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GianC.B.

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  1. interessante. se l'esame non è invasivo sarebbe interessante studiare anche lame più antiche ed appartenenti a periodi in cui la produzione ha raggiunto picchi di eccellenza(Kamakura e Nambokucho).
  2. Mauri, sono perfettamente d'accordo con quello che dici riguardo al tamahagane. non è il primo ad affermare che le lame koto fossero spesso realizzate con ferro di varie origini.
  3. di storie ne esistono molte, di leggende ancora di più! :-P a parte gli scherzi, di lame storiche, con un nome e tanti ricordi ne esistono parecchie. ps. molto bello il wakizashi di Masayoshi di cui Daniel ha postato una foto. la stessa lama è pubblicata sul libro "Nipponto" di S.Magotti.
  4. GianC.B.

    Tanba no Kami

    Tanba no Kami Yoshimichi, I generazione. posso chiederti se è "solo" una foto presa da internet perchè ti piace o se l'hai acquistata? per altro l'origine della foto è inconfondibile, è abitudine di quella galleria di scontornare le foto in questa maniera barbara :-P qualora non l'avessi comprata, e la tua fosse solo curiosità/l'inizio di una discussione, esprimerò il mio parere personale.
  5. Mauri, non so se ho interpretato correttamente il tuo pensiero, ma cosa trovi di scandaloso in certe affermazioni?
  6. GianC.B.

    menuki particolari

    tenete anche presente che "montatura da katana" vuol dire tutto e niente: i mercanti facevano fare saya sovradimensionate anche se il nagasa della lama all'interno era sotto i due shaku.
  7. sì è lei... non so perchè non si apra la pagina... boh!
  8. http://nihonto.ca/rai-kunimitsu-2/index.html ;-)
  9. Mauri per me hai ragione, in effetti... non c'azzecca nulla. basta guardare la foto della mei della lama in oggetto per capire che non può essere così antica: le ko-Bizen, le Ko-Osafune, le Ichimonji, ecc hanno mei molto nette, incise con un tratto relativamente largo e profondo, ben delineato. l'incisione leggera, "filiforme" è tipica invece delle Sue- Osafune, quindi 1500. inoltre la forma del nakago è abbastanza indicativa, come il fatto che appaia meno curato rispetto a quello delle lame antiche. vi sentite di scartare l'ipotesi kazu uchi mono?
  10. beh, oggettivamente non è solo il sugata a "non tornare". i tre Kanehira postati sono rispettivamente del 987, 1184 e 1225 e sono tra i più famosi forgiatori di Bizen. la lama postata secondo me è databile verso la fine del periodo Muromachi, quindi ben dopo, oltre che in un periodo particolare per la spada giapponese. a voi trarre delle conclusioni...
  11. per me siamo ben dopo l'oei... ho chiesto altre foto perchè non riesco a farmi un'idea precisa della forma di questa lama... potrebbe somigliare a questa?
  12. molte lame Bizen del medio/tardo muromachi hanno la firma incisa in maniera veramente "delicata", con caratteri quasi "filiformi", tanto poco incisi che basta la normale ossidazione del nakago per renderli difficilmente leggibili. la forma della lama mi fa pensare molto. è possibile avere foto del tessuto/hamon sotto la luce solare, con varie inclinazioni grazie G.
  13. GianC.B.

    UBUHA = bordo vergine

    la punta si assottiglia perchè il monouchi è la parte più sottoposta a stress e quindi quella su cui le politure incidevano maggiormente. in quest'ottica cadono anche certi "dogmi" sulla forma delle lame durante i periodi Heian, Kamakura, ecc. l'ubuha, per quanto ne so, è possibile ma non necessario, vale a dire che non tutte le shinsakuto lo hanno(o le lame antiche l'hanno avuto).
  14. non ti approfitti affatto, è che non so se i moderatori siano tanto felici :-D. comunque quest'ultima mi sembra una lama abbastanza "scontata" per lo meno per quanto riguarda il mio gusto. e non mi sembra nemmeno che la qualità spicchi...
  15. il budget limitato è un fattore importante ma, secondo me, non limitante. onestamente preferisco una bella shinshinto ad una brutta koto(non che questa lo sia, ma è per farmi capire). tu a che lama saresti interessato? hai un periodo storico, una scuola, uno stile di riferimento? G.
  16. è il nakago di una lama accorciata. questa lama era originariamente molto più lunga, è stata poi accorciata, logicamente tagliando un pezzo di nakago e risagomando la parte terminale della lama.
  17. per quello che posso vedere da quelle foto non sembra avere difetti gravi. è una lama che però ha subito molte politure, come puoi vedere dall'hamon ridotto al lumicino e dal tessuto. mi sembra ci siano anche diversi sfondamenti. la lama è stata anche accorciata(come puoi notare dai ben 3 fori presenti) e personalmente la forma data al nakago non mi piace, ma sono gusti. la qualità del lavoro eseguito però non mi sembra eccezionale, secondo me un bel nakago suriage si presenta diversamente. a te piace?
  18. è una lama attribuita a Masahiro della scuola Mihara. datata alla fine del periodo Nambokucho(quindi ultimi decenni del XIV secolo), tutto questo è scritto sulla pagina del sito, cosa vorresti sapere di più/cosa non ti è chiaro? G.
  19. GianC.B.

    katate-uchi koto

    assolutamente sì, sarei molto lieto di conoscerti e di fare 4 chiacchiere! G.
  20. GianC.B.

    katate-uchi koto

    G.Luca, questa lama la trovo così interessante che continuo a pensarci... mi viene da pensare anche alla scuola Kanabo... quello che non torna con Shitahara è il boshi di chiara ispirazione Yamato, che sarebbe però perfetto per la scuola Yamato Kanabo. G.
  21. GianC.B.

    katate-uchi koto

    mi sembra una lama molto diversa per qualità e cura costruttiva però. confronta i due nakago... spero Paolo si rimetta al più presto! G.
  22. GianC.B.

    katate-uchi koto

    Terushige o no ho riportato quel pezzo perchè fa riferimento alla produzione di un certo periodo storico(le Shitahara cambiano abbastanza nello shinto). infatti la Terushige kambun(e non fine muromachi come penso sia quella di Andrea) è abbastanza diversa... molto meno "potente". scusatemi è un po' che manco dal forum, come sta Paolo? qualcuno può fargli giungere i miei auguri di pronta guarigione? ricordo di averlo letto tempo fa e che fosse ritornato...
  23. GianC.B.

    katate-uchi koto

    The Bushu Shitahara smiths were a prosperous school at the end of the Muromachi era through Shinto times, and Terushige was one of representive smiths of the school. There were 5 generations from around Eiroku to te Kanei era (some sources listed 12 generations until the Bakumatsu period). This nakago has the signature “Genjiro”, and from this name, this is a ni-dai or second generation blade. However, if you look at the kanji style carefully, in several places there are differences from the ni-dai’s kanji style, particularly in the “hara” kanji. The top of the central line or stroke is high and reaches to the center of the kanji particle “hi”, and this is characteristic of the san-dai’s style, and this suggests that the san-dai smith cooperated with ni-dai smith. The nidai’s active period was from Tensho to Bunroku, and the sandai was active during the Keicho era. This is a koto to shinto transition blade, but many elements are more likely to be a sue-koto style, and we treated this as a koto for this vote. The shape has a wide mihaba, a saki-sori, a long chu-kissaki , and a wide boshi yakiba, and these characteristics show the era, but a more important point is the jihada. The jihada is mixed with a spiral shape mokume (nyorin- moku), an ayasugi type hada, and has a dark color, and these are Shitahara smiths’ unique characteristics. The hamon is ko-notare, mixed with round continuous gunome. There is a regular rhythmic midare hamon, and a worn down nioiguchi, and these features are also characteristic for the school. Also, the kurikara horimono are cut deep, which is similar to a Sue-Shoshu blade, but their figures are different: in particular, the dragon’s tail is up, and this is characteristic for the school. They also they liked to carve zen phrases or religious phrases with kanji characters. In voting, many people understood this point, and they voted for Shitahara smiths such as Terushige, Yasushige, and Norishige. All these answers are fine, but this kind of rich kurikara horimono is characteristic for Terushige, and many of his jihada are tight when compared with the school’s smiths. Also, Yasushige’s hada is visible and whole blade has a dynamic feeling. Other answers were Heianjo Nagayoshi, and the Shinto era Yasutsugu and Tadatsuna. All these smiths were skillful with horimono, but please consider the character and appearance of the jihada. Paolo, che ne dici? si riferisce ad un vecchio kantei in cui la lama in oggetto sembra molto simile a quella che ci mostra Andrea guarda anche questa lama, il tessuto mi sembra molto somigliante, come il colore(sperando non si troppo ritoccato), per quella di Andrea, avendola vista personalmente posso dire che l'acciaio è davvero di un "blu" scurissimo... molto interessante. forse quella in oggetto al topic ha un hamon più movimentato... però ci potrebbe stare... http://sanmei.com/contents/media/H12038_W5048_PUP_E.htm

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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