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popegogo

Tanto

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Tanto:

Aquisito recentemente su ebay, ho ricostruito da me il kurikata (usando purtroppo corno nostrano, cioè non profondamente nero) e il koiguchi del kozuka (ottone).

Ho anche ripulito e rievidenziato i rimessi in rame di fuchi, koiguchi ecc.

La lama del kokatana, originariamente coperta di ruggine florida, dopo spazzolatura (spazzola con fibre rigide in plastica) ha rivelato un bel mei (chi lo saprebbe tradurre??)

Molto soddisfacente l’ hamon in hadori (ricco di nie, ashi, sunagashi)

Meno la evidenziazione dell’ hada (solo dopo trattamento con olio e spolveratura appare in poche aree un sottile itame)

Misure in mm.

Nagasa: 262

Sori: 4

Motohaba: 25

Motokasane: 7

Sakihaba: 20

Sakikasane: 3

 

 

Come al solito ho difficoltà tecniche nel postare immagini (ho anche provato a cambiare browser e ad eliminare il firewall).

Ho chiesto però a Kentozazen la cortesia di una triangolazione e gli ho inviato per mail il materiale. A lui la palla!

 

Tanto_002_2_.jpglegg.jpg

Tanto_007.jpglegg.jpg

Tanto_009.jpglegg.jpg

Tanto_011.jpglegg.jpg

Tanto_013.jpglegg.jpg

Tanto_031.jpglegg.jpg

Modificato: da Kentozazen

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hai tolto la ruggine dal Kogatana?....


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Tanto:

Come al solito ho difficoltà tecniche nel postare immagini (ho anche provato a cambiare browser e ad eliminare il firewall).

Ho chiesto però a Kentozazen la cortesia di una triangolazione e gli ho inviato per mail il materiale. A lui la palla!

 

I miei consigli non hanno dato effetto ?

 

Bho!? Nessuno mi risponde più ai miei interventi, almeno tre !

Si vede che ho rotto parecchio :cry:

 

 

Gianfranco

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Scandalo!!

Ho tolto la ruggine!!

Trattavasi, come ho detto di ruggine florida, pulverulenta, asportabile con una spazzola con fibre di plastica, non della ruggine 'buona' fortemente aderente alla superficie del nakago. Quella ' buona' è rimasta tutta, come potrete vedere quando sarà possibile postare le immagini

 

Gianfranco: scusa per la non risposta. Ho provato le strade che mi hai indicato, però con esito negativo. Grazie comunque

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Scandalo!!

Ho tolto la ruggine!!

Trattavasi, come ho detto di ruggine florida, pulverulenta, asportabile con una spazzola con fibre di plastica, non della ruggine 'buona' fortemente aderente alla superficie del nakago. Quella ' buona' è rimasta tutta, come potrete vedere quando sarà possibile postare le immagini

 

Gianfranco: scusa per la non risposta. Ho provato le strade che mi hai indicato, però con esito negativo. Grazie comunque

se vuoi mandami le foto su info@dariuslab.com

e te posto io :)


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

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Scandalo!!

Ho tolto la ruggine!!

Trattavasi, come ho detto di ruggine florida, pulverulenta, asportabile con una spazzola con fibre di plastica, non della ruggine 'buona' fortemente aderente alla superficie del nakago. Quella ' buona' è rimasta tutta, come potrete vedere quando sarà possibile postare le immagini

 

Gianfranco: scusa per la non risposta. Ho provato le strade che mi hai indicato, però con esito negativo. Grazie comunque

 

Ah ecco! :gocciolone: ...Ho capito adesso! :ok::arigatou: ...Non avevo mai provato ad eseguire un operazione del genere...Non credevo fosse così facile farla venir via...Spero che le foto siano presto disponibili... :arigatou::arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Bel tanto!...Non è chiara almeno in foto la zona relativa allo yakidashi come mai?... :arigatou::arigatou:


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che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Sì, infatti, non si vede l'hamon nella parte vicino all'habaki, è stato mal polito o graffiato oppure è un riflesso nelle immagini?

 

Bell'oggetto comunque, complimenti.

Annodagli come si deve un bel sageo e farà un figurone.

La lama andrebbe un pò rinfrescata per essere apprezzata a pieno.



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Forse è il tratto di lama in politura originale... :confused:


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Eh si, effettivamente sussistono evidenti difetti di politura; in particolare la scarsa evidenziazione di Hamon nella zona dello yakidashi (non è un difetto di foto) , ma anche, come già osservato da me, carenze nella evidenziazione di Hada, che peraltro è presente e anche, per quanto possibile osservare, di buona e gradevole fattura.

Tuttavia i costi di una politura professionale completa .... sono all' incirca pari al prezzo di acquisto della lama così come è.

 

Fate riferimento ad un possibile 'rinfresco della politura'. Di cosa si tratta in concreto? forse di una politura parziale che omette l' uso delle pietre a grana più grossa?

Immagino che dovrebbe poi comunque essere ripassato l' hadori. E' vero??

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Una politura soddisfacente dovrebbe costarti secondo i prezzi giapponesi 3000 Yen per centimetro circa 500 euro in totale....Il tanto ti è costato così poco?...Credo che valga la pena affrontare una spesa simile anche perchè la lama potrebbe svelare delle sorpresine...Potresti anche omettere lo Shiage-togi ma secondo me (e sono un profano della materia) dipende in larga misura da chi ha messo le mani precedentemente sul pugnale...La lama mostra dei graffi,non so quanto siano profondi,e quindi (sempre secondo me) non andrebbero via solo usando Hazuya e Jizuya... :confused:


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E' molto difficile che una lama necessiti del solo shita ji , se la qualità della finitura è così scarsa vi è da ritenere che anche la qualità dello shita ji sia carente, non si può dire giudicando da una foto, se le condizioni sono buone si può comunque evitare l'uso delle prime due pietre arato e binsui ma le altre vanno comunque esguite con perizia, questo almeno è ciò che accade sovente.

Rispondendo alla tua domanda ovviamente l'hadori deve essere eseguito nuovamente.

Giudicando per sommi capi da quel che vedo siamo parecchio lonatni dal poter intervenire partendo da hazuya.

Molto spesso viene raccontato dai possessori che la lama necessita solo di una "rinfrescatina", nella mia personale esperienza la veridicità di queste condizioni è assai rara, basta una sola rigatura leggermente più profonda delle altre per portare indietro il lavoro di almeno due pietre.Quando la rigatura è parallela come in questo caso la possibilità di intuire le differenze in profondità di solco tra una riga e l'altra è molto difficile anche per un occhio ben allenato.

Inoltre è sempre meglio usare leggermente e brevemente una grana più aggressiva piuttosto che insistere lungamente con una più debole magari nella stessa posizione.

L'utilizzo delle pietre secondo norma costituisce il modo migliore per ottenere buoni risultati nel rispetto dell'equilibrio geometrico dello tsukurikomi.

Shimitsu ha quindi ragione. Spero di esserti stato utile.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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... :arigatou:


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sono daccordo con ken.....bisogna almeno partire da kaisei


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Grazie a tutti!

Mediterò su quanto mi avete consigliato.

Intanto mi gusto la lama, comprata di recente, dormendoci insieme (sotto il cuscino, naturalmente) e sguainandola almeno sei volte al giorno (sfidando il rischio di graffi).

Mi trattiene dalla decisione di una nuova politura, oltre al costo, che avevo in effetti preventivato correttamente, anche la prospettiva di 'perdere' questo contatto per molti mesi.

Rimanderò la decisione.

Ho postato a Kentozazen immagini del kogatana, con il mei che è apparso dopo lo srugginamento, con la solita preghiera di inserirle nel forum (prima o poi mi manderà ...)

Mi sembra inconsueta la modalità di tracciamento, a piccoli punti con una punta e non 'graffiata' a bulino. Chi saprebbe tradurre il mei??

Grazie in anticipo.

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Aspetteremo impazientemente le foto allora... :arigatou:


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ok ok arrivo scarico e posto. :)


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Tanto_021legg.jpg

Tanto_022legg.jpg

 

Agh! Che brutta risoluzione provo a fare qualche modifica.

 

ingrand.jpg

 

MMMM Difficilone! :sumo:

 

Faccio molta fatica , il primo mi sembra "Kin"

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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