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[cinema]narayama Bushiko

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Narayama bushiko

 

Titolo originale:Narayama bushiko

Titolo internazionale:Ballad of Narayama

Paese:Giappone

Genere:drammatico

Anno:1958

Durata:130 min

 

Regia e sceneggiatura:

Keisuke Kinoshita

 

Tratto dal romanzo di:

Shichirô Fukazawa

 

Cast:

Kinuyo Tanaka ... Orin

Teiji Takahashi ... Tatsuhei

Yûko Mochizuki ... Tamayan

Danko Ichikawa ... Kesakichi

Keiko Ogasawara ... Matsu-yan

Seiji Miyaguchi ... Matayan

Yûnosuke Itô ... Il figlio di Matayan

Ken Mitsuda ... Teruyan

Eijirô Tono

 

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Trama

 

In un piccolo villaggio circondato dalle montagne la povertà e l'indigenza hanno portato alla nascita di una crudele consuetudine: all'età di 70 anni gli anziani devono abbandonare la propria casa e la propria famiglia per andare a morire sulla montagna, così da non gravare sulla comunità.

Spetta ai figli prenderli sulle proprie spalle e condurli attraverso un lungo sentiero fino alla vetta del Narayama.

Orin è una donna forte e risoluta, ma ormai si avvicina per lei il momento di partire, decisa al sacrificio ha due sole preoccupazioni: il figlio Tatsuhei, rimasto vedovo e i suoi denti, troppo sani.

Tatsuhei però non riesce ad accettare la separazione e vorrebbe ritardare all'infinito la partenza della madre.

Lentamente arriva l'inverno.

 

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Commento

 

Da est ad ovest

ascoltate con attenzione

lo spettacolo che vi presentiamo

è la leggenda di Obasute

la vecchia abbandonata sulla montagna

 

È un kurogo ad aprire il film, annunciando titolo e soggetto...poi la scena si sposta e, accompagnati dal suono dello shamisen e dal canto del narratore, seguiamo il cammino del messaggero fino alla casa di Orin.

Narayama Bushiko mostra fin dall'inizio la forte contaminazione tra cinema e teatro che lo caratterizza: le movenze degli attori (basti vedere il primo ingresso di Kesakichi), le musiche (Nagauta e jôruri, un solo strumento : lo shamisen), le luci (la sfondo a tratti si oscura per mettere in risalto i personaggi, a volte cade come un sipario), tutto rimanda al kabuki.

A rafforzare l'effetto i paesaggi, interamente ricostruiti in studio.

Ambientato in un tempo indefinito, in uno sperduto villaggio tra le montagne, il film mette in scena una comunità povera e stremata, dove la lotta per la sopravvivenza è quotidiana e dove la disperazione conduce alla crudeltà.

I personaggi emergono con forza :

Orin, con la sua sicurezza e la sua dignitosa rassegnazione, Tatsuhei con il suo dolore, Tamayan, con la sua silenziosa sofferenza, Matayan, disposto a sopportare ogni umiliazione pur di non accettare il suo destino e Kesakichi, con il suo giovanile e cinico egoismo.

È un film di grandissima eleganza formale e di notevole fascino, un'amara riflessione sulla vecchiaia, ma anche, più in generale, sull'essere umano e sugli affetti.

 

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Note

 

Il film è tratto dal racconto 'Le canzoni di Narayama' di Fukazawa Shichirō, fu kinoshita stesso a curare adattamento e dialoghi..

 

Fu in concorso alla mostra del cinema di venezia del 1958, ma non vinse.

Vinse invece tre premi al Kinema Junpo Award 1959: miglior film, miglior regia, Migliore attrice (Kinuyo Tanaka)

e al Mainichi Film Concours 1959 :Miglior film, Miglior regia, Miglior colonna sonora (Matsunosuke Nozawa e Rokuzaemon Kineya)

 

Nel 1983 lo stesso soggetto è stato portato sullo schermo in stile 'realistico' da Shohei Imamura.

Il cast comprendeva: Ken Ogata, Sumiko Sakamoto, Ronpei Hidari, Takeo Aki, Seiji Kurasaki, Junko Tokada.

Il film di imamura vinse la Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1983.

Kinoshita però non lo apprezzò e lo definì 'pornografico'.

 

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Glossario

 

''Nagauta'': genere di brani vocali accompagnati dallo shamisen, Nasce ad Edo attorno agli anni 1660 - 1680,

è il principale genere musicale usato dal teatro kabuki.

 

''jôruri:'' narrazione eseguita con uno stile di declamazione a metà strada tra la recitazione il canto, è accompagnata dal suono dello shamisen e nasce come musica di scena del bunraku, ovvero dello spettacolo di burattini, successivamente è diventato parte integrante delle rappresentazioni del teatro kabuki.

 

''Kabuki'': è un genere teatrale che si sviluppa in Giappone nel 16° secolo, ma raggiunse il suo massimo sviluppo durante il periodo Edo (1600-1867), considerato molto moderno rispetto al Nō era rivolto fin dall'inizio ad un pubblico più vasto.Originariamente le parte femminili erano recitate da donne, ma nel 1629 esse furono bandite dalle scene teatrali, nacque così la figura dell' 'onnagata', l'attore specializzato nell'interpretazione di ruoli femminili.

 

"kurogo",letteralmente 'figura in nero', completamente vestiti di nero e incappucciati i kurogo muovono gli oggetti di scena e realizzano quindi quelli che potremmo definire gli 'effetti speciali', fungono inoltre da suggeritori.

 

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In un piccolo villaggio circondato dalle montagne la povertà e l'indigenza hanno portato alla nascita di una crudele consuetudine: all'età di 70 anni gli anziani devono abbandonare la propria casa e la propria famiglia per andare a morire sulla montagna, così da non gravare sulla comunità.

 

Spero che nessuno al governo legga questo post :whistle:

 

Film da vedere, non ne avevo mai sentito parlare. Grazie tante per la recensione!

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Spero che nessuno al governo legga questo post :whistle:

 

 

:happytrema:


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