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mauri

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Contenuti inseriti da mauri

  1. mauri

    Kenjutsu

    Non sò se anche Voi come me Vi siete resi conto di quanto sono diversi i modi di approccio di ognuno a queste discipline ma più in generale alla cultura che le circonda, a volte sembra di parlare di cose diverse tra loro, ed è ache difficile riuscire a spiegare ad altri da dove muovono i nostri pensieri, sotto molti aspetti è un bene perchè ci porta a vedere le cose con più angolazioni, più punti di vista, speriamo solo in questo marasma che le nostre scelte siano funzionali agli intendimenti che ci portiamo dentro e ci fanno crescere, perchè almeno su questo punto, dovremmo essere tutti concordi.
  2. La stessa cosa ho fatto anche io... non Ti rimane che rivolgerTi ad una Biblioteca Nazionale (Guarda se la Braidense Ti risponde tramite rete) o guardare nei siti di libri usati o rari.
  3. mauri

    Kento Togi Tachi Kamakura

    Grazie Ken per la risposta, le foto postate le ho prese nel sito: Nihontocraft. com all'interno del glossario, è molto completo e interessante. Grazie diu nuovo
  4. mauri

    Kento Togi Tachi Kamakura

    Ciao Ken stò cercando di capire, l'jigane di questo lavoro è più vicino a questo o a questo oè un'alrta cosa ancora?
  5. mauri

    Foto Esperimento

    Ciao Piero, ho visto le foto che hai postato, mi sembra di capire che hai smontato tutto quello che avevi fatto prima? forse la cosa migliore sarebbe stata:impostare un basamento che isolasse da terra, potevi usare un,isolante tipo leca poi fare la gabbia in mattoni cementandoli all'esterno, inserire all'interno il tubo di acciaio, tra il tubo e i mattoni riempire il tutto con sabbia o leca per isolare, non credo che il cemento che hai messo all'interno del tubo possa reggere al calore essendo cosi fine tieni conto che il tubo dilata in modo diverso dal cemento, è per questo che la soluzione che ti ho prospettata mi sembra più funzionale- Ti saluto mauri Ti posto spaccato di cosa intendo:
  6. mauri

    Maestro Yamaoka Tesshu

    Complimenti Itten bel lavoro per la comunità di questo forum.
  7. Grazie per la Tua disponiblità, e la Tua volontà di condividere, non è da tutti. Non sò che fai nella Vita, ma è certamente un dono per essere un buon insegnante.
  8. mauri

    ...presentazioni..

    Benvenuto Damiano anche da parte mia mauri
  9. la seconda foto l'avevo già trovata su pubblicazioni e in rete, addiritura scatti diversi forse dello stesso rullino, ma è la prima che mi ha colpito, ho avuto l'impressione che in questo semplice gesto, volessero rendere omaggio, in questo inchino, a tutti coloro che li avevano preceduti in questa triste cerimonia,è una poesia silenzosa. Foto prese:www.to-ken.com/articles/Articles.htm articolo:Surrender Swords and Ceremonies
  10. Grazie Kentozazen per la risposta più che esauriente, Vi posto due immagini che un pò mi hanno fatto riflettere La Consegna La Distruzione
  11. Sono partecipe dal Tuo entusiasmo per le cose meravigliose che hai potuto ammirare, certamente cìò che dici del Signor Tsuruta Kazushige è vero, tieni conto che una Persona così è in grado,quasi sicuramente di vedere "linee pulite" non solo nelle lame che espone, forse è per questo che hai ricevuto un accoglienza cosi.
  12. Si hai ragione io ho capito male, ma ora fatti un giretto su questi siti, poi dimmi cosa ne pensi, della qualità non eccelsa: ttp://www.k3.dion.ne.jp/~j-gunto/gunto_149.htm di questo sito guarda le tabelle comparative e di questo personaggio guarda il percorso formativo This Gendaito is made by Hisakatsu. His original name was Takeshima Masao, born in 28, Feb., 1909. He learned swordmaking from Horii Toshihide in Zuisen Tantosho at 1926 and founded his own forging center at Yamaguchi Prefecture in 1934. He was the winner of the Shinsaku Nihonto Daikyoshinkai Yushusho and the 1st Nihonto Denrankai Tokusen and Honory President Award in 1935. In the next year of 1936, he won the Ministry Award at the 2nd competition. In 1938, he went to Manchu Railway Ltd. and directed the production of Koa Isshin blades. He is listed in the book, Gendai Toko Meikan, pp. 149
  13. Ho considerato la lama nuda, ma già in altre discussioni su questo forum, compresa una svoltasi nella giornata di ieri ho notato che ci sono delle visioni contrastanti sulle lame prodotte nel periodo bellico tipo le Koa Isshin, ricordo che queste divergenze di vedute ci sono state anche in altre discussioni, pensavo sarebbe stato bene arrivare a un chiarimento di fatto, tutto quì.
  14. Allora siccome c'è una stella d'arsenale ed un numero progressivo vuol solo dire che in alcune koshari militari sono state montate delle nihonto, realizzate per questo durante l'ultimo conflitto mondiale. questo vale anche per le Koa Isshin Mantetsu Kin Saku fatte doppo la guerra in Manciuria. Non è poco....
  15. Stella d'arsenale in tutte e due e un numero di mattricola (1714) sotto la mei in quella del sito americano
  16. In alcune discussioni del forum ho notato che ci sono interpretazioni diverse su come sono da considerare alcune lame forgiate in ambito militare nel periodo del secondo conflitto mondiale, oggi mi sono imbattuto in questa lama che Vi posto, il sito mi sembra attendibile: www.nihonto.com A NICE GENDAI BY MASAKUNI Masakuni was a highly rated Tokyo smith who trained under the Horii Taneaki group. This group included not only Masakuni, but Horii Toshihide and Kurihara Akihide. He later was given the star stamp recognition together with the title Rikugen Jumei Tosho or Army Certified Smith. This sword was polished by Nakamura Yutaka who trained for over ten yearsunder the lIving National Treasure polisher, Ono Kokei. This is a strong sword with a hamon that contains a mixture of gunome and hako midare with nice ashi and other activities. The hada is a flowing itame. The boshi is slightly enlarged adding to the overall feeling of strength. The cutting edge of this sword is 26.5 inches or 67.3 cm. It comes in a new shirasaya with its original copper habaki. It is signed simply Masakuni and it is dated December, 1942. If you are looking for a very nice gendai, here is your chance. PRICE: $5,900.00 lama e simile a questa SW 0160 - Katana Showa - Zuiho - Price Euro 3.776,00 del sito Italiano: www.nipponto.com visto che anche tra gli esperti del forum ci sono diversità di vedute, non voglio arrivare a sapere chi ha ragione, che come abbiamo visto è in questo campo parecchio sogettiva, ma......
  17. Penso che un testo del 57 se non ripubblicato sia di difficile reperibilità e consultazione non so cosa cerchi ma se hai bisogno proprio di questo testo Ti consiglio di andare alla Biblioteca Nazionale Braidense, è quasi certo che loro ce l'hanno. mauri
  18. mauri

    Nihonto Tv

    Guarda un pò questo personaggio.....
  19. mauri

    Kenjutsu

    Sono modi di vedere diversi, non voglio dirti che uno è migliore dell'altro, io definisco avicinarsi a questo disciplina Tu parli di sport, è vero quello che dici che la Katana è uno stile di vita, è questo che voleva essere il significato della distribuzione di quest'arma agli Ufficiali e Sottufficiali Giapponesi durante l'ultimo conflitto mondiale, Tu te la puoi comprare come una qualsiasi arma, anzi non serve nemmeno il porto d'armi per questa, quello che voglio dire che uno stile di vita non può essere ridotto a sport forse è qualcosa di più profondo e complesso. Dici che fai gare di tiro, dimmi la differensa di una Pardini usata da Te o da Di Donna, a volte non basta cambiare arma, e non è nemmeno detto che è solo la Katana che noblilita il possessore, a molti è piaciuto il film L'ultimo Samurai ed in parte aiuta in quello che forse non sono riuscito a spiegare con questo scritto, ma nell'ultimo conflitto durante la campagna di Russia un reparto del Savoia Cavalleria a fatto piu o meno la stessa cosa che abbiamo visto nel film, hanno attaccato i carri armati Russi A cavallo a sciabole sguainate in una carica devastante, furse davano un significato diverso di all'avere una sciabola. Io so che se entrassi in possesso di una di queste dozzinali sciabole d'ordinanza che hanno partecipato a questa carica non la cambierei per niente al mondo nemmeno per una Katana bella ma forse senza Storia. E questo non per possesso o vanagloria, solo profondo rispetto.
  20. mauri

    Kenjutsu

    Non sò cosa intendi con "la miglior arma" io non penso che la Katana sia la miglior arma, penso però che se trovi una buona scuola è uno dei modi per conoscere se stessi se poi diventa migliore è solo per quanto impegno un adepto ci mette di se, alla stessa maniera del tiro con l'arco o di un'altra disciplina, perche di questo si tratta, vederla come arma a mio parere è molto riduttivo, ed anche forviante nei confronti di qualsiasi scuola a cui ti puoi avvicinare, anzi mi sento di dirti che se entri un una scuola che considera in questa maniera la katana Ti conviene cambiare scuola. Nel forum certamente troverai chi Ti può aiutare, pensa però veramente cosa vuoi da questo insegnamento e troverai la scuola adatta alle tue esigenze. Anche imparare la scrittura con pennello e inchiostro fà parte dello stesso percorso, c'è bisogno di una concentrazione e di un'equilibrio che si raggiunge con tanto sacrificio, non è raro che maestri di spada lo fossero anche di scrittura, e poi il più grande di tutti ha effettuato i suoi combattimenti non con una Katana ma con un bastone, questo non gli ha impedito di risultare il più preparato. Spero Tu trovi ciò che stai cercando.
  21. Posto questa immagine anche questo nakago è simile
  22. A questo punto si torna in parte al mio discorso, che alcune modifiche sulle lame non sono state realizzate per esigenze del singolo, ma a tutti gli effetti sono da considerare "interventi d'arsenale" come in gergo si definiscono interventi che tengono conto della media. Mi riferisco sempre a lame che erano parte di un'armeria di un gruppo o Famiglia e poi venivano distribuite secondo necessità del momento.
  23. mauri

    Foto Esperimento

    Non penso Piero possa pensare di produrre del tamahagane, perchè con quell'atrezzatura non ne vedo i presupposti, nelle condizioni in cui è costruita ci sono troppe dispersioni di calore, in parte dovute anche al fatto di essere realizzata all'aperto, per cui umidità intorno e umidità al suolo, mi sembra che i forni di qualsiasi tipo siano in luoghi chiusi anche per ovviare a questi inconvenienti che nella lavorazione in questione sono tuttaltro che secondari, penso che appunto l'unica cosa riproducibile sia l'acciaio Wootz, una cosa migliorabile per la coibentazione è utilizzare al meglio le lamiere rosse che si vedono in foto, creando una gabbia imbullonata tutta attorno al forno e distanziata dallo stesso di una decina di centimetri, poi riempire questo spazio con semplice sabbia, questo aiuta la coibentazione ma rimane sempre l'incognita del fondo e sporatutto del sopra.
  24. mauri

    Foto Esperimento

    C'è sicuramente in queste sabbie una percentuale alta di minerale ferroso, la prendevano lì molto probabilmente perchè era più redditizio che scavare in miniera, si potevano usare delle manovalanze a basso costo e che non necessariamente avessero cognizioni su cosa estrarre, penso all'utilizzo dei contadini nei periodi morti di semina. Tieni conto che prima di diventare una fonte di guadagno per il posto d'estrazione queste fornaci erano realizzate dai singoli forgiatori, ed in questo stà in parte la differenza del metallo, senza contare l'aspetto religioso, del prendere dalla Natura anzichè strappare alla Natura, le lame stesse si dicevano forgiate in alcuni periodi dell'anno anzi che altri perchè più propizzi. Certo che una lavorazione industriale non può tener conto di questo, infatti penso non si comportino così con la produzione di macchine o telefonini. Penso che il primo utilizzo di questo sistema in maniera quasi industriale ci sia stato pe la produzione delle lame militari, ma anche in questo caso hanno prodotto anche lame con il processo di estrazione di sabbia ferrosa( penso alle Koa Isshin dopo la guerra con la Manciuria) ma anche in questo caso sono convinto che ha giocato moltro il fatto che tutti gli uomini validi erano sparsi nei vari fronti di guerra e sono stati utilizzati per lo scopo vecchi, donne, e banbini che con questo davano il loro contributo alla loro Nazione in questo stato di neccessità senza contare l'utilizzo coatto delle popolazioni conquistate. Noi nella zona dell'Argentario golfo di Baratti in Toscana abbiamo miniere che sono in uso del tempo degli Etruschi, ma è anche vero che il prodotto veniva utilizzato per scambi in tutto il bacino del Mediterraneo. Comunque parecchie spade giapponesi sono state forgiate anche con quello che veniva definito acciaio dei barbari, portato da Olandesi Norvegesi ecc.. Penso che dopo i vari passaggi di lavorazione siano veramente poche le persone che senza approfondite analisi tecniche riescano a vederne le differenze. Sarebbe interessante fare il paragone con due lame di uno stesso forgiatore sapendole realizzate in mamiere sicura con i due tipi di acciaio
  25. mauri

    Mi Presento

    Un saluto a Te da parte mia mauri

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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