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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Funboy

Glossario Della Spada Giapponese O-z

Messaggi consigliati

• OBI KARAMI: i metodi di portare (e legare) la spada attraverso l'OBI.

• Ô-CHOJI: HAMON a CHOJI di grandi dimensioni.

• Ô-DACHI: lama tipo TACHI lunga da quattro a cinque SHAKU.

• OGIBA: HAMON a forma di ventaglio mescolato con lo HITATSURA; si trova sulle lame di Masamune e Sadamune.

• Ô-GONOME: HAMON con ampio GONOME.

• OINO-DACHI: lunga spada portata sulla schiena; lo stesso che SEOI TACHI.

• OISUSUKI: HAMON irregolare che diventa più regolare vicino alla punta.

• Ô-KATANA: anticamente una lama lunga e pesante, successivamente una spada lunga.

• OKINA BUKA: un termine per definire il vecchio aspetto delle lame di Kagemitsu.

• OKINA GOKORO: termine applicato alle lame della scuola Awataguchi che davano la "sensazione di un vecchio uomo".

• OKINA HIGE: BOSHI della scuola SÔSHÛ Shintogo Kunimitsu che assomigliava ai "baffi di un vecchio uomo".

• OKINA MITSUKE: antiche lame Ko-bizen cui viene attribuito "l'aspetto di un vecchio".

• OKITE: segni di asportazione parziale della creta che copre la lama, per mezzo di una spatola di ferro prima della tempra.

• OKITSUCHI: creta addizionale applicata nel processo di tempra.

• Ô-KOSHIGATANA: grande TANTO con montatura in argento; di esso si parla in un poema del 1200.

• ÔMIDARE: disegno dello HAMON estremamente irregolare.

• ÔMIHAKASHI: nome onorifico dato ad una spada portata dall'Imperatore.

• ÔMOBA: HAMON a doppia linea di NIOI che si trova sulle lame Bizen e Mino Seki.

• OMOTE: (recto) il lato anteriore (esterno) di una lama quando questa viene portata; è il lato che porta la firma, quello opposto si chiama URA (verso); usualmente porta incisa la data, se c'è; il lato OMOTE di una KATANA è opposto a quello di una TACHI.

• Ô-NIE: NIE brillanti che si possono trovare sulle lame a tutta tempra della tradizione SÔSHÛ.

• ON KEN: stesso termine che WAKIZASHI; originariamente stava ad indicare una lama nascosta nei vestiti.

• ONNAMOCHI DAISHO: DAISHO speciale donato ad un Daimyo dalla sua sposa.

• Ô-NOTARE: HAMON ad ampie onde.

• ORI AWASE NI MAI: metodo di forgiatura delle lame a "due piastre" di metallo.

• ORI AWASE SAN MAI: metodo di forgiatura delle lame a "tre piastre" di metallo.

• ORIGAMI: (letteralmente: carta piegata) certificato di autenticità (vengono generalmente redatti da esperti famosi; vedi MEKIKI).

• ORIGAMI DAICHO: libro in cui vengono registrati i certificati (ORIGAMI) di autenticità delle lame.

• ORIKAESHI MEI: firma su una lama il cui codolo viene accorciato mentre la stessa viene piegata sulla parte opposta; a volte tale procedimento veniva usato per far sembrare vera una firma falsa.

• ORIKAESHI SAN MAI: un metodo particolare di forgiatura.

• ORIKANE NO HA: HAMON squadrato di piccole dimensioni che si trova sulle parti basse delle lame di SÔSHÛ Hiromitsu.

• ORIKOGI KITAE: il metodo per impilare (e legare) i pezzetti di ferro (TAMAHAGANE) per la forgiatura.

• OROSHI: superficie del MUNE.

• OROSHI DAINI: la curvatura profonda delle lame Ko-bizen.

• OROSHI TETSU: ferro liquefatto versato a terra ed indurito.

• OSAME TACHI: spade tipo TACHI offerte nei templi.

• Ô-SEKI NIE: NIE sullo HAMON e sul JI delle lame BINGO.

• Ô-SEPPA: spessori sagomati di grandi dimensioni che si trovano ai due lati della TSUBA.

• OSHIGATA: calco su carta della firma di una spada.

• OSHIGATA ZUMI: blocco di inchiostro secco che si usa per gli OSHIGATA.

• OSHI HADA opp. OSHI MONO: grana superficiale chiara che sembra argento.

• Ô- SHINAE: difetto di una lama.

• OSORAKO TSUKURI: un sottile WAKIZASHI con la punta particolarmente lunga.

• Ô-SUJI-CHIGAI: grossi segni di lima diagonali sul NAKAGO.

• Ô-SURIAGE: lama accorciata che ha perso interamente il codolo originale.

• Ô-TACHI: TACHI molto lunga, anche cinque o sei SHAKU.

• ÔTÔ: stesso termine per TACHI.

• ÔTÔ RYÔ: ferro per forgiare le lame che viene fornito ad uno spadaio dal governo.

• OTOSHI ZASHI: TACHI portata quasi verticalmente attraverso l'OBI.

• Ô-WAKIZASHI: un WAKIZASHI più lungo del normale, quasi 2 SHAKU.

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• RAKKA No SUYE: HAMON che inizia ampio ed irregolare alla base per poi diventare diritto verso la punta.

• RYÔBA: lama a due fili; simile a MOROHA.

• RYÔGOSHI: una spada da guerra ed un pugnale portati sul fianco.

• RYÔJIRI: le due superfici piatte all'esterno di un solco (HI) che si trovano sullo SHINOGI-JI.

• RYÛ: HORIMONO a forma di drago.

• RYÛNOME: larghe macchie sparse qui e la sulla lama.

• RYÛGO CHOJI: disegno di CHOJI che somiglia a teste di drago.

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• SABAKI-GASHIRA: la fine della linea del BOSHI che si biforca; si trova sulle lame di CHIKUSHÛ SA e di suo figlio.

• SABIDORO: lama rivestita di creta pronta per la tempra.

• SADABA: disegni irregolari distribuiti su tutta la lama.

• SAGE-FUDA: certificati (Origami) rilasciati dalla famiglia Honami per lame di valore inferiore a 5 pezzi d'oro.

• SAGE HÔ: antico metodo di forgiatura quando lo spadaio preparava da sè il metallo grezzo.

• SAGEO: corda o fettuccia (generalmente di seta) attaccata al KURIGATA sul lato del fodero.

• SAGE TACHI: il modo di indossare la TACHI durante il servizio di guardia.

• SAGE-ZAYA: spada corta pendente dal fianco di un monaco.

• SAIDAN: una delle prove di taglio; vedi KIRITAMESHI.

• SAIHA opp. SAIBA opp. SAIJIN: un tagliente ritemprato.

• SAITÔ: spada ritemprata; lo stesso che SAIBA o DENAORI.

• SAKA-ASHI: HAMON ad ASHI che puntano verso il BOSHI.

• SAKA-ASHI No SU: disegno a tacche sulla superficie che arriva alla YAKIBA.

• SAKA-CHOJI: CHOJI che si inclinano verso la base della lama.

• SAKA-GONOME: GONOME inclinato.

• SAKA-MIDARE: HAMON irregolare inclinato verso la base della lama.

• SAKA-TE: tenere una spada con la punta verso il basso.

• SAKAZUNO: piccolo gancio che si può trovare sulla SAYA dei TANTÔ e delle WAKIZASHI.

• SAKI: la fine del NAKAGO di una spada.

• SAKI-HABA: larghezza di una lama al KISSAKI.

• SAKI-ZORI: curvatura di una lama più pronunciata verso la punta.

• SAKU: fatto da …; SAKU KORE: ha fatto questo.

• SAKU: una corda incisa sulla lama, simbolo della divinità buddista Fudo.

• SAME opp. SAME-GAWA: pelle proveniente dal ventre di una varietà di razza che viene utilizzata per la copertura del legno della TSUKA e talvolta del SAYA; ARA SAME: SAME grezzo; AI SAME: SAME tinto in blu che veniva usato sulle montature destinate agli anziani.

• SAMONJI: caratteri scritti alla rovescia sul NAKAGO.

• SAMURAI: guerrieri al servizio dei signori feudali prima del 1870.

• SANBONSUGI: HAMON a forma di gruppi ripetuti di 3 alberi di cedro; di Kanemoto.

• SANGEN-BA: HAMON a zig-zag appuntito di Mino Seki Kanemoto.

• SANKO TSUKA KEN: spada tipo KEN (TSURUGI) con l'impugnatura a forma di Vajra buddista.

• SANMAI-KITAE: metodo di forgiatura a 3 strati.

• SASHI-GATANA: WAKIZASHI di lunghezza media.

• SASHI-OMOTE: uno dei due lati della lama; vedi: HAKI-OMOTE, OMOTE, URA.

• SASHIRYO MUKI: valori di stima delle lame che superano i 50 pezzi d'oro che venivano portate dai Daimyo in particolari occasioni.

• SASHI-UTSUMUKU: TANTÔ con il MUNE curvato verso il filo.

• SASHIZOE: portare una seconda spada.

• SASUGA: corto pugnale, daga da tasca; vedi SASHI-GATANA.

• SAYA: fodero delle armi giapponesi.

• SAYA-ATE: far "scontrare" i foderi; un modo per sfidare a combattere.

• SAYAGAKI: insieme delle iscrizioni su di una SHIRA SAYA che ne descrivono la lama contenuta; è da considerarsi autentica solo se porta anche la firma o l'attestazione (KAKIHAN) di un'autorità riconosciuta.

• SAYAGUCHI: l'apertura del fodero dove viene inserita la lama.

• SAYAMAKI SASHIYO: un modo di portare un pugnale inserito nell'OBI.

• SAYASHI: il fabbricante di SAYA (foderi).

