Dora 2 · Inserita: 14 giugno 2008 Ti do ragione il karate non si sarebbe diffuso se non fosse stato veicolato dal Giappone. Comunque le scuole di karate-do stanno tornando alla tradizione okinawense, pur presente nello Shotokan e alcune scuole di Shotokan (quelle meno sportivizzate) stanno rivalutando l'importanza delle applicazione delle tecniche nel bunkai di autodifesa. Comunque è vero, la diffusione si deve al Giappone. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 14 giugno 2008 E dal canto mio apprezzo un ritorno alle origini alla ricerca di valori e tecniche smarrite. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
bardix 1 · Inserita: 16 giugno 2008 Caro Kentozazen, hai mai sentito un settimo dan con il ruolo di maestro affermare che i kata superiori sono soltanto degli esercizi successivi per meglio praticare i katá "veri" che sono i 5 heian (alias pinan) e "siccome i Bunkai che mi hanno dato non sono plausibili vi insegno i Kata senza Bunkai" (cioè: non so che cosa sto facendo ed insegnando) ? Io ho praticato con queste persone e siccome queste affermazioni non mi hanno soddisfatto sono andato a ricercare un ombra di verità. A titolo di esempio pur concordando sull'ovvia esistenza dei predecessori di Funakoshi non vedo come si possa affermare che egli non sia il padre del karate moderno ... Funakoshi (padre) è soltanto uno degli anelli di una lunga catena (un po' come ognuno di noi con i propri avi) di quello che è oggi il karate-do moderno. Il capostipite fu indubbiamente Anko Itosu (che ha ideato i kata di base), successivamente il "sergente Yabu" per il metodo di allenamento collettivo, Funakoshi padre per averlo "giapponesizzato", Funakoshi figlio (Gigo) per averne cambiata l'impostazione, Shigeru Egami per averlo diffuso nel dopoguerra anche attraverso la sportivizzazione ... ognuno di loro è stato padre e figlio, nonno e nipote, ma posso garantirti che esaminando le vecchie foto e filmati, in diversi casi stenteresti a riconoscervi quello che si insegna oggi in talune palestre; in altre parole il karate di Gichin Funakoshi non è quello delle nostre palestre. ... trascuro ovviamente il giudizio in merito sul fatto che karate moderno sia un bene oppure un male. Non ho mai detto ne che sia un bene ne che sia un male ... sono semplicemente due cose diverse, molto diverse. Il karate-do contemporaneo non é più un'Arte Marziale, è uno dei tanti sport da combattimento, invero più disciplinato di molti altri, ma pur sempre uno sport. Ognuno può scegliere: Arte o sport, ma contemporaneamente entrambi non è possibile; io la mia scelta l'ho fatta da tempo, dopo aver cercato e capito ... poi ognuno risponde alla propria coscenza. Se veramente: E dal canto mio apprezzo un ritorno alle origini alla ricerca di valori e tecniche smarrite. allora ti propongo di cercare i Bunkai originali (un singolo gesto può averne anche più d'uno) e scoprirai quante chiavi articolari, leve e proiezioni, tecniche "vere e letali" sono nascoste nei kata (in tutti, anche negli Heian, altro che sport); scoprirai che le parate non esistono, che i "momenti di passaggio" non esistono, che le "formalità" iniziali e finali non esistono ... sono tutte informazioni perse nel karate-do moderno che ha perso il Kyusho-jitsu e il Tuite. Funakoshi da quale parte stava ? Da quella di coloro che le conoscevano e non le hanno divulgate ? Ci sono ancora diverse cose da capire della sua figura e del suo metodo nonostante gli scritti che ci ha lasciato; ci sono almeno 4 generazioni di maestri fra Funakoshi e noi: non lo chiamerei padre, egli è più probabilmente trisavolo. Buona ricerca. Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio". Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere: Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 16 giugno 2008 Bardix in sintesi concordo con quanto dici, sì ci sono differenze in sfumature ma concordo. Debbo dire che nei miei 20 anni di karate mi ritengo discretamente fortunato, con difficoltà a con tante incomprensioni sono riuscito toccare anche gli aspetti marziali piuttosto che solamente quelli sportivi. Tuttavia è vero quanto dici ed anche la mia storia è terminata col tramonto dell'era agonistico/sportiva. Il che mi porta alla nihonto...ovviamente alla ricerca di quanto ormai dimenticato in tante discipline, karate incluso. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
bardix 1 · Inserita: 17 giugno 2008 Caro Kentozazen, mi farebbe piacere conoscere (anche tramite messaggio privato, se credi) le sfumature di cui accenni: potrebbero essere interessanti (sia per me che per gli altri lettori del forum), magari cose che non ho ancora incontrato, che non ho capito appieno o che non sono riuscito ad esprimere. Cambiando argomento ... ... e tuttavia un po mi "rompo" perchè allenandosi con chi è molto + debole si impara poco ... Nella pratica, in contesti come questo, io ho imparato molto. Si impara ad usare il freno (e non soltanto l'acceleratore), si impara a cotrollare la propria tecnica (anche senza "fare finta" per compiacimento), si impara ad essere lucidi per riuscire a farlo (lo Zen del "qui ed ora"), si impara il rispetto del proprio compagno/a di pratica ... Se poi alterni (frequentemente e rapidamente) persone di diversa capacità si impara anche a passare (con la mente) da una condizione ad un'altra in pochi secondi, cosa ben più difficile delle precedenti. Le ARTI MARZIALI non sono solo la vittoria sul proprio avversario (sopravvivenza) ma, oggi, anche e soprattutto sui propri limiti, fisici e soprattutto mentali. Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio". Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere: Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ATTILA 0 · Inserita: 18 giugno 2008 ....."Le ARTI MARZIALI non sono solo la vittoria sul proprio avversario (sopravvivenza) ma, oggi, anche e soprattutto sui propri limiti, fisici e soprattutto mentali"............ parole sante caro bardix.... magari tutti la pensassero così............sarebbe tutto più semplice. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Dora 2 · Inserita: 18 giugno 2008 Ragazzi vi quoto in pieno! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Musashi 38 · Inserita: 20 giugno 2008 Le ARTI MARZIALI non sono solo la vittoria sul proprio avversario (sopravvivenza) ma, oggi, anche e soprattutto sui propri limiti, fisici e soprattutto mentali. <!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Itten 1 · Inserita: 21 giugno 2008 a questo proposito consiglio la lettura di "taiaki" che sicuramente i più conosceranno. Pone accento estremo su questo punto: l'uomo che sa (chi pratica arti marziali con giusto spirito) sa che combatte contro se stesso e non ha nemici. a questo proposito inserisco una citazione da Kyuzo Mifune, probabilmente uno degli ultimi maestri illuminati di Judo, riferita al praticante che raggiunge la consapevolezza nel Judo: "..il cuore sarà in pace e l'occhio non vedrà nemico.." 兵法二天一流, 宮本 武蔵, Heiho Niten Ichi Ryu, Miyamoto Musashi. ex Fudo Myoo, ho cambiato nick. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti