Simone Di Franco 54 · Inserito: 27 febbraio 2007 KEN La spada di Misumi Kenji Tratto da una novella di Mishima Yukio, Ken è l'intensa, breve parabola dell'ascetico e idealista Kokubu, dedito alla "via della spada" come risposta di purezza e rettitudine alla futile volgarità di un mondo a cui si sente estraneo. Preferito all'amico Kagawa quale capitano della squadra universitaria, egli dovrà preparare e guidare gli allievi alla vittoria dei campionati nazionali di Kendo, tra la venerazione assoluta del giovane allievo Mibu e le insidie del mondano Kagawa, sempre più lacerato fra una appassionata ammirazione e l'invidia per la perfezione dell'amico. Ken è un film difficile, soprattutto è difficile comprendere una figura complessa come quella di Kokubu, se non si è immersi profondamente nella filosofia che sta alla radice di questa storia. Lo spettatore distratto si troverà quasi a deridere una situazione tanto profonda da sfiorare il surreale. Ma anche chi ha visto centinaia di film in tema di bushido e samurai, rimarrà titubante nei confronti di un finale brusco, inconcludente e tragico. Ken è un film che lascia un segno profondo, e che ridesta idee e opinioni anche dopo parecchio tempo, quando lo spettatore ritrova in sè le giuste chiavi di lettura. E' praticamente impossibile comprendere la sottile trama, il filo ideologico sotteso a tutta la vicenda senza venire a capo della complessa figura del protagonista Kokubu, interpretato da un Ichikawa Raizo agli apici delle sue capacità. Tuttavia, Ken è un film incentrato sul kendo, e forse più di ogni altro ne mostra diversi aspetti pratici, dal rispetto del dojo e dell'avversario fino ai duri allenamenti, spesso al limite della sopportazione. Ma ancora di più sono evidenziati gli aspetti filosofici di questa disciplina, e le complesse trame psicologiche che intercorrono tra allievi, maestri e compagni stessi. Affascinanti anche i rapporti che i protagonisti rivolgono verso l'esterno, verso i famigliari, gli amici e soprattutto le donne. In questo film è infatti facile cogliere alcuni accenni allo shudo, dove il rapporto tra superiore e allievo è quasi di amore mentre le donne sono considerate addirittura snobilitanti. Un ultimo commento alla maestria del regista Kenji Misumi. L'autore di Kozure Okami ci propone qui una visione meno dinamica ma sempre piena di inquadrature forti e dirette e alcune soluzioni tipiche del cinema giapponese di quel periodo che ricordano Fukasaku e Suzuki in bianco e nero. In particolare alcune scene sono davvero meravigliose come ad esempio l' incipit; Kokubu e l'uccello; i dettagli degli allievi in seiza e il tragico finale. In quel preciso momento vidi la vera essenza del sole. E' giustizia assoluta. Intollerabile splendore. Desiderai assorbire quella luce per acquisire la forza. Forza e onore! Ero convinto che con il kendo, sarei stato in grado di afferrare quella scintilla di vita pura che avevo scoperto. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 27 febbraio 2007 Un film che ogni appassionato di Kendo non può non vedere. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 27 febbraio 2007 Devo averlo Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
budo74 0 · Inserita: 28 febbraio 2007 oltre ai dovuti ringraziamenti per avermi portato a conoscenza di questo film che devo assolutamente trovare/vedere, scatta automatica la domanda.....dove lo trovo???esiste in dvd???non spezzarmi il cuore dicendomi che non esiste e bisogna ricorrere al mulo per vederlo........... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 28 febbraio 2007 si trova in dvd in varie edizioni straniere, tutte in lingua originale. I sottotitoli in italiano su asianworld.it . Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
budo74 0 · Inserita: 1 marzo 2007 Grazie infinite!!!!proverò a cercare.sperando che la divina provvidenza me la mandi buona... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mishima 0 · Inserita: 1 marzo 2007 Un grandissimo film ,che per chi conosce il genio di Mishima puo faicilmente intravedere tra le linee della novella un suo testamento e una lampante dichiarazione di intenti. Infatti nel protagonista è facile identificare quasi una auotobiografia dello scrittore. La sintesi di tutta la filosofia del film e del bushido in genere è racchiusa nella frase finale : " si deve riuscire , l'alternativa è morire"!! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti