Vai al contenuto

mauri

Membri
  • Numero di messaggi

    4255
  • Registrato dal

  • Ultima visita

  • Giorni ottenuti

    9

Contenuti inseriti da mauri

  1. mauri

    Buongiorno a tutti

    Benvenuto Nicolò su questo forum. mauri
  2. Supposizioni, solo supposizioni, poi forse una certa manualità sui metalli non data certamente dalla conoscenza della materia in specifico ma dall'utilizzo delle procedure per ottenere certi risultati. Parliamo dello Hi, e naturalmente analizziamo ciò che si vede (si intuisce). Quante sono le scuole che realizzano hi di forma uguale ma di profondità differente nelle lame? Come fanno ad ottenere questo con i mezzi a loro disposizione nel periodo(mezzi che ancora oggi sono gli stessi). Per quale motivo questa lama presenta uno hi così differenziato dal kissaki al mune maki? E' stato realizzato così o ha subito modifiche da usura? Naturalmente sempre da ciò che si vede (intuisce). Buon Natale....
  3. L'avete guardata bene? La parte più ampia è dove la freccia rossa, e già dove la gialla perde la maggior parte dello spessore. Si può certamente dire che la sua massima usura è nella zona di taglio ed a questo punto sarebbe bene capire come e con che frequenza una lama del genere veniva rimessa in condizioni ottimali d'uso. Come dice anche Gian adeguiamo i nostri ragionamenti a quelle che erano le esigenze del tempo, forse in quel modo ci avviciniamo alla verità.
  4. Se dovessimo ragionare solo da ciò che si vede potrebbe andar bene così. Ma? Il nakago in rapporto al resto forse lo si potrebbe definire "possente", ma questo termine è tale perché in rapporto alla lama ed ad altri nakago anche di altre epoche, questo, pur essendo anche in parte corroso è sovradimensionato. Questo fatto è una caratteristica o risulta così per l'affievolirsi del resto?
  5. Una vecchietta in vendita in Europa: http://www.nihonto-collectors.de/japanische-schwerter-nihonto/katana-tachi/katana-mumei-chiyozuru-千代鶴-mit-koshirae-shirasaya-und-nbthk-tokubetsu-kicho-token-papieren
  6. mauri

    Auguri di buone feste

    Buone feste a tutti per un miglior 2015
  7. Gian siamo veramente sicuri che quello che vediamo di queste lame sia quello che erano in origine. Hai detto giustamente che in quel periodo venivano ampiamente usate e forse abusate, quante volte saranno state ri affilate, non parlo di politura, ma di semplice affilatura, a questo punto mantengono la loro larghezza ma non la loro profondità.
  8. vi posto un ragionamento che pur non avendo a che fare con le lame utilizza un sistema per ammortizzare che è quello adoperato dai forgiatori Giapponesi per la costruzione delle stesse. Nella lavorazione del marmo gli attrezzi di lavoro un tempo erano il martello (mazzuolo) e le subbie(scalpelli)questi attrezzi erano realizzati tutti n ferro dolce con manici di legno per assorbire il colpo e non rovinare il marmo con l'eccessiva vibrazione che si ha nell'acciaio. I mazzuoli con l'usura si foravano ed all'interno del foro formato veniva ribattuto un pezzo di ferro a caldo che appianava il buco formatosi. Le subbie venivano temprate solo in punta (tempra differenziata) perché anche loro in qualche modo dovevano ammortizzare una lavorazione che per gli addetti del settore (scapezzatori) durava dalle otto alle dieci ore il giorno per sei giorni la settimana. Ora gli attrezzi sono realizzati in modo industriale, i martelli sono in acciaio, le subbie vengono temprate a macchina, gli operai non le utilizzano più per tutto quel tempo, ma coloro che le adoperano devono usare i guanti e delle guaine per attutirne le vibrazioni, ed anche così le infiammazioni ai polsi delle mani sono più comuni che quando si usavano i vecchi metodi di forgiatura. Può essere che anche nelle lame si sia usato lo stesso criterio, quando queste erano usate e non solo portate? Per cui una tempra molto ampia specialmente nelle zone di massimo utilizzo fino ad arrivare al nakago che non è temperato.
  9. Addirittura se guardate bene lo hi sul nakago sembra che non abbia una linea regolare, in tutti i casi non è rifinito come quello sulla lama oltre ad aver una curvatura improponibile.
  10. mauri

    forgiatura ??

    Questo sistema è quello usato dai Vichinghi per le loro lame. Vedi: http://www.vip.it/il-mistero-della-spada-vichinga-ulfberht-con-un-metallo-cosi-puro-da-mettere-in-crisi-gli-archeologi-2/ http://zweilawyer.com/2010/03/21/la-spada-vichinga-viii-xi-secolo/
  11. Allora è dovuto ad una piegatura.... purtroppo.
  12. Intanto mettiamo un po' di carne al fuoco: qualche lama con tale firma. http://www.e-sword.jp/sale/2013/1310_2036syousai.htm http://www.ricecracker.com/inventory/583_katana_mh/583_katana_sukesada.htm http://www.ricecracker.com/inventory/c40_wak_sukesada/c40_wak_sukesada.html Su questo forum: http://www.nihontomessageboard.com/nmb/viewtopic.php?f=1&t=5052 si parla di questa lama: http://www.nihonto.de/ForSale/Sukesada/Sukesada.html http://www.ebay.com/itm/WAKIZASHI-YOKOYAMA-SUKESADA-Blade-Length-57-5cm-22-6inch-Real-Edo-/321621180391?pt=Asian_Antiques&hash=item4ae21dbfe7 Anche sul nostro fi è affrontato l'argomento: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=6083 http://www.e-sword.jp/sale/2013/1310_2036syousai.htm http://www.tokka.biz/sword/kozuke.html E per finire anche un bel falso: http://www.cgmauctions.com/detail.asp?id=4050&n=Japanese-Samurai-Sword-from-1600s
  13. Una domanda: Queste due parti che ti evidenzio, sono più basse del piano?
  14. Effettivamente il foro dall'altra parte ci sta tutto, ma con le foto ultime l'altra problematica è molto probabile si avvicini a quello che ho accennato sopra, il metallo si è proprio aperto e poi è stato ribattuto e spianato, in una lama e con un forgiatore di quel tipo non è possibile un errore così enorme, lì c'è stato una forte torsione del metallo. Poi certamente un conto è vederla dal vivo in conto è supporre da foto.
  15. mauri

    forgiatura ??

    Allora non ci capiamo.... Che il tuo coltello sia realizzato in damasco è un dato di fatto, che quel tipo di damasco non possa venir fuori da una fune d'acciaio è altrettanto evidente. Solo questo. Questo è il sito di un iscritto al forum che produce coltelli: http://www.movilli-blade.com/index.html
  16. In questa lama non mi sembra che sia stato rifatto anche e solo il nakago, ma dentro questo lo stesso Hi che a quanto sembra gira attorno al foro ed ha una angolazione sbagliata. Non segue una linea come quello sulla lama(vedi freccia rossa) ed è stato fatto per coprire quelle aperture evidenziate nelle frecce nere. Nelle foto poi vi è un particolare che sembra far pensare ad una rottura da piegatura, in caso contrario non capisco di cosa si tratta.
  17. mauri

    forgiatura ??

    Le due immagini che hai postato sono una fune d'acciaio ed un coltello che non è stato realizzato con questa. Più o meno su una fune il risultato della pelle è questo: Preso da: http://armasblancas.mforos.com/936813/6792365-cable-damasco/
  18. Molte volte l’approccio estetico sulle lame diviene limitativo e forviante. I kantei di questo si interessano e questi parametri prendono in considerazione, è ovvio che se questi parametri divengono scuola di pensiero la traccia che creano diventa legge a tutti gli effetti. Il fatto di continuare a lavorare con dei disegni di lame per continuare a mantenere un percorso “tradizionale” con quello che è oggi questa attività, non migliora certamente lo studio in questo settore, ma cerca di accreditarsi una continuità che forse non è mai esistita. Se un disegno è interpretazione, alla stessa maniera, il mettere in evidenza alcune peculiarità di una lama diviene parte di un racconto che quasi mai rispecchia la totalità di ciò che si vede ma è solo forse ciò che si è compreso, dell’analisi della stessa. Qualcuno di noi si è mai posto il problema del perché un nakago praticamente non subisce un processo di tempra? O l’abbiamo dato per scontato perché è sempre stato fatto così. Sappiamo per caso se quando una lama veniva accorciata se il nakago subiva una sorta di rinvenimento? Siamo sicuri che ciò non avvenisse? Certo queste sono domande che in un kantei difficilmente vengono affrontate ma snche solo aver certezza di queste poche cose forse modificherebbe molte certezze.
  19. Assolutamente no. Come già detto in altri post le lame più vissute inevitabilmente hanno perduto gran parte della loro struttura originale, gli stessi Giapponesi quando hanno deciso di "copiare le caratteristiche" di alcune lame di altri periodi si sono dovuti porre questo problema. Penso che addirittura alcuni nakago risagomati abbiano anche subito una loro modifica di angolazione per renderli più vicini alle "mode del Momento". A ben vedere in molti casi dove sussistono più Mekugi ana si possono notare che se ne trovano alcuni che non risultano proprio al centro del nakago stesso e questo può solo avvalorare questa tesi. Le lame molto lunghe che sono state accorciate notevolmente per le funzioni e le limitazioni di legge del tempo non si sottraggono a questo loro rimodernamento e questo ne fa delle cose totalmente diverse dagli originali. Il modo di polire come già detto è molto cambiato, questo nei periodi che la lama era in uso aveva scopi diversi da quelli di ora, al kissaki la lama doveva dare il massimo, e proprio qui subiva il massimo sforzo nell'utilizzo, si può pensare che una politura del tempo incidesse proprio il quel punto più che al centro o addirittura all'ha machi dove sembra che in alcune scuole non ci fosse alla nascita della lame nemmeno il filo.
  20. mauri

    UBUHA = bordo vergine

    Trovato: Preso da:http://www.legacyswords.com/fs_ant_daito41.htm
  21. mauri

    Sulla Maestria

    Questo piccolo volume esprime concetti che molto hanno a che vedere con la Tradizione, l'autore espone considerazioni personali che accompagnano il lettore nel comprenderne alcune sottigliezze e differenze. Non parla di lame ma è sicuramente un libro di studio per addentrarsi nel modo Orientale di intendere alcuni punti fermi che di questa sono parte integrante. Preso dal sito dell'editore: http://www.adelphi.it/libro/9788845928895 Risvolto Una mattina, leggendo il giornale, Tanizaki è colpito dalla foto di un attore seduto su una veranda nei panni di un samurai. Osservandolo meglio, scopre che con imper­cettibili accorgimenti e controllando la respirazione è riuscito a produrre una forma circolare, che parte dal col­lo e dalle spalle e prosegue lungo le maniche: «Sem­brava che se ne stesse seduto lì per caso, e invece ob­bediva alle regole del kabuki, sicché persino le pieghe del suo kimono si distinguevano le une dalle altre in maniera del tutto naturale». Solo la maestria una peri­zia tecnica che si acquisisce grazie a un lungo, arduo tirocinio può condurre a esiti di così sublime ele­ganza. Arte come sacrificio e dedizione, dunque, come opera «ben fatta», per il puro piacere della perfezione: non certo per adulare i potenti o le masse, o per fare sfoggio di bravura e dottrina, o acquisire denaro. In un gioco di contrasti e dissolvenze fra mondo passato e moderno, orientale e occidentale, Tanizaki ci offre un'inedita visione di pittura, letteratura, teatro e ci­ne­ma e in un dialogo intessuto di rimandi e cor­rispon­denze fra continenti, epoche e stili evoca un'arte uni­versale, capace di coinvolgere l'anima e il corpo e non solo l'intel­letto, aperta a una tradizione artigiana cui soltanto i novatori sciocchi guardano con sufficienza. Nel contempo, ci svela la sua poetica: l'ammirato tributo ai valori dell'u­mil­tà e della perseveranza con cui gli orientali percorrono la via dell'arte affinando tecnica e talento, la commossa evocazione dell'antica poesia giap­ponese, l'entusiasmo per la forza espressiva del ci­nema tedesco e l'analisi del genio smart di Chaplin, la passione per Goethe e Schnitzler e le riserve su Balzac.
  22. mauri

    Famosi Samurai

    Ne sta venendo fuori un buon articolo, non dimentichiamoci di citare le fonti. Possono essere d'interesse per altri e fonte di studio.
  23. Allora ditelo che state remando contro.... la volevo comperare io per questo Natale.
  24. mauri

    Ultima arrivata nel forum

    Ciao Consuelo, benvenuta sul forum anche da parte mia. mauri

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy