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taira

Pratica o conservazione?

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Siete malati :hehe:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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sono in ritardo ma dico la mia... sul discorso iai battodo sono d'accordo con ken...

taira credo forse scambi hagakure(a poco a che fare con la mera strategia) con il libro dei 5 anelli... o addirittura sun tsu....

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Può darsi... vorrei controllare...

Abbiate pietà... ho postato dopo un faticoso allenamento... :gocciolone:

 

Perdonata? Comunque anche Hagakure a modo suo dice molto sul comportamento da tenere nei rapporti interpersonali, in termini di rispetto o posizione sociale. Però ha paura davvero di essermi confusa col Libro Dei Cinque Anelli...

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hagakure è principalmente un codice etico

poi tra i tre "grandi libri"

lo zen e l'arte della spada di takuan soho

la spada che da la vita - HEIKO KADENSHO- di yagyu munenori

il libro dei 5 anelli -GO RIN NO SHO- myhamto musashi

(li ho posti in ordine cronologico)

 

quello piu "pratico" è senza dubbio il libro dei 5 anelli, rispecchia la personalita del suo autore...

 

è interessante che tutti e tre gli autori si sono bene ho male conosciuti (tranne yagyu e musashi)... i tre testi sono molto simili..ognuno ha attinto dall'altro ma ognuno ha messo qualcosa di se nelle sue parole

takuan ha un approccio molto filosofico e quasi metafisico

musashi è molto piu pratico... spiega posizione e tecniche da adottare in linea con il principilo "è stupido morire con la spada ancora nel fodero"

yagyu è a meta fra i due... è complesso da capire... complesso come è il suo autore, un personaggio straordinario..

 

consiglio a tutti di averli e leggerli

Modificato: da Matteo

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munenori e musashi si sono conosciuti eccome!

Musashi ha sfidato Yagyu più volte senza mai riuscire a scontrarsi con lui.

Semmai è tsunetomo che forse era nato in un periodo diverso.

 

 

Per approfondimenti cercate il tag [eroi] nella nostra sezione fiori di ciliegio



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Ragazzi, per tornare al topic principale... in Giappone ci sono maestri che con lo iaito non ti fanno nemmeno entrare nel dojo!

 

Anche nel libro della ZNKR si dice di iniziare con una nihonto se è possibile.

Io personalmente ho preso la shinken quando avevo il quarto dan, ma forse perchè prima non potevo permettermela!!!

Adesso se qualche allievo mi chiede un consiglio, lo lascio libero, ma come preferenza direi che un secondo dan è un livello necessario per non essere di pericolo a sè e agli altri...


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Ragazzi, per tornare al topic principale... in Giappone ci sono maestri che con lo iaito non ti fanno nemmeno entrare nel dojo!

 

Anche nel libro della ZNKR si dice di iniziare con una nihonto se è possibile.

Io personalmente ho preso la shinken quando avevo il quarto dan, ma forse perchè prima non potevo permettermela!!!

Adesso se qualche allievo mi chiede un consiglio, lo lascio libero, ma come preferenza direi che un secondo dan è un livello necessario per non essere di pericolo a sè e agli altri...

 

Ma praticare con una Nihonto è dovuto a qualche motivo particolare ,che si rifa ad un discorso simbolico come io credo o c'è altro ?

...( col discorso simbolico intendo qualcosa inerente ad esempio alla purificazione dello spadaio ,la preghiera ai kami ecc.

Mi riferisco anche al fatto che effettivamente esiste da millenni la convinzione che un kami risieda nella spada oltre alla sacralità della spada come figlia del satetsu ,la sabbia ferrosa e quindi figlia del sacro suolo del Giappone...Questo poteva valere fino a cinquanta anni fa ma non tutti gli spadai ,per la verità quasi nessuno,oggi indossano con convinzione l'abito cerimoniale o si purificano con il Mizugori , bruciano incenso e invocano i Kami... :whistle:

Qualcuno prima di mettersi all'opera fa addirittura abuso di alchool :hehe:...:mbriachi: )

 

Yoshih14.jpg

 

Gassan_Sdakazu.JPG

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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No niente di simbolico. Come puoi immaginare il bilanciamento di una spada eseguita da uno spadaio non è replicabile a stampo su una lama in lega... inoltre il dover essere attenti il 100% del tempo per non tagliarsi è un forte stimolo alla concentrazione.

 

Prima di passare a una spada vera (circa 4 anni fa) potevo fare un rinfodero in okuden più veloce della luce... adesso - che sono migliorato anche parecchio - penso di eseguirlo al massimo al 20% di quella velocità per non correre il rischio di trovarmi con un pollice in meno...


______________________
Giuseppe Piva
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comunque c'è da dire a detta del nostro maestro la nihonto giapponese è perfetta per la pratica di iaido battodo perchè il suo bilanciamento è ineguagliabile in confronto ad una katana per es. citadel o hanwei.

capisco si possa preferire una hanwei o una "citadel che tra virgolette costa 1500 euro" ad una nihonto,ma dopo un certo tempo di utilizzo di spade cinesi o coreane visto, come dicevo prima, la scarsa qualità del bilanciamento,porta ad un' infiammazione dei vari legamenti del polso. riguardo il periodo che deve intercorrere fra l'inizio della pratica e l'uso di una katana, non dovrebbe essere di rigore un secondo dan (parlo da novizio),in quanto l'emozione di poter sfoderare (sayabiki)una katana è fortissima e quindi caratterizzante tutto lo sviluppo futuro dello iaidoka.

la pratica dello iaido con un bokken o uno iaito è limitante, cosi come con una spada cinese proprio per la sua conformazione generale.

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Il mio riferimento al secondo dan è infatti più dettato da questioni di sicurezza.

Quando hai degli allievi desideri che non si facciano male e che non ne facciano a chi sta loro vicino.

Comunque sono d'accordo, prima si inizia ad usare una nihonto e meglio è.


______________________
Giuseppe Piva
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Battodo io ti trovo simpaticissima quindi non volermene se -da quel puntiglioso che sono- commento le tue affermazioni.

Il bilanciamento è un concetto molto soggettivo, quando si parla di bilanciamento si pensa sempre ad una situazione in cui vi sia un equilibrio in un punto particolare che dovrebbe essere il fulcro. Poichè il fulcro è costituito dalle mani in realtà questo fantomatico bilanciamento è semplicemente una particolare ripartizione dei pesi. Non esiste una nihonto uguale all'altra in questo senso, e la ripartizione dei pesi è assai differente da lama a lama per vari motivi , senza tenere in considerazione perlatro l'importante ruolo del peso dello tsuba. Non si può quindi affermare che una nihonto è meglio bilanciata in termini generali, ognuno si trova meglio con una particolare spada , e la cosa dipende da numerosissimi fattori, per esempio un noto maestro di Bologna mi dice che generalmente si trova male con lame di scarso peso in punta, e con questo dovremmo escludere per esempio buona parte delle bizen tardo koto.

Altri ritengono comodo il torii zori mentre c'è gente che usa più agevolmente il koshi.

Io ho una mia personale teoria che si basa anche sul fatto di essere piccolino e quindi con le braccine corte, mi sento più in confidenza con lame koshi leggere in punta, che del resto hanno una ridotta massa di impatto al taglio.

Nel tuo caso essendo una donna suppongo non sia una vatussa ed una showa è perfetta in nagasa come lo è per me , tuttavia non è di certo la lama più agile del mondo, del resto però funziona bene per il batto grazie ad un niku abbastanza pronuciato ed una massa sostenuta in punta, la massa offre una buona forza di impatto ed il niku ampio tollera minimi errori di angolazione che con altre lame sarebbero preclusi, del resto però è torii zori il che significa che al momento dell'impatto sul bersaglio l'arco eseguito delle braccia è meno pronunciato e quindi ha una minor frizione sul bersaglio rispetto a quella che offrirebbe un lama dalla forte e koshi curvatura.

Insomma se esiste un concetto corretto di bilanciamento questo è da attribuirsi a quella corretta combinazione di elementi che -abbinati alle esigenze ed alle doti personali- producono efficienza nel lavoro.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Grazie Kento per il simpaticissima... ma Battodo è Simone... Ho postato quel messaggio insieme a lui, quindi immagino ci possa essere stata della confusione. Io sono piccolina e ho una piccola Showa da 69 cm, ma non so se ricordi lui quanto è alto (mi dice che lo conosci) e ti suggerisco che mi supera di parecchio in altezza. Comunque... così abbiamo sentito, ci siamo limitati a riferire, almeno circa la questione del bilanciamento.

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Urca è vero mi sono incasinato, eh sì simone è un bel bestione. :gocciolone: A lui consiglio una lama ...di 67 cm ! :happytrema:


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Assodato che usare una Nihonto non abbia necessariamente alcuna valenza simbolica mi vien da farvi alcune domande...

Non credo ci sia una grossa differenza sul come possano efficacemente una Shinshito o una Hanwei amputare o meno un pollice ma posso capire la differenza percepibile in merito al bilanciamento...

Per Nihonto generalmente si intende una " spada giapponese " ma nell'ambiente degli amanti del genere e dei collezionisti con questo termine si designano delle lame forgiate in maniera "tradizionale" (lame anche storiche)...

Nella recente produzione che va dal periodo Meiji (post 1876) ad oggi esistono diversi tipi di classificazioni da fare in materia Nihonto:Sunobe,Gendaito,Shinken e Shinsakuto.

Ora per shinsakuto generalmente si intende una spada che sia stata forgiata nel periodo che va dal 1950 ad oggi...Nel mercato delle Shinsakuto stesso si fanno delle distinzioni a seconda si tratti di una Shinsakuto artistica o di una per la pratica che può essere interamente artigianale (Shinken) o accompagnata da processi semi-industriali in quel caso la corretta dicitura dovrebbe essere sunobe ...Le Shinsakuto artistiche non vanno bene per la pratica,o almeno questa è l'opinione più diffusa raccolta presso artisti marziali.

Generalmente si dice che siano troppo pesanti,hanno a volte un hamon poco funzionale e troppo artistico e scarsissimo bilanciamento diverso discorso vale per quelle adatte alla pratica che pure possono essere artistiche,spessissimo commissionate in base alle proprie esigenze direttamente ad uno spadaio certificato.

Venendo subito al dunque,nel caso non aveste la possibilità di commissionare direttamente una spada che soddisfi le divesrse esigenze riguardanti ad esempio il peso della lama,la destinazione d'uso,il suo bilanciamento,la potenza di taglio teorica (e qui si inseriscono altri fattore come niku,hamon,tsukurikomi ecc.) ecc...Come fate a sceglierne,prendendo come spunto anche quello che dice Ken, una consona alle vostre esigenze ,e in base a quale criterio ?...Immagino sia una ricerca difficoltosa per certi versi... :arigatou:

Modificato: da shimitsu masatsune

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Shimi, il criterio più utilizzato dalle persone che io conosco è semplicissimo: chiedi al tuo maestro di procurarti una spada!

Pler quel che riguarda la terminologia hai sostanzialmente ragione e nell'ambiente dello iai si parla di "shinken" per riferirsi a una spada vera. Però penso che il termine nihonto sia davvero ampio e includa anche le shinken. Questo perchè non si parla mai di shinken per una semplice lama affilata...


______________________
Giuseppe Piva
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Difficilissimo... difficilissimo per me risponderti, anche se ti posso dire che nel mio caso si è trattata di pura e semplice fortuna, perché mi sono trovata a praticare con una lama perfetta per me... e a un prezzo abbastanza accessibile. Comunque, da novizi noi ci facciamo consigliare sempre, anche perché è una materia troppo profonda perché si trovi una risposta completa da soli.

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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