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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Simone Di Franco

Katana Mumei

Messaggi consigliati

Su questo non ci piove. Pero' non si dovrebbe aspettare ad utilizzarla finche' la lama non e' pronta?


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Lo so Yama dai non preoccuparti che ci guardiamo, a volte basta che entri nel saya un granello di qualcosina e zac sei rovinato, comunque se la lama non presnta ossidazioni paricolarmente rugose, se il tessuto è liscio e uniforme io di solito faccio una accurata manutenzione con uchiko impastata con acqua per asportare eventuali microcreste poi uchiko a secco una abbondante oliata a choji e poi lo shira lo utilizzo da subito, mai avuti problemi così, la cosa cambia se la lama è un pezzo di ruggine ovviamente. Comunque ribadisco, basta un nonnulla, un granello stupido proveniente da chissà dove, i saya sono sempre un problema è per questo che occorre molta cura in tutte le fasi, anche un pon pon di uchiko di scarsa qualità può dare corso a danni, ce ne soo alcuni che contengono polveri di conchiglie, immagina che una sola volta non sia stato asportato completamente dalla lama e che si sia rinfoderata la spada, una piccola scheggia di conchiglia- anche microscopica - potrebbe incunearsi nella parete interna del saya, basta pochissimo. Comunque Yama se crea problemi la cosa si risolve, a costo di riaprire lo shira per ripassarne tutta la superficie. Però vista la leggendaria solidità dei miei shira :gocciolone: sarà un impresa, male che vada ne faremo un'altro che vuoi che sia? :wacko:

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Comunque Yama se crea problemi la cosa si risolve, a costo di riaprire lo shira per ripassarne tutta la superficie. Però vista la leggendaria solidità dei miei shira :gocciolone: sarà un impresa, male che vada ne faremo un'altro che vuoi che sia? :wacko:

 

così se lo apri si vedrà il tuo leggendario stemma/firma :hehe:

a parte gli scherzi parole ben dette! :ok:

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Yama,devo proprio farti qualche domanda...ci sono tracce di masame nell'hada?

kasane?...

Il boshi di che tipo è ,ko-maru ? Credo che ci sia anche un utsuri...Il fatto è che guardando e riguardando le foto messe da te a disposizione avrei pensato ad Onizuka Yoshikuni :laugh:

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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purtroppo la hada non è granchè visibile, di sicuro ho visto qualche occhio di mokume, masame non ne ho visto ma non lo escluderei del tutto.

Anche il boshi è poco chiaro...

chi è Onizuka Yoshikuni? scuola? periodo?



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鬼塚吉国 :

Onizuka Yoshikuni (wazamono,Kanbun-Shinto) è un famoso spadaio della scuola omonima attivo durante il periodo Edo (per 3 generazioni) nella provincia di Chikugo,particolarmente rinomato per la potenza delle sue lame.

Il sugata tipico presenta un sori relativamente ridotto ed un kasane particolarmente spesso.

Il jigane è tipicamente Shinto e decisamente duro e di un colore simile a quello nella foto (probabilmente dopo averla polita potrei cambiare opinione)

Le sue spade mostrano ko-hada (che può essere un mokume-itame) simile a quello delle Hizen (Den di riferimento : Yamashiro) ma più grossolano e misto a masame.

Anche nell'hamon Yoshikuni ha qualcosa che richiama alla mente le Tadayoshi ,ma la qualità dei nie (compresi i ji-nie che Tadayoshi prese ad esempio dal nashiji-hada di Rai Kunitoshi) non raggiungono la stessa bellezza ed intensità delle Hizen.

Dalle foto a disposizione nel tempo ho maturato il sospetto che "Nami" potesse essere opera sua :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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la lama però non è molto spessa, anzi direi che è piuttosto esile.

 

E' incredibile che una lama con un hamon così particolare sia così difficile da interpretare, non trovate?

 

grazie mille delle tue opinioni Shimi, ma senza politura non ci sono molti dati per un kantei



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...senza politura non ci sono molti dati per un kantei

 

Purtroppo è così :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Bellissima lama. Tra gli ideogrammi che sono riuscito a tradurre (sono solo cultore della lingua) vi sono le seguenti consonanti : e - ne - kyu.

Di più non so dire.


"La vera essenza del KATA non consiste nei gesti in sé, ma nel modo in cui lo spirito li rende precisi,

 

ineluttabili. Bisogna saper creare un gesto totale dove, in un istante, si ritrovi tutto il KI. Vivere il vero

 

spirito del gesto: il KATA, attraverso l'allenamento, deve fondersi con lo spirito. Più lo spirito sarà forte, più

 

sarà forte il KATA."

 

T. Deshimaru

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Ieri mi sono consumato gli occhi su questa lama restaurata e ho cercato di classificarla al meglio.

Sto preparando anche qualche bella foto ad alta risoluzione.

All'ultimo incontro ho ricevuto degli ottimi suggerimenti sulla possibile identificazione, Appena ho tutti i dati li posto e facciamo un bel Mumei-kantei :)



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Ok, ecco la miglior descrizione che sono riuscito a fare e tutte le misure. Le nuove foto la settimana prossima :)

 

Katana, mumei.

Misure (cm):

  • nagasa 62.2
  • sori 1.6
  • motokasane 0.7
  • sakikasane 0.5
  • motohaba 3
  • sakihaba 2
  • kissaki 3.3

Kitae: Shinogi tsukuri, iori mune, leggermente koshi-zori (la zona di massimo sori va dai 24 ai 27 cm a partire dal munemachi), chu kissaki.

Nakago: ubu, forma regolare, ha agari kurijiri, yasurime sujikai abbastana inclinate, quasi o-sujikai.

Jittetsu: Mokume hada, nessun hataraki particolarmente evidente ma qualche ji-nie c'è.

Jakiba: habuchi compatto e regolare in nie-deki, hamon notare midare, identificabile anche in un koshi no hiraita midare con tani molto allungate. Le vette dell'hamon, alcune molto simili al monte fuji, si intensificano e si sollevano sempre di più andando verso il kissaki e sono ricche di sunagashi. Alcuni kinsuji e inazuma. Il boshi è midare komi, diverso da un lato all'altro, con hakikake sparsi simili agli altri sunagashi presenti.



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e subito le mie prime idee.

 

Innanzitutto la sugata. Oltre alle prime idee di shinto da cui anche il titolo del topic, mi sono reso conto che mihaba e kasane sono stati piuttosto ridimensionati dalle numerose politure ( si vede addirittura una certa mancanza sulla misura dell'habaki). Questo giustificherebbe anche ipotesi del medio o tardo muromachi.

Tu che ne pensi Paolo?

 

Con il suggerimento del nostro Togishi e dando per buono questo periodo, abbiamo anche ipotizzato la scuola Sengo-Muramasa. Se leggete la descizione della scuola sul Nagayama e guardate la descrizione dell'hamon si possono trovare degli interessanti spunti e analogie. Pesante "contro" la forma del nakago .

 

Scarteballando a più non posso in tutte le possibili identificazioni in base a hamon, boshi, hada e hataraki vari, mi tornano spesso le seguenti ipotesi:

 

 

Scuola Horikawa

Vari riferimenti a scuole Sue-bizen

Scuola Hirokawa

Masamune jutettsu

Scuola Aoe

Hankei

Tsunahiro

Naotane

Masahide

Tatara Nagayuki

 

In tutte queste ipotesi c'è sempre qualche cosa che non torna. credo anche che questa lama mostri alcune caratteristiche controverse tra loro...

Aspetto tutti i vostri commenti e ipotesi.



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E' vero, dai con le foto e complimenti ! tioffrounabirra.gif

 

P.s.: la Tsuba sembra in Shakudo o sbaglio? se così è, Lorenzo saprebbe ridargli il giusto splendore, restaurata avrebbe un colore nero blu intenso e di grande effetto secondo me!

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Per chi verrà al kantei questa settimana, avrò modo di portare questa lama e ho già qualche notizia che mi fa ben sperare su una buona identificazione, finalmente :)



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Per chi non le avesse viste, alcune delle foto dopo il restauro sono qui:

http://www.intk-toke...25&hl=togi&st=0

 

Purtroppo mi sono perso delle immagini ad alta risoluzione che avevo fatto con un amico fotografo...

 

Grazie al contributo di Francesco De Feo e grazie anche alle conferme che mi ha dato indirettamente Piercarlo Cappelli, abbiamo inquadrato questa spada.

La sugata e le altre caratteristiche la pongono prima delle shinto, nel periodo del tardo Muromachi attorno al 1500.

Lo stile dell'hamon così caratteristico ma allo stesso tempo praticamente impossibile da trovare catalogato nei libri è stato battezzato definitivamente come "notare ni gunome" .

il jigane, la hada e anche la qualità dell'hamon e i relativi hataraki sono riconducibili alla tradizione Mino e in particolare allo stile di Seki.

 

Dopo l'avvento di Nobunaga e Toyotomi, molti spadai di Seki, reclutati da Maeda Toshiee, si spostarono sulla Hokurikudo nelle provincie di Echizen e Kaga (Katsu).

Gli spadai della Hokurikudo, pur mantenendo uno stile ispirato ai lavori di Seki, si differenziano perchè al contrario di questi che hanno un jigane molto chiaro in shirake-utsuri, producono un jigane molto scuro, proprio come quello della mia spada.

 

Ho proseguito quindi studiando le varie ha di questi spadai sul Nagayama e più in particolare sul libro Mino-To.

Le caratteristiche della zona di Kaga in particolare tornano bene, con la scuola Fujishima e anche più avanti con i Kanewaka. Ho trovato anche diverse lame su internet, dove il nakago e la struttura della lama hanno somiglianze incredibili.

Cercando ancora ho visto diversi hamon di lame di Echizen, con gunome e midare basati su notare a ricreare onde o nuvole.

 

Quando ho cominciato a vedere le genealogie di forgiatori su Mino-To e arrivato ai vari Kanewaka di Kaga mi è preso un colpo. Si chiamano TSUJIMURA !!!

Il bigliettino che vedete appeso al mio koshirae dice Tsujimura Hanemasu... poi mi sono ricordato che me lo ha tradotto Massimo, che da buon toscano... potrebbe benissimo essersi aspirato una K iniziale :omg:

Che non ci sia scritto Tsujimura Kanemasu ?!?

CIOE' !! dal 2004 sto cercando di identificare sta spada e poi c'era scritto sopra :confused::rouletterussa:

Non ho trovato nessun Kanemasu, ma a questo punto ho chiesto a Sandro se può guardare meglio i kanji e tradurmeli.

 

IN generale comunque, continuo a trovare analogie con le varie sottoscuole dell'Hokurikudo e quindi sono abbastanza certo, che se propio non gli abbiamo trovato un padre, di sicuro abbiamo trovato la sua terra di origine :)



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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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