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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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secondo me ci si sta facendo un po delle pippe megagalattiche...

 

Qualcuno sembra ancora ami trastullarvisi,è un fenomeno di costume ampiamente diffuso in svariati campi e dottrine dopo tutto,comprensibile negli adolescenti ma poco tollerabile negli adulti.

 

Allora, ho trovato un altro documento del Soke (tratto da un Sanmyaku, in commento alla “pergamena della tigre” in esso illustrata) che può interessarvi a mio avviso :

 

“pergamena della tigre”

 

Questo ninjutsu “pergamena della tigre” fu pubblicato in Showa 53 (1979) sul numero di settembre di una rivista chiamata (storia e popoli), edito da Chuo Koron.

Ma lasciatemi parlare un po della pergamena della tigre. Tra i libri cinesi sulla guerra, ce n’e’ uno chiamato pergamena Riku to San Ryaku (sei foderi e tre sommari).

Alcune persone dicono che Riku to fu scritto da tai ko bo e san ryaku da o seki ko, ed altri asseriscono che riku to san ryaku e’ in effetti una falsificazione creata piu’ tardi.

In Giappone e’ stato detto che Minamoto no Yoshitsune ricevette un’iniziazione dal libro, come i profondi segreti della trasmissione di guerra nascosta, da kiichi hogen al monte kurama.

E da allora ogni pezzo di pergamena contenente lunghe descrizioni di importanti misteri, punti particolari (koppo) o segreti profondi (gokui), non solo sulla guerra, comincio’ ad essere conosciuto come una pergamena della tigre.

 

 

Ti ringrazio per il materiale postato.

Il Rikuto e Sanryaku sono due dei trattati di strategia più diffusamente tradotti in Giapponese a partire dal periodo Nara,furono molto popolari presso gli Heihosha giapponesi fino a tutto il periodo Bakumatsu.Nelle accademie militari cinesi vengono tutt'ora studiati,è possibile sia in Cina che in Giappone inoltre reperirne una copia addirittura sulle bancarelle...

Il Rikuto e il Sanryaku in particolare fanno parte della biliografia fondamentale per ogni studioso di strategia e storia Cinese poichè questi sono due dei più antichi libri di strategia ,tradotti in Giapponese, pervenutici oggi.

Furono redatti in un arco temporale compreso tra la Dinastia Zhou e quella Han,ben oltre tremila anni fà dunque,ben prima del meglio noto Sun-Tzu Ping-fa che pure faceva parte dell'apprendistato di qualsiasi guerriero Cinese vissuto successivamente all'unificazione della Cina avvenuta durante la dinastia Qin.

Dall'Heike monogatari alcuni episodi lasciano intendere che alcuni noti eroi in questo citati si fossero cimentati nello studio delle cosiddette "antiche cronache belliche cinesi",tuttavia gli accadimenti che vedrebbero protagonista Minamoto no Yoshitsune e Kiichi hogen sono del tutto privi di fondamento,appartenenti più alle credenze e alle saghe popolari (spesso tra loro anche contraddittorie) che alla realtà dei fatti.

Il Rikuto, in Cinese antico si legge "le sei strategie"六韬.Come già accennato sopra risale al periodo della dinastia Zhou Occidentale .Venne compilato da Lu Shang ,almeno è questa la teoria più diffusa, meglio noto anche come Lu Wang o anche Jiang Wang.A livello popolare conosciuto anche come Jiang Tai Gong, questi era un famoso generale della dinastia occidentale di Zhou .

Zhou aveva un esercito di oltre dodicimila unità,che comprendeva arcieri,cavalleria e carri pesanti.Durante l'era in cui fu scritta quest'opera (tanto per rendere l'idea) si combatteva con jian in bronzo e armature in pelle di rinoceronte,l'arco era ancora l'arma più diffusamente impiegata...Il Sanryaku,diversamente dal Rikuto è un opera relativamente recente ma comunque precedente alla dinastia Qin (...quella dei famosi guerrieri di terracotta).In Cinese è noto come : "il libro delle tre strategie" 三略,anch'esso è un classico ma diversamente dal "libro delle sei strategie" è relativamente più recente,risale infatti alla dinastia Han. Si ritiene fosse opera di Huang Shi Gong.

