Vai al contenuto

benkei

Membri
  • Numero di messaggi

    596
  • Registrato dal

  • Ultima visita

  • Giorni ottenuti

    2

Contenuti inseriti da benkei

  1. benkei

    Katori Shinto Di Otake

    Difficile esprimerlo a parole. Diciamo che nella spiegazione delle tecniche, nella richiesta di espressione delle stesse e nelle interpretazioni dei kata ci sono differenze, ma che non minano l'integrità della scuola. Nella velocità e nella metodologia dell'insegnamento si ritrovano gli elementi più dissimili, se così sì può dire. Ad ogni modo strade diverse per arrivare alla cima della stessa montagna
  2. benkei

    Kenjutsu

    Risponderò, purtroppo, in modo sintetico, data l'ora e l'incomebre dello stage. Credo che Shiro abbia colto il significato. Non si tratta di fare a botte o risse davanti al pub, non è il fine per cui nessuno si allena e non è nemmeno il modo più efficiente per raggiungere quello scopo. La realtà dell'allenamento, tuttavia, deve essere il più aderente possibile alla realtà. Se mi alleno a compiere un perfetto movimento di estrazione, ma al momento di compiere il taglio del makiwara nella pratica del battodo, lo abbatto senza tagliarlo, posso dire che il mio movimento è tecnicamente corretto, ma errato nella sua spendibilità. Bello da vedere, rispetta i canoni dello iaido, ma forse scorretto nella sua applicazione. E vi assicuro che ho visto V dan affermare che era il katana senza filo e che non dipendeva dalla loro tecnica. Ma le proteste sono valse a ben poco: il makiwara era a terra, con lo shinken piantato su un fianco. Anni di teoria che hanno trovato una scarsa applicabilità. Tanta arte, poco marziale Poi ciascuno è libero di pensare ciò che più ritiene corretto.
  3. benkei

    Kenjutsu

    Premetto che concordo con Gianfranco. Si tratta semplicemente di fare il punto: l'elemento preso in considerazione deve comprendere l'intero termine "Arte marziale" Se è arte quello che preferite e vi ricercate il miglioramento personale, si può anche lasciar perdere il marziale, che diviene semplciemente un accessorio. Si deve essere onesti e dire che la capacità di difendersi praticando con questo spirito si può difficilemente raggiungere, non ricercando l'efficacia della tecnica. Se cercate marziale, esso non può prescindere da una sua applicabilità pratica, altrimenti si snatura il fine Se è arte marziale comprendete qualcosa che prevede un sistema strutturato in teoria che ricerca un fine che non può esulare dalla verifica pratica
  4. benkei

    Panno Rosso

    kanji diversi, ma stessa pronuncia
  5. benkei

    Panno Rosso

    LA SO! LA SO! Almeno questa la so!!! I Kohaku hanno un importante significato marziale e culturale. Sono solitamente usate nelle cerimonie dedicate al Budo e ricordano i colori adottati dalle famiglie Taira(rosso) e Minamoto (bianco), clan di particolare importanza nel XII secolo, che alimentarono le guerre Genpei. Durante tutta la storia del Giappone, nelle competizioni (anche scolastiche), nelle gare e nei momenti di confronto, è stata mantenuta la suddivisione in fazioni con questi due colori. Esistono anche eventi pop che ricordano questo dualismo, senza contare il confronto tra bianchi e rossi del Kodokam, decisamente l'evento più significativo Le tende, che vengono utilizzate per questi eventi, sono chiamate tare maku e sono un retaggio dei tendaggi usati negli accampamenti per preservare la privacy dei nobili e dei militari nella vita marziale quotidiana
  6. benkei

    Hi Matsuri 2008

    UN GIORNO CI SARO' ANCHE IOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
  7. benkei

    Tsuba "portamonete"

    Non riesco a capire se è a incastro o c'è un perno?
  8. benkei

    Un Po' D'autunno

    Splendido Giardino, complimenti
  9. A parte sporadiche occasioni a bordo tatami e durante i momenti conviviali, essendo lo stage di carattere tecnico, il sensei dedica tutto il possibile alla pratica del kenjutsu. Solitamente non mancano momenti sulle tecniche di forgiatura e sul kotoken ryu, ma si deve "cogliere l'attimo" nelle pause. Non credo sia invece previsto nulla per il battojutsu del Kotoken ryu in questo evento
  10. Anche io andrei da Kentozazen...Senza ombra di dubbi ti darà consigli preziosi
  11. benkei

    Kubujutsu Cos'è?

    E' un modo molto comune usato dai Giapponesi per chiamare un'arte marziale armata. Lo stesso Maestro Sugino spesso chiama il Katori Shinto Ryu semplicemente kobudo...e lo stesso fa Carniel sensei...e così accade anche in Giappone. COnsidera tranquillamente poi kobujutsu e kobudo come sinonimi
  12. benkei

    Katori Shinto Di Otake

    Credo sia un insegnante che ha molto da dare e che ha dato molto. Posso criticare la visione abbastanza chiusa che ha mantenuto negli anni trascorsi e che ora è diventata più elastica. AD OPINIONE PERSONALE preferisco la didattica del metodo di Sugino, ma apprezzo moltissimo l'approccio di Otake sensei alla pratica. Ci sono le medesime differenze che si possono riscontrare tra pittori della stessa scuola. Ne apprezzi magari più uno rispetto all'altro, ma ci sono aspetti sia dell'uno che dell'altro che vorresti avere o a cui vorresti rinunciare. Secondo una disamina tecnica direi che nulla vi è da eccepire nella pratica di Otake sensei.
  13. Ok, dico la mia. Personalmente avrei scelto una tavola un po' diversa da lavorare. Sei partito con un'essenza flammata, dove difficilmente le venature sono parallele (condizione di discreta importanza per quanto riguarda un bokuto o una naginata). Nel taglio di superfici lunghe consiglio anche di mettersi il cuore in pace e per diminuire l'attrito ti consiglio di controllare spesso la lama dell'alternativo, che si consuma in fretta per essenze dure. Avrei forse durato maggiormente il mune della naginata, che sembra un po' troppo squadrato. Bene il fatto che sia stato fatto tutto a mano, le macchine sono utili assai, ma quando si ha un po' di mano. Per il legno evita i prodotti come la cera con una componente, anche piccola, sintetica. Spesso la cera da mobili viene diluita con trementina o altri prodotti chimici, che possono risultare irritanti relativamente al maneggio. A seconda del tipo di preferenza consiglio o olio paglierino o olio di semi di lino cotto. L'olio "vegetale" come quello di noci, tende irrimediabilmente a irrancidire con il passare del tempo. Il risultato, nel complesso, mi sembra comunque molto buono ed è da incoraggiare sicuramente Potresti trovare utili suggerimenti sul Il Giardino dei Ciliegi
  14. benkei

    Katori Shinto Di Otake

    Giusto per breve aggiornamento e per correggere un'errata informazione Aggiornamento sulla situazione del Katori shinto Ryu
  15. Conosco il dojo del Maestro Filippi. Ottimo, te lo consiglio
  16. benkei

    Mitaka Budōkan

    Mi sembra una bellissima esperienza. Un grande augurio!
  17. benkei

    Zitto E Fai!

    Credo si stiano evidenziando situazioni differenti Secondo me "Zitto e Tira" è un concetto che va bene, ma non deve essere estremizzato. Si è posta enfasi sul carattere che viene forgiato, ma poniamo questo esempio. Un ragazzo, magari giovane, pieno di buoan volontà che è anche in difficoltà a capire la tecnica forse potrebbe trarre maggior giovamento da un approccio didattico propositivo e non imitativo. Uno studente conscio della teoria del movimento e della sua applicazione avrebbe maggior comprensione di quello che viene fatto e potrebbe apprezzarne meglio le sfumature. Mostrando la tecnica senza esprimere nulla si rischia di ripetere per centinaia di volte un passaggio che potrebbe essere spiegato con successo in cinque o sei ripetizioni. Forse è per questo che i concetti di Kendo, Judo, karate sono più facili da imparare: non più semplici, ma più comprensibili rispetto al metodo di studio delle koryu
  18. benkei

    Zitto E Fai!

    si tratta di una metodologia didattica profondamente diversa dalla nostra. Personalmente non la condivido moltissimo e,se confrontata con un approccio più razionale, vicino all'operato di Kano sensei e del Budo moderno, fa emergere delle effettive e maggiori difficoltà nell'acquisizione delle conoscenze.
  19. benkei

    Kendo E Kenjutsu

    E io non posso che essere d'accordo
  20. benkei

    Kendo E Kenjutsu

    Io personalmente credo che l'errore di fondo sia pensare che per eseguire correttamente la tecnica si debba necessariamente farlo in modo fisico. Se così fosse fukuro shinai e bokken sarebbero assolutamente inutili e la pratica sarebbe fatta tramite lo shinken. L'esecuzione corretta della tecnica deriva dall'intenzione nel portarla e nella conoscenza degli effetti della sua riuscita. Tutti noi sappiamo che le tecniche delle koryu sono, per quanto efficaci, obsolete poichè nessuno sano di mente gira con una spada al fianco e sappiamo in modo altrettanto coerente che il fine del Kendo non è l'efficacia del combattimento. Voglio comunque porre l'accento sul fatto che nel kenjutsu il fine ultimo non è quello di ammazzare l'avversario in ogni tecnica, ma di sviluppare la tecnica e l'attitudine mentale al combattimento seguendo uno schema che è quanto più possibile vicino alla realtà. Se il kenjutsu è visto come imparare la spada per usarla quando si esce dal dojo, beh, credo che il difetto non sia dell'arte, ma di chi la pratica. Se serve per sviluppare la tecnica e l'attitudine mentale, credo che non abbia nulla da inviadiare ad un do. Ovviamente quello che cambia è l'animo del praticante, non la validità dell'arte. Un po' come una spada: non taglia da sè, taglia se la usi.
  21. benkei

    Kendo E Kenjutsu

    Nulla da eccepire a questo intervento. Se mi sarà possibile vi segnalerò una traduzione a breve sull'argomento. Do inoltre il mio umile parere in ordine sparso ad alcuni argomenti Formalmente non ci giungono storicamente codifiche di elementi di combattimento libero. Tutta la storia delle ryu-ha ci fa però intravedere la concretissima possibilità che tali pratiche esistessero, per i seguenti punti -necessità di provare le tecniche dei kata (non ci si poteva accontentare di provare sul campo se quello che funzionanva in palestra era ok) -introduzioni di bokken e fukuro shinai come attrezzi da pratica "inerti" o comunque meno lesivi(e chiamare inerte un bokken richiede incoscienza) -introduzione di bogu o protezioni (oni gote e bogu come per Ono ha e Shinkage ryu) Quindi sì, credo esistesse una forma di sparring libero, quanto mai necessario Il kenjutsu deve essere visto alla stregua di una materia di studio. In una scuola di bujutsu esistevano più materie. Ogni scuola dava un certo taglio (permettete l'ironia) insegnando determinati contenuti. Il kenjutsu (in senso lato) era quindi lo studio della spada, che variava per stile e contenuti da ryu a ryu Mi rifaccio all'intervento di Sandro. La cosa non era e non è oggi così lineare e spesso i confini erano molto più labili della netta distinzione fatta al giorno d'oggi, soprattutto in occidente Se mi è permesso, la vedo come una visione parziale. Il Jutsu e il Do possono perfettamente convivere al giorno d'oggi. Dipende dagli scopi e dallo spirito che anima la pratica. Un po' come per la spada: c'è chi la usa e chi la collezione e chi fa entrambe
  22. Praticato mai, ma sentito parlare spesso. Ho visto anche qualche cosa. Si tratta di tecniche molto poderose, ma di difficile comprensione per i non addetti .Bokken grossi come tronchi, traiettorie lineari, passaggi semplici. Sembra proprio uno stile che contempli lo studio di tecniche di base per un'applicaioen rapida, non disdegnando i "trucchi da strada". Uno stile adatto al Bakumatsu, in poche parole Ovviamente accetto molto volentieri l'invito!
  23. Quoto tutto e ti ringrazio moltissimo per la precisazione su Okita. Non sapevo di questo dato storico. Grazie mille!
  24. Concordo. Giappone Mandala è un po' un concentrato (postumo) che riprende in sintesi i temi di Ore Giapponesi. Forse per il neofita che si approccia consiglio di leggere prima Giappone Mandala e poi Ore giapponesi. Sono ocmunque due testi da avere per i nippofili

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy