Vai al contenuto

betadine

Membri
  • Numero di messaggi

    2883
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da betadine

  1. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ¿ dove eravamo rimasti ? ah, si, avevamo parlato della "presa in giro" che Kuniyoshi fece del suo celebre predecessore Hiroshige con le medesime 55 stampe delle 53 stazioni del .. Il Tōkaidō - o 'Eastern Sea Road' - aveva cinquantatre stazioni postali diverse lungo il suo percorso e queste fornivano stalle, cibo e alloggi per i viaggiatori. Dove Hiroshige ha catturato ognuno di questi attraverso una serie di paesaggi diversi e il buon Kuniyoshi decise, invece, di mostrarli attraverso i giochi di parole. Ad esempio, la quarantunesima stazione del Tōkaidō si chiama Miya . Questo nome suona in qualche modo come la parola giapponese oya (親) che significa 'genitore'. Per questo motivo, la stazione è raffigurata come due gattini con la madre.. Miya (a sinistra) e Narumi (a destra) (1850) Fonte: WikiCommons Un altro esempio è la cinquantunesima stazione. Questa fermata si chiama Ishibe e il suo nome sembra simile alla parola giapponese miji-me (ミじめ) che significa "miserabile". Per illustrare questo, Kuniyoshi disegnò la città come un gatto dall'aspetto miserabile (in basso a destra). Il suo corpo sembra fragile, i suoi peli sono ruvidi e urla con le fauci miserabili. Kyōto (a sinistra) e la città di Ishibe (1850) Fonte: WikiCommons Mentre il divertimento di questi giochi di parole è un pò perso nella traduzione, si può facilmente immaginare quanto debbano essere “graditi” per un giapponese che ha familiarità con il Tōkaidō. Per i non madrelingua, le stampe di Kuniyoshi rimangono un affascinante promemoria di quanto possa essere inventivo l'ukiyo-e e le sue illustrazioni continuano ad essere una gioia da ammirare. In un'epoca in cui i gatti dominano gran parte delle nostre vite online, è bello ricordare che il loro fascino era altrettanto importante negli angoli chiusi del Giappone del XIX secolo. Forse la nostra “vita” oggi non è così lontana dal mondo fluttuante dell’ukiyo e poi, in fondo in fondo.. tutto torna, come la metropolitana. Ed ora, esattamente a un mese da quando abbiamo incominciato a fluttuare (qua)… una sinossi.. Dal ponte della vita dove una pioggia non può lavare la nostra miseria, passiamo ai nostri tentacolari pregiudizi e ci soffermiamo alla vista dei dettagli… e tutto diventa più bello. A questo punto un folletto fa la sua comparsa e con lui andiamo nel mondo “dell’inafferrabile”.. che in qualche modo proviamo ad incorniciare. Poi sfiorando amori passati e visioni romantiche, si incontra un arciere che apre la sua casa e ci narra di tempi passati, dove i suoi amici talvolta dissentono istintivamente sull’immateriale istinto del gatto.. quando per un istante appare anche il sommo poeta, Dante, che ci ricorda che “fatti non fummo per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.. ma poi tutto torna con i piedi per terra e torniamo a galleggiare nel cerchio della vita, senza intravederne la sua origine. Ma qua stiamo, nel mondo fluttuante, e stavolta la visione è da sotto il ponte: tutto è più nitido, come la nostra anima. Dopo una piccola veleggiata continuiamo a scorrere come un secco guscio di zucca, rasentando una rivoluzione e una foresta avvolta nella nebbia, tra ironia e modelle e piccole nere alate visioni, arriviamo alla morte: mai concetto fu più chiaro per spiegare la vita. Tra ripensamenti e ricordi restiamo seduti vicino allo stagno – è sera e al minimo baglior della luna tra le nuvole, si accende il teatro, tra marionette, miti, miko, maiko e teneri ricordi che si affacciano, come un treno che passa e se ne va. Tra una sterzata e una veleggiata si torna a parlare di maestri, talvolta illuminati, talvolta sol riflessi, nella semplicità che da sempre frequentavamo.. tra fisica e intuizioni, dubbi e certezze che una madre dona a noi ciechi bambini che tutto tocchiamo anche senza capire, ma impavidi come quest’ultimi afferriamo una spada con l’illusione di dividere qualcosa.. restando nella nebbia. Riprendo la metro e sono arrivato a casa. Ora son giunto al terminal e con un sorriso da ebete penso che “questo” è come il mio lavoro: creare un luogo, oltre gli affetti, dove si ha voglia di tornare. L’oppio è finito ed è terminata anche “la colla”, come richiesto all’entrata del Club, e quindi vi lascio un po’ del “mio data base” con l’intento di far cosa gradita (forse molti di voi hanno già “il catalogo ragionato”... paxienza, viene comunque periodicamente aggiornato.. (a dire il vero, non è solo). E’ una bella strada quella che abbiamo u-percorso insieme, fluttuando nelle nostre notti, aiutato da un pizzico “di cul” (è parte terminale del mio nome e per giunta illuminato). Ne abbiamo viste di belle in varie latitudini, anche se alla fin fine, siamo sempre stati lì, non ci siamo mai mossi. Tutto è qua, un buon titolo per un buon film, con buoni attori e tante oscure comparse... ma son loro che danno dignità alle scene.. con la curiosità all’ombra delle foglie... (provate a immaginare un film coi soli attori principali...). Il materiale condiviso richiederà diverse settimane solo per sfogliarlo tutto, diversi lustri per guardarlo bene. Molte “copertine” si portano appresso l’opera intera, aivogliaatrovarvisioni... Ringrazio tutti, in particolare: T U T T I chi ha partecipato e chi parteciperà ancora, chi all’ombra delle foglie legge e fluttua per suo conto, ma soprattutto grazie a “questa casa”: l’Itaria Nihon Token Kyokai che, oltre ad ospitarmi, trasuda passione e competenze che dall’altro millennio ci accompagnano. Altri verranno, altri disinfettanti e altre visioni, sarà un piacere leggervi... alla prossima 😉 e come ultimo auspicio.. pace (Don De Lillo, Underworld) http://www.hokusai-katsushika.org/index.html (altri link, forse già postati, e qua raccolti : http://www.fitzmuseum.cam.ac.uk/gallery/utamaro/start.html http://www.yoshitoshi.net/ https://ukiyo-e.org/ http://www.ukiyoe-gallery.com/index.htm http://www.kuniyoshiproject.com/ https://en.wikipedia.org/wiki/The_Fifty-three_Stations_of_the_T%C5%8Dkaid%C5%8D#The_Fifty-three_Stations_of_the_T%C5%8Dkaid%C5%8D_(H%C5%8Deid%C5%8D_edition) Ed ora, in termini marinareschi ed in ordine di apparizione: armatore (produzione): primi ufficiali tattici (sceneggiatura e approfondimenti): e nostromo: e il Capitano: “(∂ + m) ψ = 0” .. che svela il nocciolo di tutti noi, qua: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce." («entaglement» mr. P.Dirac) (c’eravamo tanto a..ppasionati.. Lo dibbi in templi non sospetti)
  2. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    no ... ma c'è sempre fumo. Katsushika Hokusai Le ultime apparizioni (sempre per completezza di informazione): "Linee del mondo" nella relatività speciale, a cui si arriva anche grazie allo spazio-tempo di Hermann Minkowski, come ben relazionato dal buon Getsu, World Line: The future, The past, The lightcone, Elsewhere, The present e tutto in un dato “momento”. David Bohm (Wilkes-Barre, 20 dicembre 1917 – Londra, 27 ottobre 1992) è stato un fisico e filosofo: Universo, mente e materia, Rea, 1996.
  3. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    e visto che di espressioni enigmatiche parliam .. Ueno Tadamasa da: Calendar of Kabuki Actors ca. 1950s Cosa lega i due attori ......: molto probabilmente una incerta origine, come per il cerchio. Si dice che la radice del nome sia germanica “Hölle König”, traslato in “Helleking”, poi in “Harlequin” anche se più a nord lo si lega a Erlenkönigo o Herla King, oppure chi dal contesto agricolo lo vede nella “familia Herlechini”, nella “Historia Ecclesiastica” di Oederico Vitale o chi ne vede tracce nell’Alchino dantesco – anche lui alle prese con un ponte .. che alla fine non esiste – arrivando poi in Francia come Hellequins o Herlequins, rappresentato nell’altro sesso, ma sempre a caccia.. nella notte. Passa ancora per altri paesi come Herla Cyning inglese, poi Erlking o Erlkönig tedesco o Erlkonig, danese e ancora Allerkonge, Elverkonge, ma sempre legato al mondo “sotterraneo o ctonio, che dir si voglia” arriverà a noi, burlesco e divertito, sempre con la sua spada in mano (anche se di batòcio si trattava… un po’ come il ns. Bennosuke) e sempre con quegli strani bitorzoli sulla fronte.. forse reminiscenza di tempi passati. Quale allegorica "presenza" meglio si lega a questo fluttuante mondo se non il nostro «attore.. sempre a spasso nel tempo» TuttoTorna
  4. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    no, no... grazie ..era solo una burla, semplici divagazioni nell'universo tra mente e materia.. servo vostro, sono p.s. ..beh, un pò di immaginazione anche lui l'aveva, chissà che quella "Linea" prima delle 4 sia passata per un foglio a due..
  5. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (sempre per complezza di informazioni Hermann Minkowski (1864-1909) Title: "World Line" The future.. The past.. The lightcone.. Elsewhere.. The present. - 1908 ca. .. il tutto è casuale ;-)
  6. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    . . E' una semplice linea, proiettata nel futuro rammentandoci il passato, illuminando altrove il nostro presente. (nulla è come sembra ma tutto torna) buonaserata .. ( io sarò con mia figlia
  7. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Quindi, ri-capitolando, nella mia scarsa conoscenza senza logica: di ponti ne ho costriuti due, ho ho inserito "un concetto" (meglio dire "una Concetta Madre"), gli eventi non sono necessariamente collegati e .. allora qualcuno deve offrirmi una birrra. :-)) sfiuuu.. e menomale che quando ho realizzato due ponti sul fiume Kwai, ho lavorato in pool... p.s. metto i grassetti, così si intuisce.. (cs: #189) "Potrò anche sembrar sciocco, ma (qua) sarò sempre fedele allo spirito dell'ukiyo-e“ ... è solo un sassso lanciato nello stagn.o.pss.. spazio (Bohmmm :-))
  8. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ..... ¿ correlazione ? (non so neanche tra cosa - colori, sciarpe, bandiere, noccioline.., ma secondo me va bene qualsiasi cosa, come per il Teorema del Katanalake) Costruiamo un altro ponte.... (che tanto non esistono) 人柱 io m'arrendo. (La birra la offro io)
  9. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    . . .. nel caso costruiamo un nuovo ponte. (**) 産 child > 女 woman > ubume (* Hitobashira 人柱 *)
  10. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (che fatica raga... sono sulla metro tornando a studio e mi viene in mente solo Epicuro che diceva qualcosa del tipo se son vivo non sono morto o la morte non cè ... ma di ukiyo, senza il data.base non mi sovviene nulla. (anzi .. potrei metterti qualsiasi stampa;-)
  11. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ¿ chi disse ... ? NOooo!! Vi prego, aprite una sessione a parte per l'Accademia della Crusca o per il Club dei filosofi .. a meno che non ci sia sempre una correlazione con una stampa. (so' rude, Lo so.. ma nun rovinamo er finale.)
  12. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Tutto questo alla fine ci riporta alla nostra stampa originale e ai suoi cinquantacinque gatti. Qual è la storia dietro questa rappresentazione? E’ semplicemente uno studio o è una scena di un kabuki? Potrebbe essere un puzzle o è il risultato di una censura opprimente? Qua vengono perfettamente catturate le sfumature e i movimenti sottili di ogni esemplare, sono tutti distinti e ognuno di loro sembra avere una propria personalità. Questa è certamente l'intenzione di Kuniyoshi. Il lavoro si chiama Cats Suggested As The Fifty-Three Stations of the Tōkaidō e ognuno rappresenta una stazione sulla strada che collega Tokyo a Kyoto. L'illustrazione di Kuniyoshi è una divertente parodia delle " Fifty-three Stations of the Tōkaidō" di Hiroshige (1833-1834). La serie impressionante di Hiroshige è stata la collezione più venduta nella storia di ukiyo-e e anche un decennio dopo, il take di Kuniyoshi sarebbe stato comunque rilevante. The Fifty-three Stations of the Tōkaidō - Hiroshige prossimamente la fine della mia storia.. buonavisione
  13. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Torniamo ai gatti Alla fine degli anni 1840 le riforme "del tempo" cessarono di essere applicate e Kuniyoshi cominciò a illustrare ancora una volta le tradizionali impronte di attori. Tuttavia la sua natura giocosa è rimasta e così anche il suo amore per i gatti. Le storie sull'illustratore menzionano spesso come trascorreva le sue giornate lavorando con un gattino rannicchiato nel suo kimono e spesso suggeriva ai suoi studenti di creare immagini di gatti. Infatti, dopo il successo di Kuniyoshi, il numero di illustrazioni di gatti nelle stampe ukiyo-e sembra essere aumentato in modo significativo. In più di qualche occasione Kuniyoshi avrebbe trovato modi divertenti, originali e unici per disegnarli. Cat and Goldfish from the series One Hundred Tales, (1839) and Four Cats in Different Poses (1861) Fonti: 幕末 ガ イ ド e WikiCommons La sua serie Neko no ateji ne è un perfetto esempio. Qui ha gatti che formano forme che spiegano i nomi di diversi tipi di pesci. I personaggi sono in kana - la scrittura sillabica giapponese. Questo tipo di lavoro parrebbe dimostrare la natura spensierata e giocosa di Kuniyoshi e aiuterebbe a confermare la sua reputazione di uomo molto simpatico e affabile. Catfish (namazu) なまず (1841) and Pufferfish (fugu) ふぐ 1841 - Fonti: Progetto Kuniyoshi
  14. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Kuniyoshi, inizialmente studiò con il celebre incisore Utagawa Toyokuni (1769-1825) e le sue prime opere ricordano in qualche modo il suo stile. Il trascorso quale figlio di un tintore di seta significava che la prima vita di Kuniyoshi non era facile. Il suo scarso background dimostrerebbe che gli era occorso del tempo per stabilizzare la sua carriera, ma alla fine, ha trovato il successo attraverso una serie di illustrazioni basate su una popolare raccolta di racconti guerrieri. 108 Heroes of the Popular Water Margin a sinistra: Saienshi Chosei (1827 circa), a destra: Seibokukan Kakushibun (1827-30 circa) Fonte Ukiyo-E.org Gran parte dei suoi trent'anni passarono a disegnare figure eroiche e mentre cresceva la sua reputazione gli furono offerte maggiori opportunità per ampliare la portata del suo lavoro. Ha illustrato molti generi - disegnando di tutto, dai paesaggi agli animali, alle apparizioni spettrali e scene dal teatro Kabuki.
  15. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ... ora son sulla M-etro (sempre emme, ma quel doppio.. (ne conoscevo solo un pezzo..) >>> ora si, ho visto la foto bearbeitet: vedendo Mao avevo pensato ad un'altra falce con la M.. Cinquantacinque gatti compaiono in questo trittico stampato di Utagawa Kuniyoshi, illustratore giapponese (1797-1861). Uno di loro striscia fuori da un cesto, alcuni ratti catturati, altri mangiano pesce…ma c'è una ragione dietro l'illustrazione.. L'immagine è chiaramente più di un semplice schizzo. Sono semplicemente il lavoro di un uomo che amava i gatti o c’è una ossessione per i gatti ?? Nel sesto secolo i monaci buddisti viaggiarono dalla Cina al Giappone. Sulla loro nave portarono scritture, disegni e reliquie; oggetti che speravano li avrebbero aiutati a introdurre gli insegnamenti del Buddismo nella grande nazione insulare. Avevano anche qualcos'altro a bordo che avrebbe lasciato un'impressione duratura.. Dalla semplicità scaramantica, credendo che queste creature potessero portare fortuna, alla sacra praticità: avrebbero protetto i testi sacri dagli ingordi topi a bordo delle navi. È giusto dire che la fissazione felina del paese non conosce limiti e, come appurato, non è un fenomeno recente, si può trovare in tutti gli aspetti della storia del paese e non ci vuole molto per trovare alcuni esempi davvero affascinanti. Forse i più interessanti si verificano durante il periodo Edo (1603-1868). In questo momento il paese stava assistendo a una massiccia crescita economica. Sotto lo stretto controllo dello shogunato Tokugawa, il paese fu infine unificato; i disordini civili si sono conclusi e è emerso un periodo di pace senza precedenti. Ciò ha portato grande prosperità e nuovi sviluppi culturali e sociali. Una nuova facoltosa classe mercantile emerse ed erano ansiosi di spendere i loro soldi in cose come il teatro, la letteratura e l'arte. Le stampe Ukiyo-e definivano l'era e uno degli ultimi grandi maestri della forma d'arte: il gattaio Utagawa Kuniyoshi. Cats Suggested As The Fifty-three Stations of the Tōkaidō, (1850), woodblock print. Gatti pensati come le cinquantatre stazioni del Tōkaidō - Fonte: WikiArt
  16. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Ich bin ein bisschen struunz ich weiß ..
  17. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (tecnicamente il sillogismo ha dueproposizioni che, se assunte, determina-no la "terza condizione"...) .... tanto per capirci: tutti gli appasonati di ukiyo son mortali, tutti qua sono appassionati, tutti dovrete morire.. (sgrat.sgrat. ingènuo: indigeno nativo nato libero (la punteggiatura mettetecela voi, io mi fido, a prescindere. La determinazione della bandiera.... Tom Kristensen (photo) (1962-present) Title "M is for Mao" #65/100 2006 Kristensen's Australian studio
  18. betadine

    Museo Guimet - Parigi

    (la notizia l'hai già data..(dal 15) ... e quindi ti toccherà restar lì ancora qualche giorno.
  19. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (duepiccoleprecisazioni) "non ci facciamo più caso" ..... è proprio così. siamo noi che tendiamo a dimenticare o non fare caso alle cose che abbiamo intorno, ma tutto è lì. abbiamo solo il dovere di non smettere mai di allenarci.. "guardate il dritto della coda, eseguito a mano libera" ... parliamo di woodblock prints.. l'intaglio è eseguito a mano libera. p.s. Toshi Yoshida ha prodotto le stampe xilografiche per la Franklin Mint nel 1982, la serie intitolata "Birds of the Season" è ancora reperibile per poche centinaia di sterline.
  20. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    restiamo in tema (botanico) Toyohara Kunichika (1835-1900) October (Maple Leaves) - Ichikawa Danjuro as Ishikawa Goemon, 1880 Oban series: Comparison of Flowers and the Twelve Months Già abbiamo parlato di come in un certo periodo,per non incappare nella censura delle shogunato, si rappresentassero asttori sotto mentite spoglie e non solo... Qua ciascuno dei mesi è abbinato a fiori e ogni fiore è un ruolo e un ruolo un .... (censura) Questo tipo di allusione criptica richiama un mito ed è diventato un genere dominante durante le Riforme del Tempo, 1840, utilizzato dagli artisti come mezzo per aggirare la censura ... una cosa che si sostituisce ad un'altra. In questa stampa Ichikawa Danjuro nei panni di Ishikawa Goemon, il famoso personaggio del tipo Robin Hood del kabuki giapponese, liberamente ispirato ispirato a un vero personaggio storico: Goemon era un prolifico ladro che tentò di uccidere Mashiba Hideyoshi. Nela drama del kabuki, Goemon ha preso dimora nel tempio del vermiglio di Nanzen-ji. (si narra che in realtà Goemon fu catturato e condannato a essere bollito in olio con il suo giovane figlio, in un bollitore di ferro chiamato ancora goemonburo (Bagno di Goemon). Il luogo della cattura di Goemon, il Tempio Nanzen-ji, nella parte nord-est di Kyoto (la zona dei templi), è famoso per i suoi aceri e ... per le foglie.
  21. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (sempre per complezza di informazioni Toshi Yoshida (1911-1995) Title: "Autumn" ("Momiji no Yasuragi" - Serenità dell'acero rosso ca. 1980. "Birds of the Seasons" series
  22. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ... visto che state quasi tutti a vedere sanremo.. (ahahahaahh) lascio un regalo per chi passa. Thirtysix views of Fuji, the great HOKUSAI 1830s Lascio un regalo perchè sono spesso cattivo, ma non lo faccio apposta: è nella mia natura. La medaglietta che porto al collo da una parte cita il "disinfettante", dall'altra c'è inciso: Orso (e l'orso è la parte buona.)
  23. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    . .. "Potrò anche non sembrare bravo sul grande schermo, ma sarò sempre fedele allo spirito nipponico“ Toshirō Mifune attore, produttore cinematografico e regista giapponese (1920–1997) (ora spostatevi alle vostre latitudini e riempite a piacimento le vostre "scatole" p.s. I'm sorry but is Jules not Julius - Ezechiele 25-17;-)
  24. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Getsunomichi è riuscito ad ordinare il caos (cosmico-fluttuante) ultimamente generato! (Un giorno mi spiegherai come ti vengono) ovviamente scherzo .. e ... non solo trovi sempre il filo, ma lasci aperta anche la porta. (anche con l'intrusa Gerda) p.s. a questo punto debbo correggere quanto prima scritto: Gerda non è una macchina Gerda non è solo un nome nell'universo per conto della scienza Gerda non era solo una donna bellissima che ha combattuto molti pregiudizi Gerda è la madre di tutto.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy