (salvo poi scoprire le magagna) eppure parliamo di costi altamente differenti... e anche lì io non riesco a capacitarmi. (però diverse "magagne" le ampiamente ho denunciate con "procurata vittoria" dello stupido malcapitato.. deontologia, mi pare si chiami,)
  20. mi pareva che "Il ritocco" l'avesse gia evidenziato G1an e non ci fosse altro da dire. (non c'è altro da dire perché ad oggi non mi risulta che ad "uno" sia vietato rovinare una token o barare all grande.) Certo che è un'oscenità, che mi indigna.. come mi indignano le persone a cavalcioni su una statua (almeno per quelle il reato è previsto). Mi fa sorridere invece l'allocco che la compra e il deficiente* che lo realizza .. la miseria umana. Un sorriso amaro, certo, ma da un sito che per me è pari al "re.mambo" non mi aspetto altro. e, tanto per tranquillizzarvi, 'on sono quello che pensa "perdona loro perché non sanno quello che fanno"., io la penso più come Confucio.. e qualche bastonata gliela darei molto volentieri. ma lo sapete che sono articoli fuorimercato.. (come me). Fosse per me lo sputtanerei pubblicamente (cominciando dall'acidatore.. nome cognome sito) e, se avessi la competenza, scriverei un bell'articolo sulle valutazioni assurde -ovviamente su siti titolati, a cominciare dalle case d'asta e nelle note pubblicazioni. Una pubblica denuncia "sul malaffare" ... salvo essere smentito (forse è per questo che anche quelli "noti" non si espongono. 🙃😉) * deficiente agg. e s. m. e f. [dal lat. deficiens -entis, part. pres. di deficĕre «mancare»]
  21. .. sarà pure sbagliato l'approccio, ma se in AUS non si accendono le luci su quella lama ci sarà pure un problema.. (esposizione, dubbi, interesse o semplice modestia ripartita tra oggetto e venditore) Per dirla con parole di PdP.. quando c'e una truffa i furbi son sempre due (quello che l'ancia l'esca e quello che pensa di fare l'affare) Il tempo forse ci dirà perché si è scatenata la guerra al rilancio che ha portato ad una cifra che permetteva, per farla semplice, l'acquisto di qualcosa di molto più importante. o ci sfugge qualcosa o le supposizioni vanno cercate in altre stanze..
  22. .. strano che ti sfugga "cosa scrivono".. i nostri esperti indicano una stima del ricavo finale e non danno nessuna altra garanzia ... Fraudolento?? Forse., ma esaurientemente esposto. Non voglio polemizzare, ma se "i ricconi" cominciano a comprare a prezzi fuori mercato, il mercato si muove.. Tsuruta-san forse rivedrà l'organico del personale che fa le valautazioni, "nel mondo token" si comincierà a parlare, altre persone verranno attratte., l'attualita, seppur inizialmente attratta solo dai $$$ e dai facili guadagni, si occuperà dell'argomento e qualcuno pubblicherà qualcosa.. Si.. probalile che non siano solo collezionisti esperti, ma questa agitazione riaccenderà le luci sull'oggetto ... e qualcuno si staccherà dal mercato e cominciaerà a studiare "come preservare questo particolare oggetto". Se il nostro piccolo mondo fosse fatto solo da studiosi ed esperti, alle mostre ci andrebbero 4esperti, l'ambito delle masterpice sarebbe esclusiva di 4filantropi (che acquisterebbero per ri-donare ai templi), nessuno più acquisterebbe una "cinese" e, nello specifico, il mondo token diverrebbe una nicchia per 4esperti (un pò come per le conchiglie), insomma, resterebbero 4gatti.. Il mercato travolge, spiazza, agita.. ma tutto questo movimento illumina le nicchie e l'ambito si amplia. (è così in tutto il mondo dell'Arte). Sono convinto che anche in Giappone si stia parlando di questa asta e dopo un sano ed umano ripudio, si cercherà di capire come migliorare l'approccio e la consapevolezza. E' così che siamo "cresciuti". Il mondo si muove con i soldi, lasciando ampi e sterminati spazi di crescita (nel senso culturale) ai comuni mortali.. e forse qualcuno sarà più oculato nello scegliere il politore. (forse)
  23. .. su Cata potremmo anche essere io e Rossi (mica deve essere per forza di cose il ns. Rossi-Togishi.. son più di 45mila i Rossi in Itaria) e, franitendimenti a parte, lo diciamo chiaramente che Per i lotti più costosi i nostri esperti indicano una stima del ricavo finale. La fascia di prezzo stimata è solo un'indicazione e non offre nessuna garanzia sul valore reale dell'oggetto. (.. quindi ne furbi ne fessi ... solo appassionati .. a cosa non è richiesto.)) L'importante è che il mercato si muova.. a prescindere.
  24. betadine

    Piccola condivisione

    Grazie G1an.. ogni lettura è sempre gradita occasione di verifica e amplimento ...

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy