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Akagami no Mac

Sutenresu to

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Ciao a tutti , non so se questo topic può essere di interesse generale , in caso contrario mi scuso e chiedo gentilmente ai mod di spostarlo dove più opportuno.

Come suggerisce il titolo sono venuto a conoscenza del lavoro di un fabbro in particolare , Fujiwara Kanenaga (Kawamura Eijiro) che nacque nel 1887 e morì a Seki nel 1943.

Nelle poche fonti a mia disposizione sono riuscito a trovare un articolo di origine giapponese, datato 1940, dove si fa riferimento a questo fabbro citandolo come grande progressista nella scienza militare e metallurgica del Giappone e inventore della Sutenresu to.

E qui la mia domanda, di cosa si tratta ? So che questo fabbro è riuscito a creare vere Nihonto in acciaio "anti ruggine" ma vorrei saperne di più sull'argomento! 

Mi affido alla vostra sconfinata cultura 

Grazie a tutti in anticipo.

Cordiali saluti

///////////////////////////////////////////////////

Hello everyone , i don't know if this topic could be of general interest, if not I ask the mods to move it to the right spot, thanks.

As the title suggest i come to knowledge of a certain smith Called Fujiwara Kanenaga (Kawamura Eijiro) who's born in 1887 and lived in Seki till is death in 1943.

In the few sources i have access to I've found a japanese article written in 1940 who says about this smith that had accomplished great Innovation in the japanese military and metallurgical sciences and is renown as the inventor of the Sutenresu to.

Here is my question, what is the Sutenresu to? I know this smith was able to create real Nihonto from "anti rust" steel but I wish to know more of this subject and this story!

I trust in your endless knowledge 

Thanks to everyone! I already know you will help!

Best Regards

 

 

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Buonasera Akagami, seguendo un’etichetta di buona educazione invitiamo tutti i nuovi arrivati a presentarsi nell’apposita sezione. Grazie !

Per quanto riguarda Kanenaga, effettivamente riuscì a ottenere una sorta di tempra differenziata impiegando un materiale “anti ruggine”, superando in qualche modo l’ostacolo del cromo presente normalmente negli acciai inossidabili. Sicuramente una bella performance per quanto riguarda lo studio dei materiali tuttavia si tratta comunque di lame perlopiù di produzione industriale e non catalogabili, in genere, tra le lame d’arte. Vi saranno magari delle eccezioni.
Personalmente mi è capitato di vedere da vicino un tanto di Kanenaga, dove peró l’hamon era solo “cosmetico”, ossia realizzato tramite hadori, e non vi era traccia di forgiatura. 
Ho però sentito che qualcuno ha visto un autentico hamon in lame di questo fabbro-ingegnere ma non è dato sapere se si tratta di tempra in olio o in acqua: ad ogni modo su lame presumibilmente mono barra (l’altro problema degli acciai inox è che non si possono forgiare se non in particolari condizioni e con tecniche abbastanza laboriose).

Comunque, se non vi è un vero hamon, non si tratta di vere Nihonto nell’accezione del termine impiegata nel tipo di studio che facciamo. 

 

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Grazie mille della risposta tempestiva e dei consigli sulla presentazione!!

Sai anche di cosa si tratta quando si parla di questa sua invenzione della Sutenresu to?

E conosco una persona che pare possieda una spada di questo fabbro forgiata in "anti ruggine" (dalla dicitura del fabbro stesso sul codolo) con un vero Hamon e tracce di Hada visibili a occhio nudo , possibile ?

Sarei curioso di sapere anche l'opinione del Maestro togishi Massimo Rossi a riguardo ! 

Sempre se non disturbo! Grazie ancora!

 

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24 minuti fa, Akagami no Mac ha scritto:

 

Sai anche di cosa si tratta quando si parla di questa sua invenzione della Sutenresu to?

E conosco una persona che pare possieda una spada di questo fabbro forgiata in "anti ruggine" (dalla dicitura del fabbro stesso sul codolo) con un vero Hamon e tracce di Hada visibili a occhio nudo , possibile ?

Grazie ancora 

 

A livello squisitamente tecnico non so che tipo di materiale abbia messo a punto. 
Fuller e Gregory ne parlano ma non entrano in dettaglio, come pure lo Slough menziona il suo impiego “pionieristico” dell’acciaio (peraltro scrivendo una mezza inesattezza parlando di “stainless steel”)

Possibile una lama “inox” di Kanenaga con hamon e hada ? Perché no. Sarei ben curioso di vederla da vicino. 

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Buonasera, segnalo il seguente sito con buone foto di Kanenaga: http://ohmura-study.net/212.html

Sicuramente un forgiatore molto interessante.

Penso che la lama in questione sia di un membro attivo della nostra associazione e forse stata polita dallo stesso Massimo, corretto? 


"Indiana Jones e la lama perduta"

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@Francesco Marinelli

Si confermo , sto cercando più informazioni a riguardo perché mi sono innamorato della storia di questo fabbro ma non vorrei farmi suggestionare dal mio gusto personale in un campo dove c'è poco spazio per esso.

La cosa che mi affascina è se veramente questo fabbro è riuscito a ricreare tempra , Hamon e Hada reali su queste spade e non puramente visive !

Opinioni? Grazie mille ancora !

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Bè come sopra detto consiglio la visione del sito che ho postato.

Riposto per semplicità l'ultima fotografia presente dove si vede il dettaglio dell'hamon, reale. Ho cerchiato la zona in cui è evidente sotto l'hadori.

Se hai foto della lama in questione le potresti postare?

21221.jpg


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Sì grazie Francesco, il sito lo avevo già trovato e spulciato di mio prima di scrivere questo post (per quanto faccio un po' fatica a tradurre tutta la parte in giapponese correttamente) .

Questa Lama mi ha affascinato più di altre anche per la sua storia legata alla mia personale esperienza in tempra differenziale di acciai inossidabili.

Quello di cui vorrei essere sicuro è come una lama del genere venga considerata nel mondo del collezionismo ufficiale di Nihonto.

Per quanto riguarda le foto chiedo il permesso perché non è mia e penso sia opportuno

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8 ore fa, Akagami no Mac ha scritto:

 

Quello di cui vorrei essere sicuro è come una lama del genere venga considerata nel mondo del collezionismo ufficiale di Nihonto.

Non c’è una risposta facile. Intanto bisogna intendersi sui termini. Nihonto intesa come “spada giapponese” (prodotta in Giappone), ad esempio come le lame militari WW2 fatte a macchina, oppure come spada d’arte (Token Bijutsu) ? 

Il collezionismo occidentale, in realtà, comprende entrambe le categorie anche se la prima si inserisce meglio nell’ambito dei “militaria”.

Il tipo di oggetto di cui parliamo qui nasce esclusivamente come lama militare e la sua caratteristica saliente è l’impiego di un materiale che sia più resistente alle intemperie (più precisamente al salino, per le spade destinate agli ufficiali di Marina) rispetto ad altri materiali industriali. 
Esistono naturalmente lame “realizzate a scopo militare” durante la WW2 che sono entrate a pieno diritto nella categoria delle lame d’arte ma dove possano collocarsi queste particolari di Kanenaga è arduo rispondere: va considerato caso per caso.

La lama che ho visto io, ad esempio, certamente non era classificabile come lama d’arte. Quella che ha polito Massimo magari si. Ma non mi è capitato di esaminarla , quindi non so risponderti. La foto postata da Francesco, ad esempio, mi suggerisce un hamon molto debole, discontinuo, e una grana del metallo compatibile con una barra di acciaio colato piuttosto che forgiato. Ma sono speculazioni in base a fotografie che lasciano il tempo che trovano.

L’ultima parola sta, in genere, alla NBTHK che si occupa appunto di definire quali siano le lame “degne di essere preservate” e quali no. Negli ultimi anni diverse lame realizzate in tempo di guerra sono state “promosse”, tuttavia non so se abbiano mai certificato una lama “inox” di Kanenaga.

Ad ogni modo, durante la seconda guerra, non era raro che un forgiatore apponesse la propria firma sia su lame realizzate in modo tradizionale e di alta qualità sia su lame prodotte in modo più industriale. Ciò crea un po’ di confusione. Per questo l’esame caso per caso è indispensabile. 


 

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Grazie mille Gianluca! Vedo che ho pescato nel cesto delle cose difficili al primo colpo come mio solito! Ma la cosa mi appassiona sempre di più, il proprietario ha detto che contatterà il maestro Rossi che si è occupato di pulirla e certificarla qualche anno fa per maggiori informazioni, non mancherò di farvele sapere. Dal momento che sono interessato all'acquisto di questo oggetto in particolare se si concluderà vi posterò anche le migliori foto su sfondo nero che riuscirò a fare per interesse e cultura di tutti!

Arigato! 

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Saremo più che lieti di vedere foto dettagliate di questa lama, come pure magari di vederla dal vivo in uno dei nostri incontri.

Per accuratezza di informazione è bene precisare che Massimo Rossi non rilascia certificati ma schede tecniche di politura. 
Può sembrare una differenza banale ma non lo è. 

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Beh Si capisco i certificati li rilascia la nbthk , comunque non penso che direbbe che una lama ha un Hamon se l'hamon lo avesse dovuto fingere lui stesso con la pulitura ! Dico bene?

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Ad ogni modo, per giudicare la qualità di un hamon (e quindi di una Token) non basta che “sia presente”. Occorre valutarne la brillantezza, la nitidezza, la continuità, l’uniformità, la presenza di nie e di nioi, l’eventuale presenza di hataraki. Anche una lama temprata in olio può mostrare un hamon, ma non è la stessa cosa. 

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Si. Che la grana del metallo è quasi invisibile (muji) e che vi sono nie (ji nie). Che l’hamon è presente ed è suguha di media ampiezza. 
La firma cosa recita ? 

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Nara taro Fujiwara kanenaga 

Dall'altro lato opera realizzata con impiego di acciaio anti ruggine  

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Dietro autorizzazione di Massimo confermo che il Kanenaga in questione era un forgiatore molto importante e che le lame che ha costruito per alcuni ufficiali della marina sono state costruite inserendo nikel nel tatara che si produceva personalmente. Le lame e questa lama sono state forgiate nella, maniera tradizionale delle Nihonto e che l'hamon è reale e non "costruito". Se così fosse sarebbe stato "costruito" da Massimo poichè sua è la politura e sua l'attestazione delle caratteristiche della lama. Questa affermazione è notevolmente irriverente nei confronti del "nostro" Togishi. Lo è altrettanto nei miei confronti, e non è la prima volta, perchè non solo si mette in dubbio quello che affermo, ma mi si attribuisce una veste di truffatore e questo è inaccettabile. Prego prima di "sparare" sentenze di visionare almeno la lama in oggetto o sue foto.

Cordialmente Castelli Gianfranco

 

PS non era nelle mie intenzioni scrivere per non iniziare polemiche, anche se forte della chiacchierata fatta con Massimo, ma tacere proprio non mi è stato possibile. Chiudo qui il discorso.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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