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[maestri] Koyama Munetsugu

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Koyama Munetsugu

Mei 備前介宗次

 

 

Munetsugu era il nome dato a Katayama Sobei che nacque nel 1802 nella provincia di Shirakawa nella prefettura di Oshu. Egli era il fratello più giovane di Koyama Munehira e Koyama Munetoshi. Era membro del Kato Tsunahide Mon. Gli vennero dati altri nomi quali Issendai oppure Seiryosai. Successivamente Munetsugu andò a Edo e lavorò come forgiatore conservatore per la famiglia Kuwana.

 

Nel 1845 ricevette il titolo di Bizen no Suke. Produsse molte lame raffinate a partire dal 1830 fino all'inizio dell'era Meiji. I suoi lavori fatti nell'era Tenpo (1830-1845) sono considerati tra i suoi migliori. Come forgiatore del clan Kuwana, il samurai Han sottoponeva spesso le sue lame a prove di taglio. Per questa ragione ci sono molte delle sue lame sopravvissute con i test di taglio.

 

Munetsugu era considerato essere il maestro dello stile Bizen Den Ichimonji di choji midare durante la prima parte del periodo Shinshinto. Entrambi lo Ji e l'Ha sono chiari e distinti nei suoi lavori, e probabilmente fu il migliore forgiatore che tempro nello stile Bizen Den.

 

SUGATA: Katana e wakizashi in shinogi zukuri sono i lavori più comuni. Il sori è spesso robusto con kasane spesso. Il kissaki è di solito chu-kissaki e quello con un boshi esteso sono rare. Generalmente le sue lame sono iori-mune.

 

JITETSU: Il jitetsu è eccellente con itame molto stretti in stile muji. Ci sono anche casi in cui fece hada in o-itame con mokume. In tutti i casi i suoi jitetsu sono brillanti e chiari.

 

HAMON: E' più famoso per il suo hamon Bizen choji-midare, che fece per tutta la sua carriera dall'inizio alla fine. L'hamon è basato su nioi. Di tanto in tanto vi è uno stile diverso nell'hamon come ad esempio a livello di suguba, ma questa è un'eccezione come durante la sua vita lavorò per far rivivere lo stile Ichimonji sugli hamon in Bizen choji-midare.

 

BOSHI: Generalmente il boshi continua nella forma dell'hamon con un kaeri corto. Generalmente si fa riferimento ai suoi boshi come midare-komi con un breve tornare indietro.

 

NAKAGO: la forma del suo nakago e yasuremei sono interessanti per la loro varietà. Generalmente il suo nakago era lungo e ben formato in bilanciamento con la lama. Il suo jiri era generalmente kuri-jiri ed iriyama-gata, ma c'erano anche alcune forme kengo. Il suo kesho cambio con l'invecchiare. Fece sujikai e kesho, kiri e o-sujikai kesho.

 

MEI: Egli firmò in una grande varietà di modi. Alcune delle sue più comuni sono:

 

KOYAMA MUNETSUGU

MIYAKE SHIGETAKA OKYU KOYAMA MUNETSUGU TSUKURU KORE

BIYO JU KOYAMA MUNETSUGU SAKU KORE

KOYAMA BIZEN NO SUKE MUNETSUGU

BIZEN NO SUKE FUJIWARA MUNETSUGU

KUWANA KERAI KATAYAMA KENRYUSHI MUNETSUGU SAKU

 

HORIMONO: L'hi si sono visti ma raramente, ed altri stili di incisione sono eccessivamente rari.

 

 

 

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Wakizashi Bizen no Suke Munetsugu

nagasa: 48.26 cm

 

 

 

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Katana

nagasa: 68 cm, sori: 1.0 cm

 

 

 

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Katana, nagasa: 60.0 cm

 

 

 

 

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O-Naginata esposta al Museo del Bargello (Firenze)

 

 

 

 

Da un articolo di Clive Sinclaire, Martedì 7 Marzo 2000 su KOYAMA MUNETSUGU

 

Si è solito dire da un numero di vecchi "romantici" collezionisti di spade giapponesi, che per qualche misteriosa e cosmica ragione, le spade arrivano insieme e si cercano a vicenda. Mentre, per quanto ne so, non ci sono X Files dell'FBI a supporto di questa tesi, negli ultimi quattro mesi circa, ho dovuto redigere 3 oshigata di lame di Hizen Tadakune più ulteriori 3 da Koyoma Munetsugu. In quest'ultimo caso, è veramente strano come non ho mai veramente studiato il lavoro di quest' uomo in ogni dettaglio ma solo una superficiale conoscenza di lui. Ora apprezzo molto i suoi lavori. Quelle che seguiranno sono tre lame che ho redatto e le note che ho usato per accompagnarle. Spero che queste lame portate stasera, tutte piuttosto differenti tra loro, illustrino il grande talento di Munetsugu su un periodo abbastanza esteso e siano un una via interessante per studiare l'uomo.

 

Koyama Munetsugu può essere considerato il miglior forgiatore shinshinto che lavorò in Bizen-den. Nato nel 1802 o nel 1803 in Oshu Shirakawa, il suo nome personale fu Koyoma Sobei e fu anche conosciuto come Issensei oppure Seiryosai. Egli imparò la lavorazione della spada nella scuola di Kato Tsunahide, ma pare avere più influenze dal fratello più giovane di Tsunahide, Chounsai Tsunatoshi, a giudicare dal suo stile di lavorazione Bizen. Munetsugu fu dipendente di Lord Matsudaira di Kuwana Han della provincia di Ise e ricevette il titolo di Bizen (no) Suke nel secondo anno Koka (1843). Fu suggerito e concesso questo titolo per la sua esperienza nella produzione di spade in stile Bizen. Fedele alla tradizione Bizen, la maggior parte dei suoi lavori mostra uno hamon choji-gunome midare in nioi, anche se ci sono alcune poche spade di Munetsugu che sono attenuate nel suguha e si dice fossero per emulare la lavorazione Ko-AOE.

 

Quando firmava una sua lama. Munetsugu qualche volta introduceva il suo nome personale, ad esempio firmava Koyoma Sobei Munetsugu Saku Kore oppure, come nella spada 3) sotto, Koyama Munetsugu Saku Kore. Dopo che ebbe ricevuto il suo titolo, questo venne incluso come, Koyama Bizen (no) Suke Munetsugu (come nel naginata sotto). Insolitamente nelle firme shinshinto, i semplici 2 caratteri della firma, Munetsugu solo occasionalmente viene visto, anche se questa tendenza viene confermata attorno al decimo anno del periodo Tenpo.

 

Avendo lavorato in entrambe le province di Owari e Kuwana e frequentemente viaggiato avanti ed indietra da Edo, Munetsugu prima andò da Azabu Nagasaka ed, infine, si stabilì nell'area Yotsuya Samon-cho di Edo. Fujishiro riporta una interessante storia si Munetsugu quando si stabilì in questo distretto. Allo stesso tempo, vicino a Yotsuya Iga-cho, Kiyomaro cominciò i suoi affari con la spada ma ignorò l'esistenza di Munetsugu. Questo fatto fece adirare Munetsugu il quale inviò una lettera a Kiyomaro con una sorta di sfida. Fujishirò commenta che "questo interessante evento ci ricorda le tendenze degli spadai".

 

Sembra che Munetsugu collaborò con la famiglia Yamada come collaudatore professionista di spada, particolarmente con Yamada Yoshitoshi e il capo famiglia, Yamada Asauemon Yoshimasa, nello studio dell'efficenza di taglio e numerose sue opere furono realizzate con i risultati di quei test. Molti di questi test sembra abbiano avuto luogo a Senju dove c'era un famoso cortile di esecuzione o prigione Denma-Cho. La maggior parte di questi test sembra vennero eseguiti nel periodo Tenpo (1830-1844) quando Munetsugu era sui trent'anni e nel di energie e vigore. Dettagli di molti questi test sono stati incisi sulle sue spade in lunghe e complicate iscrzioni.

Anche Nagayama sensei affermò che egli fece spade per un certo numero di personalità del tempo incluso Lord Furukawa, un popolare lottatore chiamato Inazuma Raigoro, un mastro operaio Goto Ichijo come il sopramenzionato tester Yamada. Ciò dimostra che, come con Kiyomaro allo stesso tempo, il talento e la reputazione di Munetsugu erano rispettati e ben conosciuti mentre era in vita. Anzi, spade firmate dal famoso falsario Kajihei includono contraffazioni di Munetsugu mentre questi era ancora in vita e deve essere una delle più sincere forme di lusinga!

 

Nel 1860, Munetsugu cambio il suo yasuri dal sujikai, mostrato nel naginata e nella katana discusse sotto, al kiri. Si è pensato che ciò potrebbe indicare lavori di seconda generazione, ma l'esistenza di una lama mostrante queste caratteristiche con una inscrizione attestante l'età di 66 anni di Munetsuga, sembra una prova inconfutabile che questo venne fatto in anni successivi da Munetsugu. Sembra che venne classificato maggiormente rispetto agli altri "grandi nomi" dello shinshinto quali Masahide, Naotane, Unju Korekazu ed Chounsai Tsunatoshi, soprattutto quando si considerano quelli che lavoravano in Bizen-den. Koyama Munetsugu morì nel 1872 all'età di 70 anni. Le spade che ho potuto studiare hanno tutte una grande rappresentazione artistica e, per quanto mi riguarda, posso dire che siano molto efficenti e pratiche per capacità di taglio.

 

Sembra che un certo numero di spadai che produssero lavori in Bizen-den, anche spadai gendai, fecero riproduzioni della famosa spada Kokuho di Kagemitsu noto come "Koryu". Questa spada del periodo Kamakura, conservata nella collezione del Museo Nazionale di Tokio, è un capolavoro indiscusso. Il suo nome tradotto come "Dragone Nascente" è dovuto all'horimono di un drago su un su-ken che, poichè il machi è stato spostato, ora comincia sotto l'area dello habaki della spada e sembra uscire fuori dallo stesso. Sull'altro lato, analogamente so incisi i caratteri per Fudo.

 

Nel riprodurre questa spada successivi spadai incisero anche la mei originale di Kagemitsu (Bizen Osafune Kagemitsu), datarono il nakago e vi fecero lo stile del suriage con 3 mekugi-ana come nell'originale. La riproduzione di questa spada fatta da Koyama Munetsugu, in conformità con la tradizione prevalente di quando si copia Kagemitsu, porta la sua firma e la data sul mune o sul bordo posteriore del nakago! Si pensa che l'horimono, comunque, fosse stato inciso da Munehiro (o Sokan) uno degli studenti di Munetsugu che era particolarmente talentuoso nell'incisione degli horimono.

 

Fujishiro classifica Munetsugu come Jo Jo Saku.

 

I suoi studenti e collaboratori (di Fujishiro) inclusero i suoi fratelli Munehiro e Munetoshi come anche suo figlio Kenruysai Munetsugu. Sono inclusi anche Kubota Muneaki e Seishosai Muneari poichè entrambi sembrano essersi interessati in pratica agli aspetti della spada giapponese nella stassa maniera di Munetsugu.

 

Mi auguro che le seguenti tre lame contribuiscano alla conoscenza dell'abilità nella lavorazione di Munetsugu e dimostrare l'ampiezza del suo talento.

 

1) Type: Shinshinto Naginata

Nagasa: 59,9 cm

Saki-haba: 4,1 cm

Moto-haba: 3,0 cm

Sugata: Naginata-zukuri, saki-zori, mitsu-mune, naginata-hi.

Jihada: Ko-mokume hada con Ji-nie, un po' di chikei.

Hamon: Nioi-deki con un po' di nie, choji-gunome midare, kinsuji nel midare-komi boshi con kaeri, molti ashi, alcuni yo

Nakago: Ubu con un mekugi-ana, sujikai yasuri con termine in kesho, la parte finale in sensui. Firmata sull'omote KOYAMA BIZEN (no) SUKE FUJIWARA MUNETSUGU e datata sul lato ura, ANSEI GONEN HACHI GATSU NICHI (1858). Il nakago è lungo 56.0 cm.

 

Questo magnifico naginata da immediatamente l'impressione di grande forza e potenza, malgrado il lungo fukura (la parte tagliente nel kissaki) sembra estremamente affilato. il suo magnifico e robusto sugata può essere stato fatto solo da un maestro forgiatore, come del resto è stato. Una più vicina ispezione dello jihada rivela un ko-mokume meraviglioso e omogeneo, il quale è liberamente coperto con ji-nie. Questo ricorda uno stagno molto tranquillo che improvvisamente viene scosso da una sottile pioggia estiva; essa è ben lungi dal normale muji-hada di molte lame shinshinto. L'hamon, che è principalmente costituito da nioi, ha alcuni nie nel tani (???) o valli nel choji-gunome midare dove appaiono molti corti ashi. L'hamon assomiglia ai primi lavori Bizen-ichimonji ed è molto attivo ma ne fiammeggiante ne troppo sopravvalutato ed è perfettamente in proporzione al resto della lama. Prodotta quando il forgiatore aveva 54 o 55 anni è ovvio, in considerazione della difficile forma di questa lama, che nonostante la maturità il forgiatore fosse al picco delle sue capacità. La politura al top della classe splendidamente migliora la lama e ne permette il pieno apprezzamento. Fatta solo pochi anni dopo l'arrivo di Perry (Commodoro Matthew Perry ndr) nella baia di Edo, il potente sugata chiaramente dimostra la fiducia di Munetsugu, che le sue lame avrebbero potuto cacciare i barbari!

 

(questa naginata fu esibita a Londra al To-ken Taikai '99 nel novembre del 1999. E' una di solo due naginata di Koyama Munetsugu ad essere premiata allo stato di Juyo To-ken dalla Nihon Bijutsu To- en Hozon Kyokai).

 

1.jpg

2) Type: Shinshinto katana

Nagasa: 70 .6 cm

Moto-haba: 3.1 cm

Saki-haba: 2.3 cm

Sugata: Mihaba largo, robusto koshi-zori, iori-mune minimo, o-kissaki

Horimono Omote: la metà inferiore con il personaggio HACHIMAN DAIBOSATSU e fiori di loro, centrato sullo shinogi, con futatsu-hi terminanti in maru-dome nella metà alta della lama.

Horimono Ura: Futatsu-hi anchesso terminante in maru-dome e vraja nello habaki moto.

Jihada: stretto ko-mokume hada sembra come Muji-hada complessivamente.

Hamon: Nioi-deki choji-gunome midare, il choji tende ad essere juka-choji, molti ashi. Il nioi-guchi è ristretto e luminoso. Il modello prosegue nell'appuntito midare komi boshi con kaeri.

Nakago: Ubu-nakago, mekugi-ana leggermente distorto probabilmente significa che uno è stato fatto sull'altro.

O-sujikai yasurime terminante in kesho. Firmata sull'omote KOYAMA MUNETSUGU KORE (o) SAKU e in aggiunta SOERU YAMADA ASAUEMON YOSHIMASA SHI KORE KINOMI. Il lato ura è datato TENPO (HACHI) HINOTE TORI DOSHI NIGATSU JITSU (1837, l'anno del gallo). - c'è un piccola quantità di corrosione attorno al mekugi-ana sul lato ura che in qualche modo offusca un po' il secondo carattere di Tempo e Hachi interamente.

 

L'horinomo dell' "Hachiman Dai Bosatsu" (Grande Buddha Hachiman) è abilmente raffigurato e domina la metà inferiore del lato omote della lama, mentre il futatsu-hi (dobbia scanalatura) su entrambi i lati contribuisca alla leggerezza e alla sensazione di buon bilanciamento della spada.

 

Il forte aspetto e le larghe proporzioni (buona lunghezza, sensazione di pesantezza, ampio mihaba e lungo kissaki ecc.) come pure il muji-hada, non fanno niente per nascondere il fatto che questa spada era fatta nel periodo shinshinto, ma difetta nelle sensazioni di impaccio e sbilanciamento dei pezzi fatti meno abilmente del periodo. Le capacità di Koyama Munetsugu nella tradizione Bizen erano ampiamente dimostrate dagli hamon basati sugli nioi e dal forte koshi-zori. Le variazioni nello hamon che mostrano choji e gunome combinati sono naturali e rilassati nell'apparenza, anche se più simili "coppie" sono state viste su tutta la lunghezza della spada. Tipicamente, lo nioi-guchi è stratto e luminoso.

 

Le iscrizioni sul nakago forniscono interessanti aree di speculazione, in particolare sul lato omote della spada.

Qui la firma convenzionale dello spadaio è visibile sul lato inferiore sinistro del nakago mentre il nome di Yamada Asauemon Yoshimasa occupa lato inferiore destro. Ci sono dei caratteri i quali si possono leggere Soeru Yamada Asauemon Yoshimasa Shi Kore Kinomi" e che possono essere tradotti come "questa iscrizione è stata aggiunta su richiesta di Yamada Asauemon Yoshimasa". Iscrivere in questo modo sembra essere una cosa piuttosto strana, che significato possibile potrebbe avere e perchè Yamada Asauemon Yoshimasa richiese di effettuare una iscrizione inutile? Probabilmente l'idea era quella di essere scoperti in qualche altra lama di Monetsugu ai giorni nostri.

 

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Un buon numero di lame di Munetsugu hanno il risultato delle prove di taglio inscritte nel lato ura del nakago. Essi vengono effettuati da varie persone, ma probabilmente sotto la supervizione di Yamada Asauemon Yoshimasa o Yoshitoshi, collaudatore per lo shogunato. Infatti alcune spade sembrano essere state testate più di una volta e può essere che lo stesso Munetsugu conducesse i test personalmente. E' certamente noto che Yamada e Munetsugu avessero avuto rapporti stretti e studiato insieme le questioni concernenti l'affilatura delle spade. Fu durante il periodo Tempo che questa collaborazione sembra aver avuto in gran parte luogo. Credo, quindi, che sia molto probabile che fosse previsto che una volta terminata questa spada venisse mandata a fare prove sotto la supervisione di Yamada Asauemon Yoshimasa. In previsione di questo, Munetsugu incise la linea in questione lasciando molto spazio sul lato ura per l'iscrizione dei risultati dei test successivamente. A titolo di prova vi è almeno un'altra spada che porta l'iscrizione "inscritto su richiesta di Yamada Asauemon Yoshimasa" sul lato omote del nakago e che comporta un dettagliato risultato dei test di taglio sul lato ura. Su questa spada, datata un anno prima rispetto a quella in discussione, se si esclude la mancanza di dettagli dei test, le altre "geografie" e collocamento delle iscrizioni è esattamente lo stesso.

 

Sembrerebbe possibile se non probabile, quindi, che per qualche ragione si abbia voluto anticipare il fatto che la spada sarebbe stata sottoposta a prove di taglio e che i risultato si sarebbe iscritto di conseguenza, ma il test non è stato effettuato ne quindi i risultati siano stati registrati sul nakago. Credo che l'ultima sia inconcepibile e la precedente una chiara possibilità. Ciò pone l'inevitabile domanda ovvero perchè la spada è rimasta non testata?

Probabilmente la risposta è nell'horimono che appare sulla lama.

 

Pochissime sembrano essere le spade che possano sopportare sia un horimono chee il risultato di un test. Questo non deve sorprendere perchè qualsiasi horimono indebolirà in una certa misura una lama e in determinate circostante le sollecitazioni causate dai violenti tagli potrebbero avere gravi ripercussioni negative sulla spada ed, eventualmente spezzarla. Inoltre, suppongo, un test di taglio potrebbe essere causa di danno al delicato horimono.

 

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Su questa spada potrebbe esserci ancora un'altra spiegazione per via del soggetto dell'horimono. Anche se si proclama Hachiman (divinità della guerra) come un grande Bhudda esso rimane pur sempre una figura religiosa. E' possibile che il cliente che ha acquistato la spada e ha commissionato l'horimono, fosse un devoto rispettoso del principio buddhista della sacralità della vita e si sentiva a disagio per la barbara pratica del tameshigiri. Dubito se saprò mai per certo se queste mie teorie sono solo speculazioni, ma mi interesserebbe sapere altri pareri su questo argomento.

 

Infine questa spada è datata usando il ciclo zodiacale in combinazione con gli anni del periodo Tenpo. C'è qualche lieve corrosione sul nakago che oscusa il carattere "Tenpo" come anche il carattere "Hachi" per otto. Sembra essere il comune modo di Monetsugu di datare i suoi lavori.

 

3) Type: Copia di una katana sue-Bizen

 

Nagasa: 68.8 cm

Moto-haba: 2.9 cm

Saki-haba: 1.9 cm

Sugata: Shinogi-zukuri, chu-kissaki, koshi-zori, corto iori-mune

Horimono: Un ristretto e regolare Koshi-hi su entrambi i lati dell'estremità della lama in maru-dome nell'habaki-moto. Bonji al di sopra dell'hori su entrambi i lati della lama.

Jihada: Muji-hada

Hamon: Gunome-notare-midare, il nioi-deki ha inclusioni di choji la maggior parte intorno al centro della lama, yo e tobiyaki insieme con molti ashi profondi.

Nakago: 4 mekugi ana (2 sovrapposti) con ha-agari kuri-jiri, sujikai yasurime, machi okuri circa 1½ pollici.

 

Iscrizione sull'omote: BIZEN OSAFUNE HIKOBEINOJO SUKESADA SAKU e sul lato ura: MEIO SANNEN HACHI GATSU NICHI (1494)

 

Questa lama è di una buona lunghezza e la tempra verso il kissaki da una gradevole forma,nonostante il relativamente corto koshi-zori impartisca un punto di forza alla presentazione della lama. Koshi-zori insieme al nioi sono predominanti nella costruzione dell'hamon, indicando come tradizione Bizen quella usata per fabbricare la spada. C'è una distinta sfumatura blu al jigane. Il nakago è ben firmato con la zokumei (nome personale) indubbiamente il migliore dei fabbri chiamati Sukesada del periodo tardo koto (sue-koto) e la data è coerente con l'attività di questo spadaio. La firma è incisa su 2 colonne sul lato omote, che è caratteristica di una degli stili di

Hirobeinojo per le mei.

 

Come molti sapranno, durante il periodo Muromachi, molte lame furono di bassa qualità e virtualmente prodotte in massa per andare incontro alla grande domanda di spade di quel tempo. Queste lame erano conosciute come Kazu-uichimono e molte portavano il nome di Sukesada. Poche spade degne di nota erano furono fatte a quel tempo e quelle con zokumei erano di una qualità superiore della media, spesso essendo ordini speciali per persone di alto rango e facoltosi avventori. Dei numerosi forgiatori Sukesada registrati, nessuno aveva la reputazione di Hikobeinojo per qualità e una pratica alità nel taglio. Fujishiro, che inoltre attesta come molti dei suoi lavori senza zokumei furono eccellenti, lo classifica sia come Saijo Saku (massima qualità) sia come Owazamono (molto affilata).

 

La calligrafia dell'inscrizione sembra essere troppo fresca per avere 500 anni. Infine anche quei mekugi-ana non suonano veri. Sul lato ura, ognuno dei buchi ha un tegane-makura crescente (cuscini di metallo sollevati), che indicano che i buchi sono stati fatti dal lato omote verso quello ura. Per tutti 3 su 4 hanno questa simile caratteristica, che sembrerebbero indicare che potrebbero essere stati fatti nello stesso momento (questi makura o "cuscini" sull'oshigata sembrano come un'ombra bianca sul bordo del mekugi-ana). Infine c'è lo machi-okuri e le sue relazioni con l'horimono. E' evidente dalla posizione in cui l'hi finisce nell'habaki-moto, che furono tagliati dopo che il machi fu "spostato", che altrimenti sarebbe finito nella parte alta del nakago! Un'altra caratteristica di questa spada è il color blu dello jigane, che è sarebbe inaspettato nelle lame sua-Bizen.

 

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Incredibilmente questa spada, nonostante la sua innegabile qualità e superficiale età, è in realtà un lavoro fatto nel periodo shinshinto da Koyama Munetsugu, come valutato da Mr. Iida e da Mr Tokuno nello shinsa della To-ken Society di Londra nel 1989. Certamente l'hamon assolimiglia al suo lavoro (di Sukesada ndr), ma l'hamon in nioi-dekicon il jigane di colore blu è considerato un punto decisivo per il kantei e Munetsugu è noto per aver fatto copie di vecchie lame di Sukesada in questa maniera. Consideriamo le implicazioni. La spada ha occultati uno dei kanji, una chiara rappresentazione della firma di Hikobeinojo è stata inscritta e il machi è stato spostato per far sembrare l'intero nakago più vecchio di quanto fosse. Perfino il bonji horimono ha qualcosa di polito all'apparenza che aggiunge una impressione di età, sebbene lo hi ora sembri essere ato-bori (inciso più tardi). Apparentemente, la fine reputazione entrambe la qualità e abilità di taglio delle lame di Hikobeinojo Sukesada, erano ben apprezzate nel periodo shinshinto e una Sukesada con una zokumei era considerata un fine regalo tra le persone di rango.

 

Tuttavia, la domanda per certe lame superò di gran lunga la limitata offerta. Questo non è mai stato di impedimento nella storia giapponese e così sono state distrubuite copie abilmente prodotte. Oggi, tale dubbia pratica, sarebbe nel migliore dei casi considerata di dubbia etica o addirittura disonesta nel peggiore, mentre sembra che non fosse un problema in un differente periodo per una la più flessibie morale di una cultura differente. Infatti, poichè Munetsugu fu dipendente del daimyo Matsudaira, senza dubbio gli fu richiesto di produrre ciò che il suo signore gli chiedeva, indipendentemente dal suo personale sentimento a riguardo.

 

Poichè ho recentemente passato una considerevole quantità di tempo di stretto studio della sopra menzionata naginata di Koyama Munetsugu, mi chiedo perchè il distinto color blu del jigane nella "Sukesada-Munetsugu" non apparisse sul naginata. Ho chiesto in giappone il motivo e la risposta fu molto interessante. Apparentemente, con una nuova politura, le pietre uchigamori e jizuya possono nascondere il colore dello jigane e che solo dopo anni di applicazione di uchiko possa tornare nuovamente evidente. Questo può essere un problema per molti collezionisti in Giappone, sebbene non vi siano problemi con una politura sashikomi. La "Sukesada-Munetsugu" è ina una vecchia politura, probabilmente quella originale del periodo Edo, e il colore dello jigane è stato ancora visibile, mentre la politura del naginata era recente e non è stato in grado di vedere questo colore.

 

Un'altra interessante differenza tra le due lame è nello stesso jihada. Sul naginata era visibile un meraviglioso ko-mokume con ji-nie, mentre quella di "Sukesada-Munetsugu" appariva come muji-hada. Qui il beneficio di una politura moderna sul naginata è facilmente dimostrato dal rivelamento della trama nascosta, mentre la moda del giorno e dello stile del periodo Edo sulla "Sukesada" fu dettata per rilevare meno il poco interessante muji-hada.

 

PS: Attualmente questa spada è stata successivamente attribuita a Koyama Munetoshi da una shinsa della NBTHK.

 

5.jpg

Modificato: da YamaArashi

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Grazie! :prostro:


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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ho inserito le foto (anche quelle del Bargello!)

qui invece ho trovato un articolo molto carino che si potrebbe integrare...

http://www.to-ken.com/articles/munetsugu.htm


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Grazie Etheramos, davvero un ottimo articolo. L'unica cosa che mi permetto di aggiungere ( poichè credo manchi anche nel testo originale ) è la Mei riportata nella seconda immagine.

 

Bizen no Suke Munetsugu 備前介宗次 :arigatou:

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ho inserito le foto (anche quelle del Bargello!)

qui invece ho trovato un articolo molto carino che si potrebbe integrare...

http://www.to-ken.com/articles/munetsugu.htm

 

Domandare è lecito, rispondere è cortesia no? ;)

 

Ecco qui, ma non è ancora completo. Mancano le immagini che non posso allegare per i soliti copyright e la dewcrizione di altre lame che aggiungerò in serata. Per cominciare però c'è tutto. C'è anche da darci un'occhiata perchè alcune cose probabilmente le ho tradotte maluccio.

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Ci stai dando dentro con le traduzioni!! Ottimo complimenti!


Mattia

 

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Grandisssimo etheramos!!

spostiamo il secondo articolo nel post principale, magari con un sottotitolo " un articolo di (nome dell'autore) su Koyama Munetsugu" o qualcosa del genere.



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Grazie MUSASHI di aver postato l'oshigata di MUNETSHGU è molto simile alla naginata che ho polito al bargello il boshi è identico.Un'altra naginata è sul libro di SATO KANZAN SENSEI.

Quella del Baergello è di eccellente qualità avendo anche shirake utsuri.

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Traduzione dell'articolo finita, ho provveduto a spostare il tutto sul primo post. C'è sempre da aggiungere le immagini e se qualcuno ne ha voglia di aggiungere il PS delle firme che ho saltato per casini lavorativi improvvisi...........

 

Domani dovrebbe arrivare la traduzione di un altro maestro.

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Bravissimi ragazzi! un ottimo articolo, un fantastico lavoro di squadra, un risultato perfetto!

è così che deve funzionare il forum! Grazie mille :numerouno::ohohoh::siamoamici::tioffrounabirra:



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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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