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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Ciao Beta,

direi di non tradurre in inglese il termine Meibutsu, usiamolo così com'è.

Come hai anticipato esistono due tipi di Kyōhō Meibutsuchō (享保名物帳, "genealogia di cose famose dell'era Kyōhō") :

 

Tipo A:

ogni descrizione delle lame è breve e concisa.

Il volume inizia dal tantō "Atsushi-Toshiro" 厚藤四郎 (Awataguchi Yoshimitsu). - non con "Atsuto Shiro" citato da Beta.

Questo tipo di Meibutsuchō è un volume unico (per quanto ne so non sono presenti oshigata), presenta 236 lame (158 + 78 perse a causa di incendi = 236).

Questa versione fu presentata da Hon'ami a Tokugawa Yoshimune nel 1719.

--------------

Tipo B:

La descrizione inizia dal tantō  "Hirano Toshiro" 平野藤四郎 (Awataguchi Yoshimitsu).

Questo Meibutsuchō fu ritoccato alla fine del periodo Edo dagli Hon'ami.

Era la prima volta che altri oggetti oltre agli utensili da tè, lavori in lacca, dipinti e ceramiche venivano elencati come Meibutsu; le lame riconosciute come tali sono descritte in tre volumi e in appendice - sono 248 lame (168 + 80 perse a causa di incendi = 248) e 25 aggiuntive.

1. (上) 68 lame dei Sansaku 三 作 ("tre [i più grandi] creatori") Yoshimitsu 吉光 (Tōshirō 藤四郎), Masamune 正宗 e Yoshihiro 義弘 (Gō 郷),

2. (中) 100 lame di altri fabbri

3. (下) 80 Yakemi 焼身 (lame che hanno perso il loro hamon a causa dell'esposizione al fuoco), e

4. (追記) 25 lame aggiuntive.

Tutte le lame nel Meibutsuchō sono state prodotte non più tardi del periodo Nambokuchō, e solo un centinaio di esse esistono ancora oggi.
 

 

I Meibutsuchō pubblicati disponibili sono solo di tipo B fino ad oggi:

[Zusetsu Tōken Meibutsuchō , 刀剣名物帳] di Tsujimoto Tadao (辻本直男) 1970 - (contiene le lame del Tōken Meibutsuchō ed alcune altre) con descrizioni in giapponese moderno e oshigata della maggior parte delle lame. (https://www.japaneseswordbooksandtsuba.com/store/books/b703-zusetsu-token-meibutsu-cho-tsujimoto-tadao)

[Shochu Tōken Meibutsuchō] di Uko Inji 1919.

[Tōken Meibutsuchō] di Chuo token-kai 中央 刀 剣 会, 1926 e 1932.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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.:arigatou:.

Restando nel periodo Heian questa dovrebbe essere una delle quattro spade esistenti realizzate da questo forgiatore, Kuninaga, la famosa Tsurumaru tachi.

 

Tsurumaru Kuninaga.png

La foto, come il resto della storia potrete leggervela qua..
https://japaneseswordlegends.wordpress.com/2015/10/01/the-tsurumaru-kuninaga/

 

Perso durante la epica guerra di Kouan contro i mongoli, nel 1281, famosa perché l’invasione mongola fu respinta dai valorosi combattenti giapponesi nella baia di Hakata, massicciamente fortificata per l’occasione da mura spesse e alte, aiutati a respingere la massiccia presenza di navi e soldati da un loro valido alleato.. Kaze che con un bel tifone spense, per la seconda volta e a distanza di pochi anni, le mire espansionistiche di Kublai Kan, nipote del famoso Gengis.

Tempo dopo fu dopo ritrovata da Hōjō Tokisada.

Durante il periodo Momoyama, passò nelle mani di Oda Nobunaga che lo concesse a Mimaki Kambei.

A quel punto, la storia della spada era sconosciuta e qualche tempo dopo, il nipote di Kambei, Sokai, fece esaminare da Honami Koutoku, che sentenziò che si trattava della Tsurumaru.

Immediatamente si sparse la voce che una leggendaria spada era stata trovata.
 

Controverse notizie seguono i vari passaggi di custodia, e pare che nel 1703 arrivò (o ritornò) nella mani del clan Date.. 
(sapete nulla riguardo ?  incluse alcune modifiche apportate.. che, a leggere alcune notizie riportate da Sesko, sembrano aver interessato i fornimenti e forse un "mon"..)

La Tsusumaru nel 1876 (o nel '77) vien presentata presentata all'imperatore Meiji.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Passiamo ora, restando nel periodo ma andando un pò avanti nel tempo, ad una grande e prolifica scuola..

O_Kanehira.png

Okanehira tachi   -  e-Museum, Tokyo National Museum

Questa grande spada da guerra viene raccontata come uno dei più grandi capolavori nati in Bizen Osafune e tramandata dal clan Ikeda.
Prende il nome dalla sua enorme lunghezza, circa 3,8 shaku -(45 pollici, quasi 115cm >>(L89.2  Curvature3.5  Heian period/12th century).
La Osafune school cominciò ad operare nella provincia di Bizen Okugun, Osafune (attualmente la città di Setouchi nella prefettura di Okayama) nel Giappone medievale.
Da questa scuola uscirono diversi grandi fabbri e diverse grandi spade.

Tra gli appunti mi ritrovo che l’antica Provincia di Kibi un tempo comprendeva l'intera prefettura di Okayama, l’attuale parte orientale della prefettura di Hiroshima e la parte occidentale della prefettura di Hyogo, e sin dai tempi antichi la regione era nota per la particolare sabbia e per il suo ferro.
Durante il periodo Nara (VIII sec.) Kibi fu divisa nelle quattro province.. Bizen, Bitchu, Bingo, Mimasaka.
Bizen in particolar modo continuò a fiorire come centro di fabbricazione della spada e, se non erro, viene spesso "associata" a Bitchu.

La leggenda narra che un importante Daymio, pronipote di Ikeda Tsuneoki, Mitsumasa, comprò Okanehira per una grossa somma di denaro, ma disse..

"A che serve comprare una spada per un sacco di soldi in tempi di pace".

Rammento che qualche anno prima della sua nascita, Oda Nobunage e poi Toyotomi Hideyoshi portarono a compimento l’opera di unificazione del Giappone incluse le restrizioni sul porto delle armi, riservando solo alla classe samurai tale uso, ma limitando agli stessi qualsiasi altra attività, soprattutto agricole.. e siamo a meno di vent’anni dalla battaglia delle battaglie.. Sekigahara.)

 

Qua un estratto dal Museo Nazionale di Tokyo..  This blade is an example of "antique Bizen" (Ko-Bizen), a term that refers both to the blade itself and to the method of sword production in Bizen (present-day southeastern Okayama Prefecture) from the Heian period (794-1185) to the beginning of the Kamakura period (1185-1333).  The maker of this blade, Kanehira, is known as one of the "Three Hiras of Bizen," the other two being the swordsmiths Sukehira and Takahira.  Although Kanehira produced many slender blades with intricate tempering patterns, this tachi blade is extraordinarily large, as is indicated by its name Ôkanehira ("Great Kanehira") mentioned in the Edo-period (1615-1868) sword manual Kyōhō Era Handbook of Famous Works (Kyōhō meibutsuchō).
The piece is also unusual in that it bears the five-character signature Bizen (no) kuni Kanehira saku ("Made by Kanehira of Bizen") whereas Kanehira normally engraved a two-character signature into his works.   This piece is an outstanding example of Kanehira's work and is regarded as a masterpiece of Japanese sword making.
It was the prized sword of Ikeda Terumasa (1564-1613) and was passed down in the Ikeda family, which governed Okayama.

 

   Un curiososo aneddoto racconta che.. durante l'inizio dell'occupazione alla fine della seconda guerra mondiale, il dottor Honma stava incontrando il generale comandante delle forze di occupazione e lo scopo dell'incontro era che il dottor Honma chiedeva che l'O-Kanehira, che era stato confiscato con tutte le spade come arma da guerra, fosse restituito al governo giapponese.
Quando gli fu chiesto perché questa spada fosse così importante, lui rispose che sarebbe equivalente come chiedere ai giapponesi la restituzione della Statua della Libertà..  se i ruoli fossero stati invertiti.   Il generale capì e l'O-Kanehira fu restituito al governo giapponese.

 

Qua la simpatica Shelly da Palm Spring ci mostra delle foto davvero interessanti ..

"Tachi" sword, known as "Okanehira"

 

¿ Voi sapete "qualcosa" sui due strani fori in basso ?
 Ovvio che qualsiasi altra notizia è ben gradita..  :arigatou:

 


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 restiamo in provincia.. Bitchu, se non erro, ko-AOE school.

Kitsunegasaki.jpgkitsunegasa_tametsugu.jpg

Kitsunegasaki è una tachi realizzata dal fabbro Tametsugu nella provincia di Bizen tra il tardo periodo Heian e l'inizio del periodo Kamakura.

 


Nel 1180, dopo essersi scontrato con i Taira nella battaglia di Ishibashiyama e avendo subito la sconfitta, Minamoto Yoritomo si ritirò nella grotta di Shitodo.  
Dopo 5 giorni dalla sua scomparsa venne ritrovato dal samurai del Clan Taira,  Kajiwara Kagetoki, che comunque decise di non catturarlo, affiliandosi in seguito al Clan Minamoto.

Il tempo passa, la guerra anche (Genpei war,1180-1185) e dopo la vittoria nella battaglia di Dan-no-Ura, Yoritomo comincia a governare il neo-shogunato di Kamakura e nomina Kagetoki come suo assistente principale.   Malgrado la fiducia riposta in lui, Kagetoki creava problemi e astio tra i Clan ancora rivali, oltre ad alimentare le avversità che esistevano tra i due fratelli, Yoritomo e Yoshitsune.

Qua la storia si allarga, come riportato nelle scritture del Heike Monogatari – Storie della famiglia Taira.. e tra le varie avversità tra i due Clan e tra gli stessi fratelli Minamoto, si arriva all’esilio e alla morte di Yoshitsune.. (ma questa è un’altra storia)

Nel mentre, scoperto l’ordito di Kajiwara, diventato famoso per la sua avidità e per il suo tradimento, questi fugge verso Kyoto con i suoi samurai, ma raggiunto a Kitsunegasaki viene ucciso durante la battaglia da Kikkawa Tomokane..  che riporta gravi ferite negli scontri e muore dopo qualche giorno.
Alla spada di Tomonake venne dato il nome di Kitsunegasaki.   
(chissà se la volpe centra qualcosa..)

La spada continuò ad essere custodita dalla famiglia Kikkawa e nel 1945 venne designata Kokuho, Tesoro Nazionale.
La spada, splendidamente conservata, pare abbia ancora saya e fornimenti dell’epoca.

 

Eccola qui, in tutta la sua bellezza..

                Tametsugu    Tachi Shinogi-zukuri   nagasa 78.8 cm  sori 3.4 cm

 

K_Tsunetsugu.png

 

 

KTs.png          KTold.png

 

 

KT_oldTsuba.png

 

 

mod..(piccoli aggiustamenti storici)

Modificato: da betadine

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Considerato che è sabato....   con un occhio al kantei...   una piccola dispensa..  per quelli scarsi come me.)

aoe.jpg

Aoe-.ppt

 


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Grazie Beta, gran bella spada, nel guardarla due cose mi hanno colpito, la prima è la straordinaria armonia del sori la profondità e le misure sembrano realizzate da un computer, la seconda è la tsuba, una tsuba in cui si notano le battaglie, gli scontri del passato e quanto abbiano protetto le mani di chi l'ha impugnata, è certo che chi la realizzata non ha curato molto il lato estetico….


Antonio Vincenzo

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Chissa??  Forse per la tsuba han "tralasciato" le decorazioni per quel senso di "naturalità" (sabi) dandogli però una forma non regolare (tonda) (che poi comprenderemo meglio nel concetto -wabi- o solitudine dell'imperfezione).. ma siccome son giapponesi, ecco che il "seppa" viene definito con una forma più accurata, che mi pare si definisca "mokko".

Forse era «la discrezione», che l'artigiano voleva evidenziare.. lasciando la prima fila alla lama che avrebbe indossato tali accessori, completando l'opera con un esile e lungo abito nero.
... talvolta un elegante tubino appariva molto più sgargiante di un fastoso abito di broccato e strass. (rif, Audrey Hepburn)


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Tornando alla lama.. probabilmente molti di voi lo sanno già, ma l'opera di Tametsugu (為 次,) -da alcuni ritenuto figlio di Moritsugu.. vissuto nella provincia di Bitchū e considerato uno dei maestri della scuola Ko-Aoe, famosa per la sua eleganza e per la chirimen hada- è stata riprodotta nel 1996 da .?.?.?.  si, si  proprio lui .. YY 

Qua la potrete ammirare in tutta la sua gaiezza..   https://imgur.com/a/2Ss76
(un controllo e una maestria davvero grande)

 

[a scanso di equivoci...  gaiezza, in italiano..  interiore letizia e serenità.]
(non so quante ne abbia scartate, ma ci vuole un grande cuore per affrontare un simile lavoro)
Del resto uno che ha scolpito nel proprio nome il cariotipico doppio YY, al pari di una artemia salina è a suo agio in un ambiente cosmopolita e sa adattarsi a condizioni di vita estrema che gli consentono di colonizzare ambienti ostili..
..come quello dell'ambito nihonto.


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Trovo molto bello e rispettoso che Yoshindo abbia firmato la lama sul mune... una sorta di rispetto per il maestro che l'aveva preceduto (e sicuramente ispirato nella sua passione).

Qualcuno sa se questa, e mi riferisco al modo di firmare "riproduzioni" sul mune del nakago, sia un'usanza o una consuetudine ??


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[(vabbé .. reteremo con i dubbi sul ana-square e sulla parte "mancante" del nakago della Kanehira Osafune, al pari della firma sulla "copia" del Maestro Yoshindo) non comprendo se è un invito allo studio o una sorta di omertà..]

Facendo un piccolo salto temporale, e unificando coll'altro post museale.. approfitto per condividere una lama che da quelle parti è custodita..

La lama in questione, un «ken», custodita presso lo Hakusan Hibashi (shrine) in Ishikawa.
Riconosciuto come un capolavoro del periodo kamakura della scuola Awataguchi.
Donata al santuario Hakusan dal quinto signore feudale Maeda del clan Kaga (
Toshitsune) in segno di devozione per la scomparsa madre e attualmente conservata presso il Museo dell'Arte della Prefettura di Ishikawa.

Sulla scatola reca l'iscrizione ..  奉納吉光剣  柄加賀国石川郡白山妙理権現宝前明暦三年八月十  日加賀能登越中三州主正四位下左近衛権 少将菅原綱利朝臣
(che forse recita.. Dedication Yoshimitsu Kenichi pattern, Kaga Kuni Ishikawa-gun Shirayama Myori Gongen Hozen August 11th, 3rd year of Kaga Noto Etchu Sanshu lord 4Th tank Shimoza Konoe Gonsho Ason Sugawara..)

Viene chiamata Yoshimitsu Hakusan.

 

Y1.png

Y2.png

Y3.png

 

A questo punto la storia e le storie su tal conto si complicano .. pare che la lama fu creata quando la figlia adottiva di Tokugawa Iemitsu, Kohimé o Ohimé (la quarta figlia del signore feudale di Mito -Tokugawa-Ke, Tokugawa Yorifusa) si sposò con Maeda Mitsutaka, il terzo signore feudale del clan di Kaga Kanazawa.  ((va ricordato che era consuetudine avere oltre che una moglie, diverse concubine e spesso era difficile tenere il conto di «chi fosse chi» sopratutto se femmina.))

Poiché era parte della dote nuziale, si presume che fosse originariamente di proprietà dello shogunato Tokugawa o della famiglia Mito Tokugawa.  Successivamente, nel terzo anno dell'era Meiji, lo shogun dei Maeda lo donò al Santuario Hakusan Hibashi in commemorazione dell'anima di sua madre, Kiyotajin.

Fu designato come antico tesoro nazionale nel 1902 e come tesoro nazionale nel 1952.
Attualmente in possesso del santuario..  talvolta visibile presso il Museo dell'Arte di Ishikawa.
Hakusan Hibashi è un santuario la cui divinità, Haku-san, fa riferimento ad una delle tre montagne sacre in Giappone.. insieme al Fuji-san e al Tate-yama.


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A integrazione di quanto sopra postato riguardo Awataguchi Yoshimitsu posso dirvi che esistono 3 suoi ken.

Nello specifico di questa lama:

Come lavoro è molto simile a quelle del suo maestro/padre Kuniyoshi, cioè un’interpretazione in ryō shinoji zukuri con al centro uno shinoji hi ed un alto shingi, seppure con un accenno di fukura. Il kitae è un denso ko itame con un poco di masame, fini ji nie, chikei e lo hamon è un suguha chō in ko nie deki mescolato con ko chōji ashi, presenta qualche sunagashi e sul lato ura anche alcuni nijūba. Il nioiguchi è piuttosto compatto ed il bōshi è in hakikake. Questo ken è conservato nel Shirayamahime jinja (白山比咩神社, Prefettura di Ishikawa).

yoshimitsu4a - Copia.jpg

Kokuhō, ken, mei “Yoshimitsu” (吉光), nagasa 22,91 cm, motohaba 2,2 cm.

https://markussesko.com/2015/12/13/kantei-4-yamashiro-12-awataguchi-粟田口-school-7/


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Grazie Francesco.

Vorrei approfittare di te e della vs. conoscenza per togliermi un grande dubbio...
Prendo spunto da questo sito (che sicuramente ben conoscete) ..  https://yuhindo.com/awataguchi-yoshimitsu/   per chiedere se "i vari nomi" si riferiscono sempre alla stessa persona o ci sono più Yoshimitsu ??  ( e nel caso, c'è una discendenza di "Yoshimitsu"? )

:arigatou::arigatou:


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I vari nomi sono quelli di lame "meibutsu", vedi Kyōhō Meibutsuchō.

Si tramanda che ci sia un'unica generazione di Yoshimitsu all'interno della scuola Awataguchi:

 


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Grazie    (e perdonami... non avevo neanche aperto il link che avevi postato.. oltre ad essermi dimenticato completamente quanto avevi già riportato qua sul Forum.)  :arigatou:


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... immaginandovi sornioni dietro allo schermo, questa lama mi fa pensare a un grande ritrovamento.. (o a un grande ritrovamento fatto o ad arte fatto.)

Forse come questo..

..recente.jpg


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Ahah 😂 è un opera in urushi, si proprio in lacca!! In pratica un utsushi esatto del ken di Yoshimitsu sopra descritto!

Il nakago invece che ci presenti è del Meibutsu Okayama Toshiro. 


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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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