Equivale a non avere nessuna cognizione storica quando si asserisce che :> ...L'autenticità dei due classici è indiscutibile!

Fare riferimento a libri di strategia universalmente noti (che comunque sarebbero dovuti essere una lettura obbligata per chiunque avvesse intrapreso la via del guerriero) e cercare di includere nel proprio lignaggio nobili eroi popolari,anche slegati storicamente tra loro,dalla fama indiscutibile senza alcun fondamento storico appare come una forzatura atta ad accreditarsi prestigio oltre che un certo lignaggio che stonerebbe però con le poche fonti storiche certe in possesso degli storici,fenomeno riscontrabile comunque in numerose scuole antiche (di scherma (Kenjutsu),d'alabarda (naginatajutsu),d'arco (Kyujutsu)ecc.)

Sarei molto curioso di conoscere i nomi degli Studiosi implicitamente citati in questo passo tratto dal “rekishi to Jinbutsu”.

Per quanto riguarda "il rotolo della tigre" devo dire che questo come i due classici sopra elencati non sono affatto esclusivi del ninjutsu anzi,il meglio noto tora-no-maki che compone il ryuko-no-maki è ben noto fin dall'antichità,testo fondante di tutte le arti marziali giapponesi.

Esisterebbero molti altri trattati molto noti presso i bushi capaci di ricevere un'adeguata istruzione che magari sarebbe il caso di trattare o approfondire in questa sede.

Per quanto concerne la "Strategia" e il suo studio,anche Musashi nel suo Gorin-no-Sho accenna allo studio dei classici cinesi che certamente ebbe modo di studiare ma dei quali non si servì per argomentare (anche se alcuni passi del Gorin-nosho ne denuncerebbero una ceta influenza ) ,diversamente dalla consuetudine comune,la trattazione dei suoi rotoli (Chi-no-sho,Mizu-no-sho,Hi-no-sho,Kaze-no-sho e Ku-no Sho).

"Coloro che percorrono la via dell'Heijo,sia in Cina che in Giappone,sono chiamati maestri di tattica militare.

I guerrieri devono conoscere perfettamente questa via.

Ai nostri giorni alcuni si mantengono con l'arte della spada,però si limitano soltanto a insegnare le tecniche della scherma.Recentemente i monaci dei templi di Kashima e Katori,nella provincia di Hitachi,ispirati dagli dèi hanno fondato le loro scuole di scherma e girano il paese insegnando l'arte.In passato l' Heijo era compreso tra le dieci deità e le sette arti come attività utile.L'Heijo è indubbiamente un'arte,ma la sua utilità non è ristretta alla sola scherma.L'importanza della scherma non può essere confinata alla tecnica soltanto.Se ci guardiamo attorno ci rendiamo conto che tante arti sono venali.Persino gli uomini si vendon;inventano nuovi marchingegni per trafficare meglio invece di mettere a disposizione la propria competenza.E' un pò come separare il seme dal fiore e attribuire maggior valore al fiore.

Questo comportamento li spinge a gonfiare le proprie capacità per sbalordire il prossimo.Avendo una generica familiarità con le tecniche di scherma insegnate nelle diverse scuole cercano il proprio tornaconto insegnando o apprendendo le tecniche.Purtroppo la conoscenza superficiale di una materia è spesso più nociva dell'ignoranza assoluta !"".

Questo è quanto afferma Shinmen Takezo no Kami Fujiwara no Genshin nel suo Gorin no Sho.

Trattati e precetti antichi di strategia ,come suggeriva già Musashi nelle sue dissertazioni sull'Heijo,vengono inoltre comunemente applicati con successo anche a campi diversi da quelli della tattica militare,quali l'Economia ad esempio.

Più avanti cercherò di entrare meglio nei dettagli delle varie dissonanze evidenziabili dal materiale gentilmente postato (magari domani o dopodomani,anche perchè si stà facendo tardi e avrei la mia ragazza che sta aspettando...) ,ancora una voltà però prima di iniziare a procedere inviterei a citare i nomi degli studiosi che avrebbero esaminato i documenti in possesso del Soke,nel caso questi fossero stati realmente analizzati da degli esperti :arigatou:

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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:ok::ok::ok:

"Bellezza, gioventù e fascino cominciano ad appassire quando appaiono la prima volta.

Attraverso le prime foschie della primavera, scorgiamo il Ponte d'Autunno"

----

mai confrontarsi con un imbecille, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza

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Più avanti cercherò di entrare meglio nei dettagli delle varie dissonanze evidenziabili dal materiale gentilmente postato (magari domani o dopodomani,anche perchè si stà facendo tardi e avrei la mia ragazza che sta aspettando...) ,ancora una voltà però prima di iniziare a procedere inviterei a citare i nomi degli studiosi che avrebbero esaminato i documenti in possesso del Soke,nel caso questi fossero stati realmente analizzati da degli esperti :arigatou:

 

Allora... uno dei supposti esperti e' "kacem Zoughari"... studioso universitario francese di arti marziali... dottorato di ricerca sul tema di cui parliamo... pubblicazione di un libro... e presto un libro che esporrà le sue ricerche sul ninjutsu e sulla tradizione marziale Giapponese...

 

qua trovi una sua intervista : http://www.geocities.com/paolo_rossi_1/docs2.html

 

intanto continuo nella mia ricerca.

 

Piccola nota personale... il fatto che ci siano numerose incongruenze sull'argomento è noto... com'è noto che molti mettano in dicussione il lignaggio tramandato ad Hatsumi dal suo maestro Takamatsu... com'e' noto che molti, da un lato giochino commercialmente sul fatto che il ninjutsu e' un'arte celata nel tempo, ma dall'altro speculino sul fatto che addirittura sia mai esistita...

 

Ora, con il tuo aiuto estremamente competente, secondo me una discussione seria dovrebbe portare piu' che ad appurare le incongruenze (che pur devono essere rese evidenti), a cercare di trovare qualche barlume di verita' che ci possa dare qualche indicazione su questa tradizione marziale di estremo interesse e spesso mistificata nel tempo...


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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intanto continuo nella mia ricerca.

Piccola nota personale... il fatto che ci siano numerose incongruenze sull'argomento è noto... com'è noto che molti mettano in dicussione il lignaggio tramandato ad Hatsumi dal suo maestro Takamatsu... com'e' noto che molti, da un lato giochino commercialmente sul fatto che il ninjutsu e' un'arte celata nel tempo, ma dall'altro speculino sul fatto che addirittura sia mai esistita...

 

Credevo che fosse necessaria una commissione di esperti giapponesi o almeno noti anche in Giappone presso l'ambiente accademico per esaminare dei documenti ,la cui preziosità è stata più volte sottolineata, papabili a patrimonio culturale...:confused:

Grazie per il tempo dedicato,nel caso trovassi altro materiale postalo pure.

Devo dire che ero totalmente all'oscuro dell'esistenza del Soke Hatsumi e del maestro Takamatsu prima di leggere i tuoi interventi,in questo senso devo ammettere la mia ignoranza anche perchè è vero anche che è difficile trovare un interlocutore che non sia plagiato dai numerosi film deicati agli Shinobi.

Non ero al corrente dello scetticismo serpeggiante al riguardo delle diverse tesi e correnti esistenti circa l'origine (e non l'effettiva esistenza) dei ninja anche se lo reputo del tutto comprensibile visto gli argomenti proposti.

Credo che in questa sede si possa ,grazie all'aiuto di tutti,tentare di affrontare finalmente l'origine e la storia non solo dei ninja ma del complesso militare e politico esistente nel Giappone antico liberamente e cercare di proporre tesi valide,essenzialmente scevre di pregiudizi possibilmente o da suggestioni cinematografiche o popolari,proprio come mi sto sforzando d proporre.

Mi stupisce il fatto che il Soke citi tra i sacri testi del ninjutsu molte opere cinesi dedicate al wu-tao,poco note ai più,e tralasci di citare quella che forse ha ispirato maggiormente i condottieri giapponesi (come cinesi,indocinesi e anche europei) d'ogni epoca : Il Sun-Tzu Pig-Fa.

Come è noto furono in Molti ad ispirarvisi,tra i quali possiamo citare a buon diritto Minamoto Yoshitsune, Shingen Takeda,Uesugi Kenshin,Shinmen Musashi,jocho Yamamoto ecc.ecc..Non a caso ho citato proprio il trattato dell'arte della guerra del Maestro Sun Wu perchè è il primo nel quale si faccia esplicitamente riferimento all'esistenza degli Agenti segreti ed al loro utilizzo.

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

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Credevo che fosse necessaria una commissione di esperti giapponesi o noti anche in Giappone per esaminare dei documenti ,la cui preziosità è stata più volte sottolineata, papabili a patrimonio culturale...:confused:

 

a questo livello non sono mai stati analizzati...

 

patrimonio culturale e "tesoro nazionale" e' il Soke Hatsumi in persona... non i suoi scritti... quindi suppongo che le autorita' Giapponesi abbiano analizzato piu' "la pratica" di Hatsumi che i testi in suo possesso...

 

per il resto i riferimenti bibliografici di Hatsumi... e il lavoro di "kacem Zoughari"... se letti a fondo possono dare indicazioni storiografiche... visto che mi pare essere la tua passione (la ricerca storica) potresti provare a studiarli...

 

io tanto in la non posso andare in quanto... il ninjutsu e' un argomento che amai molto in passato e che mantiene immutato fascino e curiosita' in me... pero' ora sono concentrato su altri studi marziali... quindi gli dedico tempo residuo per il piacere di approfondire l'argomento in questa sede... quindi se trovo altro materiale posto, di piu' non posso fare :P


Andrea

 

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per il resto i riferimenti bibliografici di Hatsumi... e il lavoro di "kacem Zoughari"... se letti a fondo possono dare indicazioni storiografiche... visto che mi pare essere la tua passione (la ricerca storica) potresti provare a studiarli...

 

La ricerca storica è solo un Hobby,un passatempo al quale non mi dedico particolarmente,mi piace dedicare tutte le mie energie alle mie vere passioni piuttosto.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Il ninjutsu, come molte altre AM giapponesi, si ispira a fonti cinesi. Le sue origini sono intorno al 500-300 a.C.

 

Una traduzione di ninjutsu può essere "l'arte della furtività", infatti i ninja si occupavano di sabotaggi, infiltrazioni e assassinii. Comunque, l'arte del ninjutsu può essere divisa in tre categorie: la raccolta delle informazioni, spionaggio; assassinii, sovversione, annientamento delle difese nemiche; azioni sul campo di battaglia (imboscate ecc.).

 

Dopo il sesto secolo, forti corporazioni di ninja si crearono a kyoto e le loro scuole aumentarono fino al numero di 25 centri durante il periodo Kamakura.

 

I ninja venivano assoldati da famiglie o leader per assassinare o spiare gli altri componenti del clan della famiglia.

 

Venivano però anche usati nella rete di spionaggio dello Shogun.

 

Le famiglie di ninja erano raggruppate in gruppi di più famiglie, detti clan. Ogni clan aveva il suo capo (Jonin) che formulava i piani e stipulava contratti; poi c'erano i sottocapi (Chunin) e infine gli agenti (Genin), che provvedevano a svolgere tutti icompiti e le missioni assegnate.

 

Le armi e le caratteristiche di ogni ryu venivano conservate segretamente tramandate di padre in figlio. Le armi che dovevano essere maneggiate alla perfezione erano l'arco, la spada e la lancia.

 

Dovevano imparare le tecniche dello iaijutsu, shurikenjutsu e anche a maneggiare le spade corte ed i coltelli.

 

Potevano avere anche pugni di bronzo(shuko), garrotte, dardi avvelenati (i ninja erano esperti chimici), dei toniki (arpioni) e ovviamente i famosi shuriken.

 

Gli shuriken erano degli aculei forgiati che potevano essere lanciati in successione e con rapidità. Questo però non avveniva mai perché gli shuriken e gli shaker servivano solo ad indebolire l'avversario, quindi raramente erano mortali.

 

Un'altra arma del ninja, forse una delle più famose, era il kiotetsu-shoge, cioè una corda che aveva legato un peso ad una estremità ed una lama a doppio taglio dall'altra. Quest'arma era molto pericolosa per il nemico, ma lo stesso poteva diventare per il ninja se non conosceva bene la tecnica.

 

Altra arma era quel bastone di bambù che aveva al suo interno una catena che poteva uscire fuori mostrando un blocco di piombo.

 

I ninja avevano sempre con loro degli oggetti che potevano aiutarli a respirare sott'acqua o per arrampicarsi su pareti lisce e non. Per respirare sott'acqua, avevano dei tubi di legno o dei sacchi gonfiabili d'aria che potevano essere legati insieme e usati per oltrepassare corsi d'acqua.

 

Si dice persino che i ninja fossero abili prestidigitatori e che conoscessero l'arte dell'ipnosi (saimijutsu).

 

ninja_muzeum_009.jpgpic4.jpg

mimetiz.jpgjAdams_shuriken2.jpg

salve a tutti e buon 2009.

qualcuno è in grado i dirmi se si è a conoscenza del più recente impiego dei ninja e se ciò è documentato?

saluti a tutti. luigi

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Cagliostro è stato molto esauriente nel descrivere la tradizione e la pratica attuale, io ho scoperto questa disciplina recentemente, ho acquistato libri e cerco con poco successo di andare a qualche lezione serale quando il lavoro me lo permette.

 

Il mio punto di vista sulla tradizione e sull'aspetto esoterico del ninja: dico semplicemente che se da una parte c'era una casta dominate, i samurai con rigidi codici d'onore e molto vicini all'imperatore, dall'altra c'era gente povera ,contadini di variegata origine che utilizzavano e codificavano un sistema di combattimento molto diverso, katane corte che erano utilizzate anche come puntello per arrampicarsi, pesi con catene , shuriken insomma oggetti poveri (contadini, agricoli) ben lontani da katane armature e cavalli dei samurai.

La loro regola era sopravvivere in qualche modo in combattimento , al di la di questa parvenza contadina si celavano comunque persone illuminate con completo controllo di se, che utilizzavano sistemi e oggetti che per la tecnologia di allora potevano conferire connotati magici, allenati sin da piccoli a muoversi senza essere visti, miglorare la vista al buio, insomma tanti particolari che rendevano il ninja, lo shinobi magico per quei tempi.

L'aspetto esoterico , le loro capacità percettive , i poteri ipnotici, non sò... si dice ne fossero dotati, per farvi capire andate su youtube e cercate "saki test" , il test neccessario per raggiungere il 5 dan.

Vi aiuto , consiste nel percepire lo spirito omicida ed evitare la spada....

Io nel mio piccolo ho trovato un buon maestro anche se riesco ad andare ai corsi pochissimo, ne avessi la possibilità ci andrei ad ogni lezione, ma ripeto è una disciplina strana poco conosciuta e appannata dalla figura del ninja dei film.

Attualmente è simile ad un corso di autodifesa misto a tradizione ed uso di qualsiasi arma ti possa salvare la pelle.

 

Scusate sono di parte, però è una disciplina tramandata ufficialmente di soke in soke da 1000 anni....... ed ogni soke aggiunge al bagaglio ereditato quello personale, aggiornandolo ai mutamenti sociali.


Sotto la spada levata in alto vi è l'inferno che ti fa tremare;

ma va avanti e avrai la terra della beatitudine - Miyamoto Musashi -

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salve a tutti e buon 2009.

qualcuno è in grado i dirmi se si è a conoscenza del più recente impiego dei ninja e se ciò è documentato?

saluti a tutti. luigi

 

Citando wikipedia:

I ninja furono adoperati nella guerra cino-giapponese del 1894, nella guerra russo-giapponese del 1904 e nelle due guerre mondiali. L'occupazione militare del Giappone da parte degli americani (1945 -1949) costrinse tutte le Arti Marziali ed il ninjutsu in particolare a tornare alla più totale segretezza, in quanto ritenuti veicoli di propagazione di sentimenti xenofobi.

 

Da guerrieri negli ultimi anni del loro operato diventarono per lo più spie e sabotatori...


Sotto la spada levata in alto vi è l'inferno che ti fa tremare;

ma va avanti e avrai la terra della beatitudine - Miyamoto Musashi -

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mi spiace sentire che l'hanno abbandonato in tanti, ma e' successo qualche cosa ?

 

 

 

a me dalle tua parole sembri piu' allievo del maestro Gazzaniga piu' che del soke, ad ognuno le proprie percezioni, di sicuro ti invidio l'esperienza Giapponese.

 

Qualche piccola nota che vado a trascrivere di cui quindi non sono in grado di sostenere la validita',

 

Hatsumi sensei, attuale soke di nove ryu di "ninjutsu" e cosi' detto depositario dei loro segreti, rispondeva ad un'intervista trascritta sul Samyaku 02/97 (opera editoriale interna alla bujinkan e sua fonte ufficiale) :

 

Morikawa: ora, riguardo alle origini del Ninjutsu: si sono dette molte cose dai tempi antichi, ma qual'e' la verità su come si e' realmente sviluppato ?

Hatsumi : bene, è vero che è nato dal caos della guerra, ma io penso che la caratteristica importante sia che non e' nato dalla parte vincente, ma dai guerrieri della parte perdente. Ad esempio i guerrieri perdenti del Clan Fujiwara, del Genpei o delle Dinastie del Nord e del Sud, sfuggirono alle grinfie dei loro inseguitori e sopravvissero nel cuore delle montagne nascondendosi. Essi, poi si attaccarono alla terra, come dei nativi, come samurai rurali di quella terra. Coloro che poterono fecero, comunque, delle accurate ricerche senza tregua.

Quando furono minacciati con il tumulto della gente e dei cavalli dell'armata Bakufu, anche i samurai rurali trovarono necessario resistere.

 

Comunque non era facile, per loro, ottenere le armi, ed è qui che nacquero le arti marziali a mani nude, come Kosshi-jutsu o Koppo. Anche l'arte di Happo biken nacque qui. C'e' una LEGGENDA su questo che racconta :"In Koryo, durante l'estate Khitan del primo anno di koyu (1049) nell'epoca Sung, il generale Yi Hui di Sijiang combattè contro l'armata Ren Zong e perse.

Egli arrivò a Ise e scomparve nelle grotte di Iga. Questo generale Yi Hui era un maestro dell'arte di Hicho Ongyo (lett. forme dell'uccello volante che si nasconde). I samurai rurali studiarono, perfezionarono, ed adattarono questo tipo di tecniche marziali uniche, inoltre, creavano Ningu e diventavano specialisti in armi da fuoco, appena queste erano state introdotte. Oltre a ciò, appena arrivarono dei libri dalla Cina, essi misero insieme un'unica forma di Bujutsu, che divenne famosa con il nome di Ninjutsu, che comprendeva vantaggi naturali quali katon, Mokuton, Doton, Kinton e Suiton.

 

Ecco perche' ci sono persone, che si spingono cosi' lontano da dire che il "ninjutsu è l'arte della fuga", ecc.

Il ninjutsu, in origine non e' niente di cruento. E' un'arte per scappare e nascondersi, se possibile, senza neanche ferire il proprio avversario. Per riuscire in questo , bisogna veramente, sviluppare una grande abilita' personale. Non importa che tipo di spadaccino o di eroe appare, se si vuole sfuggire loro del tutto, si deve avere la capacita' di superare cio' che essi fanno.

Cosi' si ha bisogno di apprendere e assorbire qualsiasi specialita' marziale, che si puo' incontrare in un avversario, che sia spada, lancia o Taijutsu, tutte le aree. E cio' che piu' conta, ad un alto livello.

 

-> ora passano a parlare della togakure ryu, principale scuola di nijutsu, e scuola della quale il soke possiede maggiore conoscenza (Secondo i miei vecchi ricordi)

 

Morikawa : questo e' un approccio terrificante, allora chi era il fondatore della Togakure-ryu

 

Hatsumi : nei Densho è scritto come "Togakure Daisuke" (ndr: patriarka della togakure). Egli ci lascio' le parole Banpen Fugyo, che vogliono dire "coltiva una spirito che non viene sorpreso e che non si muove, non importa come cambino le cose". Previsto di possedere questo Fudoshin, anche quando si e' di fronte alla lama sguainata del nemico, i suoi movimenti saranno , naturalmente, visibili a voi e persino se egli trova un'apertura nella vostra difesa, voi sarete in grado di sfuggire il pericolo.

 

--

Da notare la parziale differenza dai famosi testi dell'americano k. hayes,

 

sperando di aver fatto cosa gradita, se vi e' piaciuto posso cercare qualche altro riferimento qua e la.

 

 

Molto molto molto interessante

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Non si potrà mai sapere tutto del ninjutsu è uno dei grandi misteri,come templari ecc... se no che cosa avrebbe d'occulto e misterioso?io preferisco che tutto si celi dietro il mito se no che mistero e che vantaggi mi darebbe la mia arte!posso confermarvi alcuni tipi di armi e l'esistenza dei metsubishi ma ci sono tecniche che nn vanno trapelate e che neanche io ancora conosco,il percorso è lunghissimo e noi ci affidiamo al sensei o al soke una parte della vita di uno shinobi è affidata a loro...penso che hatsumi masaaki sappia più di quello che dice senò a che prò pergamene e rotoli?il ninjutsu è gerarchia e devozione!

 

 

Non solo Soke Hatsumi porta con se molte più cose di quelle che racconta e scrive.A mio parere tutti i maestri giapponesi fanno così per ovvi motivi. I giapponese sono una popolazione molto ermetica e convinti di essere migliori e superiori degl'altri ragione per la quale tutto ciò che riguarda la lora cultura a 360° viene alla fin fine "estrernata" veramente solo tra nipponici stessi.

 

Ne ho avuto dimostrazione anche con Hosokawa sensei quando stava bene.

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confermo quanto detto da jarou relativamente a iga ma c'è un'altro villaggio, credo antagonista a iga, con le stesse caratteristiche ma di cui non ricordo il nome (appena posso lo scriverò); chi sa un pò di mikkyo (esoterismo giapponese) sa anche che ci sono diverse sette non dico segrete ma quanto meno riservatissime che praticano riti ancestrali (una sorta di massoneria speculare nipponica); confermo anche quanto detto da jarou circa il termine shinobi: le mie fonti mi riferiscono che tale termine viene maggiormente indicato come ombra o uomo-ombra; quanto alla storia credo che Ieyasu T. c'entri qualcosa con la decimazione di queste famiglie...

se qualcuno qui sul forum conosce direttamente dei maestri d'arti marziali nipponici di livello internazionale e di nobile origine (da diverse generazioni) allora forse potrà recuperare qualche utile informazione su questo tema.

Comunque mi informerò meglio, se posso, e vi dirò di più (se questo topic non degenera troppo in fretta, come succede di solito quando si parla di nin-).

E' tuttavia indubbio che un buon 95% di quello che comunemente si sa o si legge in alcuni libercoli o addirittura vediamo nei film è tutta una gran palla, invenzioni, suggestioni, interpolazioni...

Il secondo villaggio era Koga da cui i Ninja di Iga e Koga. :arigatou:

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