• SEKI BA: HAMON irregolarmente appuntito sulle lame di Mino Seki.

• SEKI-GANE: piccoli tasselli in rame inseriti nel NAKAGO ANA, l'apertura centrale della TSUBA, per fissare meglio questa alla lama; lo stesso nome è dato anche agli inserti di metallo tenero che circondano i KOZUKA ANA ed i KOGAI ANA.

• SEKI KEN HÔ: antichi coltelli in pietra.

• SEMI HADA: grana superficiale simile alle ali di una cicala; forse è artificiale.

• SENA: la costolatura di una spada; anche lo spigolo del dorso.

• SENSUKI: piallatura finale di una lama prima del processo di tempra.

• SENTETSU: metallo grezzo usato nella fabbricazione di una lama.

• SEOI TACHI: pesante TACHI di grandi dimensioni portata in guerra sulla schiena.

• SEPPA: il nome di ognuno dei due spessori (rondelle) che fanno da guarnizione alla TSUBA.

• SETTÔ: spada di tipo TACHI omaggiata dall'Imperatore ad un generale all'inizio di una campagna.

• SHAKU: misura di lunghezza, 30.3 cm. (piede giapponese).

• SHI: insegnante, maestro artigiano.

• SHIAGE: varî processi di finitura nella fabbricazione di una lama.

• SHIHÔZUME KITAE: metodo di laminazione della forgiatura.

• SHIMABA: zone di tempra al di fuori dello HAMON.

• SHIMARU: denso HAMON compresso.

• SHIMOTSU TACHI: spada data in dono per l'anno nuovo o in occasione di cerimonie matrimoniali.

• SHINAE: leggere crepature trasversali di una lama.

• SHINAHI OSHIE: linea di tempra negli ultimi 15 cm. simile a quella del BOSHI.

• SHINAI-UCHI: scherma con la spada di bambù (anche la spada stessa).

• SHIN-GANE: acciaio dolce che si trova nel centro di una lama.

• SHINOGI: costolatura che si trova (normalmente) su entrambi i lati di una lama.

• SHINOGI HIKUSHI: superficie piatta dello SHINOGI.

• SHINOGI JI: la superficie tra SHINOGI e MUNE.

• SHINOGI SUJI: costolatura che continua sul NAKAGO.

• SHINOGITAKASHI: uno SHINOGHI pronunciato; lo stesso che SHINOGI TAKAKU.

• SHINOGI-ZUKURI: lama realizzata con il doppio SHINOGI (la lama più tipica).

• SHIN No KURIKARA: HORIMONO di un drago attorcigliato attorno una lama.

• SHIKOMI-ZUE: bastone di bambù con inserita una lama.

• SHINTÔ: spade nuove; vengono chiamate così le lame costruite fra il 1596 ed il 1800 circa; differiscono considerevolmente nel metodo di forgiatura rispetto alle KOTÔ (spade antiche, prima del 1596).

• SHIN-SHINTÔ: spade neo-nuove: quelle forgiate fra il 1800 ed il 1870; quelle fabbricate dopo il 1870 prendono il nome del periodo nel quale sono state fatte, ossia Meiji, Taisho, Showa. Le spade moderne sono chiamate Gendaitô ed includono alcune fatte nell'era Showa. Questi termini non includono le lame macchinate che vengono chiamate Guntô o Kaitô. Solamente le lame antecedenti il 1870 possono essere chiamate "spade da Samurai" (prima dell'editto dell'Imperatore Meiji che ne decretasse la fine; le lame forgiate anche oggi con i metodi tradizionali vengono denominate Shinsakuto).

• SHI no TSUKURI opp. SASA TSUKURI: un tipo di TACHI.

• SHIRAKAMI HADA: sottili linee simile a capelli che si trovano nelle HADA degli spadai AWA.

• SHIRAKERU: acciaio biancastro.

• SHIRAKE UTSURI: riflessione biancastra a macchie nel JI.

• SHIRA-SAYA: fodero bianco; fodero conservativo in legno naturale fatto generalmente di legno di magnolia (che è bianco).

• SHIRUSHI no TSURUGI: stesso che SETTÔ.

• SHITA KAJI: fabbro specializzato nel foderare metalli.

• SHITA KITAE: il processo di forgiatura basato su riscaldamento, martellatura e piegatura dell'acciaio.

• SHITANJI KEN: una spada da cerimonia con montatura in legno di rosa.

• SHÔBU OSHIE: lama a forma di foglia di iris della provincia di BINGO.

• SHÔBU-ORI: difetto causato dal surriscaldamento di una lama sino quasi al punto di fusione.

• SHÔBU TSUKURI: lama di tipo SHÔBU, lo SHINOGI arriva sino alla punta senza la presenza dello YOKOTE.

• SHÔSEI KEN: montatura fatta secondo le antiche regole cinesi.

• SHOTÔ: (L. piccola spada) nome generico di quelle spade comprese fra 1 e 2 SHAKU, come la WAKIZASHI.

• SHOWA TÔ: spade forgiate a mano nell'era Showa (1926-1989); non sono incluse le GUNTÔ.

• SHUGO: TACHI che veniva consegnata ad un generale all'inizio di una spedizione.

• SHUMOKU GITAE: l'assemblaggio di varî tipi di acciaio all'inizio di una forgiatura.

• SHURI KEN: un coltello da lancio.

• SHUSSE DÔGU: aumento del valore di una lama prodotto dalla presenza di un certificato della famiglia Honami.

• SOE YAKIBA: un secondo HAMON sulle lame di Nobukuni della provincia di Yamashiro.

• SÔMENBA: numerose linee di SUNAGASHI lungo lo HAMON che sembrano tagliatelle.

• SÔ No HA: termine antico per ampio HAMON irregolare.

• SÔ No KURIKARA: HORIMONO di un drago altamente stilizzato.

• SÔ MUNE: MUNE rotondo.

• SORI: curvatura di una lama giapponese.

• SORIBUSE: ammorbidimento di una curvatura per martellamento.

• SORI FUKASHI: curvatura profonda.

• SOROI-MONO: set di finimenti per una spada; il temine è usato anche per una coppia di spade.

• SORI No NAOSHI KATA: metodi per cambiare la curvatura di una lama.

• SORI TSUKE: metodo per ottenere la curvatura di una lama durante la forgiatura.

• SUGA-MAKI: vedi SUGEMAKI.

• SUDAREBA: HAMON simile ad una "serranda di bambù" accompagnata da linee di "sabbia modellata dalle onde" su ciascun lato dello HAMON.

• SU KEN: KEN inciso su di una lama.

• SUGUBA: HAMON diritto, parallelo al filo di una lama.

• SUGUBA ASHI-IRI: SUGUBA con ASHI verticali oppure con tacche (sempre verso il filo).

• SUGUBA GYAKU ASHI: SUGUBA con ASHI inclinati.

• SUGUBA Ni HA CHU NIOI KUZURE: presenza di NIOI irregolari su di un HAMON.

• SUGU-KOZURE-HA: HAMON diritto con addensamenti (di NIE).

• SUGU-KUICHIGAI-HA: HAMON diritto con interruzioni.

• SUGEMAKI opp. SUGA-MAKI: stoffa dell'acciaio che somiglia alla "foglia del salice" della scuola Yamashiro.

• SUGUBA HOTSURE: HAMON diritto che presenta qualche punto "sfrangiato".

• SUGUNI MIDAREBA: HAMON diritto con piccole irregolarità.

• SUGUNI NEZUMI ASHI: HAMON diritto con piccoli ASHI a forma di zampette di topo - Bitchu Aoe.

• SUGU UTSURI: UTSURI diritto.

• SUGI SAKI: BOSHI che si biforca come le cime di cedri viste in lontananza.

• SUHAMA: formazioni semiovali riscontrabili su una YAKIBA o sullo HITATSURA.

• SUJIGANE: linee di tempra (che sembrano) dorate su lame di Bizen Nagamitsu.

• SUKI: attrezzo per la sgrossatura di una lama dopo la martellatura (grande raschietto molto simile ad un tipo di pialla europea con l'impugnatura doppia).

• SUKI HADA: macchie scure che possono comparire sul JI delle lame di scuola Bitchu.

• SUMI GOMORI: un tipo di difetto che potrebbe avere una lama.

• SUN: pollice giapponese (corrisponde a 3,03 centimetri), un decimo dello SHAKU.

• SUNAGASHI: linee sullo HAMON che sembrano dune di sabbia prodotte dall'acqua.

• SUNOBE: la barra di acciaio martellato da cui viene forgiata la spada.

• SUN-NOBI: (L. allungato di un SUN) più lungo della norma; il termine si applica ai TANTÔ ed ai WAKIZASHI.

• SU No SADAME: BOSHI irregolare, spesso e profondo con l'estremità "sfrangiata".

• SURIAGE: lama accorciata; tutto o parte del NAKAGO viene tagliato.

• SURIAGE MONO: una lama accorciata; a volte veniva accorciato e rimodellato il NAKAGO per farlo sembrare quello prodotto da uno spadaio famoso, del quale poi veniva inciso il nome sul NAKAGO stesso, per far aumentare il valore di una lama.

• SURIAGE NAKAGO: il NAKAGO di una lama accorciata.

• SURUME GITAE: un tipo di forgiatura più sbrigativa che fa sembrare le pieghe del metallo come strisce di seppia cotta (e seccata).

• SUYAKI KITAE: leggera linea biancastra che scorre al centro di una superficie.

• SUYE HA: un metodo di forgiatura.

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• TABANE: operazione di martellatura e piegature ripetute per purificare l'acciaio ed aumentarne il tenore di carbonio.

• TABANE MONO: un metodo di forgiatura scadente detto anche NARA MONO.

• TACHI: termine generico per tutte le spade che vengono portate appese al fianco.

• TACHI BUKURO opp. KEN BUKURO: involucro per le spade (generalmente in broccato).

• TACHI HAGI: guardie di palazzo che portavano la TACHI.

• TACHI No HAKIYÔ: come fissare e portare una TACHI.

• TACHI KAKE: rastrelliera o sostegno per la TACHI.

• TACHI KAKI: simulazione di un fendente con la TACHI in una danza.

• TACHI MEI: firma che si trova sul lato esterno di una lama quando viene portata (appesa alla cintura).

• TACHI No SUNSHAKU: misura di una TACHI che include fodero ed impugnatura.

• TACHIO: cordone per fissare una lama portata al fianco.

• TACHIRYÔ: lista dei materiali e della mano d'opera necessari alla fabbricazione di una spada e della sua montatura.

• TADARE HADA: superficie della lama di tipo grossolano.

• TAGANE MAKURA: piccole sbavature attorno ai colpi di cesello che compongono una firma.

• TAIFU KÔGAI opp. WARI KÔGAI: KÔGAI fatto in due parti che può essere usato come bacchette per mangiare.

• TAIKEN: portare una spada alla cintura.

• TAKA no HA: penna di falco; segni di lima sul NAKAGO a forma di tetto.

• TAKA No TSUMEBA: artiglio di falco, linee oblique sullo HAMON

• TAKA YAMAGATA: fondo del NAKAGO a forma di piccola "U".

• TAKE No KO HADA: granatura simile alla superficie di un germoglio di bambù.

• TAKENOKOZORI: MUNE di una lama corta leggermente curvato verso il filo.

• TAKE No OSHIE: macchie simili a pezzi di carta lungo lo HAMON; il termine si usa anche per una grana diritta simile alla superficie del bambù.

• TAKIOCHI: lungo ritorno del BOSHI che assomiglia ad una cascata.

• TAKE no GATANA: spada per la scherma in bambù.

• TAMABA: zone di tempra simili a diamanti all'esterno della linea principale dello HAMON o nello HITATSURA.

• TAMAGAKI MIDARE: HAMON formato da una serie di grani collegati da SUNAGASHI.

• TAMA No UCHI No TAMA: grani scuri inseriti in altri più chiari nello HAMON.

• TAMESHIGIRI: prova di taglio di una lama; stesso significato di KIRITAMESHI.

• TAMESHI MEI: inscrizione in oro sul NAKAGO che descrive il tipo di prova di taglio e l'autore della stessa.

• TAME TOGIBORI: firma incisa con un cesello tondo e con il fondo dei solchi lucidato.

• TANAGO HARA: NAKAGO di forma particolarmente simile alla pancia di un pesce.

• TANJAKUBA: piccoli disegni rettangolari mescolati in un HAMON a HITATSURA.

• TANTÔ: pugnali meno lunghi di uno SHAKU.

• TANZAKU KITAE: il forgiare assieme varî pezzi di ferro ed acciaio per ottenere la qualità del metallo adatta alla costruzione di una lama.

• TATE: una striscia di NIE lungo lo HAMON che si trova nelle lame di IZUMO.

• TATEWARE: un tipo di difetto che può avere una lama.

• TATSUTA: tipo di HAMON che prende il nome da una località.

• TEGUSE ARUMONO: lame con evidenti caratteristiche falsificate oppure attribuite a grandi maestri le cui opere avevano caratteristiche simili.

• TEKONE: manico di ferro attaccato al blocco di acciaio con cui si fabbrica una lama.

• TENUKIO: dragona; lo stesso che UDENUKI.

• TÔ: traforo.

• TOBI-ASHI: macchie di NIE che sembrano impronte di piedi.

• TOBIDAMA: forme granulari sparse sulla superficie di una lama.

• TOBIYAKI: zone tondeggianti di tempra sullo JI.

• TOGARI: disegni a punta nello HAMON simili a denti di sega.

• TOGI: l'affilatura delle spade - la politura moderna non iniziò che dal 1625.

• TOGI MEI: la firma del politore tracciata con un ago alla base di una lama.

• TOGIYA: un politore.

• TÔKO: lavorare su una spada.

• TÔRAN: HAMON ad ampie onde.

• TORA No O KAERI: il ritorno del BOSHI lungo come la coda di una tigre.

• TORII-ZORI: regolare curvatura della lama simile alla parte superiore del portale di un tempio (Torii).

• TÔSHÔ: spadaio

• TÔSU: antica spada corta portata con l'abito da corte.

• TSUBA: guardia della spada.

• TSUBA BUKURO: copri-TSUBA in pelle color porpora.

• TSUBA KATANA: una spada da combattimento dotata di TSUBA.

• TSUBO KASA MENUKI: perno metallico a vite per fissare il NAKAGO attraverso la TSUKA.

• TSUBOMI CHOJI: HAMON di CHOJI nelle lame di Hôjôji Kunimitsu della provincia di Tajima.

• TSUBUDOKORO: i grossi grani al centro del SAME.

• TSUCHI: martelletto per togliere e mettere il perno (MEKUGI) di fissaggio del NAKAGO.

• TSUCHI NURI BERA: particolare utensile per togliere la creta umida da una lama al fine di creare i vari tipi di HAMON; può essere di legno o di metallo.

• TSUCHI NURI DAI: blocco sul quale viene appoggiata la lama quando viene ricoperta di creta.

• TSUCHI TORI: creta liquida da applicare sulla lama prima della tempra per impedire al corpo di diventare troppo caldo; questa viene parzialmente asportata sul filo.

• TSUGI NAKAGO: un sistema di falsificazione; stesso significato di GISAKU no HÔ.

• TSUGIGIRI: un'uccisione per la strada al solo fine di provare una lama.

• TSUKA: impugnatura delle lame.

• TSUKA BUKURO: copertura per l'impugnatura delle lame.

• TSUKA-GASHIRA: pomello terminale dell'impugnatura delle lame.

• TSUKA GUCHI: l'alloggiamento nell'impugnatura in cui viene inserito il NAKAGO.

• TSUKA ITO: la fettuccia di tessuto con la quale viene fatta la legatura attorno alla TSUKA.

• TSUKKAKE HABAKI: HABAKI lungo e stretto.

• TSUKA MAKI: la legatura attorno alla TSUKA.

• TSUKAI TACHI: TACHI di povera fattura destinati a fungere da regalo.

• TSUKEO: una corda attaccata all'impugnatura o alla guardia.

• TSUKI No WA: fessura sulla punta di una lama a forma di quarto di luna (uno dei KIZU).

• TSUKUSHI NAGINATA: lama di NAGINATA con l'attacco per l'asta posto lateralmente.

• TSUKURI: foggia delle lame.

• TSUKURI-SUGU: lama realizzata con una curvata leggera.

• TSUKURI-ZORI: lama realizzata con una forte curvatura.

• TSUKURU opp. ZÔ: fatto, realizzato (da).

• TSUMI WAKIZASHI: il primo stadio della lavorazione dei pezzi di ferro per ottenere l'acciaio.

• TSUNAGI TAMA: HAMON a grani prodotto dal gruppo Naoe Shizu.

• TSUNE-ZASHI: spada di poco valore per l'uso di ogni giorno.

• TSUNI WAKASHI: l'accumulo di pezzetti di ferro e acciaio sopra una spatola prima dell'inizio della forgiatura.

• TSURARA: letteralmente ghiacciolo; HAMON che presenta un aspetto denso e fitto di NIE.

• TSURARABA: doppio o secondo HAMON di NIE lungo quello principale.

• TSURUGI: antico nome per la spada tipo KEN.

• TSURUMAKI: "rocchetto" nel quale viene avvolta la corda di riserva per l'arco che viene legato sullo stesso cordone che fissa la TACHI alla cintura.

• TSUTSUGAESHI: un metodo di forgiatura corrispondente al termine TSUTSU-GITAE.

• TSUTSU-GITAE: metodo di forgiatura scadente consistente in un pezzo di ferro della lunghezza della spada ricoperto da un foglio d'acciaio e quindi finito nella maniera usuale.

• TSUYOGANE: qualità dell'acciaio delle lame della scuola Chikuzen Sa; ha colore profondo e brillante.

• TSUYO-GITAE: grana simile al ghiaccio frantumato che si vede sulle lame Mino prodotta dall'eccesso di calore.

• TSUYU: letteralmente "ghiaccio"; nelle lame Yamashiro è prodotto dalla mescolanza di acciai più o meno duri; nelle lame Mino appare come un SUGUBA con nodi sparsi; nelle lame Bizen il "ghiaccio" è visibile tra i disegni del MIDARE.

• TSUYU No SADAME: goccioline di rugiada brillante che si trovano sulle lame Bizen.

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• UBUHA: HAMON debole o leggere linee sulle lame ritemprate.

• UBU NAKAGO: codolo originale inalterato.

• UCHIAI HADA: il colore lungo lo HAMON è appannato; si trova nella scuola Chikuzen Sa.

• UCHIBI: solco sulla lama prodotto per martellatura anziché per incisione; si trova sulle lame Chikushû.

• UCHI GATANA: lama lunga da combattimento con la TSUBA.

• UCHIKO: polvere usata per la manutenzione delle lame.

• UCHIKOMI: segno lasciato su di una lama da un colpo di spada; il termine è usato anche per segni lasciati da ruggine profonda.

• UCHIKOMI HADA: imitazione artificiale della grana di spade KOTÔ.

• UCHIMAKI: forgiatura scadente; simile al termine TSUTSU-GITAE.

• UCHIMONO: antico termine per indicare spade lunghe forgiate e temprate.

• UCHIMONO-SHI: spadaio.

• UCHI No KE: piccole linee a forma di quarto di luna formate da NIE; si trovano sulle lame di grandi spadai.

• UCHIZORI: SORI rovesciato, la curvatura è rivolta verso il filo.

• UDENUKI: dragona; cordoncino o fettuccia per legare una spada al polso.

• UKIKEN: HORIMONO a rilievo di un KEN in un solco; si trova principalmente sulle lame Chikuzen.

• UKIKUMO HADA: macchie biancastre come nuvole ondeggianti sulle lame Suwô.

• UKI MENUKI: MENUKI che si trovano al di fuori della legatura; lo stesso che Hari Menuki.

• UKI WAKI: macchie color argento miste allo HAMON di CHOJI; si trovano sulle lame di Moriiye.

• UKYÔ TSUKA: impugnatura in legno duro ad imitazione di stili antichi.

• UMABARI: bisturi per cavalli; usato per lasciar sfogare i gas di fermentazione di erba mangiata troppo fresca e con rugiada.

• UMANOHABA: HAMON a forma di denti di cavallo.

• UMANO HAMIDARE: come il precedente ma più irregolare; si trova sulle lame di Masamune e Sadamune.

• UMARE SHITA: lama di povera fattura.

• UMEGANE: piccoli buchi su di una lama tappati con dell'acciaio.

• UNOKUBI-ZUKURI: superficie dello SHINOGI che percorre circa un terzo della lunghezza della lama.

• URA: il lato della spada che si trova vicino al corpo quando viene portata; quello di una KATANA è l'opposto di quello della TACHI.

• URA HA: linea di HAMON secondaria a volte intermittente.

• URA No NAMI: effetto dello HAMON simile ad onde che si rompono sulla sabbia.

• URIZANE: MEKUGI-ANA ovali; fori ovalizzati, anche a forma di zucca.

• UROKOGATA: NIE a forma di squame di pesce con appendici irregolari.

• URUMI-GOKORO: YAKIBA di colore acquoso con linee indistinte.

• URUMU: cattivo stato di una lama, sporca e non affilata.

• UTSUMUKU: curvatura del MUNE verso il filo; si può trovare solo su TANTÔ o su WAKIZASHI.

• UTSURI: riflesso; deboli linee sul JI che sembrano riflettere lo HAMON.

• UZU HADA: grana simile ai gorghi nell'acqua.

• UZUMAKI HADA: grana simile a piccoli vortici nello JI e nella YAKIBA.

• UZUMOKU: grana simile al legno con piccoli vortici.

Ritorna in testa

• WAKASHI NAKAGO: invecchiamento artificiale del NAKAGO per riscaldamento fino quasi al punto di fusione.

• WAKASHINOBE: uno degli stadi intermedi della forgiatura.

• WAKE No MOKUYAKI: grana simile al legno sparsa lungo lo HAMON.

• WAKI: il confine fra JI e YAKIBA.

• WAKI-KUZURE: interruzione dello HAMON e del BOSHI.

• WAKIZASHI: spada di media lunghezza, compresa fra 1 e 2 SHAKU.

• WAKIZASHI No TACHI: antico termine per WAKIZASHI.

• WARIHA-GITAE: acciaio che forma il filo inserito nel corpo più morbido della spada.

• WARI KÔGAI: KÔGAI diviso in 2 a forma di bastoncini da cibo.

• WARIKOMI KITAE: un metodo spiccio di forgiatura; si usa anche il termine WARIHA-GITAE.

• WATASHI No FUNE: piccole macchie formate da NIE con sfumature dorate; tipico delle lame BIZEN.

Ritorna in testa

• YAGEN-DOSHI: una lama corta adatta a sfondare le armature.

• YAHAZU-MIDARE: MIDARE a cocca di freccia; simile alla "coda di rondine".

• YAKEMONO: lama rovinata dal fuoco; il colore del JI è simile al ghiaccio e lo HAMON è indistinto.

• YAKIBA: la superficie temprata attorno al filo.

• YAKIBA No HÔ: l'operazione che consiste nell'applicare la creta sulla lama per la tempra del filo; permette di prevenire il surriscaldamento del corpo della lama; l'assottigliamento dello spessore dalla parte del filo ne permette un riscaldamento superiore per ottenere la tempra e dalla sua forma dipende il disegno dello HAMON.

• YAKIBA MODOSHI: operazione di rinvenimento successiva alla tempra per ridurre la fragilità del filo.

• YAKIBA No TOKUSHU NARU SHÔ: "prolungamenti" dello HAMON che arrivano a toccare il filo.

• YAKIBA TSUCHI: miscela a base di creta, con la quale vengono rivestite le lame per la tempra, con carbone di legna e polvere di pietra.

• YAKIBA WATASHI: processo di indurimento e tempra.

• YAKIDASHI: porzione dello HAMON negli ultimi 6-8 centimetri sopra lo HAMACHI (nel tratto della lama chiamato HABAKI MONO).

• YAKIGASHIRA: parte superiore (quella verso il JI) dello HAMON.

• YAKIHABA HIROSHI: superficie della YAKIBA molto ampia.

• YAKIHABA SEMASHI: superficie della YAKIBA ristretta.

• YAKIIRE: indurimento della lama.

• YAKIKUZURI: difetto consistente nell'interruzione a tratti dello HAMON.

• YAKIMURA: chiazze di grana irregolari sulle lame appena forgiate.

• YAKINAOSHI: lame ritemprate.

• YAKINAOSHI UTSURI: nell'operazione di ritempra il NAKAGO è tenuto freddo da uno straccio bagnato avvolto attorno allo stesso; dove cessa l'azione di raffreddamento si forma una leggera linea.

• YAKIOTOSHI: linea di tempra che cessa prima della base del filo.

• YAKI-ZUME: BOSHI che termina sul MUNE senza KAERI.

• YAMAGATANA: letteralmente spada da montagna; coltello da caccia.

• YAMAJI No HA: ampie e strette linee mescolate in un HAMON ondulato.

• YAMATOJI: linee spezzate nella YAKIBA degli spadai KAIBU.

• YAMATO KAERI: BOSHI di forma arrotondata tipico delle lame YAMATO.

• YAMATO NAMI: piccole linee arrotondate che accompagnano un HAMON ondulato.

• YAMAZAKURA: HAMON di piccoli CHOJI che sembrano fiori di ciliegio.

• YAMAZAKURA No MIDARE: HAMON a CHOJI simile a fiori di ciliegio.

• YAME: tacca su una lama provocata da una punta di freccia.

• YAN No TACHI: la spada portata dall'Imperatore nella cerimonia di insediamento.

• YANONE: punta di freccia.

• YARI: lancia; Futamoto Yari, a due punte; Mitsumoto Yari, a 3 punte.

• YARI GATANA: lo stesso che YARI.

• YASURI opp. YASURI ME: segni di lima sul NAKAGO; vari tipi.

• YASURI KIRI: NAKAGO che presenta segni di lima anziché segni di martellatura.

• YATSUKANO TSURUGI: antiche spade lunghe otto spanne.

• YAWARA ASOBI: lame lunghe e snelle di Kunimitsu della provincia di Tajima.

• YAWARAKATA: lame dall'aspetto morbido dello spadaio Hatakeda di BIZEN.

• YÔ: foglie; piccoli disegni o linee della YAKIBA staccate dallo HAMON simili a piccole foglie.

• YOKOME No KITAE: disegni sulla superficie che sembrano riflessi sulle lame dello spadaio Bizen Kanemitsu.

• YOKOME UTSURI: lo stesso che YOKOME No KITAE.

• YOKOTE: linea che separa la lama dalla punta.

• YOKOTE SHITA: la piccola porzione di superficie sotto lo YOKOTE.

• YOKOTE UYE: la piccola porzione di superficie sopra lo YOKOTE.

• YOKOTEGIRI: ampio fendente orizzontale portato con una spada.

• YOKO UTSURI: riflesso superficiale orizzontale dello HAMON.

• YOKOYASURI: grana superficiale simile a segni di lima orizzontali.

• YORI ITO: HAMON SUGUBA sottile come un filo; si trova sulle lame di BIZEN e BITCHU.

• YOROI DOSHI: TANTÔ per sfondare le armature chiamato anche METAZASHI.

• YOSENAMIBA: HAMON simile ad onde che si frangono sulla spiaggia; sembra gonfio ed irregolare.

• YOSHINO-GAWA: disegno di un HAMON a fiori di ciliegio che galleggiano sul fiume Yoshino.

• YOTSUME YUI: quattro gruppi composti da quattro macchie ognuno sulle lame di Bizen Moriiye.

• YUAI: l'effetto prodotto dal riscaldamento e dal raffreddamento nel processo di tempra.

• YUAI GOKORO: NIE forti ed appariscenti sulle lame YAMATO.

• YUAI HADA: una scura linea bluastra che appare sopra lo HAMON dello spadaio Sa.

• YUBASHIRI: zone, macchie di debole tempra oppure zone chiare di metallo indurito.

• YUCHIGAIMONO: seconda operazione di tempra che non cancella completamente la prima.

• YUKAGEN: temperatura segreta dell'acqua con cui viene raffreddata la lama nell'operazione di tempra.

• YUGAWARIMONO: un'operazione di tempra quando la prima non è riuscita; il risultato è una superficie porosa che contiene linee "sabbiose".

• YUKICHIGAI NIE: linee di NIE lungo lo HAMON che si sovrappongono.

• YUKON: leggeri disegni simili a gemme sulle lame di Sanemori della provincia di Hoki.

• YUZURI DOGU: spada od altri oggetti trasformati in guarnizioni.

• ZAI MEI: lama con inciso il nome dello spadaio.

• ZANGURI: Nashiji HADA (a polpa di pera) piuttosto grossolana.

• ZÔTÔ-HÔ: metodi di forgiatura.

 

Hawley 1967

Modificato: da Funboy

Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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