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sandro

Mitaka Budōkan

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Ciao ragazzi, oggi vorrei mostrarvi il Dōjō dove mi sto allenando da quando sono arrivato in Giappone. E’ situato nella cittadina in cui vivo, Mitaka-shi, al 4-12-36 di Shimorenjaku. Il suo nome è Mitaka Budōkan, e devo dire che sono stato molto fortunato a trovare un luogo così marziale nelle immediate vicinanze del mio dormitorio; per raggiungerlo con la bicicletta, non impiego che dieci minuti. Qui sto praticando Kendō, e il mio obbiettivo durante quest’anno sarà quello di provare a studiare le grandi differenze che sussistono tra questa disciplina per me nuova, e il Kenjutsu che ormai pratico da diversi anni. E’ stato il mio stesso Sensei di Kenjutsu ad orientarmi verso il Kendō, sebbene in cuor mio avrei voluto provare anche altre Scuole di scherma tradizionale. Ciononostante si può percepire benissimo, all’interno di questo Dōjō, quel senso di Bujutsu che ormai, come sapete, è difficile da trovare. Gli allenamenti si svolgono quattro volte a settimana ed ogni Keiko dura due ore e mezza. Prima dell’inizio di ogni sessione di pratica tutti quanti passano un panno umido sul legno del Dōjō per cinque volte: ciò, oltre a rappresentare il senso di rispetto per il luogo nel quale ci troviamo, aiuta a purificare la mente ed a prepararla per quello che ci apprestiamo a fare. La stragrande maggioranza dei miei Senpai è composta, oltre che da gente adulta, da bambini di età compresa tra i cinque e gli otto anni. Per me è un’esperienza del tutto nuova allenarmi con loro, ma sono pienamente convinto che si possa, e si debba, apprendere da chiunque. Gli stessi Sensei, che sono circa sette , chiamano alcuni di quei bambini non per cognome (come fanno con altri), ma con l’appellativo di “Senpai”. I punti sui quali vengo redarguito sono già molti, primo tra tutti il fatto di tirare i colpi non ad impatto, ma come se dovessi tagliare lungo linee rette o diagonali (come avviene nel Kenjutsu e nello Iaidō). Ma questo discorso è valido per Men Uchi (parte superiore dell’ elmo), già nel colpo chiamato Dō (che si tira contro il lato destro della corazza dell’avversario) noto più somiglianze con il Kenjutsu: mi sembra si tratti di un vero e proprio taglio, continuando a far scorrere il proprio shinai contro il corpo dell’avversario mentre lo passiamo di fianco portandoci alle sue spalle. Ho notato comunque che i gradi alti si allenano spesso con il bokken eseguendo dei kata contenenti dei waza che molto spesso riconosco.

 

Inoltre oggi era presente anche il Maestro più anziano, o almeno credo fosse tale, che si stava allenando nello Iaidō; e se gli occhi non mi ingannano quella che usava non mi sembrava affatto una Iaitō, ma una vera e propria Nihontō. Ero molto lontano da lui, ma sono certo che fosse una lama giapponese.

Per ora mi hanno concesso di fare una foto dall’esterno, spero di poterne inserire altre molto presto.

 

Spero di non aver annoiato nessuno dilungandomi così tanto. Se i moderatori ritengono l’argomento off-topic, non abbiano difficoltà nello spostarlo :arigatou:

DSC00280.jpg

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Estremamente interessante :arigatou:

 

Io ho avuto il problema contrario (riguardo al Men-Uchi) passando dal Kendo al Kenjutsu...

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Ottimo sandro, ma quale off topic! grazie anche per le spiegazioni volte ai non praticanti. Interessanti le differenze tra le due pratiche ma sarei interessato anche alla differenza di atteggiamento e di "usi" tra questo dojo e uno occidentale: rapporto tra sempai, tra sempai e sensei, tra sensei.

Anzi, mi interessava sapere anche il rapporto che hanno con te: sei l'unico occidentale? ti trattano in modo diverso o ti hanno posto qualche domanda in particolare?

:arigatou:


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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interessantissimo sandro! anche a chi non pratica kendo/kenjutsu!!


234.gif

兵法二天一流, 宮本 武蔵, Heiho Niten Ichi Ryu, Miyamoto Musashi.

ex Fudo Myoo, ho cambiato nick.

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complimenti per l'esperienza

Modificato: da Matteo

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Mi fa molto piacere che l'argomento susciti il tuo interesse Musashi. Cercherò di rispondere alle tue domande. In quel Dōjō sono l'unico occidentale, e a dir la verità non so quanti occidentali abbiano visto prima di me considerando che non si tratta di un grande Budōkan di Tōkyō, ma di una piccola palestra di periferia. Prima di accetarmi come allievo, il Sensei più giovane (che ha la mia stessa età), dopo avermi domandato se avevo difficoltà con la lingua giapponese, ha voluto che io assistessi ad un allenamento stando seduto in un punto del Dōjō nel quale poteva vedermi. Alla fine del Keiko mi ha detto che potevo entrare a far parte della loro Scuola. Mi sono presentato all'allenamento successivo e una volta entrato negli spogliatoi sono stato oggetto degli sguardi increduli e dei più svariati commenti da parte dei bambini. Quasi tutti mi chiedevano (in inglese) da dove venissi, come mi chiamassi e quanti anni avessi. Una volta entrato nel Dōjō gli adulti dopo avermi lanciato rapide occhiate mi facevano un leggero inchino al quale io ovviamente rispondevo. Al primo Keiko a cui ho preso parte c'erano tre Sensei, i quali sono rimasti abbastanza stupiti quando al comando "Kamaete!" sono andato in posizione di Chūdan esattamente come gli altri. Un'altra cosa che li ha lasciati sorpresi è stato il mio Kiai, che ovviamente ho allenato anch'esso durante questi anni di Kenjutsu. Ovviamente ci sono molte differenze, ma essendo le basi del Kenjutsu e del Kendō (shintai, ashi sabaki, kamae) molto simili non ho fatto molta fatica per entrare nell'ottica di questa nuova disciplina. A fine allenamento uno dei Sensei mi ha chiesto quanti anni di Kendō avessi fatto; gli ho risposto che quella era la mia prima volta con il Kendō e che ciò che sapevo lo dovevo al Kenjutsu e allo Iaidō. Con il procedere degli allenamenti sono riuscito piano piano a conoscere più o meno tutti gli allievi del Dōjō, anche se le nostre discussioni si limitano a poche frasi. Non credo assolutamente di dare fastidio a nessuno con la mia presenza, ma non penso nemmeno di passare inosservato. Ovviamente ora sono nel gruppo Shoshinsha (principianti), ma forse mi permetteranno presto di indossare il Bōgu :arigatou:

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Mi sembra una bellissima esperienza. Un grande augurio!


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Complimenti davvero! Quanto vorrei passare almeno un paio di mesi in un'atmosfera del genere. Ci sarebbe da imparare anche dalle mosche che ci ronzano dentro ad un dojo del genere.

Fatti valere! :)

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Complimenti!

 

Continua così Sandro!


Mattia

 

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:gocciolone:

 

ci stava giocando mio fratello sabato pomeriggio , era uno dei pochi che non mi ha distrutto, per ora è un piccolo pezzo che ad occhiometro è lungo sui 25 cm, però tra poco saranno più lunghiiiiiiiiiiiiiiiiiii. :tioffrounabirra: (weizen kapuziner :checcevofa: )


Mattia

 

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Grazie mille a tutti ragazzi, ovviamente spero quanto prima di poter inserire nuove foto e di raccontarvi ulteriori esperienze marziali :arigatou:

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Grandissimo! Dev'essere un'esperienza fantastica. E'un peccato che tu non abbia particolari esperienze pregresse di kendo sennò sarei statocuriosissimo di chiederti se rilevavi particolari differenze di approccio.

Comunque tutto quello che ritieni in qualche maniera differente dal sistema "occidentale" sarebbe bello lo raccontassi, che si tratti di tecnica o atteggiamento.

Ancora complimenti.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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:popcorn:

 

la descrizione di queste esperienze è vero oro !


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Sono invidiosissimo. Che bella esperienza.

Ti prego di mantenerci informati sul tuo salto dal kenjutsu al kendo e dall'occidente all'oriente.

:numerouno:

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