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MrDave

Salve, ragazzi!

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Buonasera, mi chiamo Davide e scrivo da provincia di Lecce. Mi sono imbatutto in questo posto per caso, facendo un paio di ricerche riguardo al Kendo. Sono un ragazzo sportivo in via generale, le ho provate praticamente tutte MA sono sempre stato interessato, principalmente, alle arti marziali giapponesi.

Quasi per tutta la durata della mia vita, fino ad ora, ho praticato Karate... ora, avrei intenzione di dedicarmi anche ad un'arte di spada. Inizialmente avevo pensato al Kendo, dato che adoro quella sensazione che si creda quando si affronta un avversario, tuttavia, dando un'occhiata in giro ho avuto la sensazione che fosse fin troppo "pratico" e poco tecnico: ho pensato, quindi, di integrare con lo Iaido. Cosa ne pensano gli esperti, al riguardo?

Ad ogni modo, uno dei motivi principali per cui ho deciso di presentarmi qui, oltre al fatto che mi sembrava una bellissima community, sarebbe quello di raccogliere informazioni riguardo questi sport. Sarebbe facile iscriversi in un dojo, provare e valutare maaa qui, da me, mi pare non ve ne sia nemmeno uno. Avevo pensato, quindi, a come organizzarmi per cominciare a praticare qualcosa a livello base, per poi iscrivermi in un dojo una volta trasferito altrove, nei prossimi mesi... Vorrei sapere cosa ne pensate anche riguardo quest'ultima cosa. Avevo intenzione di fare qualcosa leggendo un libro, guardando dei video per collegare la parola all'immagine e, credo, buttare un po' di veleno per cercare di far quadrare ogni cosa. Ricordo che, da piccolo, imparavo in fretta a livello tecnico e muscolare, nel karate; Quindi ho pensato di avere una mezza possibilità... ma parola a voi.

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Ciao Davide e benvenuto.

Per rispondere in due parole, il Kendo è disciplina estremamente tecnica e, soprattutto, a contatto pieno (ci sono le protezioni). Lo iaido è molto interessante ed è complementare, ma si tratta di eseguire delle “forme”. Studiare le forme è senza dubbio bello e formativo ma niente sostituisce il confronto con un avversario che fa di tutto per non essere colpito e ha il solo scopo di colpirti con tutta la forza che possiede. 

Quale che sia, ti sconsiglio di iniziare una pratica del genere da solo, seguendo libri e/o tutorial. Come in tutte le arti, marziali o meno, l’apprendimento dei rudimenti va fatto sotto la guida di un maestro. Viceversa puoi facilmente maturare difetti d’impostazione che non ti togli mai più. 

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Vi ringrazio per il benvenuto!

Inoltre, G.Luca... Si, sono d'accordo con quanto hai detto: sarebbe il pricipale rischio, lo so bene. E' da molto che sto esitando, proprio per questo motivo. Diciamo che, ultimamente mi ero deciso a fare una mezza prova sperando di ricevere un mezzo aiuto da una mia conoscente Giapponesissima e praticante.

Ad ogni modo, con "poco tecnico" non intendevo "approssimativo", attenzione. Mi sono decisamente espresso male, mea culpa. Intendevo dire che il Kendo mi sembra uno sport decisamente sbilanciato sul lato "combattimento". Credo sia solo un'impressione dovuta alla mia abitudine: Il mio stile di Karate è a contatto pieno ma, rispetto al kendo, la componente "kata" ha un peso decisamente diverso nello studio dell'arte. Chiaramente, essendo arti marziali diverse, questa sensazione di "mancanza" potrebbe essere spiegata dal senso di abitudine, credo, spero... Il fatto che tu dica che, effettivamente, Kendo e Iaido siano complementari, mi convince a studiarli entrambi. Certo... Magari non cominciandone la pratica nello stesso momento.

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Il 18/2/2022 alle 00:30 , MrDave ha scritto:

Vi ringrazio per il benvenuto!

Inoltre, G.Luca... Si, sono d'accordo con quanto hai detto: sarebbe il pricipale rischio, lo so bene. E' da molto che sto esitando, proprio per questo motivo. Diciamo che, ultimamente mi ero deciso a fare una mezza prova sperando di ricevere un mezzo aiuto da una mia conoscente Giapponesissima e praticante.

Ad ogni modo, con "poco tecnico" non intendevo "approssimativo", attenzione. Mi sono decisamente espresso male, mea culpa. Intendevo dire che il Kendo mi sembra uno sport decisamente sbilanciato sul lato "combattimento". Credo sia solo un'impressione dovuta alla mia abitudine: Il mio stile di Karate è a contatto pieno ma, rispetto al kendo, la componente "kata" ha un peso decisamente diverso nello studio dell'arte. Chiaramente, essendo arti marziali diverse, questa sensazione di "mancanza" potrebbe essere spiegata dal senso di abitudine, credo, spero... Il fatto che tu dica che, effettivamente, Kendo e Iaido siano complementari, mi convince a studiarli entrambi. Certo... Magari non cominciandone la pratica nello stesso momento.

Anche nel Kendo ci sono i kata, naturalmente, e un buon insegnante scrupolosamente li inserisce nel programma di allenamento (considerando che sono parte integrante degli esami di Dan). Lo Iaido, in genere, lo si affronta dopo qualche anno di pratica del Kendo, in modo da non creare troppa “confusione” coi movimenti. Personalmente ho iniziato lo Iaido dopo aver preso il primo Dan di Kendo. 

Non è vero che il Kendo è “tutto proiettato sul combattimento”. Quella è una parte indispensabile della pratica, esattamente come lo studio delle tecniche, i kata e...molto altro. Però è vero che il concetto di “contatto pieno” è diverso rispetto ad altre pratiche di combattimento. Non si tratta naturalmente di tirarsi solo delle gran bastonate in testa ma, grazie alle protezioni e all’uso della shinai, si affina la volontà e capacità di “uccidere l’avversario” senza farsi male. Se tu, nel karate, affrontassi gli avversari con la stessa veemente intensità (e, sopratutto, approccio mentale) saresti un pericolo per chiunque nel dojo e, probabilmente, ne verresti allontanato. Se un praticante di Kendo, munito di bokken invece che di shinai, affrontasse senza trattenersi un avversario privo di protezioni, rischierebbe di ucciderlo anche senza scomodare l’uso di una spada vera (Musashi insegna e, comunque, erano incidenti che capitavano prima dell’invenzione della shinai). In questo senso, si, il Kendo ha un approccio peculiare all’arte del combattimento, mantenendo nel frattempo un altissimo livello di sicurezza per l’incolumità dei praticanti. 

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