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Akagami no Mac

Sutenresu to

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Caro Gianfranco, forse sarebbe meglio tu rileggessi i vari interventi.

Qui nessuno ha messo in dubbio le parole di nessuno e tantomeno ha dato del truffatore a qualcuno. 
Sono state fatte delle domande generiche e si è cercato di dare una qualche risposta, certamente non definitiva ed altrettanto generica, ripetendo più volte che “è necessario, sempre, l’esame dal vivo”, che coi forgiatori WW2 bisogna esaminare “caso per caso” e che, in definitiva, non è possibile rispondere a certe domande senza la lama In mano.
Inoltre si è ribadito con chiarezza che Massimo non scriverebbe mai che c’è un hamon se questo fosse solo cosmetico, e dunque non c’è traccia di irriverenza verso alcuno e tantomeno verso la spada in oggetto di cui nessuno qui ha dato, al momento, il minimo giudizio. 
Quindi non si capisce proprio il motivo per cui tu ti debba risentire così e me ne dispiace. 
 

cordialmente Venier Gianluca 

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Buongiorno a tutti, chiedo scusa per aver sollevato un argomento così controverso durante una trattativa di acquisto.

Da profano quale sono volevo solo più opinioni possibili su una lama la cui bellezza principale per me è proprio la controversia della sua storia e creazione.

Spero che nessuno si sia sentito offeso da quanto detto in questa conversazione da nessuno di coloro che hanno partecipato e di poter continuare ad analizzare l'oggetto in questione in un clima di pace serenità per tutti 

Arigatou

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KANE NAGA.JPGIntervengo su questa discussione, perchè è di mia competenza.

Questa lama che io ho polito, studiato attentamente ed informato, dato che non è  facile trovarne in commercio, forgiate con questa tecnica dal  Kaji  Kane Naga.

Questo forgiatore costruì una piccola serie di lame (anche perchè morì giovane ), commissionate da alcuni Alti Ufficiali della Marina Militare giapponese.

Nel suo Tatara, durante la fusione del Tamahagane aggiunse una quantità di Nichel  a far si che resistessero ulteriormente, all'ossidazione del salmastro marino.

Nel 2011, (quando il M. Hosokawa, stava ancora discretamente bene ) feci vedere a lui questa lama e ne discutemmo, mi diede notizie di questo fabbro e di queste particolari lame realizzate con tecnica di Orikaeshi.

Queste lame hanno tutte le caratteristiche della Token , con una hada più compatta con un Hamon in Chu Suguha.  Hanno una caratteristica che solo questo Kane Naga ( su pochi esemplari) ha realizzato, sono più resistenti all'ossidazione

Posto la pagina dove è pubblicata una di queste lame,  Forse questa della discussione

Queste non rientrano nella produzione industriale, di questo Kane Naga, ma di Token in numero limitato realizzate su commissione (come ho descritto sopra)

 

 

 

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1 ora fa, Castelli Gianfranco ha scritto:

Dietro autorizzazione di Massimo confermo che il Kanenaga in questione era un forgiatore molto importante e che le lame che ha costruito per alcuni ufficiali della marina sono state costruite inserendo nikel nel tatara che si produceva personalmente. Le lame e questa lama sono state forgiate nella, maniera tradizionale delle Nihonto e che l'hamon è reale e non "costruito". Se così fosse sarebbe stato "costruito" da Massimo poichè sua è la politura e sua l'attestazione delle caratteristiche della lama. Questa affermazione è notevolmente irriverente nei confronti del "nostro" Togishi. Lo è altrettanto nei miei confronti, e non è la prima volta, perchè non solo si mette in dubbio quello che affermo, ma mi si attribuisce una veste di truffatore e questo è inaccettabile. Prego prima di "sparare" sentenze di visionare almeno la lama in oggetto o sue foto.

Cordialmente Castelli Gianfranco

 

PS non era nelle mie intenzioni scrivere per non iniziare polemiche, anche se forte della chiacchierata fatta con Massimo, ma tacere proprio non mi è stato possibile. Chiudo qui il discorso.

Buongiorno Gianfranco, penso che nessuno ha voluto screditare la tua persona, ( chi ti conosce sa che sei una degna persona) la discussione è stata su questa tipologia di lame, (forse presa un pò alla leggera) dato che non è facile avere informazioni su certi fabbri

Credo e spero che con il mio intervento ci siamo chiariti.

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5 ore fa, Akagami no Mac ha scritto:

....... e di poter continuare ad analizzare l'oggetto in questione in un clima di pace serenità per tutti 

Arigatou

Naturalmente Akagami. 

Come avevo accennato, a certe domande non esiste una risposta univoca e le varianti qualitative possono essere molte. Soprattutto coi forgiatori WW2 occorre prudenza e questa discussione lo dimostra, sulla base di esperienze dirette assolutamente discordanti tra loro. Ribadisco infatti, senza alcuna leggerezza e con puro intento didattico, che esistono anche lame a firma Kanenaga (realizzate in acciaio antiruggine) che sono prive di un vero hamon, avendo avuto modo di tenerne una in mano. 
Ma questo è ciò che rende così complicato (ma anche affascinante) lo studio della Token.

Questa la lama cui mi riferisco, firmata Fujiwara Kanenaga:

Kanenaga anti rust steel.jpg

 

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1 ora fa, Massimo Rossi ha scritto:

KANE NAGA.JPGIntervengo su questa discussione, perchè è di mia competenza.

Questa lama che io ho polito, studiato attentamente ed informato, dato che non è  facile trovarne in commercio, forgiate con questa tecnica dal  Kaji  Kane Naga.

Questo forgiatore costruì una piccola serie di lame (anche perchè morì giovane ), commissionate da alcuni Alti Ufficiali della Marina Militare giapponese.

Nel suo Tatara, durante la fusione del Tamahagane aggiunse una quantità di Nichel  a far si che resistessero ulteriormente, all'ossidazione del salmastro marino.

Nel 2011, (quando il M. Hosokawa, stava ancora discretamente bene ) feci vedere a lui questa lama e ne discutemmo, mi diede notizie di questo fabbro e di queste particolari lame realizzate con tecnica di Orikaeshi.

Queste lame hanno tutte le caratteristiche della Token , con una hada più compatta con un Hamon in Chu Suguha.  Hanno una caratteristica che solo questo Kane Naga ( su pochi esemplari) ha realizzato, sono più resistenti all'ossidazione

Posto la pagina dove è pubblicata una di queste lame,  Forse questa della discussione

Queste non rientrano nella produzione industriale, di questo Kane Naga, ma di Token in numero limitato realizzate su commissione (come ho descritto sopra)

 

 

 

Grazie Mille Maestro Rossi per le delucidazioni e ulteriori informazioni su questa bellissima storia ! Sarò lieto di unirmi in persona fisica all'associazione e di mostrare l'oggetto in questione a chiunque fosse interessato al suo studio! 

Arigatou !

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Sarà certamente interessante esaminarla dal vivo.

Avrai notato come, nella scheda del libro di Slough, Kanenaga sia valutato qualitativamente così:”Medium to high grade Showato/High grade Gendaito”.

Che significa ?

Secondo il criterio corrente di classificazione delle lame WW2, proposto e sviluppato anche da Leon Kapp nei suoi testi (Lonnie è probabilmente una delle maggiori autorità su questo specifico campo) le lame WW2 prodotte con tecnica e materiale tradizionale, ossia tamahagane, entrano nell’ampia categoria delle Gendaito. Quelle realizzate con materiale non tradizionale (e qui si apre un mondo) sono dette Showato, pur se il termine letteralmente significa solo “lama (realizzata nel periodo) Showa”. Kapp avverte che il livello qualitativo delle Showato è quanto mai ampio e va dalla lama mono barra senza hamon (definita anche Gunto) alla lama di buona qualità e realizzata tradizionalmente, meno che per il materiale impiegato. Talvolta si descrive questa lavorazione come “ibrida”.
Dato che la stragrande maggioranza delle Showato mostra una lavorazione di livello basso, si tende generalmente ad usare il termine in senso spregiativo. Tuttavia ciò non è assolutamente corretto. Infatti vi sono esempi di Showato che hanno passato la certificazione NBTHK e che sono di ottima qualità. Quindi, in riferimento alla tua domanda iniziale, una lama realizzata con un materiale non tradizionale, o "sperimentale", che presenti comunque le caratteristiche di una lavorazione in orikaeshi e tempra in acqua, può collocarsi tra le Showato di miglior fattura. 

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5 ore fa, G.Luca Venier ha scritto:

Naturalmente Akagami. 

Come avevo accennato, a certe domande non esiste una risposta univoca e le varianti qualitative possono essere molte. Soprattutto coi forgiatori WW2 occorre prudenza e questa discussione lo dimostra, sulla base di esperienze dirette assolutamente discordanti tra loro. Ribadisco infatti, senza alcuna leggerezza e con puro intento didattico, che esistono anche lame a firma Kanenaga (realizzate in acciaio antiruggine) che sono prive di un vero hamon, avendo avuto modo di tenerne una in mano. 
Ma questo è ciò che rende così complicato (ma anche affascinante) lo studio della Token.

Questa la lama cui mi riferisco, firmata Fujiwara Kanenaga:

Kanenaga anti rust steel.jpg

 

Grazie x le spiegazioni della classificazione gendaito//showato 😃 rispondo anche alla tua foto sulla tua esperienza personale e devo dire che a primo occhio inganna bene ma in effetti anche a un profano della Token come me pare una sorta di "satinatura" sul filo ottenuta in politura e da alcuni punti in particolare in prossimità del Nakago mi pare più evidente. Non è di sicuro lo stesso tipo di lavorazione presente sulla lama di Gianfranco

 

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Vedi bene che anche i libri più blasonati possono fornire dati incompleti.

Benvenuto nel mondo della Token ! 

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