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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

raffa

Temperatura e umidità

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Ciao a tutti,

Vorrei approfondire il tema della conservazione delle nostre lame e anche del koshirae.

Da un po' di tempo vorrei mettere sotto una teca una lama nuda e un koshirae, ma so che metallo e lacca non vanno di pari passo. Ossia sapevo che la lacca per mantenersi nel tempo richiedeva una umidità superiore a quella a cui dovrebbe essere conservata una lama. 

Anche in base alle zone climatiche dove abitiamo , l'umidità cambia e non di poco, quindi sento persone che dicono che, per dove abitano, potrebbero mettere anche poco olio sulle lame,  altri che  invece dicono che devono fare più controlli periodici perchè abitano in una zona umida che richiede sempre olio ecc.   Detto questo ,  forse si potrebbe, una volta confermata temperatura e umidità consone alla preservazione, avere delle linee guide generali e uguali per tutti, forzando poi  l'ambiente (con umidificatori piuttosto che deumidificatori)  per arrivare a una condizione ottimale generale standard di conservazione consigliata. Questo perchè avendo un misuratore dell'umidità,  si potrebbero poi in qualche modo ricreare le condizioni , o avvicinarmi molto a quelle più consone, per la conservazione consigliata. Detto questo,  dato che la temperatura non credo incida particolarmente , perchè bene o male nelle nostre diverse case la variazione non credo sia così marcata, ciò invece non si può dire per l'umidità. In  un forum internazionale ho visto trattato questo argomento che ho trovato interessante riproporre qui. 

Quale  è il livello di umidità che dovrebbe essere  conservata una lama nuda?

Quale è il livello di  umidità che dovrebbe essere conservata una lama in shirasaya?    

Qual'è il livello di umidità che dovrebbe essere conservato un koshirae?

Quale è il giusto  compromesso di umidità che dovrei avere se voglio  mettere in una teca una lama nuda , ma contemporaneamente anche il koshirae?

 

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Ciao Raffa,

per completezza riporto anche qui quanto precedentemente scritto:

 questo quanto trovato nel documento "Conservazione preventiva e controllo microclimatico nel contesto degli standard museali" redatto dalla Regione Toscana:

https://www.regione.toscana.it/documents/10180/70936/Conservazione preventiva e controllo microclimatico nel contesto degli standard museali/a7e39bf9-ec68-4c13-87a9-a14902c75eec?fbclid=IwAR1DBVjPhYernBqmfdgaX0k_VLmhiC7JoCRw4pnpVFQcLGOTnictDxDV8CA 

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In base a ciò, all'esperienza e a quanto letto anche in questo topic su NMB dove ci sono persone molto preparate: https://www.militaria.co.za/nmb/topic/30529-temperature-and-humidity/

Premesso che in particolare per le lacche l'esposizione diretta alla luce solare è molto dannosa (raggi UV) ed è bene che lame non abbiano contatto diretto con la polvere, potremmo riassumere che:

- La lama nuda non ha esigenze di temperature (T) particolari per la sua conservazione, quelle di una normale abitazione andranno bene. Discorso diverso è per l'umidità relativa (UR), come riportato in tabella è preferibile che sia inferiore al 40%, così da prevenire la formazione di ossidazione.

- Il problema per il legno (quindi shirasaya) sono le repentine differenze di T e UR. Questo può succedere quando stiviamo in aero i koshirae e shirasaya: una lama che in Giappone si estraeva senza forzare, arrivata in Italia potrebbe essere particolare dura, per poi col tempo tornarsi a stabilizzare ed estrarre senza difficoltà. Differenze lievi le possiamo vedere anche coi cambi di stagione, non solo nei foderi, basti pensare avvolte alle porte di certe abitazioni. Per cui sarà bene cercare di mantenere T e UR relativamente costanti nella stanza.

- Come il punto sopra ma con la differenza che nei koshirae il legno è laccato con urushi, quest'ultimo non è igroscopico. Per cui se il legno si deforma potrebbe tendere a crepare. (Il suo nemico principale ricordo essere i raggi UV). Si legge che sarebbe consigliabile avere una UR compresa tra i 50-60%.

- Citando Guido Shiller: La NBTHK mantiene le sue lame e koshirae a 21°C e al di sotto del 55% di umidità relativa - almeno quelli in mostra.

Aggiungo che nella sala del tesoro del tempio Ōyamazumi Jinja in pieno Agosto l'umidità all'interno delle teche (con lame e relativi koshirae) era compresa trai 55-60% e la T sarà stata sui 27-28°C.

 

Infine ricordo per deformazione personale... che l’umidità relativa dell’aria è legata alla temperatura di bulbo secco: a parità di grammi di vapore acqueo contenuti nel kg di aria secca, l’umidità relativa aumenta al diminuire della temperatura. Per chi volesse approfondire online vari manuali di aziende che si occupano di condizionamento e https://it.wikipedia.org/wiki/Psicrometria

Queste le T e umidità per il giusto equilibrio dell'essere umano:

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Direi quindi che potrebbe essere un buon compromesso anche per le nostre lame, in particolare se riusciamo a mantenere una UR inferiore al 55%.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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E un  altra precisazione /curiosità ad esempio per conservare il Same come si può operare ? Non tanto il same che è sotto lo tsukaito ma il same che si può trovare ad es. Nei tanto in cui si tiene a vista senza tanti fronzoli e esclusivamente con i menuki ,di per sé è un materiale molto resistente (pelle di razza)ma col tempo può deteriorarsi? Ci vuole uno standard di grado di umidità per conservarlo al meglio ?, c'è  sempre da puntualizzare che in fondo è elemento organico e tale elemento può inindubbiamente esser paragonato anche a una lama che si ossida e alla lacca del koshirae che può alterarsi nel tempo dovuto a tanti fattori esposizione solare , grettature date dall'umidità che fa gonfiare il legno sottostante la lacca.

C'è una giusta T e Ur da tenere davvero in considerazione quando si entra nel discorso conservazione Same?

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Non vorrei "rubar la scena" al ns. esperto..  credo che un valore 21/55 sia ottimale... come si dice, ne caldo ne freddo, ne secco ne umido.

"un clima" secco rende arida la superficie, al contrario l'umidità ammolla.
Un clima mite e asciutto è piacevole anche per la pelle e credo che anche la razza ne trovi giovamento.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Il 21/2/2021 alle 01:08 , Mibu wolf ha scritto:

E un  altra precisazione /curiosità ad esempio per conservare il Same come si può operare ? Non tanto il same che è sotto lo tsukaito ma il same che si può trovare ad es. Nei tanto in cui si tiene a vista senza tanti fronzoli e esclusivamente con i menuki ,di per sé è un materiale molto resistente (pelle di razza)ma col tempo può deteriorarsi? Ci vuole uno standard di grado di umidità per conservarlo al meglio ?, c'è  sempre da puntualizzare che in fondo è elemento organico e tale elemento può inindubbiamente esser paragonato anche a una lama che si ossida e alla lacca del koshirae che può alterarsi nel tempo dovuto a tanti fattori esposizione solare , grettature date dall'umidità che fa gonfiare il legno sottostante la lacca.

C'è una giusta T e Ur da tenere davvero in considerazione quando si entra nel discorso conservazione Same?

Il same è assolutamente igroscopico, considera che proprio grazie a questa sua capacità viene modellato sulla tsuka da bagnato così che asciugando (si ritirerà di dimensioni) ne possa tenere la forma. Come UR direi che possa andar benissimo quanto sopra riportato anche per i koshirae.

Inoltre credo che siano proprio i raggi UV a farlo ingiallire, un po' come anche nella plastica.

4 ore fa, raffa ha scritto:

Grazie Francesco per la tua spiegazione dettagliata. Quindi mi confermi che  luci led non danneggiano ne la lama nuda ne il koshirae giusto? 

Aggiungo sempre questa più recente discussione  Di  NMB su tale argomento

https://www.militaria.co.za/nmb/topic/34582-optimal-conservation/

Bè basta che non prendi le lampade viola a led UV.. che hanno appunto la frequenza UV!

Inoltre avresti voglia di postarci un riassunto di quel topic con eventualmente le foto più significative? :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Mi sono tirato la zappa sui piedi!!!  :)) francesco mi hai fregato!!! ok vedo di farlo :)👍,  nel frattempo ho ordinato un misuratore di umidità

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Eccomi con un po’ di ritardo, ma è stato un anno un po’ incasinato,  a tradurre e sintetizzare la conversazione sull'argomento e aggiungere qualcosa per rendere questo topic una sorta di guida approfondita, insieme al post di Francesco, come utile memorandum per la preservazione delle nostre amate Token.

Una temperatura bassa non è necessariamente una cosa pericolosa. I problemi hanno più a che vedere con l'umidità, quindi finché ci si può occupare di questo, si dovrebbe stare tranquilli. Un livello di 55% di umidità è ciò che solitamente i musei usano per mostrare le spade; inferiore non danneggerebbe le spade, ma il koshirae potrebbe avere dei problemi. Una umidità più alta e le spade potrebbero accelerare la formazione della ruggine. Un'umidità e una temperatura costanti sono entrambe buone, ma non è necessario che la temperatura sia nella zona di comfort. Tendenzialmente NBTHK mantiene le sue lame e koshirae a 21° centigradi e al di sotto del 55% di umidità.

L'umidità relativa (UR) fluttuante provoca stress sui materiali. La rapida fluttuazione dell'umidità danneggia una gamma più ampia di oggetti del museo rispetto al cambiamento di temperatura. Un cambiamento nell' umidità relativa provoca un'alterazione dimensionale nei materiali igroscopici (ad esempio legno, avorio, pelle e altri materiali organici), con conseguente deformazione, spaccatura e delaminazione dei materiali sensibili. I lenti cambi stagionali sono meno dannosi per le strutture e gli oggetti rispetto ai cambiamenti bruschi. Un'umidità relativa elevata (superiore al 65%) può causare la crescita di muffe e la corrosione dei metalli. Una bassa umidità relativa (inferiore al 25%) può causare l'infragilimento di materiali igroscopici come pelle e carta.

Dopo ricerche, in articoli di conservazione museale, l'intervallo di conservazione ottimale per il legno è compreso tra il 45% e il 55%, per l'aneddoto la Gioconda è conservata a un tasso del 55%. Per i metalli l'intervallo di conservazione ottimale è compreso tra il 35 e il 50%.

La vernice  generalmente richiede il 50-60% di umidità, mantenuta a un livello costante. Si possono fare eccezioni per articoli di altissima qualità, ma con il resto è difficile. Le vecchie lacche le si devono analizzare singolarmente, ma in genere sono più resistenti.

Le spade con umidità al di sotto del 45% sono generalmente sicure a lungo termine.

La pelle è problematica e generalmente richiede un trattamento di conservazione.

Tuttavia, se ci si trova in un clima umido o secco, potrebbe non essere possibile mantenere il livello di umidità relativa ideale, anche se si potrebbe forzare con deumidificatori, ampolle d’acqua ecc.. Provare ad avere/ricreare un livello di umidità relativa in modo che sia stabile tra il 25% e il 65%. Se non si riesce a raggiungere nemmeno questi livelli, cercare di raggiungere un livello ragionevole che non oscilli. Se questo livello è superiore al 65%, assicurarsi di avere una buona circolazione dell'aria e controllare più frequentemente.

Avere un igrometro permette di avere un controllo constante. Si trovano facilmente e a poco. 

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Questo quelli che ho preso io e mi trovo bene

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e con l'umidità che ho a casa mi sa che saltano i miei futuri programmi...

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5 ore fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

Il giappone è un isola 😉

lo so che è un'isola... però pensavo al giorno che dovessi o ne avessi l'opportunità di averne una, mi tocca creare una teca apposita? visto che abito in montagna ed è molto umido, col caldo si crepa e con l'inverno non tanto...

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11 minuti fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

La nihonto riposa dentro la shirasaya, mica pensi di tenerla bella esposta in bella vista 🤣

i know... però è come avere la ferrari e tenerla in garage 😅

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1 ora fa, G1an083 ha scritto:

i know... però è come avere la ferrari e tenerla in garage 😅

Perchè la Ferrari tu la lasceresti parcheggiata a lato della strada dove chiunque può metterci le mani?

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