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Musashi

Tameshigiri Con "uovo"

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Ma non è possibile eliminare con qualche sistema quelle microabrasioni? Per esempio con una lucidatrice da orafo? Ho un carissimo amico che fa l'orafo e l'ho visto utilizzare la lucidatrice... Le setole di tale macchina sono morbidissime e delicatissime, lucidano alla perfezione senza asportare materiale l'oro e l'argento. Sull'acciaio della spada non dovrebbe arrecare danni e dovrebbe togliere (o almeno mitigare) le microabrasioni sulla lama!

 

No, non è possibile. Facendo cosi' il danno sarebbe ancora maggiore.

 

E poi la spada è nata proprio per tagliare... sarebbe un sacrilegio non utilizzarla anche per tale scopo

 

Il sacrilegio è proprio usarla per tale scopo invece. E' nata per quello, ma dopo 4/500 anni di conservazione non è il caso di distruggerla per affettare bamboo o altre cose simili.

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No, non è possibile. Facendo cosi' il danno sarebbe ancora maggiore.

 

 

 

Il sacrilegio è proprio usarla per tale scopo invece. E' nata per quello, ma dopo 4/500 anni di conservazione non è il caso di distruggerla per affettare bamboo o altre cose simili.

 

 

Infatti ho precisato che una nihon-to la riporrei al sicuro da polvere e umidità in luogo inaccessibile ad altro essere umano all'infuori di me medesimo... Per la pratica usere una qualsiasi altra spada sportiva moderna la cui manutenzione debba essere solo una pulita ad ogni utilizzo ed una corretta ripristinata del tagliente quando occorre.

 

Cmq ripeto, la lucidatrice da orafo è talmente delicata che non danneggia nemmeno l'oro (molto più tenero)quindi non vedo come possa rovinare l'acciaio (che è decisamente più duro)... Poi non me ne intendo particolarmente, la mia era solo un'ipotesi a rigor di logica ovviamente!

Un modo deve esserci per riportare la lama a splendore ottimale...

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Cmq ripeto, la lucidatrice da orafo è talmente delicata che non danneggia nemmeno l'oro (molto più tenero)quindi non vedo come possa rovinare l'acciaio (che è decisamente più duro)... Poi non me ne intendo particolarmente, la mia era solo un'ipotesi a rigor di logica ovviamente!

Un modo deve esserci per riportare la lama a splendore ottimale...

 

Tutti gli espedienti meccanici diversi da quelli classici del togishi recano un danno .

Le setole e i panni per la lucidatura dei metalli sono ottimi per lucidare a specchio e sono altrettanto ottimi se vuoi rimuovere il filo del tagliente o smussare gli angoli ( un'altro danno gravissimo) , esistono anche paste abrasive per le cromature che svolgono una funzione simile di lucidatura compresa la rimozione del filo la scomparsa dello hada e dell'hamon , tutte cose che vengono messe in evidenza esclusivamente dal ciclo di politura classico , vedi la discussione " togi history ".


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Non avendo ricevuto la risposta che cercavo nell'altro topic aperto nella sezione consigli, chiedo qui.

Dato il mio interesse nel tamashigiri e nel concetto di taglio nella sua interezza, volevo sapere quale genere di spada in commercio fosse la più indicata per un utilizzo unico di questo genere, visto che sconsigliate giustamente le nihonto, mi chiedo dove potrei comperare una spada adatta, se cinese o cosa.

Grazie

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Ma non è possibile eliminare con qualche sistema quelle microabrasioni? Per esempio con una lucidatrice da orafo? Ho un carissimo amico che fa l'orafo e l'ho visto utilizzare la lucidatrice... Le setole di tale macchina sono morbidissime e delicatissime, lucidano alla perfezione senza asportare materiale l'oro e l'argento. Sull'acciaio della spada non dovrebbe arrecare danni e dovrebbe togliere (o almeno mitigare) le microabrasioni sulla lama!

Cmq riferito al tameshigiri secondo me è importante anche finalizzare la propria tecnica di spada imparando a tagliare correttamente qualcosa di consistente... e poi il risultato è senza dubbio più gratificante dell'eseguire un ottimo movimento a vuoto! E poi la spada è nata proprio per tagliare... sarebbe un sacrilegio non utilizzarla anche per tale scopo (con una accurata manutenzione non credo che una nihon-to si rovini tanto facilmente anche se ovviamente per tale disciplina userei una spada sportiva).

 

Scusate ma io la penso anche io così, sono il meno esperiente qui, ma ho visto più volte persone molto pratiche nello iaido ad esempio che non riuscivano a praticare nessun taglio reale perchè non ci avevano mai provato, io penso che anche solo poche volte ma questo andrebbe provato.

La spada è l'anima del samurai e come questa anche la spada avrà delle piccole abrasioni segnate dalla vita e duri allenamenti....

sucsate l'uscita un tantino filosofica! :vecchiocinese:

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Una nihonto si rovina eccome. Una lama che ha tagliato parecchio può avere un consumo nella lama di alcuni decimi.

Non si ripristina la superficie con "lucidature" varie semplicemente perchè la politura non lucida dove c'è la tempra, casomai lucida nel mune.

L'hada si vede se la superficie non è lucida.

Se si va in battaglia allora tutto questo non ha senso e l'importante è la capacità di taglio, che non è proprio l'affilatura, e ovviamente non interessa cancellare i segni.

La politura ha lo scopo di riportare all'originale (quasi) bellezza la lama e presume una successiva conservazione e non più un utilizzo anche occasionale.

 

Shirojiro

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Per quanto ho potuto leggere finora, sul tameshigiri (non sulla politura) hanno ragione un po' tutti, ma siccome la realtà è sempre più complessa di una (1) semplice idea mi permetto di riassumere in base alla mia esperienza.

 

La spada giapponede nasce come arma, quindi come strumento d'uso; nasce per tagliare (leggasi "amputare") e per uccidere, possibilmente nel modo più "etico" possibile (è un controsenso ma è così). Oggi, il mondo non è più lo stesso di qualche secolo fa e quindi noi possiamo "permetterci", pur ben conoscendo il passato, di fare del presente un mondo migliore ( ... forse ... ).

 

Chi chiederebbe ad un settantenne reduce del Vietnam di ritornare a combattere ? Allo stesso modo ritengo sia giusto rispettiare gli oggetti d'arte che possediamo per il loro passato e non chiedere loro riprendere il vecchio "mestiere".

 

Iai-"do" e Batto, pur usando untrambi la spada, non ricercano le stesse finalità esteriori, lo fanno per quelle interiori ma anch'esse in modo diverso. Comunque, ad alto livello, quasi tutti i praticanti di Iaido hanno fatto anche un po' di taglio; pensate che conosco una persona (ben nota a livello nazionale ed iternazionale) che dopo lustri di kenjitsu, al primo tentativo non è era riuscita a tagliare nemmno la paglia: forse è meglio verificare, almeno qualche volta la "realtà" del proprio gesto.

 

Per quanto espresso sopra è meglio provare a tagliare ma utilizzare una spada di qualità medio bassa, anche contemporanea, ma pur sempre una "spada": con un semplice "ferraccio" pesante come una clava, per esperienza personale, non è propriamente la stessa cosa.

 

Siccome anche la semplice paglia (per quanto zuppa d'acqua) può graffiare una lama, figuriamoci se ci mettiamo a tagliare il bamboo (!) sicuramente io non farei mai come un noto praticante italiano che usava (e forse usa ancora) spade antiche da 10.000 euro "curando" successivamente le "ferite" della lama con carta abrasiva finissima.

 

A proposito della politura, vorrei ancora ricordare che ci sono almeno 3 "livelli": quello della "politura d'uso", usata nel passato quando la spada era solo un'arma, eseguita solitamente dallo stesso samurai, mentre dal 1625 circa ci sono due metodi di politura "moderna" (per poter apprezzare le "sfumature artistiche" di una lama) chiamati "sashikomi" e "hadori" (troverete anche "keisho" e "kessho") ma questi sarebbero argomenti di un altra sezione.

 

Entrambe queste politure moderne hanno in comune che dal filo alla costolatura (da Hasaki a Shinogi) non vi è assolutamente lucidatura; questa consiste in uno sovrascorrimento plastico di strati che impedisce l'analisi della struttura della spada (Yakiba, Hamon, Hada, Hataraki, ecc.) mentre questo trattamento (lucidatura) è riservato alle lame dalla costolatura verso il dorso (Shinogiji, Hi, mune)


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

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Non sapevo nulla della politura che veniva eseguita dal samurai per ripristinare il filo . Per la pratica mi affiderei ad una lama concepita per tale scopo non certo su una cinesata ( al di la della capacità o meno di chi la usa ).


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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