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Simone Di Franco

[EROI] Toyotomi Hideyoshi

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toyotomi.jpg

 

TOYOTOMI HIDEYOSHI

 

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Toyotomi Hideyoshi (1536 - 1598) era figlio di un semplice soldato-contadino della provincia di Owari; i primi anni della sua vita sono in gran parte sconosciuti, anche perch? egli stesso non amava parlare delle sue umili origini. Il nome Toyotomi ? in realt? un soprannome (significa "Generoso Ministro") che egli stesso si diede nel 1585: prima di quell'anno aveva assunto diversi altri nomi.

 

Ancora giovane Hideyoshi si arruol? come soldato nell'esercito di Oda Nobunaga e partecip? alle prime campagne di questi contro gli Asai e gli Asakura. Sembra che egli si distinguesse da subito per abilit? e coraggio perch? Oda Nobunaga cominci? ad affidargli missioni di sempre maggior responsabilit?, finch? nel 1576 egli fu mandato alla testa di un esercito alla conquista del San'y?, la costa meridionale della regione del Ch?goku, che era territorio dei M?ri.

 

La penetrazione di Hideyoshi nel Ch?goku fu lenta e difficile: egli disponeva di 10-15,000 uomini ed era quindi in condizioni di inferiorit? numerica rispetto al potente clan dei M?ri. Ciononostante egli riusc? ad avanzare, espugnando alcuni castelli e riuscendo a convincere alcuni degli alleati dei M?ri ad arrendersi. Nel 1582 Hideyoshi pose l'assedio alla roccaforte di Takamatsu, l'ultimo baluardo che lo separava dal cuore del territorio dei M?ri; per meglio isolare gli assediati egli fece deviare il corso di un fiume vicino, creando una palude tutto attorno al castello.

 

Mentre Hideyoshi era occupato nell'assedio di Takamatsu, a Ky?to Akechi Mitsuhide uccise Oda Nobunaga e sped? un messaggio a Terumoto, il capo del clan M?ri, per informarlo dell'accaduto. Il messaggero fu per? intercettato dagli uomini di Hideyoshi, che si trov? cos? nella situazione di poter sfruttare l'occasione. Per liberarsi rapidamente dalla posizione attuale, Hideyoshi offr? alla guarnigione di Takamatsu la possibilit? di arrendersi con la promessa che avrebbe risparmiato la vita a soldati e famiglie (una simile generosit? non doveva essere frequente nel Giappone dell'epoca); stremati dal lungo assedio e in condizioni igieniche disperate a causa dell'inondazione, gli uomini di Takamatsu furono ben lieti di accettare la proposta. Dopo la caduta del forte Hideyoshi riusc? facilmente a concludere la pace con i M?ri, che acconsentirono a lasciargli i territori che egli aveva gi? conquistato (le province di H?ki, Mimasaka e Bitch?). Terminati in pochi giorni questi negoziati, Hideyoshi si diresse a marce forzate verso Ky?to, cogliendo di sorpresa Akechi Matsuhide e sbaragliando facilmente le sue forze; egli pot? quindi presentarsi ai funerali di Oda Nobunaga con la testa del suo uccisore.

 

La vittoria su Mitsuhihe aveva improvvisamente messo Hideyoshi allo stesso livello dei grandi feudatari di Nobunaga e gli aveva fornito buone credenziali per partecipare alla discussione sulla scelta del suo successore. Su questo punto i generali di Nobunaga si divisero in due fazioni: un gruppo, capeggiato da Hideyoshi, sosteneva Oda Sanboshi, un nipote (figlio del primogenito) di Nobunaga che allora era neonato. Ad essi si opponeva Oda Nobutaka, terzo figlio di Nobunaga, che aveva dalla sua parte Shibata Katsuie, uno dei generali pi? anziani di Nobunaga. I due gruppi condussero una trattativa piuttosto accesa (incontro di Kiyosu) e riuscirono ad accordarsi su una spartizione dei feudi ma non sul nome del successore.

 

Shibata Katsuie, tornato al proprio feudo di Echizen, cominci? a raccogliere truppe e ad assicurarsi l'appoggio di alcuni alleati. Nel dicembre 1582 Nobutaka attacc? Hideyoshi ma fu rapidamente sconfitto e costretto alla resa. Katsuie continu? da solo la guerra contro Hideyoshi ma le sue truppe furono sbaragliate nella battaglia di Shizugatake (1583) ed egli si suicid?.

 

Nel frattempo Oda Nobuo, il secondo figlio di Nobunaga e allora signore di Owari, avanzava a sua volta pretese alla successione del padre, accusando Hideyoshi di tradimento e raccogliendo truppe contro di lui. Con Nobuo si alle? Tokugawa Ieyasu, che raccolse le sue truppe nella fortezza di Komaki a Owari. Hideyoshi invi? contro Komaki un primo gruppo di 5,000 uomini guidati da un suo generale, ma questo fu facilmente sconfitto dalle forze di Ieyasu. Nel 1584 Hideyoshi si mosse personalmente e invase Owari alla testa di un forte esercito. Egli tuttavia esitava ad attaccare direttamente Komaki; una manovra diversiva contro il villaggio di Mikawa, un punto meno difeso dello schieramento nemico, si concluse con una grave sconfitta (battaglia di Nagakute). Hideyoshi si rivolse quindi contro Oda Nobuo, le cui forze erano inferiori a quelle di Ieyasu, e lo costrinse alla resa in pochi mesi. A questo punto anche Ieyasu accett? la pace.

 

Hideyoshi approfitt? del periodo di tregua per consolidare i propri domini, tenendo per s? il cuore dei possedimenti degli Oda (Owari, Yamashiro, Kwatchi, Yamato), distribuendo ai vecchi vassalli di Nobunaga e ai propri generali i territori circostanti e stringendo alleanze con i clan dei M?ri e degli Uesugi. La sua supremazia fu sancita anche dalla corte imperiale che nell'aprile 1584 gli confer? il titolo di naidaijin [Ministro degli Interni]. Ben presto per? egli riprese le campagne militari per estendere i propri domini rivolgendosi contro i monaci guerrieri del Negoroji e di Saiga nella regione del Kii (che avevano appoggiato Nobuo) e sconfiggendoli in breve tempo. Poich? anche Ch?sokabe Motochika, signore dello Shikoku, aveva aiutato Nobuo nella campagna di Komaki, Hideyoshi sbarc? nello Shikoku alla testa di un poderoso esercito di 90,000 uomini; Motochika, intimidito, si arrese senza quasi combattere. Probabilmente Hideyoshi non era interessato ad un controllo diretto di una regione periferica come lo Shikoku e accett? la sottomissione di Motochika, assegnandogli la provincia di Tosa.

 

Verso la fine del 1585 Hideyoshi invase il Ky?sh? (allora quasi completamente sotto il controllo del clan Shimazu) con un esercito imponente che comprendeva anche contingenti inviati dai M?ri e dai Ch?sokabe (in tutto 180,000 uomini). Anche in questo caso ottenne velocemente una resa dopo pochi combattimenti e conferm? gli Shimazu come propri vassalli nella parte meridionale dell'isola, mentre spart? la parte settentrionale tra i propri generali.

 

Nel frattempo (agosto 1585) Hideyoshi era stato nominato kanpaku (reggente dell'Imperatore): in questa veste egli emise una serie di provvedimenti che erano rivolti a ristabilire l'ordine nel paese e a consolidare il proprio potere, prevenendo la possibilit? di rivolte. Il pi? importante in questo senso fu un editto che proibiva a chiunque (tranne ai soldati che dipendevano da lui stesso) di detenere armi di qualsiasi tipo; il provvedimento fu applicato con una serie di perquisizioni in tutto il paese. Un ulteriore editto del 1591 proib? qualsiasi cambiamento di stato sociale (passaggi tra le condizioni di guerriero, contadino, mercante o cittadino), ponendo fine all'esistenza di quella classe di jizamurai o soldati-contadini (persone che in tempo di pace lavoravano come contadini ma erano addestrati alle armi ed erano quindi pronti a svolgere il ruolo di guerrieri in caso di necessit?) che avevano formato la base degli eserciti dei vari signorotti locali durante il periodo Sengoku.

 

Nel 1590 Hideyoshi si mosse alla conquista dell'ultima provincia importante che non era ancora nelle sue mani e cio? il Kant? (la regione dove oggi si trova T?ky?) che era da lungo tempo propriet? degli H?j?; infatti il T?hoku (la regione a nord-est oltre il Kant?) era diviso tra piccoli feudatari che non erano certamente in grado di opporre alcuna resistenza a Hideyoshi. In questa occasione anche Tokugawa Ieyasu, che fino ad allora non aveva partecipato direttamente a operazioni militari, si un? a Hideyoshi e marci? alla testa del suo esercito contro gli H?j?, nonostante i legami che aveva avuto con essi fino a quel momento. Circondati, gli H?j? si ritirarono nella loro fortezza di Odawara dove resistettero per tre mesi; quindi, visto inutile ogni tentativo di opposizione, si arresero (H?j? Ujimasa si uccise).

 

Ormai tutto il Giappone era nelle mani di Hideyoshi. Il Kant? fu assegnato a Ieyasu che si trasfer? dal suo feudo originario di Mikawa a Edo nel Musashi. Ma Hideyoshi non era ancora soddisfatto e tent? un'impresa che a posteriori sembra quantomeno temeraria: la conquista dell'impero cinese. Sulle ragioni di questo passo sono state fatte molte congetture ma nessuna sembra pienamente convincente. Si ? ad esempio ipotizzato che Hideyoshi cercasse di rivolgere verso nemici esterni le forze militari dei daimy? in modo da indebolirli. Poich? per? la spedizione in Corea era formata dai suoi generali pi? fedeli, alla fine fu invece proprio la posizione di Hideyoshi ad essere compromessa.

Dopo aver inutilmente cercato di ottenere la collaborazione della Corea per il passaggio delle truppe, nell'aprile 1592 Hideyoshi la invase con un esercito di 200,000 uomini; egli non partecip? direttamente alla spedizione ma si ferm? nel Ky?sh?. Da principio l'esercito giapponese sbaragli? la resistenza coreana e in due mesi occup? Seul e Pyongyang e arriv? fino ai confini della Manciuria. Questa prima fase dell'aggressione giapponese dovette essere particolarmente brutale, tanto che oggi in Corea non esiste quasi nessun edificio anteriore al 1592 a sud di Pyongyang. In breve tempo per? la situazione si fece pi? difficile a causa degli attacchi dei guerriglieri coreani e dell'arrivo di un grosso esercito cinese che costrinse le truppe giapponesi a ritirarsi da Pyongyang (febbraio 1593).

 

Intanto l'ammiraglio coreano Yi Sun Shin, dotato delle invincibili navi-tartaruga, infliggeva una serie di cocenti sconfitte alla marina giapponese, tagliando gli approvvigionamenti all'esercito di invasione. Perci? Hideyoshi tratt? la pace con la Cina e fece ritirare l'esercito nella provincia di Kyongsang, all'estremit? meridionale della penisola coreana.

 

L'imperatore cinese si rifiut? per? di accettare le condizioni di pace che Hideyoshi voleva imporgli e questi nel 1597 ordin? una nuova invasione. Fin dall'inizio la seconda spedizione ebbe molto meno successo della prima: nel settembre 1597 l'ammiraglio Yi Sun Shin con 16 navi-tartaruga sbaragli? la flotta giapponese (133 navi). Le truppe di terra, rimaste isolate, si ritirarono nella fortezza di Ulsan, dove furono assediate per parecchi mesi. L'impresa fu definitivamente interrotta dalla morte di Hideyoshi (settembre 1598).

 

La successione di Hideyoshi fu piuttosto tormentata. Egli era molto preoccupato di assicurare la guida del Giappone ai propri discendenti e alla morte del suo unico figlio (1591) aveva adottato il nipote Hidetsugu, passandogli il titolo di kanpaku. Nel 1593 Hideyoshi aveva per? avuto un secondo figlio (Hideyori) e, forse per assicurargli una successione senza opposizioni, aveva fatto trucidare Hidetsugu con tutta la sua famiglia. Nel 1598, malato e prossimo alla morte, Hideyoshi fece convocare cinque suoi feudatari (tra cui Tokugawa Ieyasu) e fece loro giurare fedelt? a Hideyori, nominandoli reggenti del bambino fino a quando questo non avesse raggiunto la maggior et?. Tuttavia poco dopo la morte di Hideyoshi il consiglio si sciolse a causa delle ambizioni di Ieyasu e i piani di Hideyoshi furono vanificati.

 

 



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Ho una testa in bronzo di Toyotomi Hideyoshi 1536-1598,yamamoto kansuke1501-1561,takeda shingen 1521-1573,Tokugawa Ieyasu 1543-1616,Oda Nobunaga 1534-1582 ovviamente sono copie moderne ma davvero molto belle!

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Ho una testa in bronzo di Toyotomi Hideyoshi 1536-1598,yamamoto kansuke1501-1561,takeda shingen 1521-1573,Tokugawa Ieyasu 1543-1616,Oda Nobunaga 1534-1582 ovviamente sono copie moderne ma davvero molto belle!

 

 

foto?


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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In ordine cronologico Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e successivamente Tokugawa Ieyasu sono noti come i grandi unificatori del Giappone...però personalmente aspetterei a chiamare eroe Oda-san. E voi?

 

Il mio dubbio deontologico è dovuto al fatto che indubbiamente abbia riportato notevoli successi, fosse abile e nonsi puòdire che non abbia scritto la sua parte di storia del Giappone...era certo un abilissimo stratega, una grande mente...però, tenete presente che alcune delle sue vittorie non furono poi così eroiche, in quanto adottava uno schema di rapido scambio fra i suoi uomini, disposti in file e dotati di fucili portoghesi...praticamente i suoi avversari si trovavano a fronteggiare con le sole spade una pioggia di proiettili di poco inferiore alla portata di una scarica uzi.

La filosofia della spada...la ritengo in parte tradita da questo comportamento, perchè che fine fa l'onore nel combattimento se non si vede nemmeno il viso dell'avversario?

per questo certo riconosco i risultatidi Oda ma non so bene se classificarlo fra i grandi eroi o i traditori di un'idea...che dite?


明麗

___________________________

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In ordine cronologico Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e successivamente Tokugawa Ieyasu sono noti come i grandi unificatori del Giappone...però personalmente aspetterei a chiamare eroe Oda-san. E voi?

 

Il mio dubbio deontologico è dovuto al fatto che indubbiamente abbia riportato notevoli successi, fosse abile e nonsi puòdire che non abbia scritto la sua parte di storia del Giappone...era certo un abilissimo stratega, una grande mente...però, tenete presente che alcune delle sue vittorie non furono poi così eroiche, in quanto adottava uno schema di rapido scambio fra i suoi uomini, disposti in file e dotati di fucili portoghesi...praticamente i suoi avversari si trovavano a fronteggiare con le sole spade una pioggia di proiettili di poco inferiore alla portata di una scarica uzi.

La filosofia della spada...la ritengo in parte tradita da questo comportamento, perchè che fine fa l'onore nel combattimento se non si vede nemmeno il viso dell'avversario?

per questo certo riconosco i risultatidi Oda ma non so bene se classificarlo fra i grandi eroi o i traditori di un'idea...che dite?

 

Vogliamo parlare di come Tokugawa sia arrivato ad ottenere il potere ?...Potremmo discutere sul come Minamoto no Yoshitsune fu costretto a doversi guardare le spalle dal suo stesso fratello,o di come Takeda Shingen ottenne la supremazia politica e militare e via discorrendo...L'idea più diffusa del bushido secondo me non trova riscontro all'interno della storia giapponese.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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vero....

 

ad esempio per quanto stimi munenori yagyu credo che "al servizio" dei tokugawa abba comunque fatto i SUOI interessi.... e non quelli dello shogun... e se gli interessi dello shogunato collimavano con i suoi... beh tanto meglio....

sono comunque esseri umani.. le parole so belle... sulla carta a metterle in pratica poi è tutta un'altra storia

Modificato: da Matteo

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In effetti, riflettendoci non è nè corretto nè sbagliato affermare che la via del Bushidoo e la storia istituzionale del Giappone siano discordanti...direi che certamente il paese del Sol Levante ha scritto una parte consistente della sua storia con il filo della spada. E che non c'è stata realtà simile ai Bushi in nessun altro paese (infatti quando si tratta di definire gli Shoguunati gli storici battibeccano, in quanto non erano proprio feudi come li intendiamo noi all'occidentale). D'altro canto come dite certi fatti storici vanno contro all'ideologia primaria..forse troviamo i veri seguaci della via della spada al di là dell'inchiostro, cioè in quei guerrieri che non sono entrati a far parte della storia, in quanto la via della spada e quella del potere magari marciano parallele ma non dovrebbero incontrarsi mai, secondo me.

 

Con questo ovviamente non voglio criticare negativamente l'operato degli Shoguun ^^

 

Del resto se il primo Shoguun Ashikaga si è guadagnato il titolo, a causa della sua natura ereditaria non necessariamente i suoi successori ne erano degni. Eccetera eccetera ^^


明麗

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La successione di Hideyoshi fu piuttosto tormentata. Egli era molto preoccupato di assicurare la guida del Giappone ai propri discendenti e alla morte del suo unico figlio (1591) aveva adottato il nipote Hidetsugu, passandogli il titolo di kanpaku. Nel 1593 Hideyoshi aveva per? avuto un secondo figlio (Hideyori) e, forse per assicurargli una successione senza opposizioni, aveva fatto trucidare Hidetsugu con tutta la sua famiglia. Nel 1598, malato e prossimo alla morte, Hideyoshi fece convocare cinque suoi feudatari (tra cui Tokugawa Ieyasu) e fece loro giurare fedelt? a Hideyori, nominandoli reggenti del bambino fino a quando questo non avesse raggiunto la maggior et?. Tuttavia poco dopo la morte di Hideyoshi il consiglio si sciolse a causa delle ambizioni di Ieyasu e i piani di Hideyoshi furono vanificati.

 

 

 

per chi è interessato ai romanzi (se ne parlava in un topic di recente) è dopo questi eventi che si svolge il celeberrimo "Shogun" di J.Clavell, proprio quando 4 reggenti istigati da uno di loro, Ishido, stanno mettendo in minoranza il quinto, Toranaga.. una nave olandese naufraga sulle coste del giappone e un pilota inglese diventa da prigioniero ad intimo del daymio Toranaga.....

Cmq,Nel libro Hydeioshi viene chiamato col titolo "Taiko" e il figlio "kampaku"...

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per chi è interessato ai romanzi (se ne parlava in un topic di recente) è dopo questi eventi che si svolge il celeberrimo "Shogun" di J.Clavell, proprio quando 4 reggenti istigati da uno di loro, Ishido, stanno mettendo in minoranza il quinto, Toranaga.. una nave olandese naufraga sulle coste del giappone e un pilota inglese diventa da prigioniero ad intimo del daymio Toranaga.....

Cmq,Nel libro Hydeioshi viene chiamato col titolo "Taiko" e il figlio "kampaku"...

 

Ishido dovrebbe essere Ishida Mitsunari,diciamo pure però che Clavell si è peso più di una licenza... :whistle:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Credo che all'interno della Storia Giapponese, una figura illuminata sia stata quella di Amakusa Shirō :arigatou:

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Credo che all'interno della Storia Giapponese, una figura illuminata sia stata quella di Amakusa Shirō :arigatou:

 

Concordo pienamente ^^

 

:arigatou:


明麗

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Sarebbe bello continuare il discorso in un altro topic visto la diversità del tema trattato :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Sarebbe bello continuare il discorso in un altro topic visto la diversità del tema trattato :arigatou:

 

 

chiedo scusa, è colpa mia che ho portato il discorso lontano da Toyotomi Hideyoshi ^^'


明麗

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Mi scuso anche io :arigatou:

 

Akari, mi fa piacere che tu sia della mia stessa opinione :arigatou:

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se posso dire la mia è bene ricordare che l'etica del bushido e dell'hagakure nascono in tempo di relativa pace.

nei periodi antecedenti all'unificazione i samurai erano molto + tipo musashi, puntano all'obbiettivo prima dell'etica.

fermo restando che una radice di quei valori è sempre stata presente, credo nello spirito giapponese.


234.gif

兵法二天一流, 宮本 武蔵, Heiho Niten Ichi Ryu, Miyamoto Musashi.

ex Fudo Myoo, ho cambiato nick.

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Certo...iin momenti di relativa pace, c'e la crisi del guerrriero..(alcuni autori parlano di "nevrosi del samurai").... per cui il guerriero ha tutto il tempo di dedicarsi a ragionamenti sull'etica... alla meditazione...al perseguimento dell'illuminazione...oppure al brigantaggio...all'assassinio su commissione ...

Insomma è evidente che i secoli di guerre e stermini che ha vissuto il giappone sono stati l'habitat perche l'arte della spada potesse svilupparsi... in fin dei conti brandire una spada serve a difendersi o a conquistare, non è certo in se un atto di pace o un atto illuminato...quindi quando si parla di storia militare e di politica non ha molto senso parlare di "bushido"...

Poi pero si innestano visioni filosofiche e religiose, per cui la pratica incessante, la perfezione del gesto e l'armonia del movimento, si ritiene possano portare sulla via dell'illuminazione...che pero' non è compatibile con l'assassinio e la sopraffazione. Infatti alcune delle figure più importanti della spada giapponese arrivate ad un certo punto della loro vita si rendono esplicitamente conto, e lo predicano, che la spada nn va brandita contro un altro essere umano per ucciderlo e che la vittoria nello scontro armato è un qualcosa di vano...

La cultura giapponese è fatta di contraddizioni ed opposizioni insuperabili:

la spada creata per la guerra e per uccidere, diviene un mezzo per raggiungere uno stato superiore di coscienza e quindi simbolo di un ideale di pace e armonia

 

 

 

 

 

Ishido dovrebbe essere Ishida Mitsunari,diciamo pure però che Clavell si è peso più di una licenza... :whistle:

 

concordo... bel romanzo pero'...

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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