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Contenuti inseriti da mauri
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Quello che mi dici Kentozazen mi fà davvero riflettere, e sono daccordo con Te quando parli del restauro o della politura, sei riuscito a vedere più cose tu in questa foto che io avendo a disposizione l'originale, anche se concio nella maniera in cui l'ho preso, questo la dice lunga su quanto devo imparare e forse l'apellativo di Jhonny fà al caso mio, la foto che posti è stupenda sia come risultato del lavoro che come foto in sè, anche nella mia si vede la grana ma è quella dei 400 asa in cui era impostata la digitale l'unica cosa che infastidisce un pò è quella luce sparata al centro che riesce ad alterare la bella linea dei piani , per quanto riguarda l'unicorno pensavo di aver detto una spiritosagine riferendomi ad un amimale mitologico che si dice avesse il corno sulla fronte d'oro,ma ho sbagliato anche in questo,in parte però sono stato onesto, e stato realizzato con un pezzo di bronzo dal pieno,comunque ringrazio tutti peravermi suppurtato con le mie domande e avermi sopportato per le mie cavolate, per quanto mi riguarda io mi ritengo soddisfatto delle risposte e dei consigli che mi avete dato, rimarro in ascolto su questo forum per apprendere il più possibile, facendo fin d'ora il voto di silenzio che si addice alle persone stolte. Un cordiale regalo per tutti quelli che hanno partecipato a questa discussione
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Mi spiace Kentozazen ma non ho foto migliori di questa e non ho più il Wachi all'epoca non trovando del corno di bufalo ho usato un pezzo di corno di unicorno che notoriamente è dorato, ma non a pennello, se lo dovessi rifare penso che userei un pezzo di bronzo lavorato dal pieno. foto tolta dall'autore del messaggio Ti posto la foto, la lama era molto rovinata alcuni difetti sono rimasti perche per toglierli si doveva assotigliarla troppo ed era già sottile, la cosa interessante che ho trovato, all'interno della laccatura del fodero lungo la giuntura, avevano inserito una fasciatura di carta di riso per rinforzo,gli spessori interni del fodero dove incollarlo erano minimi, un lavoro di alto livello purtroppo era abbastanza compromesso, ho cercato di mantenere la sua laccatura originale dove possibile nelle giunture ed in alcune ammaccature ho proceduto per riempimento sempre con lacca e non ti dico quanti strati ci sono voluti per portarla così come è ora. Le altre foto le ho tolte.
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Hai ragione,forse non sono in grado di farlo... però si può sempre provare l'ultima volta che ho fatto qualcosa mi è andata bene. (Immagini cancellate da utente)
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Passate queste Feste ordinerò da Dick o Zecondobushido ciò di cui ho bisogno per ora mi dedicherò a pulire l'asta dalle varie porcherie che ci sono attaccate. C'era la parte terminale in lacca rossa qualcuno l'ha ridipinta in nero, ora è solo un problema di bisturi, poi manca anche il suo fodero in legno. Guardiamo cosa si può fare.
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Delle due immagini postate per ultimo quella più in basso è lato ura. se non và bene posso provare a rifotografarla. Passato due volte la mia macchina mi aveva azzerato tutto dandomelo come errore
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Delle due immagini che ho postato per ultime quella in basso è lato ura. se non và bene posso provare a rifotografare.....
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Ho usato in maniera molto leggera una pietra di" Coticula Belga" è una pietra molto morbida, tipo Nakato Aoto
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Grazie per i consigli "Il mio Maestro sà di non sapere, Lui è il mio Maestro"
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Sono nuovo di questo forum e non sò dare una risposta a questi ultimi due messaggi sono troppo criptici. proverò anch'io a giocare a caso con uno di questi
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benvenuto a Te
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Con piccolo pezzo di pietra 8000
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Si sono tutte temprate, quello che intendevo è che in punta l'hamon è più esteso come si vede anche dalle foto allegate, rimango dell'idea che un yari così piccola non abbia alcuna utilità di taglio non certamente come una naghinata, il codolo stesso non è fatto per reggere pressioni laterali la stessa cosa dicasi per l'asta, dove l'incastro del codolo il legno all'estremità ha uno spessore che è meno di tre millimetri. Fata leggera politura viene fuori l'hamon posto foto risultato.
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Effettivamente la punta dovrebbe mostrare una tempra più estesa non penso che potesse essere usata di taglio ma forse per bucare corazze leggere, la sua lunghezza è 13 centimetri, Vi posso pero dire che sulla sua asta è molto bilanciata.
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Grazie... delle altre foto cosa mi dici, si leggono meglio?
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Ho una foto che Ti può interessare
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Benvenuto a Te
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Riposto foto anche dell'altro lato, per ora la parte più interessante è la mei, è scritta molto bene,forse da come è scritta si può arrivare ad una datazione approssimativa a quel punto forse si può capire se si tratta di Sukahara o Sugawara a meno che non siano tutti e due dello stesso periodo.
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Grazie per l'aiuto, non sei cecato a parte le scritte il resto si legge male, vi riposto altre foto differenti Grazie di nuovo mauri
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Chi mi può aiutare con questa, io l'ho tradotta: Kozuke no kami Sukahara Kanemune ma la cosa non mi convince, tutto il resto è nebbia grazie per l'aiuto
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Ti posto una serie di titoli che forse Ti possono interessare Ueda Akinari Racconti di pioggia e di luna Marsilio Ueda Akinari Racconti di pioggia di primavera Marsilio Takuan Soho Lo zen e l'arte della spada Mondadori Ivan Morris La nobiltà della sconfitta Guanda Yukio Mishima La via del Samurai Bompiani Giuseppe Tucci Sul Giappone il Busido e altri scritti Pierre Pascal In morte di un samurai spero ti siano utili per la tua ricerca un augurio di buone feste mauri
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forse sono fatti a cera persa o con l'osso di seppia, penso però sia più probabile la prima soluzione
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Buon Natale a tutti!!
mauri ha risposto a Simone Di Franco alla discussione in Eventi e Manifestazioni
Auguri a tutti per queste Festività -
Tutto ciò che è stato detto fin ora è inconfutabile, ma è pur vero che una nihonto non deve la sua bellezza, se così si può definire solo all'acciaio che la compone, l'essenza e l'armonia sono nella spiritualità di chi la costruisce e d i chi la usa, e questo fa parte della cultura orientale, la venerazione che portano i giapponesi per alcune lame non è solo un fatto estetico ma un vero e proprio culto religioso,e se ci poniamo il problema del perchè noi non siamo riusciti a mantenere le nostre spade come hanno fatto loro è che noi le consideravamo solo armi legate al loro possessore e nel caso di uomini importanti quasi mai rimanevano in eredità alla Famiglia, ma accompagnavano il posessore nella tomba, noi avevamo altri simboli, che accompagnavano gli eserciti in battaglia, ed alcuni pur essendo più fragili di una nihonto sono arrivati fino a noi, basta pensare alle icone russe, che hanno superato anche l'ultima rivoluzione, io stesso sono proprietario di una nihonto del 1560 circa e ne sono felice, anche perchè se fossi vissuto in giappone in altra epoca forse non l'avrei potuta nemmeno guardare non appartenendo alla casta samurai. Apprezzo in antonellopinna la ricerca di queste radici e della appartenenza alla Famiglia c'è molto anche dello spirito Orientale.
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Se antonellopinna è ancora con noi, avrei da proporgli questo sioto dove potrà trovare una parte dedicata ai coltelli (artigianali) e una alle nihonto di varie epoche. Japanese Swords & Asian Arts
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Grazie YamaArashi per il Tuo intervento, e la tua risposta ma penso che ci siamo giocati antonellopinna, spero di no perchè come Tu dici forse nel forum può trovare quello che cerca, e forse si può avvicinare al resto.
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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.
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