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shimitsu masatsune

Etichetta E Token

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Scherzi a parte Stefano , personalmente non sono molto benevolo nei confronti di questi atteggiamenti, è ovvio che nel proprio privato ognuno è libero di fare come ritiene, chiaramente il toccare a mani nude la lama , se essa è ben polita, può danneggiarla non poco, certo una buona dose di uchiko asporta il grasso delle dita ma... -sempre se una lama è polita in maniera professionale- l'uchiko applicato frequentemente danneggia la lama. Vi è una svariata quantità di motivi tecnici a giustificazione dell'etichetta. Del resto anche il nostro galateo proviene da necessità effettive che poi si sono tradotte in un sistema codificato di comportamenti che - tra le altre cose- è utile a distinguere lo status di un individuo.

Chi si comporta bene a tavola è sicuramente indicato come persona educata , colta se vogliamo, raffinata e degna di rispetto, e comunque in grado di ben integrarsi nel contesto sociale a cui partecipa. Certo il saper mangiare non basta è ovvio, ma il comportarsi volgarmente a tavola -specialmente in situazioni formali- è generalmente considerato cosa negativa e mette in cattiva luce la persona contribuendo ad un giudizio di mancata educazione, scarsa cultura ed incapacità di atteggiarsi come conviene in un determinato contesto.

Per quanto riguarda la spada avrei disappunto non soltanto se si esaminasse "maleducatamente" una mia nihonto, ma anche se vedessi un comportamento del genere su una lama che appartiene all'osservatore stesso.

Ribadisco in privato si può fare ciò che si vuole , è un diritto questo. E del resto anche in pubblico nessuno ti arresta se ti soffi il naso con la tovaglia , però una persona che fa questo con me non viene più a cena...e sono certo conoscendoti nemmeno con te.

Concordo del resto sul fatto che alcuni parametri dell'etichetta nipponica siano difficilmente comprensibili per un occidentale per cui ci si domanda per quale motivo tenere determinati atteggiamenti se non si è in grado di conoscerne il significato. La conoscenza della nihonto del resto è una campo di studio che incredibilmente si espande a molti aspetti della società giapponese di ieri come di oggi, e non credo si possa pervenire ad una completa comprensione trascurando i modelli sociali che da secoli la circondano.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Anche perchè ad eccezione dell'inchino che comunque in Giappone si fa sempre, non ci sono norme che non siano dettate da esigenza di sicurezza fisica per sè, per i presenti e per la salute della lama.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Mi rendo conto che la mia risposta possa non essere stata pienamente attinente all'argomento in discussione. Ma ho premesso che le mie non erano che considerazioni scaturenti dalla bella descrizione del Kantei fatta da Shimitsu. Mi scuso, comunque, per essere andato "fuori tema".

Debbo, a questo punto, precisare, che mai ho inteso riferirmi al maneggio di una spada altrui, tantomeno in mancanza di un espresso consenso del proprietario.

D'altra parte, concordo senz'altro sulla possibilità di valutare una nihonto solo attraverso un esame esteriore, senza nemmeno un contatto fisico con l'arma, ma questo richiede, a mio modesto parere, una capacità parcettiva che va ben oltre i sensi fisici, e comunque molto al di là delle capacità di un normale praticante o conoscitore della materia. Peraltro, non mi risulta che i più apprezzati adepti di spada del passato fossero necessariamente esperti di tecnica di forgiatura o di conservazione delle nihonto, e che le loro valutazioni fossero, piuttosto, il frutto di percezioni che spesso prescindevano dai sensi fisici.

Ma, indipendentemente da queste mie personalissime opinioni (pur condivise), quello che con il mio precedente intervento ho tentato di evidenziare é che, a mio avviso, ed in estrema sintesi, nello studio della spada ciò che attiene alla forma non può essere disgiunto dalla funzione.

Tutto qui.


"Il cuore che mai si distrugge,

neanche se bruciato dalle fiamme

o schiacciato da una roccia,

è il vero cuore,

il maestro da cui dipendo"

(Kozumi Isenokami)

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Non credo che per apprezzare una spada coi propri sensi fisici occorra chissà quale potere sovrannaturale, basta studiare con impegno ed applicazione. Non è del resto vero che non ci sia contatto fisico, la lama si tiene per il nakago e se ne esamina peso, tsukurikomi e cartteristiche, si usano occhi, mani, cervello e cuore. Se un conoscitore della materia non si applica nello studio allora scusa Shinmen ma non è un conoscitore, potrà al massimo essere un appassionato. Chi sarebbero poi questi adepti di spada che non sanno nulla su come giudicare una spada se non tagliando qualcosa o qualcuno? E' ovvio che ognuno sviluppa maggiormente la propria propensione, chi si orienta sulla pratica di una disciplina sarà sicuramente più preparato in questo ambito e viceversa.

"Ciò che attiene alla forma non può essere disgiunto dalla funzione" dici e sono daccordo.

Nessun appassionato di nihonto dimentica o ignora le capacità funzionali e le potenzialità fisiche, anzi ne tiene ben conto. Questo non implica che debba andare a testare le lame in kata o tameshi. Non è assolutamente necessario utilizzare un oggetto di grande valore per apprezzarlo.

Non capisco, ultimamente percepisco nel forum una certa tendenza a trasformarne la natura da luogo di studio e ricerca ad un ambito differente ove si possa ( e si debba ) dar spazio alle necessità individuali di sentirsi moderni samurai.

Io ho fatto molti anni di pratica marziale e penso che ogni praticante dovrebbe in primo luogo domandarsi i motivi delle proprie scelte piuttosto che pretendere da altri la conferma del suo giusto agire. Non ce l'ho con te Shinmen ci mancherebbe. Ma trovo che ci sia una sorta di debolezza interiore in chi pretende che anni di pratica di qualunque disciplina lo autorizzino a ritenersi un guerriero sengoku, nonchè si pretenda anche l'altrui riconoscimento.

Insomma non mi sembra molto sano ,psicologicamente parlando, questa ostinazione nel voler vedere la nihonto come un'arma in cui c'è anche un po' d'arte. E' una mentalità che quando esternata con eccessiva forza dimostra sicuramente un forte senso di inadeguatezza, la spada diventa un oggetto transizionale che conforta dalle debolezze interiori, allontanando dalla realtà ; diventa un triste strumento che alimenta un circolo mentale vizioso, fatto di "sboroni" nella pratica e deboli nella vita. Non lo trovo onorevole...per la spada ovviamente che meriterebbe atteggiamenti di assai più alta dignità. Mi vengono in mente quei poveretti che dentro un dojo si atteggiano alla Chuck Norris e poi fuori fanno figure barbine, e più accade più si incapponiscono in questo atteggiamento di rifugio nella loro arma da samurai, nel loro sogno da supereroe.

Io non vorrei più parlare troppo di pratica perchè credo che chi pratica appunto dovrebbe fare quello pittosto che parlarne, posso parlare di efficienza della nihonto questo mi interessa come tutti gli altri aspetti, la funzionalità è comunque scontata mentre credo di comprendere che spesso ciò che la spada rappresenta, il valore umano di cui si fa simbolo ed interprete è molto spesso colpevolmente dimenticato. O.T. come sempre scusa Shimi.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Non essere così duro Ken, in questa discussione nessuno è stato un "debole sborone" .

Comunque prendo per buona la tua come riflessione generale e personale. (come al solito abbondantemente OT :cry: )



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più leggo questo forum + ne apprezzo i contenuti, sono uno di quelli che ama + ascoltare che parlare, difatti i miei interventi sono pochi e, molto spesso, di scarso interesse; ma devo dire che il fatto che ci sia un forum dove ci si possa comunque confrontare così apertamente anche su aspetti assolutamente importanti (l'etichetta) è fondamentale. quando ho preso il mio nihonto ero decisamente in imbarazzo al momento di visionarlo, davanti al legittimo proprietario, probabilmente ero talmente concentrato nel non fare "c........e" che mi sono poco concentrato sulla lama.

tanto per non uscire del tutto dal tema, ritengo che tutto quello che asserisce Ken sia sacrosanto.


....finchè quelli che oggi sono ciotoli

 

diverrano grandi rocce che il muschio ricoprirà.

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La causa fondamentale di questa situazione risiede nel cambiamento radicale che c'è stato per quel che riguarda l'apprezzamento delle nihonto. L'amatore di nihonto moderno (inteso non come periodo ma come approccio alla spada) valuta la valenza artistica di una lama e le sue caratteristiche sostanzialmente estetiche. Gli spadai avevano invece come obiettivo primario la costruzione di un'arma efficace, che in secondo luogo rispettasse certi canoni estetici. Non è poi certo un caso che le spade più efficaci, taglienti e resistenti siano anche le più belle: questo perchè il grande spadaio è sempre anche un grande artista. Arte e artigianato sono sempre andati a braccetto, in tutto il mondo. Un oggetto bello di un artigiano del passato (fino alla rivoluzione industriale) è sempre stato anche efficiente.

Oggi noi non andiamo in giro ad affettare le persone e non abbiamo esigenze di combattimento. Il nostro apprezzamento delle nihonto si basa su canoni estetici e siamo sicuri che una spada di Kunimitsu sarà senz'altro una buona spada sul campo perchè è costruita con troppa cura per non esserlo! Voler prendere un altro approccio penso sia sbagliato: non possiamo valutare una lama solo tagliando un makiwara perchè un taglio del genere non può fornirci nessuna informazione di rilievo. Come non ci può fornire nessuna informazione il toccare una lama. Può essere una libidine per qualcuno - al massimo - ma non utile.

L'unico modo per conoscere e apprezzare una spada è quello tradizionale: lo studio e l'analisi delle sue caratteristiche fisiche.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Mi vengono, purtroppo, attribuiti pensieri che non ho espresso, né tantomeno pensato.

Fraintendimenti a parte, le cose che ho (effettivamente) scritto restano "mie personalissime opinioni", delle quali non ho chiesto alcuna conferma.

Visto anche il mio scarsissimo spirito polemico, non ritengo di alimentare la discussione (peraltro "fuori tema"), e mi limito a far notare a Ken la sua affermazione per cui, nell'esaminare la spada, "si usano occhi, mani, cervello e cuore (!!)".

Non credo ti riferissi al muscolo.

Tanto mi é sufficiente.

Senza rancore, Ken.


"Il cuore che mai si distrugge,

neanche se bruciato dalle fiamme

o schiacciato da una roccia,

è il vero cuore,

il maestro da cui dipendo"

(Kozumi Isenokami)

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Mi scuso se ti son parso eccessivo, la mia riflessione non era diretta a te personalmente e mi pare di averlo anche specificato. Ovviamente il tuo intervento mi ha dato lo spunto per un pensiero generale che comunque nasceva anche dagli interventi precedenti, e non significa che non abbia ben compreso la misura del tuo personale pensiero.

Nessuna volontà di aprire una polemica, semplicemente il tentativo -forse malriuscito- di attribuire alla spada le valenze corrette cercando di evitare la tendenza gaijin a prendere solo ciò che ci fa comodo di una cultura creando superficiali atteggiamenti "new age" di nessuna utilità, un deprecabile costume che detesto.

Credimi Takezo se in qualche modo ti ho offeso me ne rammarico e me ne scuso. Giustamente si usa il cuore hai ragione. :arigatou:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Non essere così duro Ken, in questa discussione nessuno è stato un "debole sborone" .

Scusa Yama vado sempre O.T. Comunque non ho insultato nessuno, ho semplicemente descritto una modalità di comportamento che purtroppo rilevo con una certa frequenza, questo non ha nulla a che vedere con il mio giudizio nei confronti di TUTTI gli intervenuti in questo topic. Come conferma Giuseppe questo malcostume esiste ed è alimentato dagli...vabbè mi fermo perchè sennò faccio un comizio.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Scusa Yama vado sempre O.T. Comunque non ho insultato nessuno, ho semplicemente descritto una modalità di comportamento che purtroppo rilevo con una certa frequenza, questo non ha nulla a che vedere con il mio giudizio nei confronti di TUTTI gli intervenuti in questo topic. Come conferma Giuseppe questo malcostume esiste ed è alimentato dagli...vabbè mi fermo perchè sennò faccio un comizio.

 

ciao a tutti, bella discussione! Purtroppo questo malcostume dilagante miete sempre piu' vittime. Forse dipende dal fatto che si prende tutto con superficialita' e studiare costa fatica e tempo, mentre la maggior parte della gente ha uno smodato bisogno di far vedere che sa e che vale. Io non sono diventato fotografo in un giorno, e ancora oggi, dopo venticinque anni, studio e imparo ogni giorno e non mi sono mai sentito un eletto solo perche' ho una macchina fotografica. Di Chuck Norris e' pieno il mondo, forse, consci della loro pochezza attuano un tranfer in qualcosa considerato d'elite e quindi affascinante. A volte anche solo per rimorchiare. Per questo motivo non mi inserisco nei discorsi su lame, spade, ecc. , non ne ho la conoscenza, sto imparando (grazie a tutti voi) e so che sara' un percorso lungo e difficile.Mi scuso se non ho inviato ancora esempi su come fotografare le spade, ma sono caduto vittima della parainfluenza

un saluto a tutti e prometto l'invio a breve di immagini

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Quando si è interessati ad esaminare una lama che non ci appartiene bisognerebbe chiedere il permesso all'attuale proprietario della stessa come regola generale del buon costume.

E' importante innanzitutto ringraziare, inchinandosi al proprietario ed alla spada ,in segno di rispetto anche tutti precedenti proprietari della spada stessa per averci garantito la preziosa opportunità di stringerla tra le mani.

(N.B.: L'inchino in segno di rispetto nei confronti del proprietario e della spada deve essere eseguito in modo appropriato,solo dopo che il permesso di visionare la lama è stato accordato).

 

DSC043441.jpg

 

image016.jpg

 

 

quando una lama viene passata da una persona all'altra il tagliente non devrebbe mai essere rivolto in direzione di chi la riceve,sia che la lama fosse o non nel fodero.

Se la lama fosse riposta all'interno del fodero sarebbe opportuno seguire il giusto metodo di estrazione della stessa.

Prima di estrarre la lama è utile rilassare l'habaki dalla morsa del fodero poi proseguire verso l'estrazione della spada tenendo il fodero con la mano sinistra e l'impugnatura con la mano destra,il mune della spada deve essere rivolto verso il basso ed è lungo questo che la lama deve poter scivolar via dolcemente,in modo fluido, dal saya facendo molta attenziona al momento in cui la lama sta per uscire,con un movimento troppo brusco infatti il kissaki potrebbe danneggiare l'imboccatura del saya (Koiguchi=bocca di carpa) o peggio addirittura la politura stessa potrebbe graffiarsi.

 

image006frfr.jpg

 

Una buona lettura della lama non è completa finchè non si riesca a leggere anche il Nakago.

Esaminare il codolo di una spada giapponese non vuol dire limitarsi alla mera interpretazione del mei ma significa anche poter apprezzare la cura che i precedenti proprietari hanno riservato alla lama e la qualità stessa di quest'ultima ecc.

Per rimuovere il nakago dallo tsuka occorre per prima cosa rimuovere il mekugi con il mekuginuki (a volte questa operazione viene svolta prima dell'estrazione della spada)

 

mekugi.jpg

 

poi tenere ben ferma l'impugnatura con la mano sinistra e con la destra colpire con colpi intervallati e decisi l'impugnatura,a questo punto tenere la lama ad di sotto dell'habaki senza mai toccare nè volontariamente nè involontariamente l'habaki stesso .

 

tsukahazusi.jpg

 

image010.jpg

 

 

Se il codolo non vien via dallo shirasaya con facilità sarebbe opportuno utilizzare un nakagonuki per facilitarne l'estrazione (nel caso la lama fosse riposta in koshirae si può ovviare ugualmente questo problema applicando un fazzoletto sullo tsuba dopo aver rimosso il mekugi e nbattere quanto basta con il martelletto in legno sullo tsuba stesso,così facendo la lama si libererà con faciltà dalla morsa dello tsuka).

 

kizuchi.jpg

 

nakagonuki.JPG

 

howto01.jpg

 

howto02.jpg

 

 

Una volta rimosso il codolo dall'impugnatura è possibile apprezzare appieno la lama per intero con la dovuta accortezza (anche se il nakago in realtà sarebbe l'unica porzione di lama da poter toccare sarebbe più indicato premunirsi di guanti in cotone).

E' importante non toccare mai la superficie della nuda lama con le dita nè parlare durante l'esaminazione della spada,sarebbe considerato infatti un atto di scortesia (incrementando inoltre la remota probabilità ,tramite il vapore acqueo, che la lama possa arruginire in futuro;un tempo si teneva stretto tra le labbra serrate un pezzo di carta per filtrarlo).

(N.B.: per percepire bene tutti i dettagli di una lama sarebbe opportuno rimuovere l'olio dalla sua superficie,per fare ciò non è necessariamente vero che usare obbligatoriamente la polvere uchiko ad ogni esame sia una cosa giusta,in ogni caso sarebbe opportuno quando la spada non è di nostra proprietà che se ne occupasse il vero proprietario).

Usare per quest'operazione un panno in seta,buone alternative sono il cotone e la flanella oppure della carta morbida del tipo nugui-gami o Yoshino-gami)

 

 

04.jpg

 

teswt_clip_image002_0000.jpg

 

image022.jpg

 

wiping_uchiko.jpg

 

 

Una volta aver apprezzato il Sugata,il ji-gane,il ji-tetsu e l'hamon della spada sarebbe opportuno ringuainarla senza prima aver posizionato nuovamente l'habaki nella sua corretta ubicazione,reinserito il codolo nello tsuka prima e il mekugi poi (se si prevede che la lama venga esaminata nuovamente sarà il proprietario a preoccuparsi se questa necessiti o no di olio e quindi applicarlo).

 

image014.jpg

 

 

(bisogna dare un paio di colpetti col palmo della mano affinchè il nakago aderisca bene all'interno dello tsuka,è importante e mai superfluo ricordare che dopo questa operazione che va inserito all'interno del mukugi-ana il relativo mekugi.)

 

Yoshih16.jpg

 

Dopo un'ultima ispezione,eventualmente e se il caso specifico lo richiede inguainare la lama stando ben attenti a non danneggiare accidentalmente la superficie della stessa durante l'operazione.

 

incase_sword.jpg

 

 

Restituire poi la lama (sguainata solitamente come in figura sotto), dopo aver ringraziato nuovamente ed essersi inchinati,al proprietario.

 

image018.jpg

 

Durante un Kantei o un evento particolare dove siano presenti delle tavole allestite con delle lame in libera esposizione (in genere una decina) sarebbe opportuno chiedere sempre il permesso per poter visionare le spada ai rispettivi proprietari ove presenti,inchinarsi in segno di rispetto ed in special modo fare attenzione a non non parlare mai durante un esaminazione (solo dopo essersi allontanati per scambiare opinioni) e mantenere la giusta distanza dagli altri partecipanti (ci sarebbero poi altre norme generali come lasciare all'esterno fotocamere,telecamere,oggetti non necessari che potrebbero rovinare accidentalmente la superficie lucidata di una lama quali catenine,orologi ecc.)

 

intk24062006_3.jpg

 

Anche se mi era già stato spiegato tutto da un grandissimo amico. Sono del parere che quest'articolo di shimistu sia davvero molto molto interessante. Sopratutto per far capire ai neofiti l'importanza e il rispetto che si deve alle nihonto.

 

:arigatou: Yamagata


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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Bellissimo articolo Shimitsu, davvero interessante e soprattutto, almeno per quanto mi riguarda, perfettamente centrato!

 

Navigando in rete, sono incappato in un video che si chiama per l'appunto "etiquette" sulla procedura o parte di essa, che hai spiegato.

E' lungo più di 20 Mb, quindi non lo posto visto anche eventuali problemi di copyright, però è liberamente scaricabile e se ritieni di poterlo fare per dare una visione diversa alle solite foto "statiche" ti posto il sito http://www.jssus.org/ clicca in alto su ETIQUETTE e poi su SWORD ETIQUETTE.

 

Solo per curiosità, chi è il personaggio interprete del filmato????

 

Sperando di essere stato utile, ti faccio nuovamente i complimenti! :ok::ok::ok:

 

CIAO, Ivan

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.... Sono del parere che quest'articolo di shimistu sia davvero molto molto interessante....

:arigatou: Yamagata

 

 

Yamagata, non importa che ricopi tutto quello che ha detto, le foto poi non si vedono. Puoi fare un accenno o copiare lo scritto e cancellarne la maggior parte così si ha un riferimento senza occupare molto spazio.

 

Shirojiro :arigatou:

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