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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Kentozazen

Koshirae

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Il termine KOSHIRAE deriva dal verbo "koshirareru", temine attualmente non pi? in uso nella lingua giapponese, il verbo "tsukuru" ? attualmente utilizzato al suo posto, entrambi i termini significano "fare, creare". Il termine pi? accurato per definirire gli accessori di una spada ? TOSO. Nello specifico TOSOGU ? il termine con cui si indicano tutti i finimenti mentre con KANAGU si indicano unicamente quelli in metallo. GAISO sono le montature esterne mentre Toshin quelle inerenti al "corpo" della spada.

Il primo prototipo di koshirae di puro design giapponese si svilupp? in epoca Nara (646-749 DC) ma ,paradossalmente veniva chiamato "Kara tachi" che significa tachi cinese. Solo pochi esemplari sono sopravvissuti ma sembra comunque che fossero di due tipi fondamentali: saya in legno laccati neri per il combattimento e saya decorati con pietre semipreziose e laccature colorate per uso civile. Talvolta veniva utilizzata la pelle di razza per le impugnature ma questa consuetudine divenne di norma solamente durante il periodo Heian (794-1185 DC).

Le montature del periodo Heian si dividevano in KAZARI-TACHI (tachi decorativa) e HOSO-TACHI (tachi stretta), quest'ultimo tipo di montatura era di dimensioni e caratteristiche variabili secondo gusto ed uso del possessore.

foto Kazari Tachi

Kazaritachi2.jpg

Durante i primi tempi dell'epoca Heian le montature erano spesso riccamente decorate, specialmente quelle destinete alle guardie imperiali. Pi? terdi queste spade assunsero una forma piu semplice con l'introduzione dello "Shitogi-tsuba" (tsuba a forma di torta di riso), vennero ribattezzate EFU TACHI ed in questa forma sopravvissero sino al periodo Edo per essere utilizzate da guardie imperiali e ufficiali di alto rango.

Un'altra spada interessante ? il KENUKI GATA TACHI (tachi a forcella per capelli), su questo modello vi ? molta speculazione, poich? aveva l'impugnatura in solido metallo si riitene generalmente che fosse poco pratica in battaglia, tuttavia vi sono storicamente alcuni esempi di utilizzo.

foto Kenuki Gata Tachi

TACHIPIN.jpg


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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...In generale il Kenukigata tachi serviva generalmente per scopi decorativi o come dono ad un tempio in occasione di particolari cerimonie.

A quel tempo la maggior parte delle spade da battaglia erano in Kawazutsumi tachi, uno stile abbastanza sobrio con saya laccato nero e ricoperto in pelle.

Alle fine del periodo Heian e inizio del successivo Kamakura (1185-1336) diventa molto popolare il "Hyogo Kusari tachi" caratterizzato da una catena di fissaggio e da una frequente laminatura metallica del saya.

foto Hyogo Kusari Tachi

Hyogokusari.jpg

I primi "Itomaki no tachi" compaio nel Nambokucho (1336-1392), questo stile ? caratterizzato dalla presenza di "ito" (il cordino di rivestimento) sia sullo tsuka che sulla porzione iniziale del saya, tale protezione aveva lo scopo di proteggere il saya dal continuo sfregamento contro l'armatura. lo Itomaki no tachi divenne lo stile preferito per i successivi secoli in battaglia.

foto Itomachi no Tachi

Itomaki.jpg

Allo stesso tempo anche lo stile Uchigatana ha i suoi predecessori in epoca Heian e diventa lo stile pi? frequente per in soldati appiedati durante il Nambokucho. A differenza delle tachi -che venivano indossate con il filo di lama verso il basso ed avevano due anelli di ritenzione per il fissggio all'armatura-la uchigatana veniva portata semplicemente col filo in alto ed inserita sotto all'obi senza alcun fissaggio ulteriore.

foto Uchigatana

uchigatana159.jpg

La tachi venne ancora prodotta sino al periodo Muromachi (1392-1573) ma la uchigatana divenne lo stile pi? comune. I kanagu (finimenti metallici ad esclusione dello tsuba) - sino ad allora prodotti in yamagane (letteralmente metallo di montagna, ovvero rame grezzo) vennero prodotti in shakudo un lega di rame con il 5% di oro e patinati in colore scuro tramite l'utilizzo di varie tecniche di ossidazione. L'uchigatana ? per forme generali molto simile alla tachi ad eccezzione dello obitori (sistema di fissaggio all'obi) per questo motivo venne anche chiamata "Handachi" , ovvero "mezza tachi". Lo stile Handachi rester? quello pi? in voga per i successivi 300 anni.

...prosegue...


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...Fin dagli inizi dell'epoca Muromachi la costruzione degli tsuba era divenuta una professione separata. Gli tsuba venivano prodotti da forgiatori di spade, costruttori di armature e kagamishi (fabbricatori di specchi, ricordiamo che al tempo gli specchi erano ricavati da dischi metallici lucidati). I primi tsuba erano sukashi scavati con effetto del soggetto in negativo, successivamente la tecnica si ? evoluta producendo soggetti in positivo e utilizzando differenti materiali quali l'ottone; la zona di origine di questa nuova evoluzione ? da ritenersi nella provincia di Owari. La famiglia Shoami divenne una delle pi? stimate per la raffinatezza dei manufatti prodotti.

Il periodo Momoyama ? noto per i koshirae particolarmente vivaci con utilizzo di lacche rosse e kanagu in oro, nello stesso periodo ? comune comunque anche lo stile Tensho-Koshirae (Tensho dal nome dell'imperatore che govern? tra il 1573 e il 1586), tale koshirae era caratterizzato da saya nero, tsuka in same rivestito con ito in pelle e kashira in corno nero.

foto Tensho Koshirae

tenshok.jpg

Nello stesso periodo parte degli artigiani impegnati nella produzione di tsuba si spostarono da Kyoto a Edo e qui produssero opere d'arte in sukashi di estrema raffinatezza. La famiglia Myochin smise di produrre armature e si dedic? unicamente alla produzione di tsuba. nella provincia di Echizen le famiglie Akao, Nagasone e Kinai divennero quelle di riferimento per gli tsuba, la famiglia Kinai in particolare divenne particolarmente stimata quale scuola preferita dallo Shogun Echizen Yasutsugu, essi non solo scolpirono origami a forma di dragone sulle spade ma furono gli autori di numerosi "Aoi no gomon" ,il mon dei Tokugawa. su numerosi oggetti degli stessi Tokugawa.

Nella provincia di Higo l'attivit? del tosogushi venne particolarmente incoraggiata dal daimyo Hosokawa, vennero prodotte opere in ferro, ottone, rame con l'utilizzo di raffinate tecniche cloisonne. Le caratteristiche degli Higo koshirae sono il kashira ed i kojiri stondati, il same spesso nero ed il saya in samenuri, quest'ultima tecnica consiste in un saya rivestito in same, successivamente ricoperto in lacca e poi levigato in modo da formare una trama a bolli bianchi su campo nero; gli tsuka avevano spesso lo ito in pelle. Questo stile venne successivamente imitato nello "Edo Higo koshirae" ma semplificandone alcune caratteristiche e utilizzando il same naturale (bianco).

...prosegue...


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Dopo il trasferimento di Tokugawa Ieyasu a Edo molti artigiano hanno aperto le loro botteghe nella nuova capitale. Durante il periodo Edo (1603-1868) la famiglia la famiglia Goto, che aveva gi? lavorato per gli Ashikaga, diventa la pi? nota per la produzione di finimenti in particolare per i daisho, questa combinazione di katana e waki era divenuta lo standard per i smurai gi? in epoca Momoyama.

Come molti altri aspetti, il modo di portare le spade venne rigorosamente definito. per esempio nell anno Genna 9 (1624) l'utilizzo di saya laccati rosso, spade di lunghezza superiore ai 2 shaku e tsuba quadrati vennero proibiti. Inoltre alle persone comuni non era consentito di indossare spade di alcun tipo.

i samurai al castello di Edo utilizzavano il "Banzashi-koshirae" (lett. koshirae d'ordinanza), il same doveva essre bianco,il saya laccato nero con finimenti in corno. i kojiri della katana doveva essre piatto mentre quello per la waki stondato, il kashira era di corno con lo tsukamaki ad avvolgerlo nello stine kakemaki; il fuchi e i midokoromo (lett. "gli oggetti dei tre punti" quindi menuki, kogai e kozuka) erano rigorosamente in "shakudo nanako" ovvero trama a "uova di pesce" e le uniche decorazioni accettate erano i mon. gli tsuba erano in semplice shakudo liscio senza alcuna decorazione. Comunque queste norme non erano strettamente rigorose, venivano infatti accettati anche kanagu con "shishi",draghi nonch? motivi floreali. Per quanto riguarda i Daimyo, i Kuge (nobili) e gli ufficiali di alto rango era norma portare con se una wakizashi, quest'ultima poteva essere di due tipi: aikuchi (lett. "bocche che si toccano" ad intendere l'assenza di tsuba) oppure hamidashi (piccolo tsuba)in dashizane ovvero senza ito maki. Interessante sapere che queste spade corte erano prive di mekugi, tale caratteristica era dovuta al fatto che le spade dovevano avere il solo scopo ornamentale e non essere utilizzabili in modo da dimostrare che , visto l'alto rango del possessore, questi non avrebbe mai avuto bisogno di farne uso. Occorre tener presente che sguainare un'arma a corte era assai offensivo.

Materiali quali il bronzo il rame e l'ottone erano ampiamente utilizzati per le "normali" spade, come del resto la lega "shibuichi" composta da 75% di rame e 25% di argento. Questi metalli teneri vennero chiamati "kinko" (lett. prezioso metallo) per distinguerli dai finimenti fatti in ferro. Finimenti in puro oro o puro argento sono abbastanza rari e vennero comunque definitavamente proibiti nel 1830.

Yokoya Somin Lascia la scuola Goto, che lavorava solo con shakudo, e inventa

"katakiribori", intarsio con un cesello triangolare. A Nara, la Nara-Sansaku ("tre

fabbricanti di Nara") (Nara Toshinaga, Sugiura Joi, e Tsuchiya Yasuchika) diventano famosi per i bassorilievi.

La tsuba Yagyu derivata dalla tsuba Owari, fu cos? chiamata dopo che la famiglia Yagyu, divennero maestri di scherma dello Shogun. La tipica Yagyu koshirae ha una saja scanalata trasversalmente, e i menuki sono nella posizione inversa rispetto al normale piazzamento.

In casa i samurai mettono il loro daisho su un doppio supporto, col tagliente rivolto verso l?alto, la katana in alto e con la tsuka a sinistra. Normalmente vengono salutati sull?ingresso di casa dalle loro mogli che prendono le spade dalle loro mani dopo averle sfilate dalla cintura coprendosi per? con le maniche del kimono per non toccarle direttamente con le mani nude.

Alle persone comuni non era permesso portare spade, alcuni di essi, specialmente i ricchi mercanti, esibivano costosissimi tanto, che erano su un sottile confine tra status simbol e punizione severa. I medici portavano un tanto fatto di legno massiccio, ed i vigili del fuoco a volte avevano un tanto con una massima/proverbio al posto della lama.

Il 18 Luglio Shoho 2 (1645), il divieto di portare spade fu ridotto alle spade superiori ai 1.8 shaku, ma era richiesto il permesso. Questo permetteva ai viaggiatori della strada Tokaido di armarsi contro i rapinatori che frequentemente incontravano nelle zone disabitate, e questo permise al capo della polizia di Edo di armare la "Okappiki", la polizia non-samurai.

La fine del periodo Edo ? chiamato "Bakumatsu", e port? molte variazioni alla classe dei samurai. Alcuni portavano vestiti occidentali e indossavamo spade con la "Toppei koshirae", chiamata anche koshirae zubon (pantaloni), che non aveva tsukamaki e un kojiri delicatamente arrotondato. Nel 1871 chiunque avesse il permesso di portare spade doveva avere una acconciatura "Chonmage", ciuffo del samurai. Con l?editto Haitorei che ebbe effetto il 1? Gennaio del 1877, si limit? il diritto di portare spade ai soli militari ed alla polizia. Molte spade furono inserite in bastoni da passeggio ed accorciate dopo questo editto.

Spade del periodo Meiji (1868 ~ 1912) e Taisho (1912 ~ 1926) furono influenzate dalle spade francesi e tedesche, e solo con i gunto (spade militari) dopo il 1933 si pu? dire che vi sia stata la rinascita del design della Spada Giapponese.


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mister,

gradirei fosse citata la fonte di questo articolo....

 

saluti

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L'articolo per la veri? non ancora terminato di tradurre causa mia dimenticanza appartiene ad un certo Guido Schiller, non so molto di questo autore se non che si occupa di arti marziali legate al ju jutsu e che ? residente in Giappone.


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Hai ragione va terminato e come gi? mi avevi detto dovrei inserire foto vedr? di farlo al pi? presto


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Grazie della traduzione sergio!

molto interessante.

Ora d? un occhiata anche agli altri docs...



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Sto raccogliendo le foto e con calma le inserisco


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gran bell'articolo Ken, e bellissime le immagini dei Tachi!!

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Grazie ragazzi, devo ancora teminare lo far? al pi? presto.


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ciao ragazzi ,guardando in rete ho trovato questa cane koshirae molto particolare e naturalmente mi ? sembrato + ke giusto listarla

questo particolare tipo di koshirae era utilizzata subito dopo la promulgazione della legge del divieto di portare le due spade dei samurai :angry:

molto spesso le lame ke indossano questi koshirae raramente sono di gran fattura inoltre il sori ? quasi inesistente per il motivo pratico ke un bastone da passeggio curvo nn riesce certo ad occultare la nihonto nascosta all'interno, essendo una montatura abbastanza insolita sono da questo punto di vista curiose da studiare

cane_waki.jpg

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eh Eh... Zatoichi insegna!

 

Queste particolari spade nascoste hanno un nome particolare che finisce con ..bue ma non mi ricordo esattamente.

 

Sono tipiche del periodo dopo la restaurazione meiji, quando l'uso pubblico delle spade era stato proibito dall'imperatore e quindi chi voleva un arma doveva tenerla nascosta.

 

Se avete visto lady Snowblood, (se no rimediate subito!!!) la protagonista ne ha una nel manico di un ombrello, che a sua volta usa con classe per non sporcarsi di sangue...



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guardate che bella gendai-to la koshirae soprattutto e interessante questa infatti ? un esempio di montatura commissionata della 2? guerra mondiale naturalmente di un ufficiale molto in alto penso sia un colonello xke il nodo dell' rango con i colori rosso e marrone sono quelli nella mggior parte di casi x i colonelli

kunimori.jpg

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ho trovato la classificazione dei nodi godeteveli! :ok:

 

1Generale;2 Ufficiale sul campo dell'esercito ;3Ufficiale della compagnia dell'esercito;4Ufficiale della marina

gunto004038.jpg

gunto004036.jpg

gunto004035.jpg

gunto004034.jpg

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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