gigetto 0 · Inserita: 27 luglio 2007 Grazie ad entrambi per i preziosi contributi fate un buon viaggio, vi aspettiamo per tutte le belle cose che vorrete raccontarci :hiya: Io e mia moglie (Makiko per l'appunto, tampinatori ) partiamo questo weekend per il giappone, ci risentiamo a settembre. Se in giappone raccolgo informazioni utili alla continuazione del topic le inseriremo Musashi il tuo post mi ha dato motivo di riflettere su alcune cose Crouching Tiger Hidden Dragon 臥 虎 藏 龍 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sukinokishi 0 · Inserita: 27 luglio 2007 Buon viaggio jarou qui saremo in molti ad invidiarti Non seguire un sentiero tracciato da altri , ma tracciane uno tu affinchè gli altri possano seguirlo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 27 luglio 2007 buon viaggio e buon soggiorno, divertitevi Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Musashi 38 · Inserita: 27 luglio 2007 (modificato) Musashi il tuo post mi ha dato motivo di riflettere su alcune cose tipo? (anche in pm se è troppo OT) Io e mia moglie (Makiko per l'appunto, tampinatori) partiamo questo weekend per il giappone, ci risentiamo a settembre... non dimenticare gli amici... Buon viaggio!!! Modificato: 27 luglio 2007 da musashi <!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
gigetto 0 · Inserita: 1 agosto 2007 Tutto ciò è interessantissimo, ma senza la scala dei trigrammi relativa, non si può fare alcun riscontro pratico, qualcuno può fornire dei dati in più? L=lunghezza della lama (lunghezza totale della spada senza il nakago)N=Lunghezza del nakago 2(N+L)/N=misura di raffronto della spada (N+L)/10=misura della sezione della lama per ogni hakkei K=numero dell' Hakkei dove vogliamo che cada la spada (1 salute, 2 malattia etc..) 2(N+L)/NDividendo entrambi i termini per N+L si ottiene: 2/Nrisolvendo per N 20/Kin generale se vogliamo che la spada cada in un certo trigramma abbiamo: Per K=1 N>20 per K>1 20/(K-1)>N>20/K. Credo di non aver capito come si fa' il calcolo perche il valore di L e' del tutto indifferente. I nakago dovrebbero avere delle misure praticamente fisse. Crouching Tiger Hidden Dragon 臥 虎 藏 龍 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Tsubame 4 · Inserita: 15 agosto 2007 mi chiedevo quale fosse il perchè del filo mancante il quella porzione di lama...è possibile che lo facessero appositamente per non rovinare il filo in caso di scontro lama contro lama? Credo sia questione di politure. Tutte le lame lasciano la casa del forgiatore senza filo nell'habakimoto (per poter lavorare meglio nel fare l'habaki, credo). "Ubuha" è lo stato a cui ti riferisci, niente filo vicino all'habaki perchè la spada non è ancora stata polita o lo è stata una sola volta (max due se leggere). La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo. Carlo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Tsubame 4 · Inserita: 15 agosto 2007 una volta feci questo esempio ad una persona:se per assurdo hitler fosse stato ucciso con un colpo di pistola questa arma si puo considerare un'arma buona? anche dopo quello che ha fatto? non pensiamo alla persona ma al gesto? Concordo. Le armi non sono nè buone nè cattive. Buono o cattivo è l'uso che se ne fa. La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo. Carlo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Tsubame 4 · Inserita: 15 agosto 2007 ho voluto approfondire l'argomento nell'interesse di una cultura piu' generale che non quella della mera tecnica di costruzione delle nihonto. Sarebbe giusto citare la spada (lama, veramente...) anche come "allontanatrice di demoni" per i neonati (compreso l'erede al trono appena arrivato), le spose e persino i defunti. Esempi di lame forgiate da Kunihira Kawachi espressamente per due giovani spose : Quella di sinistra : Per Junko, entrambi Voi come fiori sbocciati. Da tuo padre. La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo. Carlo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 15 agosto 2007 Interessantissima la discussione, e davvero bello il tanto inserito da Tsubame alla fine Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kirisutu 0 · Inserita: 4 marzo 2008 Beh...in ritardo aggiungo la mia. Credo che per le lame antiche valgano due ordini di considerazioni relative a: A) La presunta fonte da cui proverrebbe la "influenza negativa": 1) ogni oggetto ha una sua storia (un mobile antico, una campana tibetana, ma anche la bic che ho comprato un anno fa), che può essere legata ad eventi che noi giudichiamo belli o brutti a seconda del nostro metro di giudizio. Tutte le principali tradizioni religiose (es. cristianesimo, islam) e filosofiche (es buddhismo, taoismo) che ho studiato prevedono riti di esorcismo, anche se queste ultime (quelle filosofiche) le hanno tendenzialmente ereditate dalle culture sciamaniche autoctone). (anche l'islam ha gli esorcismi!ad esempio l'Imam che sta seduto al microfono dietro il vetro al Topkapi, nella sala con le reliquie di Mohamed, mi diceva una guida turca, pronuncia una formula di esorcismo su tutti i turisti, a loro insaputa). In tutte