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taira

Pratica o conservazione?

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Ma come mai si chiama sunobe una shisakuto semi industriale? Sunobe non è anche il nome della lama grezza durante la forgiatura?

Comunque è vero, io ho spesso ritrovato quel che dici in molte shinshinto, ne ho fatte alcune che erano dei veri mattoni, molto curate esteticamente ma poco pratiche secondo me e forse anche troppo dure quindi con un hamon di scarsa resilienza. Non tutte s'intende.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Una Shinsakuto è una spada artigianale di nuova fattura,(la prima Shinsakuto venne realizzata nel 1950 da Takahashi Sadatsugu e polita da Kokan Nagayama.Non è errato tuttavia riferirsi alle Shinsakuto con il termine Gendaito) una sunobe invece è una spada di produzione semi-industriale,non propriamente artigianale e/o artistica...Vengono chiamate sunobe anche le Gunto che non hanno hada temprate ad olio.Anni dopo la seconda guerra mondiale infatti a Seki i macchinari impiegati per la manifattura delle gunto vennero diffusamente impiegati per la realizzazione delle spade per la pratica e iai-to (oggi Seki è uno dei massimi poli per la produzione di lame per la pratica a basso costo).

Con Il termine sunobe ci si riferisce però anche alla lama parzialmente lavorata dallo spadaio dopo l'hizukuri. :arigatou:

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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scusa yama ma munenori e musashi dove e come si sono conosciuti??

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scusa yama ma munenori e musashi dove e come si sono conosciuti??

 

Forse Yama si riferisce al romanzo "Musashi" di Yoshikawa...


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Come affrontare in modo oggettivo la descrizione delle caratteristiche dinamiche di una spada?

Quante volte, dopo aver ammirato gli aspetti estetico tecnologici di una spada, l' avete impugnata e avete percepito immediatamente l' impaccio nel brandeggio, la scarsa agilità, la modesta potenza?

E queste sensazioni sono solo soggettive, magari legate alla statura o alla forza del soggetto, oppure sono direttamente legate alla spada? Esistono spade più o meno 'sbagliate' sotto il profilo dinamico?

Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

Da parte mia suggerisco di riportare, nella descrizione di una lama, oltre alle caratteristiche fisiche e dimensionali consuete, anche altri aspetti oggettivi direttamente legati alle sue caratteristiche dinamiche:

peso con tsuka e tsuba,

lunghezza con tsuka

posizionamento (distanza ad es. dal kissaki) del baricentro

posizionamento (distanza ad es. dal kissaki) del punto di massima flessione (sori).

 

Non potrebbe essere un punto di partenza??

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personalmente non credo che esista uno "strumento universale"... vedendo la spada in quanto arma questa deve soddisfare le esigenza di che la brandisce... ovvio che ci si trova a proprio agio con in mano un oggetto che si conosce... (è stupido ma io non riesco a svolgere bene i kata senza il mio bokken.... mi sono abituato alla sua lunghezza il suo per la sua curvature e anche se ne uso uno molto simile mi accorco subito che non è il mio...)

è un po come negli sport da combattimento ognuno ha le sue tecniche "di punta" e si basa principlamente su quelle... tenciche che pui si adattano alla corportaure e stile di che le applica, cosi anche nella spada ognuno ha il suo "stile personale" al quale si addicono determinate caratteristiche di una spada.

anche io ho visto belle spade ma scomode nella pratica reale.... poi non so è un insieme di sensazioni soggettive.... praticando ho una visione delle veolte troppo pratica e concreta

sono convinto pero che alcuni stili di lama siano piu "pratici" di altri vedasi forma del kissaki, lunghezza, sori, spessore e resistenza...

 

popegogo ti ricordi poi la discussione fatta sui koshirae al tirovino... quello che penso del koshirae è quello che penso della lama... certo avro gusti un po grezzi... pero mi piace guardare una spada anche per quello che è.... apprezzandone comunque l'aspetto artistico, perche le nihonto se lo meritano... al pari di un dalì o un picasso

Modificato: da Matteo

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Innanzitutto grazie perchè la discussione, molto stimolante, mi ha aiutato a fare chiarezza anche riguardo al mio pensiero.

A cosa servono le arti marziali oggi, e perchè le pratichiamo?

Secondo me il fine ultimo è lo stesso di quando si facevano per la guerra ovvero migliorarci come persone in ogni nostro singolo aspetto.

L'unica differenza è che questo miglioramento oggi non deve essere messo contro alcuno ma al servizio degli altri.

La spada si inserisce in tutto questo come attrezzo del nostro miglioramento, e vi garantisco che anche l'attrezzo nell'allenamento può fare la sua differenza.

Parlo da praticante di aikido, chi lo ha fatto si rende conto di quale differenza ci sia tra un allenamento con una persona e un allenamento con un oggetto. Quella cosa che i giapponesi chiamano Ki, ovvero l'energia vitale che scorre in noi, esiste eccome (o perlomeno si sente) e nella pratica con i compagni la "sensibilità" che riceviamo dall'altro ci aiuta immensamente nel migliorare il nostro allenamento e ci aiuterà immensamente se mai quell'addestramento lo dovremo mettere in pratica (non sto parlando di menare).

Il lungo preambolo per dire che non è un caso se la spada veniva considerata più un' entità che un oggetto, e all'impregnare del proprio Ki una lama veniva dedicata tutta la vita di un Tosho.

Potremo noi avere cura e rispetto delle lame come ce l'avevano i veri samurai e nel contempo usarle per la pratica?

No, ma ci possiamo provare e in questo sta la nostra sfida e il nostro essere degni della lama che si possiede.

Non è la lama che taglia ma lo spirito di chi la impugna.

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E pensare che circa 400 anni fa un certo samurai-terrone di nome Musashi girava con un bokken sconfiggendo i più grandi Maestri di spada dell'epoca!!

Ah se avesse avuto una bella lama vera allora chissà dove sarebbe arrivato! :whistle:


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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:gocciolone:

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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funboy è lo stesso musashi che tenta di rimorchire le cameriere con origini nipponiche? parlimao della stessa persona?

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Musashi era originario della provincia di Mimasaka,non era un uomo del Sud ma solo un ragazzo di campagna.

Mimasaka non si trova nel Kyushu quindi l'appellativo "terrone" non è adatto,cosa avete da dire sui terroni,anch'io sono un terrone e al contrario di Musashi ho un affilatissima Seki-Mono !!!... :happytrema::hehe: :hehe:

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Sai per Fun son tutti terroni a Sud di Sapporo. :happytrema::happytrema:

Oh non si offenda nessuno qui si scherza! Fun stesso è del meridione d'Italia.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Su era solo per far un pò di ironia :laugh:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Uè meridionale a chi??!! :brooding:

Ti do una bella tagliata con il mio bokken se non porti rispetto per il samurai terrone! :samurai:


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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:gocciolone: Potremmo continuare per ore... se non per giorni...

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rispondo solo adesso perchè mi son gustato poco a poco questa appassionante discussione...

 

@ taira

[Qualche volta mi sono tagliata, anche da farmi restare una cicatrice piccolissima e pressochè invisibile... ma sono soddisfazioni, anche se errori. Sarò una sentimentale, ma è una strada che si fa insieme, noi e la nostra spada]

- quest'approccio pragmatico ma che allo stesso tempo lega i nostri sensi ad una spada è veramente affascinante, mi piace questa visione romantica :ok: , purtroppo non posso ahimè condividerla in quanto non sono praticante ma mi consolo pensando, nella mia mente di inguaribile idealista, che se praticassi anch'io avrei questo tipo di approccio fisico-sensoriale...in ogni caso credo che la praticare con uno shinken (inteso come spada vera) sia preferibile per instaurare un rapporto realistico con l'arte che si pratica ovviamente tenendo sempre ben presenti i canoni di sicurezza per se e per gli altri.

Quanto al bilanciamento, al peso e alle altre caratteristiche di affinità fra la spada e il suo possessore credo che non sia possibile stabilire questi canoni a tavolino: secondo me bisogna prendere la spada in mano, impugnarla con fermezza e poi brandirla...solo allora si potrà capire se c'è stato il "colpo di fulmine". D'altronde qualcuno diceva che non fosse il padrone a scegliere la spada ma la spada a scegliere il padrone...

[Non per nulla chi deve studiare strategie economiche o sistemi di gestione delle aziende si riferisce all'Hagakure]

- per esperienza diretta posso dirvi che nelle facoltà di economia (ma anche di legge) delle università americane e tedesche si studia Il Libro dei Cinque Anelli -Gorin no Sho- di Miyamoto Musashi (si dice che incentivi la fiducia nei propri mezzi e che aiuti nella concentrazione per un risultato finale...)

 

@ shimitsu

[la prima Shinsakuto venne realizzata nel 1950 da Takahashi Sadatsugu e polita da Kokan Nagayama.Non è errato tuttavia riferirsi alle Shinsakuto con il termine Gendaito]

- la moglie di Kapp e Kapp stesso a Firenze chiamavano la mia spada Gendaito e non Shinsakuto...è possibile che il termine shinsakuto venga usato con altre accezioni? o che siano per certi versi sinonimi? (in fondo "gendaito" significherebbe "spada moderna" mentre "shinsakuto" sarebbe "spada fatta nuova"...)

 

@ matteo e funboy

[E pensare che circa 400 anni fa un certo samurai-terrone di nome Musashi girava con un bokken sconfiggendo i più grandi Maestri di spada dell'epoca!!]

[è lo stesso musashi che tenta di rimorchire le cameriere con origini nipponiche? parlimao della stessa persona?]

- che fa, provocate??? vengo lì e ve le do di santa ragione con il "marruggio"!!! :hehe: (e ora cercatevi il significato di marruggio!!!)

e poi non lo sapevo mica che quella lì era mezza giapponese :cool:

 

(comunque mi son scelto un bel nick!!!)

Modificato: da musashi

<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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