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Anto

Obiettore Di Coscienza

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Ragazzi ho cancellato alcune citazioni personali dagli interventi a tutela di chi le ha scritte e degli utenti tutti.

Comunque se volete prendere a riferimento il sito dell polizia di stato, nella pagina delle faq ci sono anche le risposte che vi state ponendo , anche se sono date -secondo me volutamente- con una certa vaghezza.

Per conto mio si intende per arma un oggetto la cui destinazione finale è l'offesa della persona.

E' mia opinione -e questo forum ne è una prova lampante- che la spada giapponese non è attualmente nè in Italia nè in nessun luogo del mondo un oggetto con questa destinazione, piuttosto lo si può a buon diritto inserire negli oggetti di intersse artistico o negli strumenti per la pratica sportiva. Come dicevo in precedenza la questione dipende molto da quale interpretazione si vuole dare ad una serie di codici vaghi e spesso contraddittori.

Secondo il commentario della polizia di stato poi, gli oggetti ad un solo filo rientrano nella categoria dei coltelli, non vi è alcuna specifica relativamente alle dimensione.

Si torna quindi al concetto di destinazione naturale e mi rifiuto di pensare che qualunque appassionato di nihonto possegga oggetti che hanno la finalità di ferire la persona, le finalità infatti sono facilmente individuabili nell'uso che il possessore ne fa , in questo specifico caso l'apprezzamento artistico o la pratica sportiva.

Certo il nulla osta alla detenzione è una sana pratica che consiglio a tutti per evitare che qualche burocrate con eccesso di zelo crei assurdi problemi.

Ancora una volta vi invito a non citare le scelte personali adottate per evitare qualunque tipo di problema, ognuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni dopo aver raccolto le esaurienti informazioni presso gli istituti preposti.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Mi permetto ancora una volta di chiarire questo argomento.

Premetto che queste cose le ho studiate e adesso ho l'abilitazione di "armiere".

 

1. Non è vero che una lama oltre una certa lunghezza si considera automaticamente un'arma. Questo vale solo per i coltelli la cui destinazione naturale non è specifica (esempio: un coltello da cucina non è mai arma)

 

2. La destinazione natuarale di arma è quella ORIGINALE non quella contemporanea. Una katana del XVI secolo nasce come arma e quindi arma va considerata, anche se io la compero per collezione.

 

3. La legislazione sulle armi antiche e da collezione elenca con precisione il tipo di armi a cui la legge si riferisce, e sono TUTTE E COMUNQUE ARMI DA FUOCO. Quindi per le spade non ci si può appellare a quella legge.

 

4. La destinazione naturale di una spada nuova NON è quella di offendere la persona, ma quella di collezionismo, finalità sportive, eccetera: NON E' RICHIESTO IL PORTO D'ARMI!!! E' per questo motivo che nelle coltellerie vediamo katane da arredamento in acciaio affilatissime: non sono armi e i venditori non stanno violando nessuna legge.

 

Può piacere o meno ma la legge è questa. Poi le questure possono essere più o meno severe.

 

Giuseppe


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Certo che la legge in questo senso e' proprio strana :brooding:

 

Cioe' forgio una katana nuova di zecca con il solo scopo di "tagliarci" e non e' considerata arma...

Compro un oggetto da collezione con centinaia di anni alle spalle ed e' considerato un'arma... :polliceverso:


アンドレア プリフィカト

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Ragazzi ho cancellato alcune citazioni personali dagli interventi a tutela di chi le ha scritte e degli utenti tutti.

Comunque se volete prendere a riferimento il sito dell polizia di stato, nella pagina delle faq ci sono anche le risposte che vi state ponendo , anche se sono date -secondo me volutamente- con una certa vaghezza.

Per conto mio si intende per arma un oggetto la cui destinazione finale è l'offesa della persona.

E' mia opinione -e questo forum ne è una prova lampante- che la spada giapponese non è attualmente nè in Italia nè in nessun luogo del mondo un oggetto con questa destinazione, piuttosto lo si può a buon diritto inserire negli oggetti di intersse artistico o negli strumenti per la pratica sportiva. Come dicevo in precedenza la questione dipende molto da quale interpretazione si vuole dare ad una serie di codici vaghi e spesso contraddittori.

Secondo il commentario della polizia di stato poi, gli oggetti ad un solo filo rientrano nella categoria dei coltelli, non vi è alcuna specifica relativamente alle dimensione.

Si torna quindi al concetto di destinazione naturale e mi rifiuto di pensare che qualunque appassionato di nihonto possegga oggetti che hanno la finalità di ferire la persona, le finalità infatti sono facilmente individuabili nell'uso che il possessore ne fa , in questo specifico caso l'apprezzamento artistico o la pratica sportiva.

Certo il nulla osta alla detenzione è una sana pratica che consiglio a tutti per evitare che qualche burocrate con eccesso di zelo crei assurdi problemi.

Ancora una volta vi invito a non citare le scelte personali adottate per evitare qualunque tipo di problema, ognuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni dopo aver raccolto le esaurienti informazioni presso gli istituti preposti.

 

 

me ne sono accorto, hai censurato me... :wacko:

se ho detto qualcosa che in qualche modo puo' andare a danno di altri, chiedo scusa.

la mia era solo un'opinione, non un indicazione.

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Scusa Daniele, non è censura, il fatto è che la veste ufficiale di questa associazione ci impone di limitarci a fornire le giuste informazioni, non possiamo allargarci troppo nei consigli che comunque risulterebbero inutili vista l'incertezza di base delle norme e visto che abbiamo verificato che l'applicazione delle leggi varia da questura a questura.



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me ne sono accorto, hai censurato me... :wacko:

se ho detto qualcosa che in qualche modo puo' andare a danno di altri, chiedo scusa.

la mia era solo un'opinione, non un indicazione.

 

Tranquillo, avevo capito bene di aver commesso un errore. :ok:

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Bah di cose da dire ce ne sarebbero molte, i commentari e le interpretazioni dei giudici delle norme in vigore sono talvolta dissimili e non poco da quanto preteso dagli organi esecutivi.

Se proprio uno vuole arrovellarsi le meningi in tema di obiezione e definizione delle armi consiglio questo interessante sito

http://www.dirittiexobiettori.org/index.html

A conforto di qualcuno vi sono anche buone notizie sullo sviluppo di tale battaglia di riforma. :ichiban:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Vorrei completare quanto sopra detto: è cmq vietato il porto di spade, coltelli, balestre ed archi viene concesso il porto solo in base a determitati motivi.....incontri di collezionisti....stage sportivi......e il trasposto deve essere consono al caso.....non puoi andare in giro con la katana infilata in cintura ma insilata in una sacca chiusa o meglio in una scatola...... il luogo e l orario....non è bello se ti trovano di notte mentre esci dalla discoteca.con una spada in spalla ....le katane sono oggetti di libera vendita ma il cui porto è vietato.....tra parentesi è vietato anche girare in citta con un coltello da cucina in tasca ......

sono quelle che vengono chiamate dagli operatori di polizia condizioni di modo tempo e luogo e sono quelle che rendono possibile o meno il trasporto di spade archi balestre coltelli fucili subacquei ed tutti quegli oggetti che non sono armi da fuoco ma oggetti atti ad offendere.....

non essendo previsto il porto darmi per questi oggetti (è previsto solo ed esclusivamente per le armi da fuoco) non ha nessun significato se il proprietario sia obbiettore di coscenza o meno.....

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....le katane sono oggetti di libera vendita ma il cui porto è vietato.....

Mishi prendo per attendibile il tuo parere autorevole ma al contempo devo sostenere che non è una posizione condivisa da tutte le questure.

se intendiamo per katane i ferri di San Marino allora concordo integralmente, se invece parliamo di nihonto...beh la cosa mi sa che rischia di cambiare o come minimo di incontrare interpretazioni differenti.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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no no, attenzione.

 

Il PORTO di oggetti atti ad offendere, sebbene non armi (quindi anche un coltello da tavola o un martello o una chiave inglese) è consentito solo se sono presenti le famose "condizioni di modo tempo e luogo".

Cioè in pratica se sono un carpentiere e sto andando a lavorare, posso avere anche una mazza da 8chili in mano per la strada ma questo non vuol dire che se sono un macellaio e sto andando in discoteca mi posso portare una mannaia sul sedile della macchina...



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Esatto Yama. Il discorso è quello di prima e Mishima fa un pò di confusione. Sono "oggetti atti ad offendere" le katane moderne (così come coltelli da cucina, falcetti e lame da agricoltore, spade ad uso sportivo,...), mentre quelle antiche sono "armi".


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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scuaste ma ora nn ho capito una cosa...

 

da quanto detto da Mishima: "Le katane sono oggetti di libera vendita..." Quindi chiunque può comprare una katana riprodotta con filo???

 

I problemi ci sono solo con le nihonto antiche?

 

Se si come puo' un agente o questore saper distinguere una reale spada antica da una riproduzione?

Potrei benissimo avere una Nihonto riprodotta con filo...

 

:wacko:

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Ebbravo Anto! bella domanda!

Siamo di fronte ad uno dei gap normativi di cui si parlava, praticamente se faccio iaido con una lama di acciaio prodotta oggigiorno anche se affilata ed appuntita -sulla base di queste interpretazioni- sono a posto, nessun obbligo di denuncia e la lama risulta semplicemente lecito nella condizione di modo tempo e luogo.

Se invece prendo una gunto, la metto in un koshirae da iaido e ci faccio la stessa cosa, incorro nel rischio.

Ma chi verifica l'età di una spada visto che la stessa sovrintendenza ha una manifesta ignoranza in materia?

A questo punto se voglio una gendaito è sufficiente che personalmente la consideri una lama moderna, a domanda rispondo "è una lama moderna per uso sportivo", dunque in caso di controllo cosa accadrebbe?

I casi sono due: o il controllore decide di verificare la veridicità della mia dichiarazione, convolgendo la soprintendenza che poi è più o meno uguale a chiedere l'opinione del mio fruttivendolo, oppure prende per buona la mia dichiarazione.

A prescindere dal fatto che la cosa è così assurda da risultare grottesca, rimane il fatto che potenzialmente si potrebbe essere perseguiti per semplice ignoranza sull'epoca della propria lama, vengono quindi effettuate a livello normativo delle discriminazioni non in termini qualitativi ma in termini temporali.

Io penso che una delle soluzioni sarebbe quella modificare l'apparato normativo, introducendo la possibilità di dichiarare -autocertificandolo- la finalità sportiva (o ancor meglio collezionistica) della sola e specifica spada giapponese. Ancor meglio con un po' di buonsenso si potrebbe mettere mano alle leggi in vigore escludendo le spade lunghe dalla categoria di armi in quanto non più destinate a questo uso, faccio notare che nella legge italiana esiste il parametro di giudizio che si chiama "consuetudine", il quale ha come finalità quello di adattare l'interpretazione delle norme alle abitudini sociali consolidate.

In ogni caso il discorso sulla destinazione naturale di un oggetto non può essere identificato solo dalla destinazione per cui esso è nato, in questo caso una clava del mesolitico risulterebbe tutt'oggi un'arma, come anche una vecchia fionda di 2000 anni.

Il tar del Piemonte per esempio ha ordinato alla questura il ritiro di un'ordinanza ad un cittadino che prtoibiva allo stesso di utilizzare ESPLOSIVI per lavorare in una cava. Sulla base del ricorso le motivazioni addotte dal tar risultano proprio essere la destinazione d'uso di detti materiali che nella fattispecie non risultavano destinati ad offendere pur mantendo una altissima pericolosità ed pur essendo chiaramente ed ineluttabilmente definiti nel Tulps come materiali soggetti a controlli assai accurati.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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La cosa più bella è che per le armi da fuoco antiche, tipo i moschetti ad avancarica e gli archibugi esiste una norma che sancisce che non sono da considerarsi armi.

Per le spade invece no...



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La cosa più bella è che per le armi da fuoco antiche, tipo i moschetti ad avancarica e gli archibugi esiste una norma che sancisce che non sono da considerarsi armi.

Per le spade invece no...

Forse hanno una destinazione naturale differente ...chissà magari il collezionismo? :whistle:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Per la legge non vi è alcuna distinzione tra katane moderne e o antiche, ma fanno tutte parte di quella categoria che viene definita armi da punta o da taglio. La legge italiana non distingue le lame in antiche o moderne sono cosidereta come una unica categoria.

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mamma mia che discussione che ne è uscita..

 

rimanendo in tema di katane riprodotte ai nostri giorni non capisco xche armerie tipo coltelleriacollini sostengano questo:

 

Per la Legge italiana, una spada affilata è un'arma propria. Acquisto e detenzione sono quindi vincolati dalle normative vigenti e pertanto non è consentita la vendita on-line di questo prodotto; la spada può essere comunque acquistata direttamente nel nostro punto vendita dietro presentazione di apposito permesso rilasciato dalla Questura o di un porto d'armi valido. Nel caso non possiete recarvi di persona per l'acquisto, possiamo spedire l'articolo ad un'armeria della vostra zona che si occuperà della consegna. Altrimenti possiamo rimuovere il filo alla spada tramutandola così in un'arma impropria di libera vendita e detenzione.

 

Praticamente secondo loro si possono acquistare solo lame senza filo...

 

:wacko:

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Per la legge non vi è alcuna distinzione tra katane moderne e o antiche, ma fanno tutte parte di quella categoria che viene definita armi da punta o da taglio. La legge italiana non distingue le lame in antiche o moderne sono cosidereta come una unica categoria.

 

Mi spiace ma non sono daccordo.

Per la legge italiana una "arma bianca" è uno strumento da punta o da taglio la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona.

La destinazione naturale di una katana moderna non è l'offesa alla persona, come nel caso di un coltello da cucina o di un'ascia da boscaiolo. Sono tutti casi di "strumenti atti ad offendere".


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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