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Freethinker

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messaggi di Freethinker


  1. Il 13/5/2020 alle 01:22 , getsunomichi ha scritto:

    La tartaruga, come mostra la storia raccontata da Betadine, è un animale per cui il tempo perde di senso. Pertanto animali dalla vita immortale.

    Spesso sugli yoroi, le armature Giapponesi, troverete il motivo della tartaruga.
    Ovviamente stilizzato nell'ottagono del carapace.
    Sotto forma di borchia o come motivo decorativo ad esempio degli schinieri.
    È lì per proteggere.

    In questa vita lunghissima, per non dire eterna, la tartaruga si impossessa di un altro attributo, la saggezza. Per questo i suoi movimenti sono lenti, pacati, sicuri e carichi di energia.

    Questi sono probabilmente tartarughini che provengono dalla schiusa delle uova e si dirigono sicuri verso il luccichio del mare, come dice il testo...

    Nella primissima primavera di una esistenza senza tempo

    Si apprestano ad affrontare una lunga e prosperosa vita, piena di gioia ed emozioni che solo immergendosi nel mare sconfinato si possono vivere.

    Un buon augurio per il fortunato possessore

    Grazie davvero! Ho apprezzato moltissimo il tuo intervento e, sì, considererò quanto scritto sul rotolo un lieto augurio 🙏🏻


  2. Il 9/5/2020 alle 22:10 , Altura ha scritto:

    Si, giusto l'aggettivo di Betadine, Curiosa tela. Mentre la osservo non posso fare a meno di sorridere notando che queste originali tartarughe si stanno divertendo a fluttuare nello spazio, una ride mentre ci osserva l'altra addirittura scende in picchiata prima di planare, mostrarci il suo sorriso per poi magari cabrare di nuovo in un divertimento senza fine. La felicità delle tartarughe. Parlando di tecnica direi notevole il tratto, certo, Kuniyoshi avrebbe riempito la tela di tante piccole tartarughe gioiose, dandoci molti spunti in più.

    Sembra un'idea come dire… incompiuta. Complimenti Freet, le tartarughe fluttuanti più simpatiche che io abbia mai veduto.

    Bellissima osservazione!

    Io, invece, mi immagino l'artista intento a disegnarle dal vero, con queste tartarughe che sguazzavano e giocavano, magari, in uno stagno immerso nella natura nipponica.


  3. 18 minuti fa, Francesco Marinelli ha scritto:

    Interessante e molto profondo lo scritto.

    Quindi in pratica anche lui conferma che il Sekisai in questione non ha nulla a che vedere con Kuniyasu, ma non per questo è meno bella, anzi.

    Esattamente. Fra l'altro è stato lui a dirmi che sono stati identificati ben quattro Sekisai, di cui di sconoscono le identità.

    Non mi aspettavo proprio la bellezza e la profondità del testo e, come dici tu, considero il mio kakejiku molto bello senza importarmi se l'autore possa essere l'uno o l'altro Sekisai.

    Grazie a tutti quanti, per il vostro cortese contributo 🙏🏻


  4. Volevo condividere con voi, la traduzione trasmessami oggi da un esperto del settore proveniente direttamente dal Giappone e anche l'interpretazione dei sigilli.

    La traduzione è in inglese:

    Inscriptions,
    萬代の春こそいふ - Yorozu no haru koso iu
    水のふかみどり  - mizu no fuka-midori
    遊ぶ子龜らも - asobu kogame-ra mo
    そぞろゆく追前  - sozoro yuku sakiotte
    安守       - Yasumori
    It is the very spring of the timeless existence
    with the deep green color of waters
    The playing little turtles go one after the another
    Yasumori

    癸未夏日冩 - Painted on a Summer Day of the Year of Water-Sheep (1883)
    石斎 - Sekisai - Signature
    長澂 - Chōchō (Nagasumi) - Upper seal - Could be the artist's original given name or courtesy name
    宇碧天 - U-hekiten (At Blue Sky) - Lower, leisure seal
     


  5. 12 ore fa, betadine ha scritto:

    .. mi sovviene una storiella sulla tartaruga, animale venerato in area buddista, come in Cina e quindi in Giappone.  (una storiella che ci aiuta a non rammaricarci di quanto fatto o speso.. in felicità.)

    Molto tempo fa viveva in un piccolo villaggio costiero un umile pescatore.. si chiamava Urashima
    Un giorno, al rientro da una lunga giornata di pesca, notò sulla spiaggia un gruppo di bambini che maltrattava una tartaruga.. e senza esitazione, andò a rimproverarli, ma per esser certo che la liberassero, diede loro delle monete.

    Non appena l’animale fu lasciato libero, Urashima lo aiutò a tornare in mare.

    Il giorno seguente, mentre stava pescando in mare aperto, sentì una voce invocare il suo nome e mentre cercava di capire da dove provenisse questa voce, vide che era quella della tartaruga che aveva liberato il giorno prima.

    Gli raccontò di essere serva della Regina dei Mari, che abitava nel Palazzo del Dragone e che lui era stato invitato a recarsi proprio lì per ricevere il giusto riconoscimento per la sua azione.
    ....  il pescatore, ben felice, non ci pensò due volte ... abbandonò la piccola imbarcazione e salì senza esitazione sul dorso della tartaruga .. magicamente diretto con lei verso il fondale marino, fino a ragiiungere il Palazzo della regina.

    Una volta giunto a destinazione, il pescatore rimase stupefatto dalla sontuosità del palazzo e dalla straordinaria bellezza della regina, che lo accolse e lo riempì di attenzioni.
    Ma dopo tre giorni, il pescatore disse alla regina che il suo desiderio era di tornare a casa, perché aveva sognato che i suoi genitori, ormai anziani, avevano bisogno di lui.

    La regina non fece alcuna obiezione al pensiero del pescatore, ma prima di lasciarlo partire, gli regalò una scatola ricoperta di perle incastonate.
    Ma gli diede un importante avvertimento: non avrebbe dovuto aprire la scatola per nulla al mondo  per poter essere felice.


    Una volta riemerso dalla superficie, Urashima intraprese la strada verso casa.
    Man mano che si avvicinava a casa, la sorpresa aumentava.. non riconosceva il suo villaggio.
    In effetti, una volta giunto nel posto che avrebbe dovuto essere casa sua, trovò altri edifici e quando chiese dei suoi genitori alla gente del luogo, nessuno sapeva di chi stesse parlando.

    Quando disse il suo nome, una persona particolarmente anziana raccontò che da bambino aveva sentito una storia su un pescatore che si chiamava come lui e che era scomparso nel mare. . . ma la particolarità è che tutto questo era successo circa cento anni prima, sebbene per Urashima fossero trascorsi solo tre giorni.

    Solo, triste e disperato, tornò in direzione del mare. . . . Fu allora che gli venne in mente la scatola che la regina gli aveva regalato: se la avesse aperta, forse avrebbe potuto far ritorno al Palazzo del Dragone.
    Quando la aprì, dal suo interno fuoruscì un fumo bianco.

    All’improvviso Urashima iniziò ad invecchiare a ogni passo che faceva...  il suo viso si riempiva di rughe e il suo corpo si faceva sempre più pesante, mentre i capelli divennero del tutto bianchi..

    Fu in quel momento che si rese conto di cosa conteneva la scatola : gli anni che erano trascorsi mentre lui si trovava nel palazzo .. che fecero ritorno al suo corpo.

    Il giorno seguente il corpo di Urashima giaceva immobile sulla sabbia

     

    Bellissima! Grazie per averla condivisa 🙏🏻


  6. 12 ore fa, betadine ha scritto:

    Simpatico rotolo (forse proveniente dalla DE))

    Come ben saprai "Sekisai Kuniyasu" è famoso sopratutto per il "Celebre banchetto presso il nuovo Palazzo Imperiale" conservato al MFA di Boston, ma debbo contraddirti per «l'importante esponente» della scuola Utagawa.

    Come potrete vedere La scuola Utagawa era ben frequentata e diversi allievi, pur nel compiacimento della loro opera, son rimasti tali.  (che non vuol dir nulla difronte al piacere regalato alla vista.)
    https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Utagawa_school_members

    Qua puoi ammirare alcune opere e sigilli .. (e scusate se non riesco ad impaginarli meglio,)

    Horse-Racing-at-Shinobazu-Pond-signature

    Signed: Haruaki (治明)
    early name of Sekisai Kuniyasu
    Signature on Illustration of Horse Racing at Shinobazu Ueno, 1895
    IHL Cat. #473

     

     

     

     

     

     

    Celebration-Banquet-at-the-New-Imperial-

     

     

     

     

     

     

    Celebration-Banquet-at-the-New-Imperial-

     

    Signed: Sekisai Kuniyasu ga
    Signatures on the print Celebration Banquet at the New Imperial Palace, 1887 held by the MFA, Boston and Shizuoka Library

     

    Military-Review-for-Noble-Dignitaries-18

    Signed: Sekisai Kuniyasu ga
    Artist Seal: Sekisai
    Signature on the print Military Review for Noble Dignitaries, 1892 held by the MFA, Boston

     

    The-Emperor-Reviewing-the-Troops-1887-MF

    Signed: Sekisai Kuniyasu ga
    Artist Seal: Sekisai
    Signature on the print The Emperor Reviewing the Troops s, 1887 held by the MFA, Boston

     

          Sekisai-Kuniyasu-ga-from-British-Museum-

        Signed: Sekisai Kuniyasu ga
    Signature on the print Mirror of High Officials of the Empire held by the British Museum

    Riguardo al "tizio", da una piccola ricerca nella mia rete, anche se forse tu conosci meglio di me la sua storia, si dice che non si sapeva con certezza chi fosse il suo insegnante: il nome della famiglia era Seo ( 瀬 尾 ), il nome Fumijirō (talvolta scritto Bunjiro anziché Kuni Niro che appare in diversi cartigli editi su talune stampe).  Prese il nome del lignaggio dell'artista Utagawa e il nome Sekisai, anche se nei primi tempi con il nome di Haruaki ( 治 明 )  e lavorò negli anni '20 del Meiji (fine 1880 - fine 1890) vivendo a Nishimori, Fukagawa-ku.

    Saltando l'anagrafica e il percorso formativo, invece trovo molto piacevole il soggetto che rappresenta "il sostegno del mondo".. Kame.

    Sì, in effetti, facendo ulteriori ricerche e consultando un esperto giapponese, di recente ho saputo che esistevano 4 Sekisai.

    Poco importa, adoro il soggetto del mio rotolo!


  7. 25 minuti fa, Francesco Marinelli ha scritto:

    Mi piace questo antico kakejiku!

    La calligrafia scritta in corsivo è difficile da tradurre, mi spiace non poterti essere d'aiuto.

    Per quanto concerne l'attribuzione, come fai a dire che è realizzato da Sekisai Kuniyasu (石斎国保)? Vedo scritti solo i primi due kanji sopra il sigillo, in pratica il nome. Inoltre vedendo online le opere di Sekisai Kuniyasu sono dai colori molto vividi e danno un'impressione di essere state realizzate postume rispetto al tuo kakejiku.

    Nell'ultima immagine è presente il kanji 亀, che significa tartaruga.

    Grazie mille per la risposta.

    L'attribuzione al Kuniyasu mi era stata data da un appassionato che ha visto l'opera. Probabilmente, avrei dovuto usare il condizionale.

    Più o meno verso che periodo collocheresti questo kakejiku?

    Infine, esiste un modo per identificare i timbri?


  8. Ciao a tutti, vi scrivo per mostrarvi una tela in mio possesso.

    Si tratta di un'opera di Sekisai Kuniyasu, artista attivolla fine dell'800e importante esponente della Scuola di Utagawa.

    Purtroppo non conosco il giapponese, dunque chiedo cortesemente a qualche esperto la traduzione delle iscrizioni.

    Inoltre, se fosse possibile, mi piacerebbe sapere il significato dei timbri.

    Grazie mille in anticipo 

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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