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Dora

Wakizashi E Seppuku

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Carissime e carissimi su consiglio di YamaArashi chiedo notizie ed informazioni sul wakizashi e sul suo uso nel seppuku. So che c'è anche un nuovo membro che l'ha trovato in soffitta e spero ce ne mostri una foto. Tutto quello che sono riuscita a sapere l'ho letto su Wikipedia e non mi fido. Inoltre vorrei il vs. illustre parere se è possibile farne una buona imitazione di arma teatrale retrattile (avete presente la scena finale della Madama ButterflY?)Grazie a tutte/tutti Dora :samurai:

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Con prudenza, ....... azzardo una prima risposta.

 

Per la funzione menzionata (Seppuku) il Wakizashi (così come viene generalmente inteso) è un'arma troppo lunga in quanto presenta una lama superiore ai 40 - 45 cm.

E' quindi scomoda da manovrare specialmente in "certe circostanze".

Per la bisogna ci si rivolge con molta più confidenza e soddisfazione ad un Tantō (l'equivalente, più o meno, del pugnale occidentale).

Premesso che i punti "viscerali" più interessanti per una lenta agonia possono essere raggiunti benissimo anche da una lama di 10 - 12 cm., l'etichetta prevede una lama lunga sui 30 cm. circa (naturalmente assolutamente lucida e pulita per non sporcare la ferita).

In ogni caso la cerimonia vede sempre la presenza di un assistente che, armato di apposita Katana o Tachi, provvede a spiccare la testa dal busto del nostro "attore" non appena lo stesso abbia provveduto al regolamentare taglio a zig - zag sulla propria pancia (da effettuarsi a non più di 3 centimetri dalla linea del giro vita).

 

Per quanto riguarda la realizzazione di arma teatrale retrattile, non credo esistano problemi diversi da quelli incontrati nella preparazione di analoghe "armi" di tipo occidentale.

Naturalmente, siccome "l'occhio vuole la sua parte", impugnatura e fodero di tale "arma" dovranno ricalcare abbastanza fedelmente le tipiche montature dei Tantō giapponesi.

Modificato: da Paolo

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ahahahahhaha favolosa, ho riso come un cretino!!!!!

Gian

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Ciao Dora. La parte diciamo "esterna" detta koshirae in un Tanto è solitamente tipo questa:

 

07463koshirae.jpg

 

La lama di un Tanto si presenta solitamente così:

 

07423_1.jpg

 

Spero di aver reso l'idea :arigatou:

 

Yamagata


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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innanzitutti si sedevano in posizione tipica su un vassoio per il pranzo , questo serviva per evitare che il corpo assumesse posizioni sconvenienti dopo il taglio della testa ( le donne samurai oltre che tagliarsi la gola anzichè il ventre , si legavano le gambe x lo stesso motivo ) .

Poi il kaikujin faceva colare sulla lama un mestolo d'acqua ( per purificarla ) su ambedue i lati e tenendo la katana o il tachi davanti a se con la punta verso il basso , riponeva il mestolo e con un movimento deciso rimuoveva le ultime goccie simulando un colpo a vuoto , infine guardava la persona che avrebbe fatto seppuku attendendo il suo consenso , dopodichè si poneva già nella posizione più adatta ad assistere al trapasso .

 

Il soggetto al seppuku apriva il kimono sul torace e sul ventre , a volte abbassavano le spalle del vestito , poi con una mano si sfiorava l'ombellico e il ventre per tre volte allo scopo di calmare il proprio spirito , poi prendeva il panno o il foglio di carta e l'avvolgeva sulla lama lasciando scoperta la punta per una lunghezza adatta allo scopo ( però quì non sono sicuro se si sfioravano prima l'ombellico o se avvolgevano prima la lama ) .

Inserivano la lama a destra , subito sotto al costato a volte direttamente nel fegato , poi portavano il taglio a sinistra recidendo la bocca dell stomaco e l'esofago , giunti al rene destro portavano il taglio verso il basso e ( a questo punto lo stomaco cadeva direttamente fuori , da cui il termine alternativo a " seppuku " , e cioè " farsi uscire il ventre ) infine di nuovo verso sinistra .

 

Il segnale per il taglio della testa era dato da il primo singolo lamento dall'inserimento della lama in poi .

 

La testa era raccolta in una cesta in cui a volte cadeva direttamente dopo il taglio , ma poteva succedere che rimanesse attaccata al corpo tramite un un lembo di pelle nei casi di persone di altissimo rango in cui non si voleva far sbattere loro la testa al suolo .

 

---------

 

In un libro che mi è arrivato da poco sono presenti un paio di foto del 800 di teste esposte al pubblico in seguito ad un seppuku imposto , ma mi pare di aver capito ( le didascalie sono in giapponese ) che si tratta va di un samurai che aveva ucciso l'inglese della pagina prima o ne aveva usato il corpo per il tameshigiri perchè presenta un paio di ferite da taglio piuttosto profonde ( metà faccia e un braccio reciso all'altezza della clavicola di sbieco ) .. Vi risulta un'episodio del genere ?


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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si può agginugere a quanto detto detto da ikkiù che il seppuku eseguito dalle donne prendeva il nome di jigai. durante il rituale femminile ancora di più si prestava attenzione alla compostezza con la quale il soggetto doveva morire, legandosi le ginocchia infatti si sarebbe garantita una compostezza anche una volta passati a miglior vita.

inoltre bisogna ricordare che oltre ai tanto, e soprattutto dalle donne, venivano utilizzati i kaiken che erano lame che rientravano nella quindicna di centimetri.


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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ps= nel jigai si procedeva al taglio della vena giugulare a differenza del seppuku e può essere compiuto da soli.

 

allegria!!! :happytrema:


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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Quanto è macabra sta discussione . :ghigliottina:


Non seguire un sentiero tracciato da altri , ma tracciane uno tu affinchè gli altri possano seguirlo

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Quanto è macabra sta discussione . :ghigliottina:

 

:hehe: .. Le spade giapponesi non sono mai state dei giocattoli , è bene ricordarsene .

 

Comunque direi che la lama retrattile si potrebbe fare sfruttando anche la zona coperta dal panno .

..per la testa retrattile esistono gli esempi dei maghi di strada , ma si cadrebbe nel ridicolo , mettono un'impalcatura sulle spalle allungando al massimo il collo , poi per far scomparire la testa , alzano le spalle - inarcano la schiena e abbassano la testa , di profilo si nota bene , di fronte no se sono bravi :hehe: ..

 

Ma com'è che si uccide madam butterfly ? .. Non per rovinare un finale .. Così per curiosità .. Aspide? Ventaglio? Si getta giù per un burrone in macchina con telma ? Si taglia la gola con un coltello da sushi ?..si affoga con i salatini come stava per fare bush? bho .. Non mi ricordo ..


Alla fine del vento

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Sono in accordo in quanto simbolo di onore e lealtà , ma tutto nella visione della difesa personale e dei più deboli.

Scusate ma non approvo il suicidio , non tutti i samurai erano in accordo con questa partica anzi credo che i più preferissero morire in battaglia. ( poi un conto è parlare un conto è trovarsi li ) . :arigatou: Lascio la parola ai più esperti di me , per far luce su ste cose.


Non seguire un sentiero tracciato da altri , ma tracciane uno tu affinchè gli altri possano seguirlo

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Ragazzi, ringrazio tutti per le dotte citazioni che mi saranno utilissime per la parte descrittiva del racconto. Caro Ikkiù non fare lo spiritoso se non conosci il melodramma! :brooding: Madama Butterfly si suicida con il Tanto del padre ma è ovvio che la scena è brevissima, quindi posso parlare prima, romanzandolo, del seppuku ma poi sul palcoscenico e nell'opera di Puccini non c'è nulla della preparazione tradizionale. In scena ovviamente, vengono usate armi retrattili. Inoltre potete immaginare che il librettista dell'opera non aveva all'inizio del '900 conoscenze approfondite sul Giappone. Grazie ancora a tutti. Dora

P.S. Dato che sono una donna assertiva e tutte le eroine dei miei racconti lo sono, la scena, che dovrebbe terminare con un suicidio finisce in modo molto diverso... :samurai:

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Dora, grazie per il "ragazzi" ! :whistle:

 

Per la parte descrittiva del racconto ti regalo una piccolissima chicca.

 

L'arma standard, definita genericamente Tantō, ha un proprio nome specifico: Harakirigatana oppure Seppukugatana ed ha una lunghezza codificata, ossia: 1 Shaku, 1 Sun, 1 Bu (corrispondente a 33,633 cm.)

 

Buon romanzo !

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Ragazzi, ringrazio tutti per le dotte citazioni che mi saranno utilissime per la parte descrittiva del racconto. Caro Ikkiù non fare lo spiritoso se non conosci il melodramma! :brooding: Madama Butterfly si suicida con il Tanto del padre ma è ovvio che la scena è brevissima, quindi posso parlare prima, romanzandolo, del seppuku ma poi sul palcoscenico e nell'opera di Puccini non c'è nulla della preparazione tradizionale. In scena ovviamente, vengono usate armi retrattili. Inoltre potete immaginare che il librettista dell'opera non aveva all'inizio del '900 conoscenze approfondite sul Giappone. Grazie ancora a tutti. Dora

P.S. Dato che sono una donna assertiva e tutte le eroine dei miei racconti lo sono, la scena, che dovrebbe terminare con un suicidio finisce in modo molto diverso... :samurai:

 

Era per solo per stemperare l'atmosfera macabra che ho contribuito a creare :arigatou:

 

Però è vero che ignoro quel melodramma , mi pare di aver visto una trasposizione cinematografica ma mi pareva anche di ricordare che lei fosse la moglie di un diplomatico , che si svolgesse in cina e che fosse una cinese ( hong kong o giù di li ) .. ammetto tranquillamente la mia ignoranza su questo tema .

 

Per quel che riguarda il significato simbolico del seppuku e le modalità dell'esecuzione , credo che fosse congeniato per avere ripercussioni sul controllo sociale , tra le altre cose .

Le classi erano nell'ordine : samurai , contadini , artigiani , commercianti , eta .

Il fatto che si recidessero il ventre rinunciando simbolicamente a qualsiasi possibilità di nutrirsi non era una scelta " chirurgica ".

Non a caso alle donne non veniva consentito di recidersi il ventre in quanto la possibilità di procreare avrebbe pesantemente pregiudicato il simbologismo dell'atto e sarebbe stato inutilmente offensivo in vari sensi .

 

Quindi , il seppuku , aveva una diretta ripercussione sulla classe dei contadini che nel giappone feudale erano tenuti a versare il riso prodotto nelle casse del loro daymou conservando per loro solo lo stretto necessario in base al nucleo familiare , che però spesso consisteva in un solo koku ( circa 175 kg , la quantità di riso necessaria per sostenere un uomo per un'anno ) .

 

Poi se ho scritto molte castronerie fustigatemi pure .. :gocciolone: .. Non avrebbe senso chiamarmi ikkiù anzichè usare il mio vero nome se temessi le figuracce :gocciolone:


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Dora io ho un libro che racconta un pò il resoconto, dettagliato, di un seppuku se non erro a ridosso del periodo Meiji...questa descrizione (diverse pagine) si trova nell'appendice del libro "Racconti dell'antico Giappone" di Mitford Algernon. Se sei interessata puoi mandarmi un pm così ti faccio sapere...


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Inserivano la lama a destra , subito sotto al costato a volte direttamente nel fegato , poi portavano il taglio a sinistra recidendo la bocca dell stomaco e l'esofago , giunti al rene destro portavano il taglio verso il basso e ( a questo punto lo stomaco cadeva direttamente fuori , da cui il termine alternativo a " seppuku " , e cioè " farsi uscire il ventre ) infine di nuovo verso sinistra .

 

Se si dirige la lama verso sinistra come fa a raggiungere il rene destro? Forse intendevi il sinistro? Cmq molto molto interessante grazie per questa descrizione


Le questioni di maggiore gravità vanno trattate con leggerezza

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Mi permetto di aggiungere che il Seppuku era la via più nobile per compiere il Junshi 殉死, il sacrificio estremo che qualcuno poteva fare in nome di un ideale: un bushi si immolava al proprio padrone. Tale pratica venne abolita nel periodo Tokugawa, ma non tutti i samurai accetarono questa legge. C'è un libro straordinario a riguardo scritto dall'eccellente Mori Ōgai: "Abe Ichizoku" ( La famiglia Abe ) che spero venga tradotto il prima possibile in italiano :arigatou:

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Grazie a tutti, caro Musashi, scusa l'ignoranza ma che è un pm? Un Pubblico Ministero? Un povero M...? Un panino marcio? :arigatou:

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