Vai al contenuto
Accedi per seguirlo  
Jent

Tecniche Di Spada Giapponese

Messaggi consigliati

è mica questo esercizio?

File Allegato Iaido.mpg ( 2.77mb ) Numero di download: 17

 

Si, è questo esercizio; però vi assicuro che Miyazaki sensei lo fa meglio, molto meglio.


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Anche le arti marziali moderne purtroppo sono lo specchio dei tempi in cui viviamo: tutto subito! Studiare, applicarsi e sbagliare, per capire dagli errori quali sono le proprie mancanze o limiti, comporta un grande impegno e, l'impegno e' fatica. E faticare e'..."FATICOSO!!!" Tutto e' come in un videogame, se si sbaglia, game over, e si passa ad altro. Si deve essere piu' bravi degli altri non per diventare piu' bravi di se stessi, ma per farsene un vanto, per "tirarsela" Migliorare se' stessi non e' importante, e' importante far vedere di essere di essere piu' "figo" degli altri, piu' "duro", ignorando il profondo vuoto interiore che ti soffoca. Crearsi una personalita' e' pericoloso, rischi di essere emarginato da chi una personalita' non ce l'ha , o di spaventarli. Ho sentito troppa gente dire:" faccio kung fu cosi' se qualcuno cerca rogne, lo gonfio", o genitori esordire con:" lo mando a karate cosi' si sveglia". Lo so, e' tragico, ma da una societa' infarcita di grandi fratelli e pupe e secchioni, cosa vogliamo pretendere? Forse un po' di umilta' e di coscienza.

Un abbraccio a tutti.

nikon

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

E' tutto un problema di IO.

Si proietta il proprio IO in tutto ciò che si fa e che si possiede, non è più quello un oggetto o questo un comportamente ma propiezioni di noi stessi, per cui se ti rigano la macchina tu ti incazzi come una besti e ti rovini una settimana di esistenza perchè è come se il rigo te l'avessero fatto sulla pelle viva.

Ciò accade e vale per tutte le cose in questa società, ed è il motivo per cui va tutto a p...ne, il potere, il denaro, l'apparenza, ecc non sono altro che proiezioni del nostro IO per cui non vogliamo, e non siamo in grado probabilmente, di separarcene.

Per cui anche nelle arti marziali(con le lettere minuscole ;)) è tutto un fare, dire, far vedere, dimostrare, e poco importo dove questo porta, anche se non porta a nulla.

Il problema maggiore sono i ragazzi, i giovani che creeranno il futuro del mondo che crescono con un incotrallibile fresenia dell'apparire.

Genitori in palestra che si incazzano come le iene con il mio Maestro perchè il ragazzino non ha vinto la gara, e magari poi lo portano via perchè è colpa del maestro che non gli ha detto che doveva vincere per forza, per far piacere a quello sfigato del genitore che nella sua gioventù non ha vinto nulla e si rifà sul figlio.

Ne vedo in continuazione, alle gare genitori che per poco non urlano ai figli di ammazzarlo l'altro ragazzino a costo di vincere.

 

E poi come dici tu Nikon lo mandano a Karate così si sveglia, e sono convinti che gli hanno dato una raddrizzata perchè adesso fa il saluto in palestra, e impara le arti marziali, e poi va in giro a fare il bulletto con gli altri ragazzini più piccoli, con una sigaretta in mano e in motorino senza casco.

Purtroppo ho molte esperienze del genere, anche se per fortuna non tutte.

 

Fino a quando si distinguono le arti marziali dalle Arti Marziali va tutto bene Bardix, ma il problema è che molti "maestri" si tengono sulla linea proprio per comodità, per prendere da tutte le parti allievi, perchè anche il numero degli allievi che si ha fa parte sempre del vecchio caro gioco dell'apparire.

Io ne ho di più, io sono il migliore.

 

Un maestro cinese di Wushu che insegnava qui da noi, molto bravo, si incontrava sulla spiaggia con gli allievi, e se ne erano più di un tot andava via perchè diceva che non sarebbe riuscito a dare a tutti quel di cui tutti avevano bisogno per imparare qualcosa davvero.


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Parole sante Funboy! Purtroppo si e' perso lo spirito delle Arti Marziali, forse perche' non ti giochi piu' la vita, ma ben pochi ( anche se spero tanti) comprendono che e' la tua vita interiore ad essere messa in gioco. Accostarsi a qualcosa con umilta', pazienza e costanza ti formano anche nella quotidianita', ti aiutano ad affrontare i problemi a mente serena e a trovare la strada per ottenere risultati, magari anche dopo anni, ma raggiungerli comunque. Invece i risultati bisogna raggiungerli subito e non importa su chi o cosa si deve passare. A vent'anni devi gia' avere il macchinone, i vestiti ultragiffati, un lavoro manageriale o essere iscritto ad una universita' prestigiosa, non perche' l'insegnamento e' migliore, ma perche' e' prestigiosa. Se fai sport, devi diventare subito il Rossi o il Totti della situazione, altrimenti non sei nessuno, sei un fallito. Io ci ho messo venticinque anni per diventare un" bravo" fotografo, e ancora non lo so se sono bravo, ogni giorno imparo qualcosa, sbaglio e imparo dagli sbagli e spero ad ottant'anni (se ci arrivo!) di imparare ancora qualcosa. L'unica volta che mi sono detto " quello non lo faccio perche' non mi riesce" , beh, sono stato smentito dal tempo; adesso quella cosa e' diventata la mia seconda specialita' fotografica. Ci ho provato, ho accettato la sfida e ho vinto, ascoltando gli esperti, i "maestri", seguendo i loro consigli, sbagliando e risbagliando. Ed e' quello che dico a tutti quelli che mi chiedono cosa fare per diventare fotografo: avere pazienza, umilta',determinazione e studiare.Ma soprattutto unire la mente e il cuore.Invece nella maggior parte dei casi, se non ti viene al primo colpo, abbandoni. I kata sono noiosi, sempre a fare le stesse cose,quand'e' che posso far vedere quanto sono bravo? Se ragioni cosi', bravo non lo diventerai mai.Quando tiravo con l'arco, alcuni miei "colleghi" si incazzavano come delle bisce perche' visto che nell'allenamento precedente avevano fatto 503 su 600, in questo non erano riusciti a fare 506 o 510. Fretta, fretta di arrivare subito, nello sport, nelle arti marziali, nella vita. Che sia il nostro IO ad avere fretta o deve correre perche' una massa urlante ci sta' spingendo?

Un inchino

nikon

 

" se ad un problema c'e' rimedio, perche' ti preoccupi? Se ad un problema non c'e' rimedio, perche' ti preoccupi?"

massima Zen

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

fun sai cosa mi fa davvero ibufalire.. oltra alle scuole per picchiatori che sono tanti dojo... tutto il compro baratto e vendo che tante volte si trova e il giro di soldi che si crea... sovvenzioni regionali... arrivo a tot allievi cosi mi becco una sovvenzione etc etc le miriadi di federazioni che si creaano perche quello bisticcia con quello e si separa...

l'ambiente che frequento se vuoi ti puo fornire l'atrezzatura ma nessuno ci guadagna un euro, anzi tante volte se ne perde...

non ho mai sopportato i maestri per "professione", certe cose le insegni per vocazione... se l'ambiente in cui pratichi non è tuo ovvio che si devono tenere conto le spese per il noleggio e tutti gli annessi... ma a tutto c'e un limite

poi non è vero che un dojo numeroso è un dojo "buono"

 

sulla fretta... beh sai quante volte vedo gente entare e senza neanche dire buongiorno la prima cosa che ti chiedono è IN QUANTO TEMPO DIVENTO CINTURA NERA??

 

 

o quei genitori cretini che tolgono il figlio dal dojo perche fa una cosa strana (se non prendi a calci o a schiaffi una palla sei ETICHETTATO STRANO) e pericolosta e alla seconda lezione di basket si rompe il braccio dopo un contrasto violento

 

o magari perche non sei cattolico e hai un altro modo di pensare iniziano a girare voci di sette otte e none....

 

o ancora meglio quei sensei (parola oramai svenduta) che fanno a gara per svuotarsi le palestre a vicenda...

Modificato: da Matteo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

purtroppo ho poco tempo, vorrei rispondere con più calma e fare anche qualche proposta, ma penso ch appena sciolta la situazione di "congestione personale attuale" mi farò avanti. Per il resto mi trovo negli ultimi scritti degli utenti, anche se temo che lo spazio e l'interesse che vorremmo che ci fosse nei confronti delle arti marziali "serie" purtroppo non è cosa capita da tutti

 

quindi spero di riuscire a rispondere presto e a dovere. Nel frattempo

 

o quei genitori cretini che tolgono il figlio dal dojo perche fa una cosa strana (se non prendi a calci o a schiaffi una palla sei ETICHETTATO STRANO) e pericolosta e alla seconda lezione di basket si rompe il braccio dopo un contrasto violento
A me è capitato spesso, però non sempre è finita male. Se vi può consolare, 10 anni fa i miei vicini mi guardavano storto quando mi allenavo in giardino. Ora, a distanza di tempo, si tengono sempre informati sui miei progressi e mi chiedono di raccontare loro qualcosa di ciò che faccio. Lo stesso è capitato anche per i miei parenti. Da una buona pratica deriva una buona persona. Noi siamo i migliori testimoni nella vita quotidiana di ciò che imapriamo nei nostri allenamenti

 

o magari perche non sei cattolico e hai un altro modo di pensare iniziano a girare voci di sette otte e none....

 

Mi piace questo fare outing :hehe: spero di poter venire al prossimo matsuri della "setta", tienimi informato

 

o ancora meglio quei sensei (parola oramai svenduta) che fanno a gara per svuotarsi le palestre a vicenda...

 

Questa è una cosa che non concepisco. Per conto mio è il figlio più degenere della messa in commercio delle arti marziali. Credo che se guardassimo di più ai Maestri giapponesi che hanno dato il via allo studio delle arti marziali come lo concepiamo oggi tutto sarebbe diverso. Kano, Ueshiba, Nakayama, Mochizuki Minoru solo per citarne alcuni di famosi...

 

A presto con il resto delle mie considerazioni


image665.jpg

image634.jpg

image719.jpg

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Io pratico Kendo e Iaido da 1 anno e mezzo.

Mi piace così tanto lo spirito di queste discipline, che non so nemmeno come spiegarvelo.

Non mi è mai capitato nella vita di appassionarmi tanto ad una attività (e ne ho fatte tante..).

Credo di aver trovato la Via giusta per me, anche se l'ho appena imboccata ed è verosimilmente infinita.

Adoro l'idea di praticarle per altri 50 anni e ritrovarmi a dover ancora imparare qualcosa.

Per la mia esperienza personale credo di essere fortunato: fra i miei compagni di pratica non ci sono invasati o fanatici del combattimento.

Siamo persone concentrare sull'imparare e c'è una bellissima atmosfera durante le lezioni e un grande rispetto reciproco e verso ciò che facciamo.

 

Per ciò che riguarda le gente che non ha idea di cosa ciò significhi....posso solo dire che mi dispiace per loro. Spero trovino qualcuno in grado di spiegargli la differenza fra un Arte Marziale e l'idea di vincere una gara.

 

:hiya:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Adoro l'idea di praticarle per altri 50 anni e ritrovarmi a dover ancora imparare qualcosa.

 

Questa è la vera gandezza delle Arti Marziali! :arigatou:


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Salve a tutti sono nuovo(anzi nuovissimo) del campo e vi prego di perdonare la mia più profonda ignoranza.

 

Ho 20 anni(freschi di 1 settimana) vivo a Torino, ma sono siciliano, e vorrei cominciare a studiare con serietà l'uso della spada giapponese in gergo "katana"; e' una insana passione che mi porto dietro da alcuni anni, alla quale, avendone adesso l'opportunità, ho deciso di dare sfogo.

 

Vorrei praticare qualcosa che nn sia solo bello da vedere ma che sia anche pratico e fisico(nn sono un problema piccoli tagli o ammaccature o ematomi vari e perchè mi piacerebbe anche mantenere l'atleticità acquisita con la pallavolo), insomma mi piacerebbe avere la possibilità di misurarmi sempre con qualcuno senza dover seguire delle lente coreografie studiate da ballerino di "saranno famosi".

 

Ho visto che qui bazzica gente molto preparata (che addirittura le spade le forgia) e che potrebbe consigliarmi qualcosa di serio a cui dedicare una parte cospicua del mio tempo(sono anche uno studente universitario purtroppo) per molti anni a venire!

 

Per favore se e quando mi consiglierete qualcosa indicatemi anche dei siti a cui fare riferimento e dove prendere materiale da studiare/vedere!

 

Grazie mille in anticipo!

 

 

Leggo solo adesso il tuo post jent...

Allora, anche io sono a torino e pratico la spada, Per la precisone il Katory Shionto ryu, che e una scuola antica, che insegna a combattere con la spada e con le principali armi giapponesi che si potevano incontrare sul campo di battaglia (bastone, lancia, naginata).

Lo trovo molto bello in quanto, non essendo un Do , non sei obbligato a seguire una via interiore per avvicinarti all'arte, ma certo la predisposizione e' quella.

 

Per quanto riguarda il contatto pieno non lo pratichiamo in quanto si praticano i kata per imparare (e' come se tu volessi scrivere un libro senza aver imparato l'alfabeto, i kata appunto sono l'alfabeto...;).

Ma il contatto pieno piace molto anche a me, quindi mi sono regolato come segue.

Mi trovo con amici e indossiamo armature da kendo, poi combattiamo liberamente (in campagna) dandocele di santa ragione ma applicando la tecnica del katori, cosa possibile con qualche limitazione perche uno shinai e' un oggetto diverso da una spada e non permette tutta l'agilita che puoi avere con una lama...ma e' l'unica cosa che ti premette di non finire dritto filato in ospedale o all'obitorio..:).

 

Contattami, sarei felice di incrociare la spada con te.

 

mia e-mail: fabvassa@libero.it

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
Accedi per seguirlo  

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy