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Fedonair

Creazione Network Per Il Kenjutsu

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ma perche dobbiamo sempre parlare di federazioni e simili....

poi si sa dove si va a finire.... il mio maestro e migliore del tuo la mia è la tecnica migliore etc... gente che ti sbandire dan e capacita... va in giappone e quando entra in un dojo non fa neanche il samluto al kamidana e si comporta come il peggiore esemplare di italiaota....

è brutto ma finisce sempre cosi

conoscere e confrontarmi con stili che non conosco mi interessa parecchio ma se parlate di federazioni io mi tiro indietro... preferisco fare che ciarlare

4 amici che si trovano per praticare fare e parlare non vi basta?

Concordo con Matteo. Di federazioni ce ne sono già tantissime, se ci mettiamo a crearne anche altre non si finisce più. Considerando poi che una federazione ( almeno per quel che io penso ) non è un impegno da poco! Incontrarsi tra appassionati mi sembra sia la cosa più auspicabile. Ovviamente sono certo che nessuno dei praticanti qui presenti si comporti come Matteo ha espresso nel suo intervento :arigatou:

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Se l'amministratore afferma che l'uso della spada è marginale rispetto alla sua realizzazione tecnica, penso che tutto il discorso cada.

Al di là del discorso federazioni, che è stato subito chiarito e "smentito", per dirla con un termine caro ai nostri politici, una cosa carina potrebbe essere un topic in evidenza sempre aggiornato in cui si descrivono i vari ryu e si segnalano eventuali stage. Tutto qui.

L'incontro fisico di persone che eseguono stili diversi mi sembra una cosa più goliardica che realmente istruttiva (nulla contro la goliardia!). Gente dello stesso ryu che si riunisce al cospetto di un esperto che elargisce nozioni, questo sì che sarebbe istruttivo.

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In teoria non dovrebbe essere marginale, lo dico con tutto il rispetto Yama, dato che l'evoluzione della spada giapponese è strettamente legata alle tecniche di scherma tradizionale. Ad esempio non credo sia un caso che la Uchigatana e lo Iaidō siano apparsi nello stesso periodo :arigatou:

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Credo che su questo piano ci sia un discorso di sincronismo di intenti: le nihonto sono state realizzate decenni, se non secoli fa, oltre all'attuale produzione artigianale giapponese; chi le studia lo fa ora con occhio critico e storico, rivolto al passato.

Chi pratica kendo, kenjutsu o altro lo fa con un spirito di contemporaneità alla spada, ovvero "immagina" di essere ad esempio nel periodo Edo e di combattere da samurai contro un altro samurai per la propria sopravvivenza o il proprio onore.

Questa potrebbe essere una sostanziale differenza tra chi studia nihonto e chi le usa (nell'accezione in cui un bokken o una iaito diventa una nihonto nelle sedute di allenamento).

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Credo che su questo piano ci sia un discorso di sincronismo di intenti: le nihonto sono state realizzate decenni, se non secoli fa, oltre all'attuale produzione artigianale giapponese; chi le studia lo fa ora con occhio critico e storico, rivolto al passato.

Chi pratica kendo, kenjutsu o altro lo fa con un spirito di contemporaneità alla spada, ovvero "immagina" di essere ad esempio nel periodo Edo e di combattere da samurai contro un altro samurai per la propria sopravvivenza o il proprio onore.

Questa potrebbe essere una sostanziale differenza tra chi studia nihonto e chi le usa (nell'accezione in cui un bokken o una iaito diventa una nihonto nelle sedute di allenamento).

Forse non mi crederai, ma io non ho mai praticato immaginando di essere un samurai :gocciolone: . Ti spiego perchè: studio spada, come il Jūjutsu, solamente per cultura personale. In vita mia non ho mai fatto agonismo e mai lo farò. Se fossi capitato in un Dōjō dove si imparava a battersi per la sopravvivenza e per il prorpio onore non avrei più praticato Arti Marziali.

Inoltre ( parlo per la mia Scuola ovviamente ) non credo minimamente che oggi si possa arrivare ai livelli tecnici che consentivano di vincere i duelli nel passato. Nel Giappone feudale si imparava spada per sopravvivere, attualmente non penso ci sia nessuno che pratichi con lo stesso scopo.

In definitiva non ritengo che le figure del praticante e dello studioso di Nihontō debbano essere così lontane.Il forum ha molte persone che fanno entrambe le cose :arigatou:

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ma perche dobbiamo sempre parlare di federazioni e simili....

poi si sa dove si va a finire.... il mio maestro e migliore del tuo la mia è la tecnica migliore etc... gente che ti sbandire dan e capacita... va in giappone e quando entra in un dojo non fa neanche il samluto al kamidana e si comporta come il peggiore esemplare di italiaota....

è brutto ma finisce sempre cosi

conoscere e confrontarmi con stili che non conosco mi interessa parecchio ma se parlate di federazioni io mi tiro indietro... preferisco fare che ciarlare

4 amici che si trovano per praticare fare e parlare non vi basta?

 

Personalmente mi trovo d'accordo con Matteo (cosa non infrequente :laugh: ). Era proprio per questo che era stato proposto Il giardino dei CIliegi come punto di incontro. Terreno extra-federazioni, con contributi volontari e non sponsorizzati. Una volta c'era anche il forum, che poi è stato ridimensionato. L'idea poteva essere: incontro virtuale lì e incontri per la pratica dove si vuole (sempre tra amici), senza tirare in ballo nulla.


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Personalmente mi trovo d'accordo con Matteo (cosa non infrequente :laugh: ). Era proprio per questo che era stato proposto Il giardino dei CIliegi come punto di incontro. Terreno extra-federazioni, con contributi volontari e non sponsorizzati. Una volta c'era anche il forum, che poi è stato ridimensionato. L'idea poteva essere: incontro virtuale lì e incontri per la pratica dove si vuole (sempre tra amici), senza tirare in ballo nulla.

Mi sembra un'ottima idea Benkei :arigatou:

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L'incontro fisico di persone che eseguono stili diversi mi sembra una cosa più goliardica che realmente istruttiva (nulla contro la goliardia!). Gente dello stesso ryu che si riunisce al cospetto di un esperto che elargisce nozioni, questo sì che sarebbe istruttivo.

 

Straquoto !!!

 

quoto inoltre Sandro quando dice "In teoria non dovrebbe essere marginale, lo dico con tutto il rispetto Yama, dato che l'evoluzione della spada giapponese è strettamente legata alle tecniche di scherma tradizionale. "

 

a mio avviso, lo studio di un oggetto d'arte non può prescindere dalla contestualizzazione e dalle ragioni storiche che hanno portato alla sua creazione e ai suoi miglioramenti,

 

personalmente, come già diceva Fedonair, non m'interessa trovarsi a tirare quattro bastonate, molto più importante è lo studio di come la spada è evoluta nell'evolversi dei contesti storici e delle delle scuole di scherma... quanto i ryu hanno influenzato il loro sviluppo... le differenze tra i ryu da "prima linea" e quelli piu' "nobiliari", analizzando le tecniche e l'adattamento delle armi ad esse...

 

questo può avvenire ricercando tra i praticanti le tecniche, le forme tradizionali, magari delle stampe antiche, i video che ne mostrano l'esecuzione, le armi di quel periodo e di quel luogo etc etc... insomma un bell'archivio :P


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Concordo con gli ultimi post.

Vorrei solo precisare a sandro che le lotte tra samurai che menzionavo non si riferivano ad una sorta di agonismo all'intero del dojo atto a riprodurre quelle situazioni estreme. Però il kenjutsu è nato per sopravvivere e non per passare due ore la settimana, come si fa oggigiorno. E contrariamente a come dici tu, se dovessi fare kenjutsu solo per sgranchirmi e non respirando l'aria che respirava chi lo imparava con anima e corpo, allora a quel punto lo smetterei.

Insomma probabilmente diciamo una cosa simile ma abbiamo espresso (almeno io) dei casi un po' al limite.

La mia idea è che se non si pratica un'arte marziale senza farsi carico della storia che l'ha generata e modificata, si fa uno sport come un altro, magari bello e divertente, ma pur sempre uno sport.

 

In definitiva non ritengo che le figure del praticante e dello studioso di Nihontō debbano essere così lontane.Il forum ha molte persone che fanno entrambe le cose

E' ciò che intendo io, cioè non dovrebbero esserlo ma ci sono studiosi a cui non interessa la pratica, così come c'è chi tira bastonate senza sapere la differenza tra una tachi e un wakizashi.

 

Molto favorevole per l'archivio!

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Forse non mi crederai, ma io non ho mai praticato immaginando di essere un samurai :gocciolone: . Ti spiego perchè: studio spada, come il Jūjutsu, solamente per cultura personale. In vita mia non ho mai fatto agonismo e mai lo farò. Se fossi capitato in un Dōjō dove si imparava a battersi per la sopravvivenza e per il prorpio onore non avrei più praticato Arti Marziali.

 

Sandro, dalla lingua giapponese, all'approccio marziale, sei sempre più illuminante :arigatou:


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兵法二天一流, 宮本 武蔵, Heiho Niten Ichi Ryu, Miyamoto Musashi.

ex Fudo Myoo, ho cambiato nick.

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Concordo con gli ultimi post.

Vorrei solo precisare a sandro che le lotte tra samurai che menzionavo non si riferivano ad una sorta di agonismo all'intero del dojo atto a riprodurre quelle situazioni estreme. Però il kenjutsu è nato per sopravvivere e non per passare due ore la settimana, come si fa oggigiorno. E contrariamente a come dici tu, se dovessi fare kenjutsu solo per sgranchirmi e non respirando l'aria che respirava chi lo imparava con anima e corpo, allora a quel punto lo smetterei.

Insomma probabilmente diciamo una cosa simile ma abbiamo espresso (almeno io) dei casi un po' al limite.

Si infatti, stiamo parlando della stessa cosa. Nemmeno io faccio Kenjutsu per passare quelle cinque ore, ma per cercare di ripercorrere nella maniera più marziale possibile un strada tracciata da chi è venuto prima di noi. E per far ciò do un'importanza fondamentale a tutto ciò che è strettamente collegato ad essa. Nulla deve essere fatto a caso quando si parla di cose così fortemente connotate all'interno di una determinata civilità. Con il mio intervento precedente mi riferivo al fatto che avrei lasciato stare le Arti Marziali nel caso avessi trovato un Maestro che, invece di una solida base culturale, mi avesse trasmesso solamente violenza. Considera che io ho studiato ( e studio ) lingua e cultura giapponese proprio grazie al mio Sensei di Kenjutsu :arigatou:

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Sandro, dalla lingua giapponese, all'approccio marziale, sei sempre più illuminante :arigatou:

Ti ringrazio Fudo, sei molto gentile. Tieni però presente che se ragiono così non è per merito mio, ma delle persone che mi guidano :arigatou:

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Considera che io ho studiato ( e studio ) lingua e cultura giapponese proprio grazie al mio Sensei di Kenjutsu :arigatou:

 

In questo credo tu sia molto molto fortunato. Poi il resto l'ha fatto la tua intelligente ricettività del concetto marziale.

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Concordo con Matteo. Di federazioni ce ne sono già tantissime, se ci mettiamo a crearne anche altre non si finisce più. Considerando poi che una federazione ( almeno per quel che io penso ) non è un impegno da poco! Incontrarsi tra appassionati mi sembra sia la cosa più auspicabile. Ovviamente sono certo che nessuno dei praticanti qui presenti si comporti come Matteo ha espresso nel suo intervento :arigatou:

 

Mi piacerebbe un giorno praticare con voi, ma non sò se sarò una palla la piede per voi, io pratico kendo e un pòd i iaido ma kenjutsu mai praticato...Quindi da voi potrei solo imparare non potrei mostrare molto...però imparo molto infretta! :cool:

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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