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benkei

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Contenuti inseriti da benkei

  1. Esatto esatto In dojo abbiamo la riproduzione dell'enorme stendardo che Takeda Shingen usava portare in battaglia con quel detto. Fa il suo effetto, lo ammetto
  2. Vero e concordo con quanto dice Giuseppe, ma credo, e spero di non sbagliarmi, che Matteo facesse più un discorso di atteggiamento ed etichetta, piuttosto che di sostanza. Purtroppo, ad oggi, l'ateggiamento nei conrotni dell'etichetta è diventato un po' troppo lasso e questo, a quanto posso dire personalmente, ricade anche nella pratica. A quanto vedo nel dojo, ad esempio, generalmente il livello di zanshin è volutamente a volte un po' troppo lasso e questo, a mio parere, non può che essere vissuto come una mancanza abbastanza grave, ce si deve cercare di correggere, che si pratichi un -do o un -jutsu.
  3. benkei

    Koshirae

    Dopo il tachi con il gallo non posso che trovarmi d'accordo Comunque per tali opere (i tanto da 25.000 $) il prezzo, personalmente, le reputo ancora basso, o meglio, compatibile con i koshirae. Davvero un lavoro superbo
  4. Assolutamente d'accordo. Recentemente ho letto il libro (peraltro fortemente consigliato) "Lo spirito guerriero del Giappone", E.J. Harrison, Ed. Luni, che offre un emraviglioso spaccato del Judo e delle altre discipline insegante in Giappone ai primi inizi del secolo scorso. Il Judo, per chi conosce, viene descritto in modo estremamente simili, per non dire identico, ad uno stile di Jujutsu. Veramente consigliato come testo!
  5. benkei

    Tsuba Stellare

    concordo nel non essere convinto al 100% dell'originalità del pezzo. Mi lascia qualche dubbio il tema, più che altro, mai visto niente di così
  6. benkei

    Il Giardino Dei Ciliegi

    Cosa che conto assolutamente di fare
  7. benkei

    Un Saluto Da Benkei

    Ciao a tutti e un felice betrovato anche a Matteo!
  8. benkei

    Il Giardino Dei Ciliegi

    Cari amici, volevo condividere con voi i contenuti del mio umile sito, nella speranza che possano essere di qualche utilità per la pratica delle arti tradizionali. Nel sito, un Giardino dei Ciliegi virtuale, simile a quelli che si possono incontrare in Giappone, un monaco virtuale (ma non troppo ) prepara guide e spunti di riflessione sul bujutsu, frutto delle sue esperienze, ma non solo. Ho pensato che sarebbe stato interessante realizzare delle guide fotografiche di utilità concreta che potessero migliorare gli standard della pratica e la comprensione della tradizione attraverso la costruzione o l'uso corretto degli strumenti comuni alla pratica del bujutsu (bokken, sageo, bo, ecc.). Nel sito troverete anche articoli che riflettono quella che può tranquillamente definirsi la "quotidinità" del bujutsu, link a scuole che conservano la tradizione marziale e non (devo ricordarmi di aggiungere il link di INTK ) e altro ancora. Se vi ho incuriosito abbastanza allora non vi resta che raggiungere il Giardino dei Ciliegi
  9. Da appassionato praticante di discipline che finiscono con -jutsu e da modesto interessato all'argomento credo sia giusto comunque dire ceh questa distinzione così netta è caratteristica soprattutto di noi occidentali, mentre in Giappone è molto più sfumata (o almeno lo è stata in passato) e su questa ancora si marcia molto oggi. Aggiungo un pezzo scritto da me su un altro forum, un estratto proprio sulla differenza tra -jutsu e -do Nelle forme -jutsu, sono di fatto, contenuti anche tutti gli insegnamenti teorici e filosofici che si hanno nelle forme -do, ma spesso non vengono sufficientemente approfonditi o insegnati. E' anche onesto riconsocere, comunque, che le forme -do hanno fatto dello studio filosofico uno dei principi basilari, spesso semplificando la tecnica. Si tratta un po' della stessa moneta che mostra un po' più una faccia a scapito dell'altra. Mi permetto anche di aggiungere che l'errore spesso è dovuto ad un duplice fatto e cioè un eccessivo attaccamento ai nomi degli occidentali e l'opera di divieto imposto dagli Alleati al termine della II guerra mondiale. L'eccessivo attaccamento al nome non si riscontra in Giappone, dove la sfumatura è molto più lieve tra -do e -jutsu. Un esempio di questo è il termine Aikido, che da alcuni maestri era usato per definire l'aikido insegnato anche attualmente (con ampio spazio alla filosofia) e per altri era un termine equivalente al suo antenato più "bellico" (aikijujutsu). Molti maestri, poi, per poter vincere la diffidenza degli Alleati che occupavano il Giappone, spesso acquisirono il suffisso -do per poter continaure a preservare e insegnaer la loro arte
  10. Scusate, io, da nuovo arrivato, vorrei solo far notare l'assenza del Daito Ryu (l'arte marziale da cui Ueshiba derivò l' Aikido) e che ho la fortuna di praticare con un ottimo sensei.
  11. benkei

    Un Saluto Da Benkei

    Ciao a tutti, volevo usare queste poche righe come presentazione. Mi chiamo Luca, vi scrivo da Verona e vi seguo già da un po'. Mi ritengo onorato di poter scrivere su questo forum di esperti, che spero sopporteranno la mia crassa ignoranza (ma sto pesantemente valutando l'ipotesi di iscrivermi alla vostra bellissima associazione). Pratico Daito Ryu Aikijujutsu e Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu e la mia passione, oltre al bricolage (di cui parlerò in un altro topic) sono le lame giapponesi (credo quindi che qui troverò ottima compagnia). Un saluto a tutti!

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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