le sopra menzionate tradizioni, gli esorcismi si fanno anche sugli oggetti e sulle case (oltre che su uomini e animali). Sia la tradizione cattolica, sia quella buddhista tantrica (parlo di ciò che ho studiato un po' di più), parlano di "residui" spiritici (o magnetici) generati da un'azione positiva o negativa che sia (residui "inanimati" che, nella tradizione dell'esorcismo cattolico, sono da tenere ben distinti dal problema dell'anima e della sua sorte, che non centra nulla). Qualcosa di vero ci sarà, ma quante volte il problema sarà nella mente del proprietario, piuttosto che nell'oggetto in sè? 2) esistono oggetti che hanno subito uno specifico rituale per l'infusione di energia. Ad esempio la pran-pratishta con cui i sacerdoti vedici caricano gli yantra, o il rituale con il quale i lama tibetani "benedicono" le stautue e così via. qui abbiamo a che fare con un'azione intenzionale, diretta a produrre un dato risultato "metafisico". Potrei raccontare la mia...sono partito razionalista ed ho dovuto ricredermi, dopo aver conosciuti alcuni maestri tibetani...ma un'esperienza non si racconta...posso solo dire che con queste cose è meglio non scherzare. Francamente nella sfortuna io non ci credo e non ho intenzione di crederci...però devo confessare che ho dovuto buttare alcuni oggetti tibetani perchè radiavano un'energia così forte (che non voglio qualificare come negativa o positiva...che ne so...) che nè io nè i miei amici riuscivamo più studiare in casa mia. Ma si trattava di oggetti creati con quello scopo...perciò coglione io che li ho comprati. B) Colui che dovrebbe ricevere le influenze negative: da cosa discenderebbero queste influenze? Dalla proprietà? Dal contatto fisico? dalla vicinanza...e se il mio vicino colleziona katane usate per le stragi di Nanchino cosa faccio, cambio casa? Secondo me, nel caso di cui al punto (1), se la persona è sana di mente, non credo ci siano grandi problemi...pazienza...la spada avrà ucciso qualcuno, ma se io tutti i giorni, contento più del solito per il fatto di possederla, perchè mi piace, sono più gentile e disponibilie con gli altri e mi comporto rettamente, non credo mi capiteranno tutte queste sfighe...e se mi capitano non vedo perchè dovrebbe centrare la spada...Spero che un uomo sia superiore ad una sua creazione!!! Le cose un po' cambiano per il punto (2)... ...ma le spade subiscono questi rituali di infusione di energia? ...e poi, da quel poco che so, anche i Kami nella tradizione giapponesi non sono immortali...che abbiamo proprio la sfiga di beccarne uno vivo e vegeto che ci perseguita? non è che basta un po' di acqua di Lourdes? :-) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 5 marzo 2008 MI piacerebbe che a queste domande rispondesse un esperto. Matteo hai poi chiesto al tuo Kannushi? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Angeletto 0 · Inserita: 5 marzo 2008 Onestamente non mi sono mai posto il problema di un'eventuale maledizione che possa gravare su una lama, o se questa sia servita per togliere una vita. In fondo una katana giapponese veniva fatta nascere proprio con questo scopo no? Voglio dire, una spada antica sicuramente può essere stata usata per svolgere il suo compito principale, ovvero uccidere, cosa deputata a tutte le armi. Tuttavia non mi è mai capitato di sentire qualcuno domandarsi se la pistola che possiede abbia o no ucciso qualcuno. Non ho mai sentito di rituali "magici" fatti su spade giapponesi... In ogni caso una spada è una spada e basta, possederne una non mi causerebbe problemi legati a superstizioni, l'unico problema reale è il costo legato all'acquisto di una lama giapponese :). Proprio per questo motivo per me il problema di eventuali maledizioni su una katana, semmai sussistesse, proprio non si pone :D. Ciao a tutti Angelo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Etheramos 0 · Inserita: 5 marzo 2008 Non ho mai sentito di rituali "magici" fatti su spade giapponesi... Qui ti sbagli. In tempi moderni non so precisamente, ma sicuramente fino al periodo Edo, quasi tutte le armi erano forgiate con riti religiosi shintoisti (quindi magici). L'abito tradizionale del maestro forgiatore è, a più riprese, identico a quello di un monaco shinto. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Angeletto 0 · Inserita: 5 marzo 2008 Qui ti sbagli. In tempi moderni non so precisamente, ma sicuramente fino al periodo Edo, quasi tutte le armi erano forgiate con riti religiosi shintoisti (quindi magici). L'abito tradizionale del maestro forgiatore è, a più riprese, identico a quello di un monaco shinto. Scusa non voglio essere polemico, ma definire una religione una pratica magica è un po' riduttivo penso... Anche nella religione cattolica si usa benedire le automobili, le case ecc. ecc., e quello è tutto fuorchè magia. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kirisutu 0 · Inserita: 5 marzo 2008 Sono d'accordo. vi è una profonda differenza tra religione e magia. La prima è legata alla fede e parte da Dio o dagli Dei; la seconda consiste in una manipolazione a fini personali del metafisico da parte dell'uomo. Non avrei dubbi sul fatto che lo Shinto, da quanto ne so, è prevalentemente qualificabile come religione. Tuttavia, bisogna tener presente che le correnti tantriche del buddhismo (quali per esempio lo Shingon) contemplano, nella tradizione antica, anche pratiche magiche...la differenza di fondo, e qui riporto la definizione che mi è stata data da un autorevole Brahmino Shivaita di Mumbay (l'India è la madre dei Tantra, che sono poi entrati attraverso il buddhismo esoterico anche in Giappone), è che la religione chiede a Dio (lui diceva è "right hand"), mentre i Tantra usano delle scorciatoie più o meno legittime (usano la mano sinistra)...tra le scorciatoie vi è anche quella di ottenere facendo il male (la c.d. magia nera...anche se la magia, a dire il vero, non è nè bianca nè nera...ed è, bianca o nera che sia qualcosa di probabilmente opposto alla fede)....non so per quale ragione, ma nelle nihonto mi viene tendenzialmente da vedere più la fede in dei solidi principi che la magia...forse sbaglio! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 5 marzo 2008 Aldilà della filosofia religiosa, lo shinto è una religione principalmente animista e visto il valore filosofico e simbolico che veniva attribuito alle spade dei samurai, penso proprio che un monaco o un religioso shinto possa dirci qualcosa di interessante. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Etheramos 0 · Inserita: 6 marzo 2008 Scusa non voglio essere polemico, ma definire una religione una pratica magica è un po' riduttivo penso...Anche nella religione cattolica si usa benedire le automobili, le case ecc. ecc., e quello è tutto fuorchè magia. Sono stato volutamente riduttivo per semplificare il concetto. Un amico prete (cattolico) anni fa, parlondo proprio di magia e roba affine, "bollava" la messa come pratica di magia bianca, ne più e ne meno. Idem per le messe nere che è pratica di magia nera. Le preghiere sono in genere delle invocazioni di protezione. Magia è un termine effettivamente troppo generico e in base al contesto può avere connotazione anche negativa. La benedizione di un oggetto, ad esempio, è un rituale a tutti gli effetti e tutti i rituali sono considerati "magici". Che poi per un praticante abbia un significato più profondo è un altro discorso. Su Wikipedia c'è un articoletto che spiega la cosa in maniera molto generica ma comprensibile ;) Sono d'accordo. vi è una profonda differenza tra religione e magia. La prima è legata alla fede e parte da Dio o dagli Dei; la seconda consiste in una manipolazione a fini personali del metafisico da parte dell'uomo. Vero, difatti ho specificato un po' meglio. Non sia mai che si confondi una religione per cialtroneria. Tuttavia, bisogna tener presente che le correnti tantriche del buddhismo (quali per esempio lo Shingon) contemplano, nella tradizione antica, anche pratiche magiche...la differenza di fondo, e qui riporto la definizione che mi è stata data da un autorevole Brahmino Shivaita di Mumbay (l'India è la madre dei Tantra, che sono poi entrati attraverso il buddhismo esoterico anche in Giappone), è che la religione chiede a Dio (lui diceva è "right hand"), mentre i Tantra usano delle scorciatoie più o meno legittime (usano la mano sinistra)...tra le scorciatoie vi è anche quella di ottenere facendo il male (la c.d. magia nera...anche se la magia, a dire il vero, non è nè bianca nè nera...ed è, bianca o nera che sia qualcosa di probabilmente opposto alla fede)....non so per quale ragione, ma nelle nihonto mi viene tendenzialmente da vedere più la fede in dei solidi principi che la magia...forse sbaglio! Proprio questo è quello che intendevo! Grazie Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Angeletto 0 · Inserita: 6 marzo 2008 Sono stato volutamente riduttivo per semplificare il concetto. Un amico prete (cattolico) anni fa, parlondo proprio di magia e roba affine, "bollava" la messa come pratica di magia bianca, ne più e ne meno. Idem per le messe nere che è pratica di magia nera. Le preghiere sono in genere delle invocazioni di protezione. Magia è un termine effettivamente troppo generico e in base al contesto può avere connotazione anche negativa. La benedizione di un oggetto, ad esempio, è un rituale a tutti gli effetti e tutti i rituali sono considerati "magici". Che poi per un praticante abbia un significato più profondo è un altro discorso. Su Wikipedia c'è un articoletto che spiega la cosa in maniera molto generica ma comprensibile ;) Cito testualmente da wikipedia: Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con qualche ordine soprannaturale o realtà ultraterrena. Con il termine magia si indica una tecnica che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di gesti, atti e formule verbali e rituali appropriati. Questo per sottolineare la differenza tra religione e magia, tra rituale religioso e rituale magico. Se si legge con calma ed attentamente si capisce qual è la differenza. ;) Tuttavia si inzia ad andare off topic e quindi io mi fermo qui. Ciao Angelo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti