GiulioC 0 · Inserito: 24 agosto 2021 Cercando alcune notizie in internet mi sono imbattuto per caso in questo museo. Non ci sono ancora stato, ma in caso cercherò di reperire più informazioni. Ci sono poche notizie in giro e del resto anche sul forum non mi pare sia menzionato. Vi riporto quello che ho trovato, qualora qualcuno abbia più informazioni vi prego di contribuire. Pare che nella città austriaca di Steyr (nell'Alta Austria, poco fuori Linz e 166 km a ovest di Vienna) sia conservata una Masamune. Come dicevo ci sono poche informazioni a riguardo, o almeno io ne ho trovate, per ora, poche. Ogni tanto negli elenchi di Masamune conservate nei musei viene citato, ma sporadicamente. La lama è conservata nel museo della città che non ha neppure un sito dedicato: https://www.steyr.at/Museum_der_Stadt_Steyr C'è poi una pagina Wikipedia in tedesco che manco la menziona nel testo: https://de.wikipedia.org/wiki/Museum_der_Stadt_Steyr Credo, ma non ci sono conferme esplicite, che facesse parte della collezione di Albrecht von Roretz (1847-1884) che lavorò come medico in Giappone. Ci sono arrivato da questo articolo: https://web.archive.org/web/20131221124208/http://www.nachrichten.at/oberoesterreich/weihnachten/Schwerter-der-Samurais-zum-Advent;art115283,1244441 La Nagoya University School of Medicine lo cita ancora nei sui archivi: https://www.med.nagoya-u.ac.jp/medlib/history_en/archive/print/1876roretz.html Sulla spada in sé c'è veramente poco, ma ho trovato un video su Youtube: (ogni tanto quando mando i link di Youtube dalla Svizzera ad amici Italiani questi non funzionano, in tal caso il titolo del video è “Samurai Katana Sword made by MASAMUNE” o potete cercare “Masamune Steyr”). Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GiulioC 0 · Inserita: 24 agosto 2021 Facendo qualche altra ricerca ho trovato menzione in un post su Nihonto Message Board. https://www.militaria.co.za/nmb/topic/26973-albrecht-von-roretz-collection/ Pare che Sesko sia stato invitato per studiarla, ma non sia potuto andare causa trasferimento negli US. Pare ci sia anche una Muramasa, cosa che potrebbe interessate Francesco. Purtroppo il catalogo disponibile online è di bassissima qualità e mi pare abbiano pure pubblicato la firma al contrario: https://www.eisenwurzen.info/wp-content/uploads/2017/11/Messer-und-Schwerter-Stadtmuseum-Steyr.pdf Ho trovato su circuito antiquario due cataloghi, uno del 1897 e uno del 1960... A questo punto mi sono incuriosito e li ho ordinati. Francesco, qualora potessero essere di interesse per le tue ricerche (ammesso contengano informazioni maggiori / migliori di quello che trovi sopra), fammi sapere e sarà mia premura mandarti delle scansioni appena arrivati. Ovviamente questo vale per chiunque sia interessato. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 24 agosto 2021 Ciao Giulio e grazie per la condivisione. Mi era saltata agli occhi quella "Masamune" lo scorso inverno ma non ho avuto possibilità di approfondire. Non nascondo il mio scetticismo al riguardo. Immagino che "hataraki" possa avere dopo quella foto in mano al curatore postata su NMB........ Peccato che Markus non abbia avuto la possibilità di controllare nel dettaglio la loro collezione. La Muramasa invece ha potenzialità per essere genuina, se nei cataloghi ci fosse riportato ulteriore materiale con piacere ci controllerò. Evidentemente chi ha redatto il pdf non doveva essere un conoscitore della materia: province inesistenti, periodi di attività dei forgiatori e kanji capovolti... Curioso di vedere se nei cataloghi vi avranno inserito le foto dei nakago delle lame in collezione.. "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GiulioC 0 · Inserita: 13 settembre 2021 Ciao a tutti, come promesso ecco un aggiornamento dopo aver preso visione dei "cataloghi". Purtroppo le informazioni sono piuttosto deludenti (ed è un eufemismo), ma posto comunque tutto a scopo di archivio. I due cataloghi consultati sono i seguenti: · KATALOG über die Erwebungen für die Anton Petermandl sche Messer-Sammlung der k.k. Fachschule und Versuchs-Anstalt in Stadt Steyr im Schuljahr 1896/97. · Katalog zur Anton Petermandl schen Messersammlung im Heimathaus Steyr. Nel primo e più risalente non c’è menzione alcuna di lame giapponesi. Sono riportate solo 5 lame asiatiche da India, Cina e Nepal. Il catalogo non sembrerebbe tenere conto della collezione Albrecht von Roretz dalla quale dovrebbero arrivare le lame che ci interessano e si focalizza unicamente sul lascito Petermandl. Le due collezioni ora costituiscono un corpus unico all’interno del museo di Styr. Parliamo di questo: Il secondo catalogo (senza data, ma del 1960 secondo fonti online), invece, cita diverse lame giapponesi, ma con scarne informazioni. La cosa curiosa é che in questo catalogo non v'é alcuna attribuzione a Masamune o Muramasa. Riporto qui sotto le pagine rilevanti. Direi che non ci resta che andare a vederle in Austria. Volendo potremmo anche contattare il museo in anticipo e chiedere al curatore la possibilità di analizzarle. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 15 settembre 2021 Grazie Giulio. Può essere interessante fare una trasferta. Tuttavia non mi farei troppe illusioni. La quasi totalità delle “antiche” collezioni di armi, comprese alcune in Giappone peraltro, contengono “grandi nomi” dall’attribuzione quantomeno discutibile. Purtroppo il fatto che questi lasciti siano stati tramandati magari per 10 generazioni conferisce un’aura di sacra genuinità che difficilmente si riesce a scalfire senza nel contempo recare “offesa” ai diretti interessati. Un problema che riguarda, giusto per fare un esempio, le raccolte dello Stibbert, di Cà Pesaro e di Solingen, che pullulano di “repliche” ottocentesche di scuole prestigiose del periodo Koto. Repliche che sono magari, oggigiorno, ugualmente di gran pregio ma che, in ogni caso, dovrebbero essere collocate cronologicamente al loro posto nei cataloghi ufficiali pubblicati. Ciò è difficilissimo che accada, prova ne sia il nuovo catalogo dello Stibbert che contiene gli stessi errori di attribuzione di 30 anni fa. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Massimo Rossi 3 · Inserita: 15 settembre 2021 5 ore fa, G.Luca Venier ha scritto: Grazie Giulio. Può essere interessante fare una trasferta. Tuttavia non mi farei troppe illusioni. La quasi totalità delle “antiche” collezioni di armi, comprese alcune in Giappone peraltro, contengono “grandi nomi” dall’attribuzione quantomeno discutibile. Purtroppo il fatto che questi lasciti siano stati tramandati magari per 10 generazioni conferisce un’aura di sacra genuinità che difficilmente si riesce a scalfire senza nel contempo recare “offesa” ai diretti interessati. Un problema che riguarda, giusto per fare un esempio, le raccolte dello Stibbert, di Cà Pesaro e di Solingen, che pullulano di “repliche”ottocentesche di scuole prestigiose del periodo Koto. Repliche che sono magari, oggigiorno, ugualmente di gran pregio ma che, in ogni caso, dovrebbero essere collocate cronologicamente al loro posto nei cataloghi ufficiali pubblicati. Ciò è difficilissimo che accada, prova ne sia il nuovo catalogo dello Stibbert che contiene gli stessi errori di attribuzione di 30 anni fa. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 16 settembre 2021 Grazie per la condivisione e per le precisazioni sulle repliche ottocentesche. Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 16 settembre 2021 53 minuti fa, betadine ha scritto: Grazie per la condivisione e per le precisazioni sulle repliche ottocentesche. Affinché non vi siano fraintendimenti sui termini, rammentiamo che tra i forgiatori dell’Ottocento impegnati a realizzare repliche (non necessariamente utsushi) di lame Koto c’erano anche Naotane, Kiyomaro e Suishinshi Masahide (solo per elencare i più famosi). Quindi la terminologia che ho usato non va intesa in senso spregiativo. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 17 settembre 2021 Grazie per la precisazione.. avevo intuito il senso delle tue parole. Riprodurre con l'intento di replicare/ispirarsi ad una determinata opera, un tipico periodo.. non é cosa poco. Le scuole o "i periodi artistici", in ogni tempo, ne sono testimonianza. Hai fatto bene a puntualizzare, considerata la comune accezione che viene attribuita al termine replica. Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti