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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

andrea.purificato

Nihon-to O Itaria-to?

Messaggi consigliati

Ciao, scusatemi se ripropongo un tema già discusso qualche tempo fa, ma purtroppo la vecchia discussione è stata chiusa perchè degenerata in altro e la risposta alla mia domanda non è venuta alla luce (http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=2289)

 

Ho letto in giro e discusso con alcuni appassionati riguardo un noto "forgiatore" di lame che segue tecniche tradizionali, tale Maurizio Ricci... mi è stato riferito che gli è stata conferita una specie di "licenza" dal Giappone che lo autorizza a forgiare lame secondo la tradizione.

Ora, a me questa cosa sembra alquanto strana... come è possibile che le tecniche di forgiatura di lame che vengono considerate "tesori nazionali" da parte del governo giapponese vengano concesse ad uno straniero sotto forma di una qualche licenza?

 

Qualcuno di voi conosce il signor Ricci e sa darmi una risposta riguardo questa fantomatica "licenza"?

(NB: questo topic non fa riferimento alla qualità delle lame prodotte, ma ha come obbiettivo quello di chiarire il significato di questa fantomatica "licenza" conferitagli)

 

:arigatou:


アンドレア プリフィカト

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Giusto per una risposta rapida..ho trovato il sito del sig. Maurizio Ricci non ho dato una lettura, ne veloce ne altro, lo guardo con più calma questa sera a casa, per ora se qualcuno si vuole dedicare alla lettura del sito ben venga!

Penso che sul sito sicuramente ci sarà un riferimento ad un qualsiasi riconoscimento rilasciato.

 

 

Modifica:

 

incuriosito da quanto detto nel primo post ho letto il sito, in un immagine fa riferimento alla INTK e devo dire che sul sito non si parla di nessun riconoscimento, la sua unica conoscenza è data dalla teoria e da pratica come autodidatta.

Chiedo (è solo un idea) ma come associazione non si può chiedere in modo ufficiale direttamente alla persona?!

Modificato: da tia592

Mattia

 

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nel link della vecchia discussione si legge " primo in italia ad aver ottenuto la licenza per costruire katane " e probabilmente è riferita alla licenza da Armaiuolo necessaria in italia per costruire armi .

 

Anche in sardegna c'è un famoso forgiatore che costruisce tanto ( nel senso di tantou :gocciolone: ) famoso anche per il fatto che può venderli in giappone .

 

Ovviamente stò ipotizzando .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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è la terza volta che sento la storia del fabbro sardo... ma è vera allora

sulle lame di ricci io ne ho vista una... sono buoni attrezzi da lavoro

Modificato: da Matteo

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Anche in sardegna c'è un famoso forgiatore che costruisce tanto ( nel senso di tantou :gocciolone: ) famoso anche per il fatto che può venderli in giappone .

 

per pura curiosità non si riese a dare un identità al sardo?


Mattia

 

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Sul sito di Ricci viene riportato che una sua lama è stata mandata ad un intenditore giapponese per valutarne la fattura e questi l'ha ritenuta equivalente ad una forgiata con metodo tradizionale. Inoltre si è tenuto la spada per uso personale è ha allegato per iscritto la sua valutazione alla ricevuta di trattenimento della spada.

 

Se ne manda una a me gli do anche io un certificato in cambio della lama :whistle: .

 

Scherzi a parte credo che sia un bel riconoscimento ed anche una grossa soddisfazione per Ricci, però non ha nulla a che fare con la licenza di forgiatore giapponese che prevede un percorso di studio tradizionale.

 

Personalmente ho sentito parlare bene delle spade di Ricci, sia delle lame che dei koshirae.


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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Sul sito di Ricci viene riportato che una sua lama è stata mandata ad un intenditore giapponese per valutarne la fattura e questi l'ha ritenuta equivalente ad una forgiata con metodo tradizionale. Inoltre si è tenuto la spada per uso personale è ha allegato per iscritto la sua valutazione alla ricevuta di trattenimento della spada.

 

non vale come un riconoscimento ufficiale, ma è lo stesso un ottimo riconoscimento, se un giapponese ammette una cosa del genere allora vuol dire che Ricci fa proprio delle bele lame! :gocciolone:


Mattia

 

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Grazie delle risposte!

 

Ho posto questa domanda perchè se leggete i link all'interno del vecchio thread sull'argomento arriverete ad una pagina dove c'è scritto:

 

L'AKC Katane è un laboratorio artigianale specializzato nella costruzione delle famose spade giapponesi, le Katane. Primo in Italia ad aver ottenuto la licenza per la costruzione delle Katane, il signor Maurizio Ricci, dal 1974 e appassionato di tutta la cultura orientale, ha fatto del suo "hobby" il suo lavoro.

 

Qui il link: http://www.museipontini.it/sito/dettaglio_...=308&comune

 

 

Siccome oggi mi è stato citato anche da conoscenti tale Maurizio Ricci, l'unico possessore in Italia di una licenza per forgiare katane, mi ero incuriosito...

 

 

Quindi a conti fatti dovrebbe essere una leggenda metropolitana... :hehe:


アンドレア プリフィカト

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Quindi a conti fatti dovrebbe essere una leggenda metropolitana... :hehe:

 

Visto che sei di Roma, potresti farti una passeggiata ad Aprilia e vedere com'è la situazione :whistle:


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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Siccome importare e possedere lame è già un casino di suo, al Sig. Ricci va' tutto il mio rispetto per aver ottenuto una licenza di fabbricare armi dal Stato!!

Forse piu' difficile che non la licenza di forgiatore da parte dei giapponesi. Un americano mi pare che ce l'avesse, ora è morto pero'... c'era un articolo su di lui da qualche parte nel forum, ah, eccolo

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Itaria-to o meglio ancora Gaijin-to. Il caso di Austin è tutt'altra cosa. Ognuno porta le proprie referenze e le espone come meglio crede, l'autorizzazione è una licenza italiana. Sono lame di ispirazione giapponese costruite in Italia. Senza togi. Diciamo levigate con cura.

Tutto il mio rispetto per il Sig.Ricci

Ma questo è un forum di nihonto. Tutto il resto rientra pienamente "nell'altra categoria".

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Itaria-to o meglio ancora Gaijin-to. Il caso di Austin è tutt'altra cosa. Ognuno porta le proprie referenze e le espone come meglio crede, l'autorizzazione è una licenza italiana. Sono lame di ispirazione giapponese costruite in Italia. Senza togi. Diciamo levigate con cura.

Tutto il mio rispetto per il Sig.Ricci

Ma questo è un forum di nihonto. Tutto il resto rientra pienamente "nell'altra categoria".

 

Ti ringrazio Ken, hai chiarito tutti i miei dubbi! :arigatou:


アンドレア プリフィカト

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ma quindi in italia esiste una speciale licenza per le katane? o ne basta una da armaiolo?

forse è una domanda stupida ma nn ho ancora avuto a che fare con licenze da fabbro/porto d'armi.


234.gif

兵法二天一流, 宮本 武蔵, Heiho Niten Ichi Ryu, Miyamoto Musashi.

ex Fudo Myoo, ho cambiato nick.

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Il discorso di lame apprezzate in giappone è del tutto relativo.

Vicino a casa mia ha il suo laboratorio Santino Ballestra, un ottimo artigiano, considerato tra i migliori coltellinai italiani.

Ho visto diverse foto delle sue produzioni "giapponesi" realizzati in sanmai con metalli diversi etc, ma diciamo che si rimane dalle parti delle "interpretazioni" nel suo stile di tecniche o temi giapponesi

ad esempio:

 

http://web.tiscali.it/armimagazine/ballestra.html

 

http://www.kniveshome.it/page.asp?IDClasse=181

 

http://www.coltellerialagona.it/shop/manuf...nufacturerid=40

 

bhè malgrado la enorme differenza tra una nihonto e un coltello del genere vi assicuro che anche Ballestra è parecchio stimato in giappone.



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Con tutto il rispetto anche per Ballestra (non dev'essere facile fare cose del genere) siamo ad anni luce da una nihonto di qualità. Numerosissimi anni luce.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Scusate se ripesco questo vecchio argomento ma conosco una persona che pratica (una che ne sa veramente) che possiede una spada di ricci (grave errore di gioventù) e me ne ha sempre parlato piuttosto male... La lama ha smesso di tagliare dopo poco tempo e la qualità non è niente di che (ho visto le foto dei fornimenti e sono d'accordo con lui)... lui la tiene da portarsi dietro alle manifestazioni e agli stage quando non si vuole portare la nihon-to...

 

questa cosa del riconoscimento fatto dai giapponesi mi suona un po' strana...

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Ho conosciuto alcuni nostri soci, un paio di incontri fa, che avevano forgiato un tanto seguendo per filo e per segno la tecnica tradizionale.

Con incredibile modestia mi hanno mostrato il loro lavoro e devo dire che era una delle migliori lame non giapponesi che mi sia capitato di vedere.

Sinceramente avrei avuto serie difficoltà a distinguerla da una originale se non fosse per alcuni aspetti che loro stesso mi hanno mostrato (colore e alcune altre particolarità del metallo) .

Mi hanno detto inoltre che avendo usato metallo commerciale la lama tendeva a perdere il filo e a deformarsi molto più facilmente di una giapponese.

Probabilmente l'acciaio stesso o "i segreti" che usano i maestri giapponesi servono proprio a questo.

 

Forse il nostro Togishi sa dirci di più...



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vidi anche io una di queste lame... non valgono assolutamete i soldi che costano

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