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questa è la mia teoria:

la parola ora agli esperti :arigatou:

disegno.JPG


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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anche secondo me il nakago è stato modificato.

 

La lama inoltre mi sembra presenti qualche apertura e in generale si tratti di una lama stanca.

Il valore è molto molto basso ma no escludo che possa essere interessante darci un occhiata.



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Non capisco bene la mei però. I kanji che vedo sono questi: 金穴 Li leggerei KANEKETSU o KANEANA ma, non mi sembra di trovare riscontri su nessuno spadaio. Jarou, tu che dici? :arigatou:

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Non capisco bene la mei però. I kanji che vedo sono questi: 金穴 Li leggerei KANEKETSU o KANEANA ma, non mi sembra di trovare riscontri su nessuno spadaio. Jarou, tu che dici? :arigatou:

 

 

 

Il Mei è indubbiamente difficile da leggersi e ............. non so se ne valga proprio la pena :whistle: (sembrerebbe una firma tarocca) - comunque proviamo a decifrare.

 

Il primo Kanji potrebbe essere quello da te indicato ma sul secondo ho delle perplessità perchè non mi risulta essere stato mai utilizzato da forgiatori o incisori di fornimenti. (come tu stesso hai già scritto, non risulta esistere né Kaneketsu né Kaneana).

 

Nel repertorio dei nomi dei forgiatori, in accoppiata con il primo Kanji ( 金 ) si possono trovare tre altri Kanji simili a 穴.

Questi tre kanji sono rispettivamente (scusa ma non riesco a postare i Kanji ma solo la loro lettura in ON (maiuscolo) e KUN (minuscolo):

- KANE - sada (7 tratti)

- JI - tsugi - tsugu (6 tratti)

- JŪ - mitsu (6 tratti)

 

Cosa ne pensi ?

 

Infine ci sono i due Kanji sotto il Mekugi ana.

Sul primo ho forti dubbi mentre il secondo potrebbe essere KORE

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Vi ringrazio per il tempo e la passione che avete dimostrato verso un perfetto sconosciuto...volevo chiedervi due cose

è possibile che da una radiografia si capisca se c'è stata una saldatura o meno? ( ho sentito dire che è molto complicato il procedimento e pericoloso per la lama)

Secondo voi una lama del genere quanto potrebbe valere?

Ringrazio anticipatamente

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prendi il mio parere come quello di un non esperto e tieni conto del fatto che ci sarebbe da osservarlo direttamente per cogliere meglio i particolari e vedere se hada e hamon hanno qlcs da dire, cmq da quanto fin'ora ho potuto vedere:

io partirei dal presupposto che un oggetto così, escludendo possibili alterazioni valga sui 2000 euri circa. però da tale cifra bisogna scalarci tt i difetti: stanchezza, stato di conservazione e gusto personale. giudicando questi elementi e rapportandoli alla lama che hai presentato Io non darei + di 1200. infine per quanto mi riguarda, come ho già detto, secondo me quella lama è un po' un pastrocchio di interventi azzardati e questo mi porta a dimezzare ulteriormente la cifra. cmq ti ripeto, prendi il mio giudizio come personale e tieni presente che un ispezione ad occhio potrebbe far scorgere un hada + importante di quello che si pensasse.

 

:arigatou:


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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Sai dirmi niente sulla possibilità di una radiografia? ne ho sentito parlare ma non sono molto esperto...

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Sai dirmi niente sulla possibilità di una radiografia? ne ho sentito parlare ma non sono molto esperto...

 

no mai sentito niente mi dispiace , nn credo che però tu possa andare al pronto soccorso e chiedere se te la fanno :happytrema:


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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no mai sentito niente mi dispiace , nn credo che però tu possa andare al pronto soccorso e chiedere se te la fanno :happytrema:

 

Questo è poco ma sicuro :brooding: ..so che certe saldature su condotti del gas, liquidi in pressione, fumi, oliodinamica, non possono avere sbavature o falle.Questo causerebbe punti di rottura. Sò che fanno queste prove anche sulle macchine da corsa. Il punto è che la macchina che contiene l'apparecchiatura è in acciaio inox...io ho pensato... che sia colpa dell'ossidazione? un passaggio di onde elettromagnetiche sui componenti ferrosi lo ossida.Fai conto tu su una spada con un x numero di strati, inoltre di materiale diverso...metto una katana e mi ritrovo un millefoglie..proverò ad informarmi...

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il fatto e' che per il valore attuale del pezzo non ne vale la pena. cosi come e', io, non la pagherei piu' di 300 euro (giusto perche' e' gia' in italia) quindi se per toglierti un dubbio ne devi spendere 50 o 100... insomma vedi tu. per me non ne vale la pena. tienila cosi', che finche' il nakago sta' nella tsuka non e' per niente male da vedere. Se devi spendere quei soldi restaura il koshirae piuttosto

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ma è normale che all'epoca da cui dovrebbe provenire riuscissero a fare kanji con ghirigori tanto curvi da sembrare scritti con il pantografo ? Che tecnica usavano ?

 

Bruce , con uno stetoscopio da dottore e battendo una penna su tutto il nakago mm x mm pianin pianino , con tanta attenzione , dovresti sentire se c'è una saldatura senza rischiare gli effetti piroscopici di un cd in un microonde .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Non c'è alcuna saldatura ragazzi. La linea obliqua del sabikiwa è dovuta ad un togi scandaloso. Machi okuri abbondante e forse risagomatura del nakago dopo un ipotetico suriage, tenete presente che questo nakagojiri è raro ma non inesistente. :arigatou:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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ma è normale che all'epoca da cui dovrebbe provenire riuscissero a fare kanji con ghirigori tanto curvi da sembrare scritti con il pantografo ? Che tecnica usavano ?

 

Bruce , con uno stetoscopio da dottore e battendo una penna su tutto il nakago mm x mm pianin pianino , con tanta attenzione , dovresti sentire se c'è una saldatura senza rischiare gli effetti piroscopici di un cd in un microonde .

Cosa effettivamente dovrei sentire?.

Non sono tanto curvi, hanno utilizzato tre diversi tipi di "punzone" per inciderela firma. Forse non si vede dalle foto.

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Cosa effettivamente dovrei sentire?.

Non sono tanto curvi, hanno utilizzato tre diversi tipi di "punzone" per inciderela firma. Forse non si vede dalle foto.

 

Una qualsiasi variazione del suono , verosimilmente un suono sordo sulla saldatura e armonico dalle altre parti , se non fosse irrispettoso si andrebbe meglio a battere con una bacchetta di metallo.

Magari prova su qualche cosa saldata in piano prima per farti un idea , tipo un silenziatore artigianale di una moto .

 

Non c'è alcuna saldatura ragazzi. La linea obliqua del sabikiwa è dovuta ad un togi scandaloso. Machi okuri abbondante e forse risagomatura del nakago dopo un ipotetico suriage, tenete presente che questo nakagojiri è raro ma non inesistente. :arigatou:

 

Allora no saldatura .

 

Io provo a buttare li un ipotesi .

Possibile che sia una di quelle famose lame fatta fare dal maestro al suo allievo , che però , in seguito , per qualche motivo non si è affermato ?

Questo spiegherebbe molte cose .

 

P.s. A me piace .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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P.s. A me piace .

 

1) E' la cosa + importante

2) L'importante è che la "senti tua"

3) Tienila come se fosse la migliore lama del mondo

 

Yamagata


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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ippei la tua quotazione è molto generosa.

una lama in questo stato, secondo me vale un quarto di quello che hai detto.

 

e comunque è da osservare meglio prima di dire.

 

 

Ken guarda l'immagine del mune del nakago. Quel segno vicino ai machi mi pare proprio un residuo della saldatura...oppure è un segno lasciato dal machi okuri?



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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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