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Matteo Yuki

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Vorrei discutere con voi di un paio di cose su questa katana che possiedo da qualche anno regalatami da mio padre. Premetto che non l'ho smanicata aveva un filo di ruggine che ho rimosso con carta abrasiva ad acqua molto fine e che non conosco il suo costo. Quindi detto questo vorrei sapere da qualcuno di esperto se la riconosce oppure occorre rimuovere il manico per vedere se c'è una sorta firma.

L'acciaio mi pare damasco, vorrei sapere come posso lucidarla per bene senza rovinarla e se effettivamente si tratta di acciaio damasco. La fattura mi sembra discreta per una riproduzione la lunghezza totale è di un metro preciso e non possiedo ne ho mai visto il suo saya. Detto questo vi lascio le foto che ho fatto oggi:

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Buonasera Matteo, si tratta di una replica in simil damasco. 
Si può dire che “ti è andata bene” perché, se fosse stata una vera Token, con la carta vetrata avresti causato un serio danno; per correggere il quale sarebbe stato necessario un politore professionista, con un costo che si calcola tra i 20 e i 40€ al cm. 
Un caro saluto. 

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Buonasera Luca grazie mille della risposta, guarda avrei preferito aver fatto un danno per avere una delle spade di cui parli

Scusami se ti pongo queste domande ma il danno con le carte anche fini ed a acqua si fa perché acciaio damasco o per altri motivi? Questo  dunque non lo sarebbe? Come mi consigli di lucidare questa lama ? 

Ciao e grazie ancora

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Ciao Matteo, benvenuto.

Le nihonto non possono andare in mano a chi non sa tenerle: sarebbero millenni di storia che andrebbero per sempre in rovina in qualche anno per colpa della fregola della domenica del primo di turno.

Le nihonto sono molto delicate e soggette facilmente a strisci e ossidazioni. Il loro restauro è riservato esclusivamente a specifici professionisti che tramandano un arte anch'essa con centinaia d'anni. Purtroppo le repliche da 20€ (così come quelle da 600€) non sono oggetto di interesse qui, e credo che in una qualsiasi ferramenta potrebbero esserti piu utili.

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Ciao Matteo, benvenuto tra noi... come ti hanno già anticipato non è una nihonto in quanto è in acciaio damasco... mentre le nihonto sono in tamahagane... da ultimo arrivato ti posso dare un consiglio? la katana ha il filo? ossia taglia? se taglia... eviterei di lucidarla col fai da te, potresti seriamente farti del male... inoltre esistono tecniche apposite per polire una lama... ogni parte va polita in un senso... dovrebbe esserci anche un video di politura di Massimo... detto questo... se invece non ha filo, è una semplice replica...
Se il mondo delle nihonto ti piace... approfondisci con lo studio e tieni quella da parte come un "cimelio ad avere di meglio"...

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Buonasera a tutti grazie delle risposte, innanzi tutto rispondendo al signor Enrico lo ringrazio e volevo dire che non mi ritengo certo degno come principiante di possedere una spada del genere e che la mia era una battuta e mi scuso se magari sono stato inopportuno

Rispondendo al signor Giano ti ringrazio per il benvenuto e per le informazioni che mi hai dato, approfondirò lo studio sicuramente 

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.. approfitto qua per darti il benvenuto, però...  (solo per mettere qualche puntino) 

La lama non è in "acciaio damasco" (fare una piccola ricerca per, quantomeno, vedere come è fatto un manufatto di Damasco., damasco o damascata li trovi anche su diversi coltelli di ottima fattura - ed è facile distinguere visivamente le differenze con lame acidate con effetto "damasco". 

Due mondi. La Nihon-to è un altro mondo ancora, un mondo a sé stante.. quello della spada giapponese. 

Non trattandosi di lama giapponese, ma soprattutto, non avendo nessuna esperienza, non capisco a cosa serva guardare un video su Massimo Sensei o consigliare pietre e modalità d'uso come fosse un tutorial della miracle-blade sull'affettamento di un pomodoro!! 

C'è ancora qualcuno che pensa che guardando un pittore, poi sappia imbiancare una parete che non sia quella del ripostiglio?? (o, senza esperienze in cucina, affettare un pomodoro.. tactactactactac induesecondi?? 

Già la politura del metallo è difficoltosa., la politura di una Token necessita di anni di apprendistato (chiedere a FrancescoM). 

Che tagli o non tagli non cambia nulla.. é poco più di un coltello da cucina.. (almeno per la lunghezza), un taglio è un taglio (da tre a diciotto punti, e, se perdo un dito, me ne restano 9, sopra).

Come ti hanno detto.. parlane col tuo ferramenta.. che sia sidol o pasta abrasiva o lucidante servirà solo come passatempo.

Il quadro di mia figlia me lo godo per quello che è... non lo porto da un restauratore. Anche qui c'è un affetto di mezzo.. goditelo per quello che è.. un regalo di tuo padre (poi forse ne capirai la ragione "sul perché una spada e non un binocolo o un fermacarte"... resta il fatto che è un regalo.. e già ci hai giocato abbastanza). Trovagli un posto su qualche parete e usala per "il gioco delle differenze" (originali in foto, riproduzione dal vero). 

Ho finito i "puntini", ma credo tu abbia compreso (spero che non sparirai, come capita alla maggior parte di coloro che dicono di aver avuto una lama in regalo). 

Buona serata


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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... ah, dimenticavo.. non é una utsushi. (trattasidimanufattocinese). :cinese:


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Matteo, perdona per L'OT (ma servirà anche a te)

Due virgole per @G1an083

 se per "damascatura" si intende una lavorazione che prevede la ripiegatura del metallo, la famiglia si amplia (Nihon-to solo in parte, perché oltre la ribattutura del metallo c'è di mezzo il materiale di partenza, lavorazione e tempra, imprescindibilmente.)

Se per damascatura si intende la antica tecnica di Damasco.. anche qui sul Forum troverete esempi e post a bizzeffe. 

Una Nihon-to non deve essere necessariamente realizzata con il tamahagane.. Cercare "nanban-tetsu". 

Che abbia o non abbia filo, nel senso di lama tagliente, non esclude che sia una replica (le Nihon-to generalmente tagliano, ma c'è anche chi ne ha trovata una sepolta in giardino, arrugginita, e poi riportata agli antichi splendori _cercare per credere). Una spada cinese con o senza filo resta una spada cinese.. per esser chiaro, generalmente monnezza (salvo essere lama da pratica per allievi bravi, (e poveri)). Gli allievi generalmente usano "iaito" (zama senza filo) Quelli più bravi ambiscono una shinken. 

Spero che queste virgole siano almeno spunti per una ricerca di approfondimento.  (egiàchecisono.. generalmente, nel caso di katana, anche i meno esperti dovrebbero focalizzarsi maggiormente sullo yokote _poiilresto


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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4 ore fa, betadine ha scritto:

Matteo, perdona per L'OT (ma servirà anche a te)

Due virgole per @G1an083

 se per "damascatura" si intende una lavorazione che prevede la ripiegatura del metallo, la famiglia si amplia (Nihon-to solo in parte, perché oltre la ribattutura del metallo c'è di mezzo il materiale di partenza, lavorazione e tempra, imprescindibilmente.)

Se per damascatura si intende la antica tecnica di Damasco.. anche qui sul Forum troverete esempi e post a bizzeffe. 

Una Nihon-to non deve essere necessariamente realizzata con il tamahagane.. Cercare "nanban-tetsu". 

Che abbia o non abbia filo, nel senso di lama tagliente, non esclude che sia una replica (le Nihon-to generalmente tagliano, ma c'è anche chi ne ha trovata una sepolta in giardino, arrugginita, e poi riportata agli antichi splendori _cercare per credere). Una spada cinese con o senza filo resta una spada cinese.. per esser chiaro, generalmente monnezza (salvo essere lama da pratica per allievi bravi, (e poveri)). Gli allievi generalmente usano "iaito" (zama senza filo) Quelli più bravi ambiscono una shinken. 

Spero che queste virgole siano almeno spunti per una ricerca di approfondimento.  (egiàchecisono.. generalmente, nel caso di katana, anche i meno esperti dovrebbero focalizzarsi maggiormente sullo yokote _poiilresto

Grazie betadine

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Buonasera a tutti, intanto scusate per le doppie foto ma il mio firewall non mi dava permessi di modifica e nemmeno di scrittura sul forum, ho modificato adesso;

Comunque, ringrazio betadine per le precisazioni, i consigli, il benvenuto e la simpatia, ovviamente, non intendo di certo combatterci il male di notte ! Con questo arnese poi ! 

Mi faceva piacere diciamo averla esposta in condizioni più onorevoli e piacevoli alla vista per tenerla appunto come un oggetto affettivo e per questo volevo lucidarla, fargli un saya e anche un bell'espositore, per poi guardarmela la sera.

Vorrei porre questa domanda, dalle foto non penso si possa dedurre ma nelle prime due forse si percepisce, volevo chiedere se secondo voi si tratta di una, "katana" o di un iaito. Per quanto posso aver notato io da inesperto, vi prego... Abbiate pietà di me se sparo delle eresie... Correggetemi, diciamo il "filo" .... ha ?... Hira? ... Non vogliatemi male.... C'è e gratta l'unghia diciamo, come se fosse sfilata, non che la voglia affilare intendiamoci, non credo sia una buon idea, magari però quando gli darò una pasta abrasiva starò più attento per non raccattare le falangi da terra e essendo un maniaco devo sapere tutto anche di questo coltello da tonno troppo cresciuto o mi sento male... E' più forte di me

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Gli iaito propriamente detti sono in lega di alluminio, non hanno filo (ne ha senso farglielo dato che il materiale è morbido) e si piegano con facilità. Sono, a tutti gli effetti, attrezzi sportivi.

Quindi questa certamente non è uno iaito.

Non so se abbia senso spendere per farci una saya ma, se hai buona manualità e qualche buon attrezzo, potresti applicarti e farne una tu. 
Per il resto non ci farei altro. Magari dacci un po’ d’olio per non farla arrugginire; va bene anche quello per macchine da cucire. 

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Buonasera Luca grazie dell'informazione, mi cimento in lavori di falegnameria abbastanza arditi penso in tutta onesta di riuscire a creare un oggetto come un saya, devo solo attendere un legno adeguato e carino, pensavo al pero, ho visto su qualche discussione parlare di tulipier vedo cosa mi capita fra le mani

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Tradizionalmente si usa il legno di magnolia, che ha varie caratteristiche che lo rendono ideale per il compito. Si possono trovare tavolette piallate della giusta misura, solo da sagomare, incollare e verniciare. 

Magari anche il pero può essere adatto, come facilità di lavorazione, bisogna tuttavia vedere che non abbia qualche elemento che “attiri” la ruggine...

Per quanto riguarda i fornimenti si usa il corno nero (anche questo reperibile in blocchetti della misura adatta, più spessi dei blocchetti standard per manici di coltello).

 

 

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Buonasera Luca, grazie dell'informazioni, ho letto ieri del legno di magnolia giapponese qua sul forum, sai per caso dirmi dove posso reperire online un paio di listelli? Altrimenti potrei reperire probabilmente della magnolia americana, comune ovunque, del resto non devo certo fare il saya di chi sa quale spada, ma sarebbe carino usare il legno tradizionale. Scusa la domanda ma per fornimento intendi la parte che blocca il saya nell'habaki?

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Le parti in corno sono:

koiguchi

kurigata

kojiri

Lascio a te il compito di scoprire quali parti sono e come si realizzano. Si trovano molti filmati in rete, anche se perlopiù in inglese (o giapponese/cinese).

Anche per ordinare la magnolia basta fare un po’ di ricerche in rete, spulciando però in lingua inglese. Basta solo pazienza e volontà.

Tieni presente che in Italia i costruttori di saya o shirasaya sono scarsissimi. Chissà che tu non possa trovare una tua “vocazione” in questo mondo della Token. L’idea di partire copiando il modello più classico è senz’altro la miglior strada. 

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Grazie tante Luca il mio rispetto, mi informerò e studierò, chissà, se la dedizione e l'abilità saranno abbastanza, a presto

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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(proverbio popolare giapponese)

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